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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Settembre 2008
PREZZI DEGLI ALIMENTI: LA RICETTA UE PER IL TERZO MONDO  
 
La crisi mondiale che ha colpito il settore alimentare ha conseguenze ancora più devastanti per il terzo mondo. Cosa fare? La commissione parlamentare sviluppo dibatterà mercoledì 10 settembre di possibili soluzioni assieme a esperti di settore. Sul tavolo la proposta di destinare a questi paesi parte del bilancio Ue non speso destinato all´agricoltura, pari a 1 miliardo di euro. Ne abbiamo parlato con l´eurodeputato irlandese Gay Mitchell del gruppo del partito popolare europeo e democratici europei (Ppe-de), sostenitore della proposta. Da dove vengono questi soldi e come investirli? In questo periodo di prezzi alle stelle dei generi alimentari, Mitchell ritiene possibile e logico utilizzare la riserva di bilancio europeo destinata a compensare perdite nel settore agricolo quando i prezzi sono in calo. In caso contrario, questi soldi giacenti ritornerebbero nelle casse dei singoli Stati membri. "Nei paesi in via di sviluppo la crisi è profonda, la gente è sull´orlo del precipizio, ad esempio alcuni paesi, prima esportatori netti di riso, sono oggi improvvisamente divenuti importatori". "L´indice dei prezzi degli alimenti è salito l´anno scorso di oltre il 40% e questo balzo lo vediamo ogni giorno nei nostri supermarket", ricorda l´eurodeputato, che si chiede cosa ciò significhi per le popolazioni dei paesi in via di sviluppo, già afflitte in parte da povertà e malnutrizione. Un divario calcolabile attorno ai 18 miliardi di euro. "Perchè non finanziare il 10% di tale scompenso nei prossimi due tre anni con il miliardo di euro non speso del bilancio Ue per l´agricoltura e con un extra contributi dei singoli Stati membri?", si domanda il deputato irlandese, che pensa a contributi per fertilizzanti, irrigazione e coltivazione per creare i presupposti per produzioni locali autosufficienti. Come assicurarsi che il denaro arrivi a destinazione e venga monitorato? "La Fao, l´Unione europea e gli altri organismi internazionali stanno già stilando una lista dei paesi più poveri. Dobbiamo fare in fretta, il periodo della raccolta è prossimo e marzo 2009 è un´importante scadenza. Un eventuale voto favorevole del Parlamento europeo significa una spesa di 750 milioni di euro già quest´anno, in tempo per il raccolto dell´anno prossimo. Nella mia relazione chiedo piena trasparenza e responsabilità, oltre a una valutazione indipendente della spesa attraverso valutazioni periodiche", precisa. Questa crisi riguarda anche noi europei. Non potremmo invece aiutare le famiglie meno abbienti nell´Ue? "Nei paesi in via di sviluppo a volte è una questione di vita o di morte", ribatte Gay Mitchell, che ritiene questo intervento un contributo agli obiettivi del Millennio, "sin´ora disattesi". "Se non aiutiamo l´agricoltura dei paesi terzi a ripartire, la situazione internazionale diverrà mano a mano insostenibile, anche nei nostri confronti. Sono considerazioni altruiste e al tempo stesso egoiste", ammette l´eurodeputato. Un precedente pericoloso? Alla domanda su possibili conseguenze di un cambiamento di natura del bilancio europeo creato in origine per specifici obiettivi, Mitchell ricorda che anche il progetto satellitare europeo Galileo ha avuto un simile trattamento. "La commissione parlamentare bilancio crede sia giusto trasferire dapprima questa somma ad attività legate allo sviluppo… ma non tutti sono d´accordo. La realtà ci dice comunque che occorre agire velocemente, non possiamo chiudere gli occhi di fronte alle rivolte per il cibo nel mondo, l´Ue deve dare un segnale di capacità d´azione per aiutare questa gente in emergenza". .  
   
   
USARE LA GENETICA PER AUMENTARE LA SOPRAVVIVENZA DEI SUINETTI  
 
Ricercatori finanziati dall´Ue hanno migliorato, nel giro di una sola generazione, i tassi di sopravvivenza dei suinetti appena nati applicando semplici tecniche di allevamento selettivo. Gli scienziati sperano che le loro scoperte porteranno a una riduzione dell´uso della gabbia da parto, una gabbia di ferro che è stata ampiamente criticata da gruppi che si occupano del benessere degli animali. La mortalità neonatale è un problema grave per gli allevatori di maiali: in media il 20% dei suinetti di ogni figliata muore. Questo non è solo un problema legato al benessere degli animali: ai prezzi attuali, le morti premature dei suinetti costano agli allevatori con 250 scrofe oltre 50. 000 Eur all´anno. Attualmente, le gabbie da parto sono usate di norma per evitare che le scrofe schiaccino accidentalmente la propria prole. Le gabbie separano in modo efficace la madre dai cuccioli, che sono solo in grado di raggiungere le mammelle per essere allattati. Tuttavia, è noto che le gabbie da parto causano stress alle scrofe e sono anche implicate in altre cause di morte dei suinetti, come il cannibalismo. Non sorprende che le gabbie da parto siano state al centro di molte campagne pubbliche a favore del benessere degli animali. In questo studio, i ricercatori si sono rivolti alla genetica per verificare se l´allevamento selettivo poteva aumentare la sopravvivenza dei suinetti in sistemi di libertà al chiuso o all´aperto. Le loro ricerche hanno rivelato che i suinetti che trovano la mammella e vengono allattati velocemente hanno migliori tassi di sopravvivenza. I suinetti con una buona conformazione fisica e un buon pannicolo adiposo hanno anche essi migliori possibilità di sopravvivenza. Anche le caratteristiche della scrofa influenzano la sopravvivenza dei suinetti. I suinetti che nell´utero crescono in una placenta efficiente presentano migliori possibilità di avere un buon peso alla nascita e di sopravvivere. Una volta che i suinetti sono nati, anche le scrofe che mostrano un buon istinto materno aumentano le possibilità di sopravvivenza della figliata. Una buona madre è quella che rimane calma durante il parto e si distende con attenzione per ridurre il rischio di schiacciare i piccoli. I ricercatori hanno studiato suinetti e scrofe nati da padri con alti tassi di sopravvivenza e li hanno confrontati con neonati i cui padri avevano tassi di sopravvivenza nella media. Hanno scoperto che la mortalità nelle figliate nate da padri con alti tassi di sopravvivenza scendeva al 12%, in confronto al 18% dell´altro gruppo. Le scrofe provenienti da figliate ad alta sopravvivenza sono tendenzialmente madri migliori, poiché tendono a schiacciare di meno la prole rispetto a quelle nate dalle altre figliate. I ricercatori sottolineano il fatto che, in questo modo, i benefici dell´allevamento selettivo possono essere osservati già dopo una sola generazione. "Migliorare la sopravvivenza usando strategie di selezione genetica favorirà il benessere sia dei suinetti che delle scrofe, e aiuterà gli allevatori grazie ai consistenti risparmi economici," hanno affermato i ricercatori in un opuscolo su questo argomento. "Inoltre, questa ricerca dimostra la possibilità dell´eliminazione graduale delle gabbie da parto nel futuro. " Il sostegno dell´Ue a questa ricerca proviene dal progetto Welfare Quality, che è finanziato con 14. 400. 000 Eur dall´area tematica "Qualità e sicurezza alimentare" del Sesto programma quadro (6°Pq). Il progetto Welfare Quality mira a sviluppare delle strategie pratiche per migliorare il benessere degli animali da allevamento e metodi per comunicare le informazioni relative al benessere degli animali ai consumatori. Altri opuscoli prodotti dal progetto si occupano della zoppia nelle mucche da latte, dello stress sociale nel bestiame e dei problemi di salute del pollame destinato alla macellazione. Per ulteriori informazioni, visitare: Progetto Welfare Quality http://www. Welfarequality. Net .  
   
   
AUMENTO DELLE ZONE MORTE MARINE: L´EUTROFIZZAZIONE È CAUSATA DAI DEFLUSSI DEL SETTORE AGRICOLO, DA FERTILIZZANTI CONTENENTI AZOTO E FOSFORO E ACQUE REFLUE, RIFIUTI ANIMALI  
 
Zone morte: queste zone del fondo marino dal nome inquietante, private di ossigeno e vita, si stanno diffondendo nel fondo oceanico in tutto il mondo. Secondo Rutger Rosenberg dell´Università di Göteborg in Svezia e Robert Diaz del Virginia Institute of Marine Science, College of William and Mary negli Usa, le zone morte sono aumentate talmente che ora sono considerate il "principale elemento di stress degli ecosistemi marini" e "sono allo stesso livello di pesca eccessiva, perdita di habitat e fioritura algale nociva come problemi ambientali globali". Gli scienziati hanno pubblicato i risultati del loro studio nella rivista Science. Zone morte sembra il titolo di un film dell´orrore. Ma non si tratta di finzione: se continueranno a diffondersi, il loro impatto potrebbe essere più terrificante di qualsiasi film. Le zone morte sono aree del fondo marino con poco ossigeno e in cui è avvenuta l´eutrofizzazione, un aumento dei nutrienti chimici. Secondo molti l´eutrofizzazione è causata dai deflussi del settore agricolo, da fertilizzanti contenenti azoto e fosforo e acque reflue, rifiuti animali e deposizione atmosferica dovuta alla combustione di carburanti fossili, tutti elementi che possono rimuovere ossigeno dall´acqua. Una volta che queste sostanze chimiche sono entrate nel sistema idrico, favoriscono la crescita delle alghe. Quando le alghe muoiono, forniscono una ricca fonte alimentare per i batteri, che assorbono efficacemente l´ossigeno dalle acque circostanti, creando zone morte, che non sono in grado di ospitare la vita. Secondo gli scienziati, molti ecosistemi vivono periodi di carenza di ossigeno (ipossia), normalmente in estate dopo la fioritura algale primaverile. Tuttavia, se l´immissione di nutrienti continua a crescere, queste zone possono persistere. La zona morta più vasta della Terra, il Mar Baltico, è soggetta a ipossia tutto l´anno. Ciò è dovuto soprattutto al fatto che il flusso d´acqua in entrata e in uscita dal Mar Baltico viene ristretto dalle isole e dagli stretti canali attorno alla Danimarca. La baia di Chesapeake è soggetta a ipossia stagionale in estate attraverso molti dei suoi canali principali, che occupano circa il 40% dell´area e che costituiscono circa il 5% del suo volume. Il professor Diaz ha iniziato a studiare le zone morte a metà degli anni ´80 dopo averne visto gli effetti sulla vita del fondo in un affluente della Baia di Chesapeake vicino a Baltimora negli Usa. Nel 1995 ha iniziato a controllare le zone morte negli oceani del mondo: in quell´anno ne ha contate 305. La prima relazione scientifica sulle zone morte del 1910 ne contava quattro. Secondo i dati che è riuscito a raccogliere, il numero di zone morte è circa raddoppiato ogni decade dagli anni ´60. Ora le zone morte sono oltre 400 in tutto il mondo e coprono oltre 245. 000 chilometri quadrati. In confronto, il Regno Unito copre 244. 820 chilometri quadrati. I professori Diaz e Rosenberg fanno notare che si tende a trascurare l´ipossia fino a che non inizia ad avere effetti sui frutti di mare che la gente mangia. Un possibile indicatore degli effetti negativi dell´ipossia sulle specie dei pesci a pinne economicamente importanti nella Baia di Chesapeake è il presunto collegamento tra le acque di fondo povere di ossigeno e un focolaio cronico di una malattia batterica tra il persico spigola striato. Gli scienziati ritengono che il modo per ridurre le zone morte sia non fare entrare i fertilizzanti in mare. Il professor Diaz crede che questo obiettivo sia condiviso anche dagli agricoltori, che sono preoccupati dei prezzi elevati dell´aggiunta di additivi azotati nelle loro coltivazioni. "Sicuramente non vogliono vedere i loro dollari lasciare i loro campi per entrare nella Baia," ha affermato. "Scienziati e agricoltori devono continuare a collaborare per sviluppare dei metodi agricoli che minimizzino il trasferimento dei nutrienti dalla terra al mare. " Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Sciencemag. Org/cgi/collection/ecology .  
   
   
QUOTE LATTE,FERRAZZI:BENE ZAIA SU COMPENSAZIONE UE  
 
Milano - "La necessità di un riequilibrio a livello comunitario delle regole per il comparto lattiero caseario, è una priorità su cui Regione Lombardia lavora da tempo raccogliendo, in qualità di capofila nazionale per il settore, le richieste delle altre Regioni in sede istituzionale e le esigenze della sua agricoltura sul territorio". Così Luca Daniel Ferrazzi, assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, ha commentato in una nota del 2 agosto le parole del ministro Luca Zaia in materia di quote latte. "Condivido la richiesta di una compensazione europea - prosegue Ferrazzi - e quella di avere una assegnazione immediata di tutte le quote integrative che dovrebbero arrivare all´Italia nei prossimi anni. E´ un fatto positivo che il ministro Zaia sia così determinato a risolvere questa situazione, e che voglia farsi autentico ambasciatore presso l´Europa di tutta l´eccellenza rappresentata dal made in Italy agroalimentare. Penso pertanto che, in coerenza con questa volontà di regolamentare il settore con nuove e migliori proposte, sia altrettanto determinato nel voler perseguire in Italia una politica rispettosa di quanto fino ad ora è stato fatto per garantire a tutti gli operatori pari condizioni di lavoro evitando concorrenza sleale tra chi si è regolarizzato e chi opera al di fuori della legge creando, tra le altre cose, turbative di mercato che influenzano anche il prezzo del prodotto". "In Lombardia - aggiunge Ferrazzi - si produce più del 40% del latte italiano. Le aziende produttrici sono quasi 6800. Solo circa 350 aziende operano al di fuori del sistema cumulando la maggior parte del prelievo dovuto. Le restanti aziende hanno affittato e acquistato quote, hanno versato e continuano a versare il prelievo per le campagne produttive che via via si chiudono; 3200 di queste versano regolarmente il prelievo dovuto per le campagne fino alla 2001/2002 compresa, tramite la rateizzazione approvata dalla comunità europea 5 anni fa. Si tratta di un ulteriore sforzo economico che grava sui bilanci aziendali, e che deve essere rispettato". "Anche per questo motivo - conclude Ferrazzi - sono convinto che il Ministro Zaia saprà ascoltare la voce decisa di questi agricoltori, non dimenticando che Regione Lombardia è al loro fianco e che, come sempre, è disponibile, nel pieno rispetto del proprio ruolo istituzionale di capofila nazionale per il settore lattiero caseario, a lavorare in stretta collaborazione ed in costante collegamento con il Ministero in un´ottica condivisa di autonomia e sussidiarietà". .  
   
   
QUOTE LATTE. FERRAZZI: QUOTA B COMPENSATA PER CHI E´IN REGOLA DIMINUITO IL PRELIEVO. PREMIATO CHI RISPETTA LA LEGGE MULTE A 417 AZIENDE PER UN TOTALE DI OLTRE 71 MILIONI DI EURO  
 
 Milano - "La grande novità di questa campagna è che la quota B è stata integralmente restituita ai produttori in regola con la legge". Così l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, Luca Daniel Ferrazzi, ha commentato il 6 agosto i dati aggregati elaborati da Agea (Agenzia Generale per le Entrate in Agricoltura) relativi alla chiusura della campagna produttiva 2007/2008, che vede la Lombardia, con 4 miliardi di litri all´anno, rappresentare ancora circa il 40% della produzione di latte nazionale. "In Lombardia - spiega Ferrazzi - la stragrande maggioranza dei produttori lavora nel rispetto delle regole. I dati che emergono in questi giorni dai calcoli di Agea per la definizione del prelievo a carico dei produttori lombardi che hanno prodotto fuori quota, sono confortanti. Per la campagna 2007/2008 è dovuto un prelievo di 71 milioni di euro, contro i 79 milioni della scorsa campagna, quindi molte più aziende hanno contenuto la produzione o hanno affittato quote per coprire, in tutto o in parte, la quota B". In questi giorni i "primi acquirenti" della Lombardia, ovvero le società a cui i produttori conferiscono direttamente il latte, hanno ricevuto gli elenchi di quelli per i quali effettuare, entro il prossimo 15 agosto, il prelievo dovuto o la restituzione degli importi trattenuti e/o versati e non più dovuti. "Si può dire, ancora una volta - aggiunge Ferrazzi - che chi ha rispettato le regole ha visto premiato il proprio comportamento virtuoso, potendo beneficiare di una restituzione integrale della quota B. Emerge l´immagine di un settore che in maniera sempre più significativa sta aderendo alle regole del regime comunitario in materia di quote latte. Ora teniamo alta l´attenzione e continuiamo su questa strada". "Purtroppo - continua Ferrazzi - si conferma uno ´zoccolo duro´ di circa 400 aziende a cui sono imputati tutti i 71 milioni di euro di prelievo per questa campagna, che si allontana sempre più dalla "legalità" e forse anche da possibili interventi di recupero delle stesse a causa dell´entità raggiunta dal prelievo non versato. Regione Lombardia per quanto le compete direttamente, è già nel pieno del proprio ruolo istituzionale". "Attraverso il recupero coattivo - prosegue l´assessore - abbiamo iscritto a ruolo nella campagna 04/05 ben 133 produttori per una cifra di 17 milioni di euro, ed in quella 06/07 altre 240 aziende per circa 40 milioni di euro; con l´iscrizione nel registro dei debitori, ad oggi abbiamo recuperato 20 milioni di euro relativamente a circa 1000 aziende agricole non in regola, ovvero 20 milioni di euro di premi Pac che non sono stati erogati alle aziende agricole ma trattenuti per operare la compensazione tra premio e prelievo supplementare. Nell´ultimo anno, inoltre, abbiamo revocato il riconoscimento di ´primo acquirente´ a 12 società che da sole cumulano l´80% del prelievo imputato a livello regionale, e che ora non potranno più ricevere latte. Un duro colpo che blocca il meccanismo fraudolento utilizzato al fine di raggirare il sistema delle quote latte e favorire le aziende che producono oltre la loro quota non pagando le multe imputate da Bruxelles". "In qualità di capofila nazionale per il settore lattiero- caseario - conclude Ferrazzi - invito anche il ministro Zaia e gli assessori delle altre Regioni produttrici di latte a dare continuità a quella serie di azioni previste dalla legge in grado di riequilibrare il sistema mettendo su un piatto della bilancia l´impegno e l´onestà di chi ha sempre lavorato legalmente, e sull´altro la spregiudicatezza di chi ha speculato al di fuori delle regole danneggiando l´immagine e l´economia regionali e nazionali". Questa la suddivisione per provincia, numero delle aziende e multe latte. Bergamo: 76 aziende - 11. 502. 000 euro di multa; - Brescia: 165 aziende e 29. 572. 000 euro di multa; - Como: 2 aziende e 82. 000 euro di multa; - Cremona: 45 aziende e 9. 493. 000 euro di multa; - Lecco: 3 aziende e 457. 000 euro di multa; - Lodi: 19 aziende e 4. 020. 000 euro di multa; - Milano: 47 aziende e 7. 390. 000 euro di multa; - Mantova: 39 aziende e 5. 997. 000 euro di multa; - Pavia: 7 aziende e 2. 035. 000 euro di multa; - Sondrio: 1 azienda e 268. 000 euro di multa; - Varese: 13 aziende e 879. 000 euro di multa; Totale Regione: 417 aziende per 71. 697. 000 euro di multa. .  
   
   
CREDITO AGRICOLO: BANCA NAZIONALE DEL LAVORO, BANCA POPOLARE DI SAN FELICE SUL PANARO E CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI ADERISCONO AD "INVESTIAGRICOLTURA". TREDICI I GRUPPI BANCARI CHE SOSTENGONO I PROGRAMMI DI INVESTIMENTO PROMOSSI DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna - Salgono a 13 le banche che aderiscono all’iniziativa della Regione per concedere credito “più facile” alle aziende agricole. Banca Nazionale del Lavoro (Gruppo Bnp Paribas), Banca Popolare di San Felice sul Panaro e Banca Carim Cassa di Risparmio di Rimini infatti si sono aggiunte ai dieci Istituti che partecipano ad “Investiagricoltura”, l´accordo, avviato nell’aprile scorso, che prevede la concessione di crediti, a condizioni particolarmente vantaggiose, alle imprese che partecipano ai programmi regionali in agricoltura, come il Piano di Sviluppo rurale, il Piano di riconversione bieticolo, le Organizzazioni Comuni di Mercato del vino e dell’ortofrutta. I tre nuovi Istituti, nel comunicare la loro adesione all´iniziativa, hanno proposto condizioni operative particolarmente favorevoli. "Le tre nuove adesioni – ha dichiarato l’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni - confermano il valore dell’iniziativa regionale e rafforzano le opportunità di ammodernamento delle imprese agricole competitive offerte dai programmi regionali. Queste adesioni portano a tredici, praticamente l’intero panorama bancario regionale, i gruppi creditizi impegnati nel sostenere gli investimenti agricoli. Un risultato particolarmente positivo determinato sia dall’opportunità di affiancare i finanziamenti pubblici e sia dal relativo buon andamento delle imprese agricole emiliano-romagnole che, come dimostrano diversi studi, sono tra le più solvibili. ” Il 2007 è stato caratterizzato infatti da una crescita della Produzione Lorda Vendibile a due cifre - facendo segnare un + 13% rispetto al 2006 - e da una consistente ripresa delle esportazioni. “Ai primi di luglio – ha aggiunto l’assessore - sono pervenute alle Province e alla Regione richieste di contributi da parte di 1. 143 aziende, per un importo complessivo di oltre 236 milioni di euro. Anche questa è una ulteriore riprova delle possibilità di sviluppo della nostra agricoltura e della dinamicità, della voglia di crescere che contraddistingue l´imprenditoria emiliano - romagnola". I tredici istituti di credito che partecipano all´iniziativa “Investiagricoltura”: Unicredit Banca Spa, Banca Popolare dell´Emilia - Romagna Società Cooperativa, Banca Popolare di Verona San Geminiano e San Prospero Spa, Federazione Banche di Credito Cooperativo dell´Emilia - Romagna (24 Banche associate), Cassa di Risparmio in Bologna Spa, Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna Spa, Cassa di Risparmio di Ferrara Spa, Cassa di Risparmio di Cento Spa, Cassa di Risparmio di Vignola Spa, Cariparma (Gruppo Crédit Agricole) Spa, Banca Nazionale del Lavoro (Gruppo Bnp Paribas) Spa, Banca Popolare di San Felice sul Panaro Società Cooperativa, Banca Carim – Cassa di Risparmio di Rimini Spa .  
   
   
SVILUPPO RURALE IN FVG: PROCEDURE INFORMATIZZATE PER DOMANDE  
 
 Trieste - A partire da quest´anno la presentazione delle domande individuali per accedere ai benefici dei fondi per lo sviluppo rurale (Psr) della Regione Friuli Venezia Giulia dovrà avvenire esclusivamente in via informatica. E´ quanto emerso dal seminario informativo svoltosi ieri a Udine presso l´auditorium della Regione, al quale hanno partecipato oltre cento operatori che hanno già presentato domanda di accreditamento al sistema informativo Sian (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) per la compilazione delle domande on line, nonché il personale dei Centri di Assistenza Agricola (Caa) della regione. Nel corso dell´incontro, organizzato dall´Autorità di Gestione del Programma di Sviluppo Rurale in collaborazione con Sin (società di gestione del sistema informativo nazionale), è stata ribadita la proroga al 31 ottobre p. V. Per la presentazione delle domande a valere sulle misure strutturali del Psr, la cui dotazione finanziaria complessiva è di quasi 250 milioni euro. I funzionari della Regione e i responsabili informatici di Sin hanno illustrato nel dettaglio il funzionamento del portale e risposto alle domande di chiarimento e approfondimento degli operatori partecipanti. Si ricorda infine che tutti i soggetti interessati, per presentare richiesta di contributo, devono fare specifica richiesta di accreditamento al sistema Sian tramite l´Autorità di Gestione del Psr, che provvederà a fornire i necessari codici di accesso per la presentazione delle domande individuali sul portale www. Sian. It. .  
   
   
GIUNTA VENETA: UTILIZZO AGRONOMICO ACQUE DI VEGETAZIONE E SCARICHI FRANTOI  
 
La Giunta veneta, su iniziativa del vicepresidente Franco Manzato, ha approvato il 20 agosto le “Norme tecniche per l’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e delle sanse umide dei frantoi oleari”. “Con questo provvedimento – ha spiegato Manzato – il Veneto recepisce i criteri e le norme tecniche generali fissati a livello nazionale, coordinando la disciplina dell’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e delle sanse umide con le norme regionali per l’utilizzo agronomico degli effluenti di allevamento e di talune acque reflue aziendali, basate anch’esse sui principi generali delle direttive comunitarie per la tutela delle acque e dei relativi decreti ministeriali di attuazione”. Le norme in questione, che saranno pubblicate nel Bollettino Ufficiale della Regione, prevedono che lo spandimento delle acque di vegetazione e delle sanse umide sia praticato esclusivamente in funzione della loro valorizzazione agronomica e con l’obiettivo di migliorare la fertilità dei terreni, nel rispetto di criteri generali di utilizzazione delle sostanze nutritive ed ammendanti e dell’acqua in esse contenute, tenendo conto delle caratteristiche pedologiche, geomorfologiche, idrologiche ed agroambientali del sito di spandimento; della vulnerabilità intrinseca delle aree del sito; della necessità di limitare le esalazioni odorigene; dell’obbligo del rispetto delle vigenti norme igienico sanitarie, di tutela ambientale ed urbanistiche. .  
   
   
SIDRO E VODKA: CATEGORIE TOP NELLE VENDITE INTERNAZIONALI DI BEVANDE ALCOLICHE  
 
 Il primo rapporto globale Nielsen sul consumo delle Bevande Alcoliche evidenzia una crescita del 6% in 53 Paesi Secondo uno studio rilasciato recentemente da The Nielsen Company, “What’s Hot around the Globe - Insights on Alcoholic Beverage Categories” nei mercati internazionali, il Sidro e la Vodka sono le categorie che hanno registrato nel 2007 una crescita più elevata nel mondo degli alcolici con un incremento del 14% per il Sidro e dell’11% per la Vodka. Il consumo globale di bevande alcoliche misurato nel rapporto è cresciuto del 6% dal 2006 al 2007, coerentemente con la crescita complessiva delle categorie di cibo e bevande, come riportato nei precedenti studi Nielsen dello stesso periodo. Le percentuali di crescita variano significativamente tra le regioni e all´interno delle categorie. Lo studio misura la crescita delle vendite a valore e l´inflazione può influenzare il trend. Dobbiamo però anche considerare che in molti Paesi dove le categorie sono cresciute significativamente, i consumatori hanno orientato i propri acquisti verso marche ad alto prezzo. "In alcuni mercati come Russia e Polonia assistiamo a un trend di crescita dei consumi delle marche premium grazie ad un aumento del potere di acquisto dei consumatori” ha dichiarato Richard Hurst, Nielsen Svp beverage alcohol. "L’incremento di alcune categorie nelle bevande alcoliche può essere certamente attribuito all’aumento prezzi, ma è importante tener conto che, per la loro crescita, molte regioni nei paesi emergenti stanno diventando significative per i produttori di queste categorie. ” Le categorie top, in base alle vendite nei negozi food, includono: Sidro. Con un aumento complessivo del 14% il Sidro alcolico è stata la categoria con la crescita più elevata. Rispetto ai Paesi analizzati, la Gran Bretagna è la nazione che, con una percentuale di crescita del 26%, guida la classifica di questa categoria da un miliardo di dollari. Nei Paesi Baltici come Lituania (44%) e Lettonia (42%), anche se le vendite a volume sono state significativamente più basse rispetto alla Gran Bretagna, si è registrata una forte crescita della categoria nel 2007 rispetto al 2006. Vodka. La categoria ha avuto una crescita complessiva dell’11%. La Russia (il più grande mercato per la vendita di Vodka) ha registrato un incremento del 7%, mentre la Polonia (secondo mercato) ha avuto una percentuale di crescita del 17%. In Europa Occidentale Gran Bretagna e Francia sono stati i Paesi con la crescita maggiore, rispettivamente con l’11% e il 13%. Bevande gassate leggermente alcoliche. In generale questa categoria è cresciuta del 7% anche se alcuni Paesi hanno mostrato forti perdite rispetto all’anno precedente. L’australia, con un mercato da 2 miliardi di dollari e una crescita del 10%, è stata il Paese leader seguita dal Giappone con un incremento del 28% in un un mercato da 300 milioni di dollari. Molti Paesi hanno avuto un trend negativo, significativa è la perdita dell’1% negli Stati Uniti (il secondo mercato dopo l’Australia); seguono Gran Bretagna (-6%), Francia (-7%) ed Irlanda (-8%). Nel totale Bevande Alcoliche le due regioni di Europa Orientale/medio Oriente/africa e America Latina sono cresciute rispettivamente del 17% e del 15%; mentre Europa, Nord America e Asia Pacifico hanno avuto un aumento più modesto pari al 4% . I Paesi più piccoli e in fase di sviluppo tendono a mostrare una crescita più veloce dovuta al basso valore della loro moneta. Tra i mercati con più di un miliardo di dollari in vendite a valore di seguito quelli con la crescita più elevata:
Mercati % Incremento
Ucraina 43%
Venezuela 29%
Argentina 23%
Russia 17%
Polonia 15%
Brasile 12%
Tailandia 12%
Fonte : The Nielsen Company “What’s Hot around the Globe – Insights on Alcoholic Beverage Categories” 2006-2007 .
 
   
   
"LATTE, PANNA E BURRO"SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Nel 2007 i consumi di latte alimentare confezionato registrano un calo a volume (-1,6%) determinato dal forte ridimensionamento delle importazioni, ed una consistente crescita a valore (+4,1%), determinata dal forte incremento dei prezzi. In calo i consumi di latte fresco e Esl (-1,5% a volume) e del latte Uht (-1,4%). Nel complesso, l’area ha beneficiato del buon andamento delle vendite nel canale moderno, delle brillanti performance delle private label (nel microfiltrato) e dei prodotti ad alto contenuto di servizio. Sono in ripresa i consumi complessivi di panna (+1,8% a volume), trainati dalla panna Uht e dal buon andamento del canale utilizzatori professionali. Restano in calo i consumi di burro (-1,1% a volume), penalizzati da una generale tendenza salutistica che limita il consumo di grassi di origine animale. Il mercato del latte alimentare nel 2007 è stato favorito dall’intensa attività di innovazione del leader settoriale, accompagnata da nuovi e consistenti investimenti in comunicazione, dalle brillanti performance delle private label nel mercato del latte fresco attraverso la tecnologia Esl (Extended Shelf Life), dal buon andamento dei prodotti ad alto valore aggiunto. Il 2008 si preannuncia un anno difficile per il settore in esame: si assiste da un lato alla riduzione della spesa alimentare a vantaggio di altre voci nel bilancio domestico (mutui, tecnologia, trasporti, ecc), dall’altro, persiste una certa tensione sui prezzi della materia prima che ha portato e porterà ad un incremento dei prezzi dei prodotti finiti. Contribuiscono ad accentuare la tensione competitiva l’entrata nel mercato del latte fresco dei marchi privati dei retailers e posizionamenti di prezzo aggressivi delle catene distributive. Dati di sintesi, 2007
Latte(a) Panna Burro
Numero di imprese 110 90 120
Numero di addetti 3. 300 600 500
Numero di addetti per impresa 30,0 6,7 4,2
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 2. 425,0 344,5 263,0
Variazione media annua della produzione 2007/2003(b) (%) 0,4 0,9 -0,2
Fatturato per addetto (Migliaia di euro) 734,8 574,2 526,0
Valore aggiunto (Mn. Euro) 363,8 65,5 30,2
Valore aggiunto per addetto (Migliaia di euro) 110,2 109,1 60,5
Quota di mercato delle prime 4 imprese(b)(%):
· fresco e Esl 56,4 60,4 25,5
· a lunga conservazione 45,3 42,7
Export/produzione (%) (c) 0,17 11,8 1,4
Import/consumo (%) (c) 8,6 7,4 6,4
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 2. 647,6 328,4 277,0
Valore del mercato, a prezzi finali (Mn. Euro) 3. 388,9 476,2 387,8
Variazione media annua del mercato 2007/2003(b) (%) -1,6 0,3 -0,5
Variazione % del mercato 2007/2006 (b)
· fresco e Esl -1,5 0,7 -1,1
· a lunga conservazione -1,4 2,7
Previsioni di sviluppo del mercato(b) 2008/2007(%):
· fresco e Esl 0/0,5 0/0,5 -2,0/-0,5
· a lunga conservazione -0,5/0 -1,0/-0,5
Tendenza di medio periodo stabilità lieve crescita lieve calo
a) - latte alimentare confezionato b) - in quantità c) - in valore Fonte: Databank .
 
   
   
PANIFICATORI (FIPPA): NESSUNA DIMINUZIONE DEL PREZZO DELLE FARINE  
 
Roma - “I dati in possesso del nostro Centro studi federale non indicano alcuna diminuzione del prezzo delle farine, anzi in taluni casi abbiamo riscontrato un ulteriore rialzo. Se, come auspichiamo, dovesse verificarsi una riduzione dei costi, saremo i primi a comunicarlo”. Così Luca Vecchiato, presidente della Federazione Italiana Panificatori (Fippa), ha commentato le informazioni diffuse oggi da Italmopa a margine dell’incontro con il Garante dei prezzi. .  
   
   
CARO VITA, A POTENZA INDETTO LO "SCIOPERO DELLA PAGNOTTA"  
 
Le Associazioni dei consumatori Adoc e Adusbef insieme a Coldiretti Basilicata hanno organizzato per giovedì 18 dalla 10,30 alle 14,00 in piazza Mario Pagano a Potenza una protesta “per ricordare al Governo, al Parlamento e alle Istituzioni locali la priorità di tutela riguardo al potere d’acquisto delle famiglie”. “I consumatori – riferisce una nota degli organizzatori - sono invitati a boicottare i prodotti che hanno registrato maggiori aumenti e a fare per un giorno lo “sciopero della pagnotta”. Le associazioni dei consumatori chiedono, in occasione della mobilitazione del 18 “un incontro pubblico in piazza Mario Pagano con le istituzioni locali”. Contemporaneamente si terrà a Roma, in piazza Montecitorio, lo sciopero nazionale indetto dalle Associazioni dei consumatori per chiedere al Governo provvedimenti volti al risanamento della situazione economica in cui versano le famiglie italiane. .  
   
   
BERGAMO: CONTRIBUTO A IMPRESE AGRICOLE PER L’ACCESSO AL CREDITO  
 
La Camera di Commercio mette a disposizione delle piccole e medie imprese agricole della provincia di Bergamo un fondo di € 100. 000,00, per agevolare l’accesso al credito, riducendo il costo degli interessi sui prestiti relativi a investimenti aziendali. Il contributo è concesso in relazione a finanziamenti: richiesti agli Istituti di Credito tramite Agrifidi e Cofal, con le quali la Camera di Commercio di Bergamo ha stipulato apposita convenzione; erogati a partire dal 1° gennaio 2008 e finalizzati alla copertura delle spese per: costruzione, acquisizione o miglioramento di beni immobili; acquisto di macchine e attrezzature compresi i programmi informatici; spese generali come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, studi di fattibilità acquisizione di brevetti e licenze fino ad un massimo del 12%; acquisto di terreni, comprese spese legali, tasse e costi di registrazione; primo acquisto di bestiame e investimenti finalizzati al miglioramento genetico o equivalenti. Il contributo è pari al 3 % della spesa ammessa, con un massimo di € 6. 000,00 per beneficiario. Il contributo verrà erogato in via anticipata ed in un’unica soluzione a tutte le piccole e medie imprese (Pmi) agricole, come definite dall’art. 2135 del codice civile e ai sensi del D. M. Del 18/9/97 (in G. U. N. 299 del 1/10/97), allo scadere di un semestre dalla data di erogazione dell’ultimo finanziamento ammesso. .  
   
   
ARMONIZZAZIONE DEI RESIDUI MASSIMI AMMESSI: UN IMPORTANTE TRAGUARDO RAGGIUNTO  
 
Negli ultimi anni il tema dell’armonizzazione dei residui di fitofarmaci massimi ammessi ha creato grosse difficoltà. Per varie ragioni accadeva che nei diversi Paesi dell’Unione non ci fossero indicazioni univoche sui fitofarmaci ammessi e soprattutto sui loro residui. Dal 1° settembre l’armonizzazione sarà effettiva e molti degli ostacoli allo scambio dovrebbero essere superati. Il Cso ha da sempre giocato un ruolo attivo sostenendo l’armonizzazione europea degli Lmr. Questa armonizzazione – dichiara il Direttore di Cso, Luciano Trentini - è in effetti un anello fondamentale di buon funzionamento del mercato unico. L’assenza di armonizzazione ha costituito fino ad oggi un impedimento alla libera circolazione delle merci nell’Unione Europea e creato numerose incertezze a livello del commercio e dei consumatori. È stato stimato che più del 50% del superamento degli Lmr è dovuto all’assenza dell’armonizzazione. Finalmente dal 1° settembre oltre 140. 000 limiti di residui avranno lo stesso livello in tutta Europa, anche se sono necessarie alcune osservazioni. Ritengo – continua il dott. Trentini – che un punto essenziale per il successo dell’entrata in vigore della nuova regolamentazione, sia l’accompagnamento con un’efficacie campagna di comunicazione da parte della Commissione Europea e degli Stati membri, per riequilibrare e ristabilire l’immagine dell’ortofrutta, che, spesso, agli occhi dei consumatori, è negativa. Nonostante l’importate risultato raggiunto, il mondo della produzione nutre alcuni timori verso fattori che possono indebolire l’armonizzazione europea. Ci si riferisce alla proliferazione di standard privati, alle divergenze fra gli Lmr e le dosi acute di referenza per alcune sostanze, amplificati poi dalle campagne denigratorie delle Ong. Un altro timore viene dalla nuova disciplina della registrazione delle sostanze attive che potrebbe portare a nuove preoccupazioni date dalla drastica riduzione del numero di sostanze. Si parla di oltre il 50%. Il settore dovrà quindi valutare gli strumenti a disposizione per produrre prodotti di qualità, evitare le resistenze e continuare ad applicare dei sistemi di produzione come quello integrato. Ma dall’altro lato si parla sempre di più di aumentare i consumi di ortofrutta. Ricordiamo che il consumo medio nell’Unione europea è inferiore ai 400 gr al giorno, raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Salute. Circa 20 Stati Membri su 27 si posizionano ad un livello inferiore rispetto a questa raccomandazione minima. Il settore beneficia di un momento favorevole per sviluppare i consumi. Il dibattito sull’obesità che riguarda i giovani, la nuova politica europea sulla salute e nutrizione, costituiscono delle opportunità che il settore ortofrutticolo non può permettersi di perdere. Non dimentichiamo che un recente rapporto dell’Efsa ha confermato che è più pericoloso per la salute non mangiare frutta e verdura che consumarne anche se può contenere alcuni residui. .  
   
   
DAVIDE CAMPARI-MILANO S.P.A RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2008 VENDITE: € 431,2 MILIONI (-2,1%) UTILE NETTO DEL GRUPPO: € 59,8 MILIONI (+5,1%)  
 
Milano - Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-milano S. P. A. Ha approvato l’ 8 agosto la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2008.
Risultati consolidati 1 gennaio - 30 giugno 1 gennaio - 30 giugno Variazione a cambi Variazione a cambi
2008 € milioni 2007 € milioni effettivi costanti
Vendite nette 431,2 440,6 -2,1% 0,3%
Margine di contribuzione (1) 162,2 159,6 1,6% 4,4%
Ebitda prima di oneri e proventi non ricorrenti 100,4 102,4 -2,0% 1,0%
Ebitda Risultato della gestione corrente 102,0 100,8 1,2% 4,2%
= Ebit prima di oneri e proventi non ricorrenti 90,8 92,7 -2,1% 1,1%
Risultato operativo = Ebit Utile prima delle imposte 92,5 91,1 1,5% 4,6%
e degli interessi di minoranza 83,7 82,7 1,3% 4,2%
Utile netto del Gruppo 59,8 56,9 5,1% 7,4%
Risultati Consolidati Del Primo Semestre 2008 - Dal 2008 viene introdotto un nuovo formato di conto economico. Con riferimento alla voce costi di vendita e distribuzione, i costi di distribuzione nel nuovo formato vengono spostati alla voce costo del venduto, mentre i costi di vendita, ovvero i costi delle strutture commerciali e di marketing, nel nuovo formato vengono riclassificati nella nuova voce costi di struttura insieme con le spese generali e amministrative. Nel primo semestre del 2008 le vendite del Gruppo sono state pari a € 431,2 milioni, in calo del 2,1% (+0,3% a cambi costanti). La variazione complessiva delle vendite consolidate è stata generata da una crescita organica del 3,0% e da un impatto negativo dei cambi del 2,5%. L’effetto perimetro, complessivamente negativo per il 2,7%, è dovuto all’annunciata interruzione delle vendite di tequila 1800 sul mercato statunitense, in parte compensata dalla crescita esterna di Cabo Wabo, X-rated (le cui vendite erano iniziate il 1 agosto 2007), Bowmore e Flor de Caña. Il margine di contribuzione, ovvero il margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni, si è attestato a € 162,2 milioni, evidenziando una crescita del 1,6% (+4,4% a cambi costanti) e un’incidenza sulle vendite pari al 37,6%. La variazione è attribuibile per il 5,3% alla crescita organica, per il 0,8% alla negativa variazione di perimetro e per il 2,8% al negativo effetto cambio. L’ebitda prima di proventi e oneri non ricorrenti è stato di € 100,4 milioni in calo del 2,0% (+1,0% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 23,3%. L’ebitda è stato di € 102,0 milioni, in crescita del 1,2% (+4,2% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 23,7%. Il Risultato della gestione ordinaria (Ebit prima di oneri e proventi non ricorrenti) è stato di € 90,8 milioni, in calo del 2,1% (+1,1% a cambi costanti, mentre la crescita organica è stata pari al 4,1%. ) e con un’incidenza sulle vendite pari al 21,1%. Il Risultato operativo (Ebit) è stato di € 92,5 milioni, in crescita del 1,5% (+4,6% a cambi costanti), con una crescita organica del 7,7% e con un’incidenza sulle vendite pari al 21,4%. L’utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza è stato di € 83,7 milioni, in crescita del 1,3%. L’utile netto del Gruppo è stato di € 59,8 milioni, in crescita del 5,1% (+7,4% a cambi costanti). Al 30 giugno 2008, dopo il pagamento di dividendi agli azionisti (€ 31,8 milioni) e del 80% di Cabo Wabo (Us$ 80,8 milioni, pari a € 57 milioni circa) l’indebitamento finanziario netto è pari a € 354,8 milioni (€ 288,1 milioni al 31 dicembre 2007). Tale valore include inoltre l’iscrizione di un debito di € 18,4 milioni, relativo al possibile futuro esercizio di put option da parte degli azionisti di minoranza di Cabo Wabo. Vendite Consolidate Del Primo Semestre Del 2008 - Il segmento spirit, che rappresenta il 70,6% del fatturato, ha registrato una variazione negativa delle vendite del 4,5%, determinata da una crescita organica del 2,2%, da un impatto negativo dei cambi del 3,1% e da un effetto perimetro negativo del 3,7%. Il brand Campari ha registrato una crescita del 4,8% a cambi costanti (4,3% a cambi effettivi). Le vendite di Skyy hanno registrato una crescita del 8,5% a cambi costanti (-4,4% a cambi effettivi). Con riferimento alle altre marche principali, Camparisoda ha chiuso il primo semestre in calo del 1,1%; Aperol conferma il trend molto positivo e registra una crescita del 12,0% a cambi costanti. Hanno registrato una contrazione i brand brasiliani (-15,8% a cambi costanti) e Cynar (-8,5% a cambi costanti), dovuta all’effetto temporaneo di una variazione della tassazione nello stato di Sao Paulo; mentre Glen Grant ha chiuso il semestre sostanzialmente in linea con lo scorso anno (-0,6% a cambi costanti). Relativamente ai brand in licenza, si segnala l’andamento positivo di Jack Daniel’s (+6,5% a cambi costanti). Il segmento wine, pari al 13,9% del fatturato, ha registrato una crescita del 5,6%, determinata da una crescita organica del 6,2% e da un impatto negativo dei cambi del 0,6%. L’andamento decisamente positivo del segmento è stato trainato dai vermouth Cinzano (+5,6% a cambi costanti) e dagli spumanti Cinzano (+4,8% a cambi costanti). Il segmento still wine ha beneficiato anche dell’andamento positivo di Sella&mosca (+5,3%). Le vendite di soft drink, pari al 13,5% del fatturato e realizzate quasi interamente sul mercato italiano, hanno registrato una variazione positiva del 1,8%, determinata unicamente dalla crescita organica, trainata dall’andamento positivo di Crodino (+6,5%), mentre la linea Lemonsoda ha registrato una contrazione (-1,6%), dovuta alle sfavorevoli condizioni climatiche del secondo trimestre. Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite del primo trimestre del 2008 sul mercato italiano, pari al 45,9% delle vendite, hanno registrato una crescita del 2,8%, determinata dal positivo contributo della crescita organica. Le vendite in Europa, pari al 21,0% delle vendite consolidate, hanno segnato una crescita del 4,8%, determinata da una crescita organica del 5,6%, grazie al positivo andamento dei principali mercati; e da un effetto cambio negativo del 0,8%. Per quanto riguarda l’area Americhe, le cui vendite sono pari al 28,2% del totale, il business organico del mercato Usa ha registrato una crescita del 1,3%, un effetto cambi negativo del 9,6% e una variazione di perimetro negativa del 11,6%. In Brasile, le vendite hanno registrato a livello organico una variazione negativa del 11,7% e un effetto cambi positivo del 4,2%. L’area resto del mondo (che include anche le vendite duty free), pari al 4,8% del fatturato totale, è cresciuta complessivamente del 14,9%, trainata da una crescita organica del 16,8%. .
 
   
   
TRADATE (VA) : CONFERENZA SU LATTE  
 
 L´assessore all´agricoltura della Regione Lombardia, Luca Daniel Ferrazzi, interverrà domani, giovedì 11 settembre, alla conferenza "Vendita diretta di latte crudo: qualità e sicurezza", che si terrà a Tradate (Va), nell´ambito della 27ma Mostra Agricola Zootecnica. L´incontro si svolgerà a partire dalle 20. 45 presso Villa Truffini (corso Bernacchi angolo via Cavour). "La diffusione dei distributori di latte crudo - dice Ferrazzi - è un fenomeno relativamente nuovo ma molto interessante e importante perché permette di mettere a disposizione dei consumatori un prodotto di alta qualità a prezzi contenuti. Per questo ritengo molto utile approfondire questo argomento con gli operatori e i cittadini". Interverranno Germano Pè (presidente Associazione regionale allevatori della Lombardia), Stefano Candiani (sindaco di Tradate), Ferdinando Fiori (Camera di Commercio), Roberta Lodi (Istituto di scienze delle produzioni alimentari Cnr - Ispa) "Caratteristiche qualitative del latte crudo", Mario Astuti (Dirigente Sanità Regione Lombardia) "Monitoraggio e controlli Asl sul latte crudo", Renata Piccinini (Università degli Studi di Milano) "Prevenzione: una buona partenza", Lucio Zanini (specialista Sata Bovini - Qualità latte) "Non conformità: cosa fare?", Giuseppe Invernizzi (Segretario Consorzio tutela latte crudo) "Obiettivo: fieri del nostro latte", Bruno Specchiarelli (assessore Agricoltura Provincia di Varese). .  
   
   
RIETI: OPPORTUNITÀ PER ENTI ED IMPRESE  
 
Camera di Commercio di Rieti candidata nell’ambito delle progettazioni integrate di filiera (Pif) per garantire il decollo del Distretto della Montagna Reatina. L’ente ha infatti presentato una manifestazione di interesse nell’ambito dell’importante strumento, contemplato dalle misure dell’Asse I del Piano di sviluppo rurale (Psr), che permette la realizzazione di interventi che coinvolgano una molteplicità di operatori sia pubblici che privati dei comparti agricolo, agroalimentare e dei servizi ad esso connessi, che operano nei diversi segmenti di una filiera produttiva e che, attraverso l’adozione di una strategia di sviluppo comune, persegue l’obiettivo di migliorare l’efficacia e l’efficienza degli interventi e di ottimizzare il rendimento dell’investimento pubblico. “La Camera di Commercio di Rieti – ha illustrato il presidente dell’Ente, Vincenzo Regnini – sta lavorando per far diventare operativo e fonte di sviluppo del territorio il Distretto della Montagna reatina stimolando la partecipazione dei privati accanto all’intervento pubblico. L’obiettivo è quello di creare un tavolo di regia per razionalizzare e coordinare i fondi utilizzabili su questo territorio mettendoci a disposizione per lavorare su progetti condivisi, come ribadito anche ieri nel corso di un incontro promosso dal sindaco di Fara Sabina, Comune capofila di un Pif relativo alla filiera olivicola, alla presenza di numerosi sindaci sabini oltre al presidente della Commissione Agricoltura ed al direttore dell’Area agricoltura della Regione Lazio”. “Riteniamo – ha aggiunto – che la Camera di Commercio rappresenti il luogo ideale di incontro tra le filiere ed è per questo che intendiamo mettere a disposizione degli enti e del sistema delle imprese questa nostra vocazione. L’appello che lanciamo è quindi quello di lavorare da subito, nonostante i rallentamenti delle ferie estive, per concretizzare questi percorsi progettuali in quanto entro settembre-ottobre bisognerà avere di fronte un quadro completo delle adesioni”. Tante le filiere proposte alla Regione nell’ambito dei Pif, oltre a quella proposta dalla Camera di Commercio di Rieti, da diversi soggetti che operano in provincia di Rieti, in merito alle quali, spiega Regnini, “bisognerà compiere un ulteriore sforzo di razionalizzazione cercando di mettere in rete le varie proposte e di unire gli sforzi per avere maggiori probabilità di finanziamento oltre che di successo finale delle iniziative che devono puntare non solo al miglioramento della qualità dei prodotti e dei sistemi organizzativi ed infrastrutturali delle singole realtà partecipanti, ma soprattutto alla crescita della redditività di tali prodotti puntando anche sull’individuazione di sbocchi di mercato”. Per quanto riguarda il progetto specifico presentato dalla Camera di Commercio di Rieti, visibile come tutte le altre manifestazioni di interesse presentate alla Regione sul sito http://www. Agricoltura. Regione. Lazio. It/agriweb cliccando sulla finestra “Psr”, questo riguarda la filiera “Foresta-legno” e punta a garantire una gestione unitaria del patrimonio forestale finalizzata al raggiungimento di migliori performance produttive e di risultato economico, attraverso la costituzione di uno o più consorzi corrispondenti ad aree omogenee del territorio, al fine di gestire in modo coordinato le proprietà forestali singole o collettive, siano esse pubbliche, collettive (Università Agrarie, Amministrazioni Separate) che private. Il progetto ha l’obiettivo di agevolare l’attività di impresa nel settore boschivo per il raggiungimento dei propri scopi ambientali in un quadro di maggiori certezze di riscontro economico e sicurezza del lavoro e di creare le condizioni per un incremento delle masse degli assortimenti mercantili. Un’iniziativa che punta a contrastare l’abbandono del territorio, causa della forte contrazione dell’attività agricola, con l’insorgere di rischi di ordine idrogeologico favoriti dalla perdita di efficienza delle sistemazioni idrauliche ed il conseguente scorrimento selvaggio delle acque meteoriche. Obiettivi collaterali sono quelli di produrre biomassa facilmente utilizzabile con il ripristino e recupero delle vecchie sistemazioni idrauliche negli incolti caratterizzati da una buona accessibilità e con una morfologia non eccessivamente disagiata e garantire l’accesso alle innovazioni tecnologiche di processo all’intero sistema locale di piccole imprese forestali, anche mediante la realizzazione di infrastrutture comuni. .  
   
   
RIFIUTI: IN ABRUZZO COMINCIA IL PORTA A PORTA IN AGRICOLTURA FIRMATO IERI ACCORDO DI PROGRAMMA TRA REGIONE E PROVINCE  
 
Pescara - Il "porta a porta" comincia anche per i rifiuti agricoli. Lo ha annunciato ieri l´assessore all´Ambiente e alle Politiche agricole, Marco Verticelli, presentando l´accordo di programma "Impresa agricola pulita" sottoscritto dalla Regione, dalle Province, dall´Anci, dall´Arssa, dai Consorzi intercomunali per i rifiuti e dalle associazioni del settore agricolo. "Per lungo tempo si è tentato di governare la questione dei rifiuti speciali derivanti dalle attività agricole - ha ricordato l´assessore Verticelli - spesso sono sorte difficoltà, con una diffusa discrepanza esistente tra le norme vigenti in materia e l´attuazione loro data, con questo accordo di programma la Regione, le Province e tutti gli altri sottoscrittori dell´accordo di programma, si propongono di realizzare un nuovo modello di gestione dei rifiuti agricoli, responsabilizzando tutti i soggetti interessati". L´accordo di programma, proprio allo scopo di evitare lo smaltimento incontrollato dei rifiuti di origine agricola, prevede l´organizzazione di un servizio pubblico finalizzato alla raccolta differenziata, al recupero, al riciclaggio e al corretto smaltimento dei rifiuti, semplificando le procedure burocratiche a carico degli operatori agricoli, nel rispetto delle norme nazionali e regionali e riducendo i costi di gestione degli stessi rifiuti. Il servizio pubblico di raccolta dei rifiuti consisterà nella raccolta a domicilio (porta a porta), nella raccolta con ecomezzi, nel conferimento dei rifiuti in centri autorizzati di raccolta. Gli ecomezzi da utilizzare saranno cinque, di cui due a disposizione della Provincia dell´Aquila e i restanti a disposizione, uno ciascuno, alle altre province. Il costo degli ecomezzi ammonta ad una somma di 700. 000 euro e il loro acquisto sarà reso possibile dal cofinanziamento regionale di 450. 000 euro, con spesa residua a carico delle quattro Province. Inoltre i sottoscrittori dell´accordo s´impegnano a diminuire la produzione di rifiuti agricoli e l´utilizzo di frazioni compostabili per attività di tutela della fertilità dei suoli, favorendo l´autocompostaggio, l´utilizzo di contenitori a rendere e l´uso di materiali riutilizzabili. Infine la Regione s´impegna all´organizzazione e promozione di iniziative ed attività tecniche riguardanti i rifiuti compostabili derivanti dall´attività agricola e all´utilizzo del compost nelle pratiche agricole. .  
   
   
BIOERA RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2008 RICAVI TOTALI CONSOLIDATI: EURO 57,8 MILIONI (EURO 57,1 MILIONI NEL 2007, +1,2%)  
 
Cavriago - Il Consiglio di Amministrazione di Bioera S. P. A. Ha approvato il 29 agosto i risultati relativi ai primi sei mesi del 2008 che riflettono ricavi totali consolidati in crescita a 57,8 milioni di Euro rispetto a Euro 57,1 milioni del primo semestre 2007, non sono avvenute variazioni nel perimetro di consolidamento. Continua il trend positivo della divisione prodotti naturali e biologici, in valore assoluto i ricavi totali hanno raggiunto, infatti, i 23,9 milioni di Euro (22,3 milioni di Euro nel 1H 2007) con un’incidenza sul fatturato totale in aumento dal 39% al 41% del primo semestre 2008. Stabili i ricavi totali della divisione fuori casa nonostante l’andamento negativo del settore retail della grande distribuzione organizzata e della situazione climatica che ha caratterizzato il primo semestre 2008, con temperature autunnali sino a fine giugno che hanno influito negativamente sulle vendite di bevande fredde al canale Bar. I ricavi totali al 30 giugno 2008 sono pari a 34,7 milioni di Euro (34,8 milioni di Euro nel primo semestre 2007). Il semestre ha visto la divisione fuori casa impegnata nell’intensa attività di sviluppo di nuovi mercati in Italia ed all’Estero, nel primo semestre dell’anno sono state costituite la Natfood Deutschland Gmbh controllata al 51% da Natfood S. R. L. E la Ilc (International Lemon Company) partecipata al 75% da General Fruit. La prima si occuperà della promozione e commercializzazione dei prodotti Natfood in Germania, mentre in Ilc saranno raggruppate le produzioni di succo di limone di General Fruit, della sua controllata francese Comers e del primario operatore di settore Rebecchi Fratelli Valtrebbia Divisione Industrie. Ilc nasce con l’obiettivo di diventare uno dei principali produttori e player di mercato a livello europeo di succo di limone. Nel semestre è stato conferito il ramo d’azienda attivo nel settore della gestione e apertura di gelaterie con insegna “Gelosia” nella società Gelosia Srl, controllata al 100% da Natfood srl e in data 20 giugno 2008 è stato firmato l’accordo vincolante per la cessione della partecipazione alla Bdh Food Design ad un prezzo pari a 700 mila Euro. Il corrispettivo della quota sarà versato al closing previsto entro il 30 settembre 2008. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) risulta pari a Euro 3,2 milioni in diminuzione del 3% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente. L’ebitda proforma, risultante dalla corretta riclassificazione tra i ricavi e costi operativi degli utili e perdite derivanti dalla cessione di partecipazione per le quali non si sono ancora perfezionate le relative operazioni, è pari a Euro 3,6 milioni, in incremento dell’8,4% rispetto al valore del 2007. Il Risultato Operativo (Ebit) nel primo semestre 2008 è pari a Euro 1,7 milioni (2,1 milioni di euro nel primo semestre 2007). L’ebit riclassificato proforma è sostanzialmente stabile a Euro 2,0 milioni rispetto al corrispondente valore del primo semestre 2007. Il Risultato ante imposte si attesta a Euro 0,8 milioni (1,2 milioni quello del 2007). La posizione finanziaria netta consolidata passiva evidenzia un incremento a Euro 41,3 milioni contro euro 38,7 milioni al 31 dicembre 2007 (39,2 milioni di Euro nel primo semestre 2007) per effetto principalmente dello sviluppo del Gruppo e della stagionalità delle vendite nella prima parte dell’anno. .  
   
   
MARR: SOTTOSCRITTO IL CONTRATTO DEFINITIVO PER L’ACQUISTO DELLA SOCIETÀ EMI.GEL. CONFERMATI I PIANI DI CRESCITA ANCHE NEL SEGMENTO DELLA DISTRIBUZIONE AI BAR.  
 
Rimini - Marr ha sottoscritto in data 21 luglio il contratto definitivo per l´acquisto dell´intero capitale sociale della Emi. Gel S. R. L. , società con sede a Bentivoglio (Bologna) e attiva nella distribuzione di prodotti alimentari ai bar e alla ristorazione veloce. L´operazione, che ha ottenuto l´assenso dell´Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, ha un valore di 2 milioni di euro, a cui si aggiunge un Patrimonio Netto di circa 2,3 milioni di euro. Il corrispettivo prevede una quota fissa, che in parte viene regolata al closing e in parte a un anno, e una quota variabile che verrà liquidata al mantenimento della stabilità dell´attività. Con circa 11 milioni di euro di fatturato nel 2007, Emi. Gel serve dal centro distributivo di Bentivoglio circa 3. 000 clienti nelle province di Bologna e Ferrara. Dopo l´acquisto della New Catering S. R. L. (gennaio, 2007), grazie all´operazione Emi. Gel, il Gruppo Marr crea nel segmento della distribuzione ai bar una importante realtà con un giro d´affari annuo di oltre 20 milioni di euro e 3 centri distributivi (Bologna, Forlì e Rimini) in grado di servire oltre 5. 000 clienti su un territorio che va da Pesaro a Bologna e comprende tutta la riviera Emiliano-romagnola. Tra le tendenze emergenti della ristorazione fuori casa vi sono la destrutturazione dei pasti e la rapidità dei consumi, fenomeni che favoriscono lo sviluppo della ristorazione nei bar. In questo contesto, Marr conferma le sue strategie di crescita nel segmento della distribuzione ai bar, attraverso un piano di acquisizioni mirate, rivolto a società che siano tra loro vicine ma non in sovrapposizione di clienti e di territorio. Nei prossimi anni, Marr si candida quindi a diventare il consolidatore di un mercato estremamente frammentato, qual è quello della distribuzione ai bar, replicando quanto sta già facendo, con risultati molto positivi, nel segmento della distribuzione alla ristorazione tradizionale. Oltre alla crescita per linee esterne, Marr prevede che nel segmento bar sia possibile liberare importanti sinergie, in particolare a livello di prodotto grazie alla capacità di Marr di accedere ad un portafoglio di oltre 10. 000 prodotti e 2. 100 fornitori. . .  
   
   
AGRICOLTURA. I TESORI ENOGASTRONOMICI DELL´EMILIA-ROMAGNA RACCONTATI DA 19 MUSEI DEL GUSTO, PROTAGONISTI DI SANA 2008. RABBONI: "NARRANO LA STORIA DEI NOSTRI, CHE SONO PIÙ BUONI, SICURI E CON UN´ANIMA, UNA STORIA CHE È GARANZIA DELLA SOSTENIBILITÀ DELLA NOSTRA PRODUZIONE AGRICOLA"  
 
Bologna – Sono il Prosciutto di Parma e il Parmigiano reggiano. Ma anche la tigella e il borlengo di Modena, il sale di Cervia, la patata bolognese, il pane di Ferrara. A diciannove prodotti tipici e tradizionali dell’Emilia-romagna sono dedicati altrettanti musei, i Musei del Gusto, nati per far conoscere a un pubblico sempre più vasto i sapori della regione, ma anche le tecniche di produzione, la storia e i valori di cui essi sono il risultato. I 19 Musei del Gusto dell’Emilia-romagna saranno i protagonisti dello stand della Regione al ventesimo salone internazionale del naturale "Sana 2008", che si terrà dall’11 al 14 settembre a Bologna. "I musei sono un primato italiano e la conferma della vocazione agricola e alimentare della nostra regione", ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni. "Rappresentano il nostro passato, l’orgoglio territoriale e l’identificazione che è scattata tra le comunità che li ospitano e i prodotti di cui sono espressione. Ma non solo: i 19 musei - ha aggiunto l’assessore - sono uno strumento straordinario di marketing delle nostre produzioni agrolimentari. In un’epoca in cui la globalizzazione tende a offrire prodotti omologati, indistinti, anonimi e caratterizzati dal low cost, possiamo creare spazi di mercato sempre maggiori per i prodotti dell’Emilia-romagna mettendone in valore gli aspetti di maggiore autenticità e naturalità: i nostri sono prodotti più buoni, sicuri e con un’anima, una storia che è garanzia anche della sostenibilità della nostra produzione agricola". I Musei del gusto I 19 Musei del gusto presenti in Emilia-romagna sono prima di tutto un racconto tramandato che spesso prende corpo dalla voce della gente del luogo, un saper fare frutto di millenaria esperienza contadina ed anche, oggi, imprenditoriale. I prodotti narrati nei musei fanno parte della mappa dei tesori enogastronomici di una regione che vanta un vero e proprio patrimonio di prodotti a qualità certificata, con 26 Dop e Igp e oltre 200 prodotti censiti come tradizionali. I musei offrono la singolare opportunità di assaporare e toccare con mano il passato e il presente della regione. Si tratta di un percorso in connubio con le altre realtà che nel territorio già si occupano di valorizzare i prodotti e la cultura rurale regionale, come le Fattorie didattiche e le Strade dei vini. I 19 Musei del gusto sono presentati in un volume di 125 pagine della collana "I libri di Agricoltura" in distribuzione nello stand della Regione al Sana. A raccontarli ci pensano anche il nuovo sito Internet www. Museidelgusto. It e anche diciannove diverse cartoline e un depliant informativo che saranno distribuiti per la prima volta in occasione della fiera. La Regione al Sana Nello stand che la Regione Emilia-romagna presenta a Sana 2008, postazioni multimediali, esposizione di materiali e pannelli informativi racconteranno i Musei del gusto e i loro prodotti (padiglione 16 area A29-d32). La presenza della Regione al salone Sana prevede anche due appuntamenti nel "Cuore Mostra - Quadrilatero Centro Servizi": l’11 settembre l’Emilia-romagna sarà protagonista, con i suoi prodotti, dell’ospitalità riservati agli invitati all’inaugurazione della ventesima edizione della fiera; mentre venerdì 12 alle ore 16. 30 nello stesso spazio proporrà una conversazione sul tema "Agriturismo una nuova legge in Emilia-romagna: aziende agricole a tutela del territorio, dei prodotti e della tradizione". Nel corso dell’incontro l’assessore Tiberio Rabboni presenterà il progetto di legge sull’agriturismo e la multifunzionalità delle aziende agricole. Nelle quattro giornate di manifestazione, lo stand della Regione ospiterà 16 incontri e presentazioni di progetti e iniziative nei settori agroalimentare e ambientale, e degustazione di prodotti tipici di qualità in collaborazione con la Scuola di ristorazione di Serramazzoni (Mo). Gli appuntamenti prevedono: la presentazione dei singoli Musei del gusto, di pubblicazioni realizzate in collaborazione con Fedagri – Confcooperative (come quella dedicata alle eccellenze gastronomiche regionali e con Geo sull’agrobiodiversità nella zona del Delta del Po), di progetti realizzati in collaborazione con le fattorie didattiche (tra cui la premiazione dell´edizione 2008 del concorso "fattorie aperte") e altre iniziative sulla valorizzazione delle produzioni agroalimentari di qualità e sull’educazione alimentare e agro-ambientale. Ospite dello stand dell’Emilia-romagna sarà una delegazione di una trentina di operatori e di responsabili degli acquisti delle principali catene commerciali di diversi paesi europei partecipanti al progetto "Deliziando": il nuovo programma per promuovere sui mercati esteri il meglio del "made in Emilia-romagna" e che vede per la prima volta riuniti, in unica "cabina di regia", Regione Emilia-romagna, Ice, Unioncamere regionale, i principali Consorzi di tutela, l´Enoteca regionale di Dozza, il Centro Servizi Ortofrutticoli e una decina di altri operatori provenienti da Germania, Usa, Giappone e Hong Kong. La Compagnia Teatrale Koinè animerà lo stand con cinque spettacoli/laboratori, intitolati "L’ombelico di Venere" per raccontare la preparazione di "due uova" di tortellini prodotto che più di altri rappresenta meglio l´agricoltura, la cultura e la gastronomia dell´Emilia-romagna, con le sue carni e il suo formaggio più caratteristici. Un’attrice-sfoglina e un attore-cuoco mostrano e realizzano assieme al pubblico i passaggi per "costruire" un tortellino, fino al momento della cottura e all´assaggio finale. Ci saranno, infine, diversi spazi riservati al racconto della presenza delle donne in agricoltura, allo svago e al gioco dei più piccoli. .  
   
   
PASQUALINO EMERITO, SINDACO DI CANCELLO ED ARNONE: “PRONTI AD ASSECONDARE CON AZIONI OPPORTUNE IL PROCESSO CHE PORTERÀ ALLA QUOTAZIONE DELLA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP SULLA BORSA MERCI TELEMATICA ITALIANA.”  
 
Si è conclusa il 2 agosto a Cancello ed Arnone in villa comunale la cerimonia del gemellaggio gastronomico con il comune di Piano di Sorrento: “il bianco nel blu”. Prodotti gemellati: Mozzarella di Bufala Campana e Olio Extravergine di Oliva Penisola Sorrentina Dop,”. Cristiana Panico, imprenditrice di Piano di Sorrento, da tempo impegnata nella promozione della cultura italiana all’estero, è stata nominata Ambasciatrice dei “Territori Tipici” di Cancello ed Arnone e Piano di Sorrento nel mondo. La tavola rotonda: “Marketing Territoriale dei Territori: Mozzarella di bufala, qualità e sicurezza per i consumatori, una festa che dura tutto l’anno. ” ha anche registrato la notizia del giorno: entro il 2009 la Borsa Merci Telematica Italiana quoterà la Mozzarella di Bufala Campana Dop. L’iniziativa è dovuta ad un progetto finalizzato all’elaborazione di un regolamento speciale di prodotto, dedicato alla Mozzarella Dop, finanziato dalla Camera di Commercio di Caserta. Il sindaco di Cancello ed Arnone Pasqualino Emerito, nel sottolineare come il gemellaggio “Il Bianco nel Blu” abbia infine raccolto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Regione Campania, della Provincia di Caserta, della Camera di Commercio di Caserta, dell’Anci, dell’Ente Provinciale per il turismo di Caserta, della Mostra d’Oltremare, dell’Istituto mediterraneo del consumo e della Pro Loco di Piano di Sorrento, ha tenuto a sottolineare il carattere innovativo dell’iniziativa: ”Gemellare due comunità e due territori, Cancello ed Arnone e Piano di Sorrento, con vocazioni e specificità diverse, è un modo per consentire alla nostra terra ed al nostro prodotto, la Mozzarella Dop, di uscire allo scoperto su una vetrina turistica internazionale che è a portata di mano, andando oltre il momento celebrativo della Festa della Mozzarella, al fine di comunicare un messaggio ai consumatori che sia aderente alla vocazione ed alla realtà del territorio: la nostra mozzarella è sana, è un prodotto che può tornare come e più di prima sulle tavole di tutti, nonostante il momento di crisi dovuto alle false notizie sulla diossina e agli abbattimenti per la brucellosi. ” Sul progetto della Borsa Merci Telematica Italiana per la quotazione della Mozzarella Dop, annunciato dal direttore Annibale Feroldi, il sindaco Emerito ha sottolineato: ”E’ intendimento di questa amministrazione accompagnare tutti gli attori della filiera bufalina nei percorsi che possono essere di aiuto per uscire dalla crisi, anche attraverso l’utilizzo della fondazione fo. Ri. Prom, poiché è necessario promuovere la conoscenza degli strumenti di mercato per poterli sfruttare a vantaggio di tutta la filiera. ” Per il sindaco di Cancello ed Arnone, poco più di 5000 abitanti, 12 caseifici Dop, 37mila bufale sul territorio e un’occupazione nella filiera bufalina pari al 60% della popolazione: ”L’occasione della quotazione della Mozzarella dop, con le economie di scala che è destinata a produrre, la trasparenza del prezzo del prodotto finito, deve essere colta sin dalla fase iniziale che vedrà la Camera di Commercio riunire il Comitato di Filiera, per il parere obbligatorio sul regolamento speciale di prodotto, all’elaborazione del quale siamo pronti a contribuire come comunità civica e produttiva. ” Sulla fase successiva, quella della quotazione del prodotto vera e propria Emerito ha detto:”E’ del tutto evidente che per sfruttare appieno l’opportunità, bisognerà aiutare i singoli attori della filiera verso la formazione di un soggetto qualificato che possa avere le caratteristiche richieste dalla legge per stare su un mercato così vasto e profondo. ” Sull’appuntamento cancellese del 7 agosto prossimo, “Note d’Incanto” Emerito ha detto:”Ci auguriamo che l’evento musicale abbia un effetto positivo, che porti finalmente un’immagine positiva del territorio del Basso Volturno in Italia e nel mondo grazie alla trasmissione del concerto a fine agosto su Rai 2 e Raisat. ” Francesco Nuzzo – sindaco di Castel Volturno ha ricordato come “La nostra gente operosa deve solo diffidare dei falsi profeti, il nostro nemico è e rimane la Camorra, dobbiamo mantenere sempre inalterata la capacità di ribellarci a questo fenomeno malavitoso che non può certo cancellare le capacità e l’operosità di questo territorio. ” Ferdinando Giordano – vice sindaco di Santa Maria La Fossa ha detto:”Esistono le premesse, i mezzi mediatici e la volontà per rilanciare il nostro prodotto principe, la Mozzarella di Bufala Campana Dop, è giunto il momento di raccogliere il frutto di mesi di crisi, elaborare il dato, porre mano a soluzioni visibili e concrete”. Luigi Di Benedetto – Assessore alle Attività Produttive di Cancello ed Arnone: ”E’ giunto il momento di utilizzare ogni strumento per rilanciare la Mozzarella Dop, la riscossa parte sempre dai territori di origine di un prodotto, e anche la quotazione della mozzarella deve essere qualcosa di calato nella nostra realtà, non potrà certo passare sopra la testa di allevatori e trasformatori, daremo un contributo vivo e fattivo in tal senso”. Maurizio Di Porto, vicesindaco di Cancello ed Arnone ”La mozzarella dop è un prodotto delicato, la protezione dell’ambiente nel quale nasce deve è e sarà un punto di riferimento costante per questa amministrazione. ” Rosa Maria Paolella – Assessore alla Cultura e Grandi Eventi di Cancello ed Arnone, ha infine sintetizzato: ” Crisi dei Rifiuti, Diossina e Brucellosi sono stati, sul piano mediatico, il nostro 11 settembre, il desiderio di riscossa oggi di questo territorio, di elaborazione di un momento di grande paura e tensione passa proprio attraverso la capacità di ridare futuro alle nostre attività produttive, mettendo anche in discussione un modo di fare del passato che non ha più futuro, bisogna innanzitutto ripulire le idee, non dobbiamo più essere il territorio di “Gomorra” – sottolinea la Paolella, che aggiunge – in questo gemellaggio con Piano di Sorrento abbiamo voluto cogliere non solo un aspetto di marketing territoriale, ma anche un momento di riscatto, che per altro si pone in quell’ottica di rivalutazione delle aree rurali contemplate nel Piano di Sviluppo Rurale della Campania 2007 – 2013. ” Carlo Pepe, funzionario del Comune di Piano di Sorrento, ha portato il saluto dell’amministrazione:” La comunità di Piano di Sorrento è stata ben lieta di offrirsi quale vetrina per il vostro prodotto dop, la Mozzarella di Bufala Campana, che al pari della Costiera è uno dei motivi per i quali la nostra regione è conosciuta nel mondo, i nostri ristoratori e professionisti dell’ospitalità fanno e faranno la loro parte. ” Pepe, inoltre, ha ricordato come:”Anche Piano di Sorrento è stata ed in parte è ancora produttrice di un latticino, il fior di latte, una tradizione che trova spazio nel nome di una delle località del comune Galatea, la via del latte. ” Pepe ha infine detto: ”Presto il comune di Piano di Sorrento invierà a Cancello ed Arnone un albero d’ulivo, simbolo della resistenza alle avversità. ” Vincenzo Califano – Marketing Director della Net Met Comunicazione ha concluso dicendo:” Sicuramente da momenti di grande crisi si esce con novità e motivi di rinascita, il caso del vino al metanolo è un emblema in tal senso. Oggi, con il Bianco nel Blu, la mozzarella di Cancello ed Arnone è stata gemellata con Piano di Sorrento, e da settembre – aggiunge Califano - il Bianco nel Blu riprende la sua corsa: porteremo la mozzarella all’attenzione degli operatori turistici e gastronomici dell’isola di Capri, altra grande vetrina internazionale, altro sinonimo della Campania nel Mondo. ” E’ stata infine nominata Cristiana Panico, da tempo impegnata nella promozione della cultura italiana all’estero, quale Ambasciatrice dei “Territori Tipici” di Cancello ed Arnone e Piano di Sorrento. .  
   
   
ASTA MONDIALE DEL TARTUFO: APPUNTAMENO A GRINZANE CAVOUR  
 
Si svolge domenica 9 novembre l’evento più atteso dell’anno a Grinzane Cavour (Cuneo). Nel maniero cittadino, uno dei più famosi Castelli delle Langhe e del Roero, si celebra infatti uno degli atti conclusivi più conosciuti della “Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”. La dimora che ospitò Camillo Benso Conte di Cavour dà nuovamente vita all’asta benefica che coniuga gusto, mondanità e solidarietà. Tre le sedi dell’asta, con la Sala delle Maschere del Castello di Grinzane Cavour collegata via satellite con il Ritz Carlton Hotel di Tokyo e con Merano, la città che raffigura la porta italiana sulle Dolomiti e sull’Europa Centrale. Il valore che raggiungono gli esemplari all’incanto, i personaggi coinvolti, i collegamenti internazionali, hanno contribuito (e continuano a contribuire) ad accrescere la fama dell’evento, nato nel 1999, promosso dall’Enoteca Regionale Piemontese Cavour d’intesa con la regione Piemonte e la Città di Alba. Dal 1999 a oggi sono moltissimi i personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport che si sono avvicendati per l’occasione. Ricordiamo Bruno Vespa, Cristina Parodi, Serena Autieri, Gerry Scotti, Massimo Giletti, Natalia Estrada, Piero Chiambretti, Natasha Stefanenko, Alessandro Del Piero, Renato Pozzetto, Adriano Galliani, Giancarlo Magalli, Ricky Tognazzi e Simona Izzo. E non vogliamo certo dimenticare la collaborazione del noto “gastronauta”, il giornalista Davide Paolini. L’asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba non punta solo a far conoscere nel mondo una delle eccellenze della gastronomia italiana e uno dei manieri simbolo del Comitato Castelli di Langhe e Roero, ma rappresenta un appuntamento annuale con la solidarietà. Il ricavato dell’Asta del 2007 è stato devoluto alla Fondazione per la Ricerca sul Cancro di Candiolo (alla quale sono andati 28. 000 euro) e all’Istituto “Mother’s Choise” di Hong Kong (229. 000 euro) che provvede a dare sostegno ai bambini orfani e alle giovani mamme in difficoltà. L’asta del Tartufo rappresenta poi la giusta “scusa” per organizzare un tour turistico, andando a toccare le residenze storiche riunite nel neonato Comitato per la valorizzazione del Castelli di Langhe e Roero che annovera al suo interno Grinzane Cavour, Barolo, Serralunga d’Alba, Govone, Magliano Alfieri, Roddi, Mango e Benevello. Per quanto concerne nello specifico Grinzane Cavour, ricordiamo che il paese si presenta con le sue poche caratteristiche case strette attorno alla sagoma austera del castello. Costruito nella prima metà del Xiii secolo, l’imponente edificio in laterizio ha pianta trapezoidale, con quattro corpi irregolarmente disposti intorno all’esiguo cortile principale. Nel Xvi secolo fu ampliato con l’aggiunta delle due pittoresche torricelle cilindriche; dello stesso periodo è, nella Sala delle Maschere, il soffitto a cassettoni con 157 tavolette dipinte. Oggi è sede dell’”Enoteca Regionale dei vini albesi”, di un ristorante e di un Museo etnografico sulla civiltà contadina. Quest’ultimo ospita materiali relativi a diversi temi: cimeli cavouriani, vini albesi della romanità, ambientazioni della cucina albese nell’Ottocento e nel Seicento, vetri da vino, piatti dell’uva della vecchia Mondovì, reperti attinenti l’enogastronomia albese, le botteghe del maniscalco e del bottaio, una distilleria del Settecento, contadinerie di cortile, pesi e misure, didattica del tartufo. .  
   
   
MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP E OLIO EXTRAVERGINE PENISOLA SORRENTINA NEL SEGNO DE “IL BIANCO NEL BLU” GEMELLAGGIO GASTRONOMICO TRA PIANO DI SORRENTO E CANCELLO E ARNONE.  
 
Piano di Sorrento - Il gemellaggio gastronomico tra i comuni di Piano di Sorrento e Cancello e Arnone è stato presentato ufficialmente l’ 1 agosto con la conferenza stampa che si è tenuta a Villa De Sangro di Fondi. Un’iniziativa improntata al rafforzamento della filiera delle identità e a difesa delle tipicità della Campania nel contesto della globalizzazione agroalimentare. Pasqualino Emerito – Sindaco di Cancello ed Arnone, ha detto:” E’ questo un momento di riscatto per la nostra comunità che nei mesi scorsi ha particolarmente sofferto per la crisi della Mozzarella di Bufala (Cancello e Arnone ha allevamenti per circa 37mila capi bufalini). Giancarlo D’esposito, assessore al turismo di Piano di Sorrento ha segnalato come: ”Questo gemellaggio è un’occasione per riunire le forze di territori diversi, con specificità che si possono integrare, la Costiera mette i suoi ristoranti stellati a disposizione della più blasonata ed importante Dop della Campania, la Mozzarella di Bufala, che ben si sposa con il nostro olio della Penisola Sorrentina. ” Rosa Maria Paolella – Assessore alla Cultura e Grandi Eventi di Cancello ed Arnone, ha sottolineato come: ”Ci auguriamo di poter sviluppare nel tempo un’attività che leghi insieme l’antica tradizione dell’estrazione di essenza di rosa canina dai nostri territori, che fu veicolata grazie al mare, e che fu fonte di ricchezza per il popolo campano, con la capacità di trovare nuove sponde e nuovi orizzonti per il nostro prodotto di oggi, la mozzarella di bufala, grazie al turismo della Costiera. ” Luciano Pignataro – giornalista, Premio Veronelli 2008, ha sottolineato come:” l’idea originale di gemellare territori con specificità diverse, il turismo della Costiera di Sorrento e la produzione di Mozzarella Dop del Basso Volturno è propizia per una valorizzazione reale dei prodotti enogastronomici, anche quelli provenienti da aree povere di turismo, come il casertano”. Per Benedetto Di Meglio – Presidente Ismeco, (Istituto Mediterraneo del Consumo) “Questo gemellaggio può diventare un modello anche per altre comunità, che nella difesa dei propri valori e delle proprie produzioni locali possono sperare di resistere alle spinte della globalizzazione. ” Cristiana Panicco – Presidente Sorrento Lingue: ha detto:”C’è una grande domanda di italianità nel pubblico, una grande richiesta di informazioni e di competenze linguistiche cha partono dalla voglia di saperne di più della nostra cucina e dei nostri prodotti agroalimentari, un’occasione da non perdere, visto il numero di presenze di turisti stranieri nella nostra regione”. Cecilia Coppola – Scrittrice e autrice della favola “Ciò Ciò e Bufaletta” ha presentato in anteprima la sua favola ecologica: Ciò ciò, una busta di plastica animata dialoga dei problemi ambientali d’aggi con una manzetta. Conclusioni affidate all’onorevole Franco Casillo – Presidente Commissione Cultura del Consiglio Regionale per la Campania:”spero di poter sostenere questa meritoria iniziativa e tutte quelle che in questo segno ed in questa direzione saranno sviluppate. ” .  
   
   
SCOPAZZI DEL MELO, OBBLIGO DI DENUNCIA ENTRO IL 15 NOVEMBRE  
 
 Bolzano - Nel programma della giunta provinciale per la lotta contro gli scopazzi del melo, oltre all’obbligo di estirpare le piante sintomatiche, è previsto anche l’obbligo di denunciare le piante infette. I moduli devono essere presentati entro il 15 novembre. Ogni proprietario o conduttore è obbligato a denunciare, all´Ufficio provinciale frutti-viticoltura il numero delle piante colpite presenti nel proprio impianto entro il 15 novembre 2008, utilizzando l’apposito modulo. I soci di cooperative frutticole hanno la possibilità di effettuare la denuncia direttamente presso la sede della loro cooperativa. I moduli sono, inoltre, disponibili presso l´Ufficio frutti-viticoltura di Bolzano e negli uffici distrettuali della Ripartizione agricoltura. Presso gli stessi Uffici possono essere consegnati i moduli compilati. I moduli per le denuncie possono inoltre essere richiesti presso il Südtiroler Bauernbund, la Federazione provinciale coltivatori diretti, il centro di consulenza per la frutti-viticoltura oppure possono essere scaricati dal sito internet www. Provincia. Bz. It/agricoltura/modulistica. Asp?redas=yes&someforms_action=4&someforms_article_id=26622. .  
   
   
WORKSHOP SULLE "PROSPETTIVE FUTURE DELL´ALLEVAMENTO IN ACQUACOLTURA IN EUROPA",  
 
Parigi -  Dall´1 al 3 ottobre si terrà a Parigi, in Francia, un workshop sulle "Prospettive future dell´allevamento in acquacoltura in Europa" organizzato dai progetti Reprofish e Aquabreeding finanziati dall´Ue. Ognuno dei tre giorni dell´evento, che segna anche il completamento dei due progetti, sarà dedicato a un´area specifica, vale a dire: - risultati ottenuti nell´ambito del progetto Reprofish e dicussione aperta con gestori di vivai ittici; - risultati ottenuti nell´ambito del progetto Aquabreeding e discussione aperta con allevatori di pesci e molluschi e con gestori di vivai; - attuazione e miglioramento dei programmi di allevamento e della ricerca sull´acquacoltura nel contesto dei finanziamenti Ue. Il workshop è rivolto alle aziende e alle organizzazioni di ricerca europee che si occupano di allevamento e miglioramento genetico in acquacoltura. Per ulteriori informazioni e iscrizioni, contattare: Sig. Ra Miranda Maybank .  
   
   
AGRICOLTURA FVG: PROGRAMMA RIQUALIFICAZIONE GENETICA SUINI  
 
Udine - Nuova tappa del progetto di riqualificazione della suinicoltura friulana avviato dalla Regione. E´ infatti stato approvato in tempo record dalla Commissione europea il Programma di ricerca per la qualificazione genetica dei suini, proposto dall´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia nell´ambito dell´azione definita per concorrere a risollevare il settore dell´allevamento suino da una crisi che ha colpito tale sistema a livello nazionale. L´iniziativa della Regione mira a gestire l´emergenza nella quale si trovano gli allevatori ma intende nel contempo individuare le prospettive di sviluppo. Uno degli obiettivi che essa persegue è quello di valorizzare la specie suinicola friulana, caratterizzata da capi nati e allevati in Friuli, attraverso un programma di ricerca che sarà gestito dall´Associazione regionale Allevatori (Ara). Si tratta di un progetto che intende promuovere le produzioni suinicole destinate alle Dop, Prosciutto di San Daniele e Gran Suino Padano, alla Igp Sauris, alle carni fresche e agli insaccati ottenuti e riconosciuti con il marchio Aqua della Regione Friuli Venezia Giulia. La ricerca sarà effettuata da un comitato scientifico in collaborazione con l´Università di Udine, mentre i beneficiari dell´iniziativa saranno gli allevatori iscritti all´Ara. Il progetto sarà strutturato lungo l´intera filiera produttiva del settore suinicolo ed è volto a definire una nuova linea genetica di suini di qualità superiore, del tutto innovativa per il comparto, destinata ai prodotti Dop e Igp. Intende inoltre studiare le altre attività del processo di produzione, quali l´allevamento degli animali, l´alimentazione, la qualità della carne, il benessere animale, il trasporto e la macellazione, nonché avviare una collaborazione con i mangimifici, che saranno coinvolti nella definizione delle formule più idonee a ottenere buone prestazioni produttive e una migliore qualità del prodotto finale. .  
   
   
CONSORZIO GRAN SUINO PADANO. IL CDA CONFERMA LA PRESIDENZA DI UGO SASSI  
 
Milanofiori - Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Gran Suino Padano ha confermato, nel corso della seduta di insediamento, svoltasi il 30 Luglio scorso a Reggio Emilia, la Presidenza di Ugo Sassi. E’ stato inoltre nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione che risulta così composto: Beniamino Maini, Franco Carnevali, Aldo Levoni, Daniele Martelli, Massimo Montanari, Gianni Mozzoni, Domenico Bellei, Salvatore Caruna, Antenore Cervi, Stefano Fioni, Mauro Marengo, Rinaldo Polinori, Giovanni Valtulini, Giuseppe Villani, Lisa Ferrarini, Maurizio Riva, Michele Messina, Gian Piero Sala, Fabio Muggiani, Bruno Gervasoni. “Dopo i primi due anni in cui abbiamo posto le basi di questa nuova Dop – spiega il Presidente - il Consorzio è oggi pronto a supportare, anche con una intensa campagna mediatica, il lancio del Gran Suino Padano sul mercato. La valorizzazione dei suini nati, allevati e macellati in Italia è una iniziativa chiave per il rilancio del settore. Tutte le componenti della filiera hanno infatti individuato nella promozione del Gran Suino Padano uno dei cinque pilastri del piano di filiera per fare uscire il comparto suinicolo dalle difficoltà in cui versa”. “Si tratta di un obiettivo pienamente condiviso dalle autorità competenti – continua il Presidente - come dimostra l’impegno del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che contribuirà a finanziare il programma di valorizzazione. Il Consorzio del Gran Suino Padano, Consorzio a carattere volontario e senza fini di lucro, costituitosi il 22 febbraio 2006 con lo scopo istituzionale di valorizzare, tutelare e vigilare sulla denominazione Gran Suino Padano, riunisce 1. 116 aziende di allevamento di suini e 20 imprese di macellazione. Gran Suino Padano: la garanzia di una carne di qualità Il Gran Suino Padano è la prima Dop della carne fresca suina controllata e garantita in tutta la filiera. Questo vuol dire maggiore qualità e sicurezza. Il marchio Gran Suino Padano Dop garantisce, infatti, la superiorità qualitativa del maiale italiano. Una qualità che deriva dalle sue caratteristiche uniche: 160 Kg di peso in media e minimo 9 mesi di età. A questo si aggiunge una alimentazione dettata dal rigido disciplinare di produzione del Gran Suino Padano Dop che mette chiaramente nero su bianco la dieta di questi suini. .  
   
   
SUINI: NUOVE REGOLE DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER LA SICUREZZA SANITARIA E AMBIENTALE DEGLI ALLEVAMENTI ALL´APERTO.  
 
Bologna - L’allevamento del suino all’aperto è un’attività ambientalmente sostenibile, in grado di promuovere la conservazione delle razze autoctone, ma deve rispettare la normativa in vigore, in particolare pr quanto riguarda la tutela sanitaria del territorio e i criteri di biosicurezza richiesti a tutti gli allevamenti suinicoli. E’ quanto prevedono le “Linee guida per la gestione e il controllo sanitario dell’allevamento di suini all’aperto” approvate dalla Giunta regionale il 28 luglio scorso per fornire chiare indicazioni sull’applicazione delle norme ambientali e sanitarie per questo tipo di allevamento. Le “linee guida” sono il risultato di un confronto tra i rappresentanti delle associazioni di allevatori di suini ed i tecnici degli Assessorati regionali alla sanità e all’agricoltura e rispondono ad una esigenza molto sentita degli operatori. Il territorio emiliano-romagnolo si caratterizza infatti per realtà produttive (allevamenti, impianti di macellazione, sezionamento e lavorazione) che, grazie alle garanzie sanitarie fornite e alla qualità organolettica dei prodotti, riescono ad esportare quasi in ogni parte del mondo: Usa, Canada, Giappone, Russia, Cina, Australia, Sud America, Cuba, Filippine, Singapore, Hong Kong ed altri Paesi ancora. Le soluzioni tecniche e gestionali previste sono tali da fornire garanzie adeguate per la tutela della salute e del benessere degli animali in allevamento e per gli interventi di controllo da parte delle autorità competenti, presupposti essenziali anche per la tutela sanitaria dei vari territori. Il risultato ottenuto è frutto anche dell’impegno e dell´esperienza di un gruppo di allevatori che hanno condiviso la necessità di una aggiornata regolamentazione dell’allevamento del suino all’aperto. «La positiva collaborazione con l´assessorato regionale alla sanità - ha dichiarato l´assessore regionale all´agricoltura, Tiberio Rabboni - ha consentito di varare un provvedimento particolarmente importante per le zone di collina e montagna, per l´agricoltura biologica e per il sostegno alle azioni regionali di tutela della biodiversità. Si è definito un quadro operativo uniforme per l´intero territorio regionale che consentirà comportamenti omogenei di tutti gli operatori interessati all´allevamento del suino allo stato brado, garantendo una completa sicurezza sanitaria». .  
   
   
“SCUOLA DEL GUSTO” DI TORRECUSO  
 
Presentata il 9 settembre la “Scuola del Gusto” di Torrecuso – Benevento - ospitata nel settecentesco Palazzo Caracciolo Cito. La scuola nasce da un progetto di Città della Scienza Spa – Fondazione Idis e del Gambero Rosso, e si avvale del co-finanziamento dell’Unione Europea P. O. R. Campania Misura 4. 7. Alla presentazione sono intervenuti Luigi D’anna, Amministratore dell’Ept di Benevento, capofila del progetto; il Sindaco di Torrecuso Francesco De Nigris; Edoardo Imperiale, Direttore Generale di Città della Scienza Spa, il Direttore Generale del Gambero Rosso Luigi Salerno, ed il Presidente della Camera di Commercio di Benevento Gennaro Masiello che ha dichiarato: alla realizzazione di questo progetto ambizioso, è importante che faccia seguito un concreto percorso di sviluppo affinché la scuola possa essere realmente volano di rilancio del territorio. La Scuola del Gusto si attesta come la più importante iniziativa nell’ambito della filiera turistica ed enogastronomia sostenuta dal P. O. R. Campania nella zona e individua Torrecuso come punta di diamante nel rilancio turistico dell’area del Sannio Beneventano. A tal proposito Edoardo Imperiale, Direttore Generale di Città della Scienza ha sottolineato che le attività che Città della Scienza Spa ha svolto per il progetto Scuola del Gusto di Torrecuso Benevento rientrano a pieno titolo nelle linee societarie e nei prototipi gestionali innovativi che la Società sviluppa. In quanto tecnostruttura, la scuola è un esempio di strumento per far sì che il territorio diventi imprenditore di sé stesso. .  
   
   
LOMBARDIA: 640.000 EURO PER DIFESA DEI BOSCHI DAGLI INCENDI I FONDI ASSEGNATI A PROVINCE, COMUNITA´ MONTANE E PARCHI  
 
Milano - E´ di 640. 000 euro lo stanziamento approvato dalla Giunta regionale per supportare le Amministrazioni provinciali, le Comunità montane e gli enti di gestione dei parchi nella lotta agli incendi boschivi. Con un successivo provvedimento la Regione approverà il piano di ripartizione dei contributi ai singoli enti I fondi saranno utilizzati per: l´acquisto di attrezzature e materiali di vario genere per le squadre antincendio comprese le tecnologie informatiche, automezzi e dispositivi di protezione individuali; l´acquisto di radiotrasmittenti compatibili con quelle già in uso per il servizio antincendio regionale; la realizzazione di strutture fisse e mobili per l´approvvigionamento acqua per la lotta agli incendi; per la creazione di strutture avvistamento degli incendi; per corsi di formazione, giornate di studio, pubblicazioni e opuscoli. .  
   
   
LE GOMME DA MASTICARE (CHEWING-GUM) IMBRATTANO LE PAVIMENTAZIONI DEI CENTRI STORICI. IL COMPONENTE DEL DIPARTIMENTO NAZIONALE “TUTELA DEL CONSUMATORE” DI IDV, GIOVANNI D’AGATA, CHIEDE L’INTRODUZIONE DI UNA TASSA A CARICO DELLE DITTE PRODUTTRICI PER LA PULIZIA DELLE STRADE.  
 
 La gomma da masticare, nota in Italia anche con il termine anglosassone “chewing-gum” o “gomma americana” non è altro che un impasto gommoso che si ottiene dal caucciù mescolato a zucchero e ad aromatizzanti. La sua composizione fa sì che si attacchi ai pavimenti, si scurisce sino ad annerirsi a causa degli agenti atmosferici e del passaggio di pedoni e veicoli, ed è quindi conseguenza di antiestetiche macchie scure e di difficile eliminazione che imbrattano le lastre di pietra delle pavimentazioni dei nostri centri storici e delle città d’arte. Per non parlare, poi, di quelle che vengono attaccate volontariamente e frettolosamente sotto i tavoli di qualche ufficio pubblico o sotto le panche delle chiese. Al di là della circostanza che il gettare o meno a terra la gomma da masticare, o incollarla sotto un tavolo, si tratti di una questione di educazione civica della cittadinanza, le soluzioni al problema della pulizia delle strade sono ben poche e spesso risibili e tra queste l’introduzione del divieto di vendita o di sanzioni amministrative in determinati luoghi così come a Singapore, città-stato campione nella campo della pulizia e della riduzione e riciclo dei rifiuti, dove, a partire dal 1992, addirittura ne fu vietato il commercio. Così come fa sorridere l’idea di pubblicizzare il divieto di gettare a terra il rifiuto masticato con appositi cartelloni ed in determinate aree dei centri storici. Non rimane che garantire più proficue campagne di sensibilizzazione ed infine una più accurata pulizia delle strade, i cui interventi di bonifica dalle odiose macchie createsi a causa delle gomme incollate sono assai costosi ed a carico dei comuni e quindi dei cittadini. La risposta più logica alla questione è stata data dal Governo Irlandese che nel 2003 minacciando l’introduzione di una vera e propria ecotassa del 10% a carico delle società produttrici di chewing-gum, il cui ricavato sarebbe stato utilizzato per la pulizia delle strade, dopo un tira e molla durato circa un anno con alcune multinazionali, le ha di fatto costrette ad investire un milione di euro in un programma di ricerca per inventare una gomma più facile da pulire e altri 6 milioni di euro per finanziare una campagna di sensibilizzazione contro l´immondizia. Pertanto, sull’esempio dell’Irlanda e per la salvaguardia e la pulizia dei centri storici e delle città d’arte del Bel Paese, il componente del Dipartimento Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’agata, chiede, quindi, l’introduzione di una tassa a carico delle ditte produttrici i cui proventi dovrebbero essere interamente destinati per la pulizia delle strade da questi antiestetici rifiuti. .  
   
   
DE´ LONGHI S.P.A.: RICAVI CONSOLIDATI DEL PRIMO SEMESTRE 2008 IN CRESCITA A CIRCA € 685 MILIONI (+ 7,6%, OVVERO + 11,6% CA. A CAMBI COSTANTI).  
 
Treviso - Il Gruppo De´ Longhi ha realizzato ricavi per circa € 685 milioni nel primo semestre 2008, in crescita quindi di circa il 7,6% rispetto al corrispondente periodo del 2007 (€ 636,5 milioni). La crescita nel secondo trimestre è stata di circa il 2,7% (da € 345,3 a circa € 354,5 milioni). La crescita a cambi costanti è stata pari a circa l´ 11,6% nel semestre e a circa il 6,7% nel secondo trimestre a causa della rivalutazione dell´Euro verso tutte le principali valute di esportazione. Trainanti sono stati il segmento Household e, in misura inferiore, il condizionamento professionale. Positivo in generale l´andamento dei piccoli elettrodomestici per la cottura e la preparazione dei cibi e fortemente in luce le macchine da caffè, mentre condizioni climatiche sfavorevoli hanno determinato una contrazione nel condizionamento portatile. Nel comparto professionale si segnala una contrazione dei radiatori dovuto alla debolezza del settore dell´edilizia e al deprezzamento della sterlina. A livello geografico, buona la performance dei mercati dell´Europa centro-settentrionale ed orientale e del far east. Resta debole il mercato italiano, gli Usa e il Regno Unito (soprattutto a causa della svalutazione delle rispettive valute locali). Evoluzioni prevedibili della gestione. Il Gruppo si aspetta di conseguire gli obiettivi di crescita previsti. .  
   
   
FORTE SVILUPPO DELL’ATTIVITÀ DI APOFRUIT IN SICILIA  
 
Nello stabilimento di Donnalucata raddoppia il quantitativo dei prodotti orticoli conferiti - Le giornate di lavoro aumentano del 206% - Obiettivo dei prossimi tre anni: raggiungere 10 mila tonnellate di prodotti conferiti - Successo per i pomodori “Solarelli” E’ contrassegnata da un momento di forte sviluppo l’attività di Apofruit in Sicilia a sei mesi dall’avvio dell’attività nel nuovo stabilimento di Donnalucata (frazione del Comune di Scicli in provincia di Ragusa). Nell’area crescono sia il quantitativo dei prodotti ritirati dai 30 soci produttori orticoli, sia l’occupazione. I prodotti conferiti sono passati dalle 1. 500 tonnellate del 2007 (lasso di tempo nel corso del quale l’attività di ritiro e lavorazione era affidata alla società controllata Moc Mediterraneo) alle 3. 800 tonnellate del primo semestre 2008. Nello stabilimento ragusano, nel 2007, erano in organico 39 lavoratori stagionali, al 30 giugno scorso la cooperativa contava 4 dipendenti fissi e 107 dipendenti stagionali, che hanno realizzato 7. 424 giornate lavorative (+206% sul 2007). «I risultati conseguiti in questi primi sei mesi di attività -spiega Alfonso D’aquila, responsabile di Apofruit nell’area– hanno superato ampiamente le nostre previsioni. Siamo soddisfatti di quanto realizzato, ma vogliamo crescere ancora e raggiungere entro tre anni 10. 000 tonnellate di prodotti orticoli ritirati in questa zona. Intendiamo valorizzare l’eccellenza della produzione siciliana, puntando su qualità e innovazione. Lo scorso anno abbiamo lanciato la linea di pomodori di alta qualità ‘Solarelli’, che ha avuto un buon riscontro di mercato, quest’anno tra i progetti c’è una ulteriore valorizzazione di questo tipico prodotto siciliano». La cooperativa Apofruit Italia –4. 300 soci, 11 stabilimenti e 6 centri di ritiro sparsi in cinque regioni italiane, 250 mila tonnellate di prodotto conferito dai soci per un fatturato consolidato di 230 milioni di euro, patrimonio netto di 60 milioni di euro, 160 dipendenti fissi e 2400 stagionali– associa complessivamente in Sicilia oltre 100 produttori, nelle provincia di Catania (arance), Caltanisetta (pesche tardive) e Ragusa (ortaggi). .  
   
   
MONTEFALCO E LA STRADA DEL SAGRANTINO  
 
Un viaggio dei sensi in uno dei borghi più belli d’Italia, “Ringhiera dell’Umbria” e patria del Sagrantino Posta sul colle che domina le valli del Clitunno e del Topino, tributari del Tevere, e definita per questo anche “Ringhiera dell’Umbria”, Montefalco è conosciuta nel mondo soprattutto per il Sagrantino, pregiato vino rosso Docg. Dai suoi belvedere la vista spazia su colline ricoperte di ulivi e vigneti, dominando l´ampia valle che da Perugia si estende sino a Spoleto, tra i rilievi dell’Appennino, del monte Subasio e dei monti Martani. Celebre per gli affreschi delle sue chiese e per i santuari, che ne fanno un punto di riferimento essenziale per la conoscenza della pittura umbra e il turismo religioso, Montefalco deve probabilmente il nome ad uno dei falchi dell´imperatore Federico Ii, il quale vi fece sosta nel 1240. La cittadina è da tempo una meta turistica privilegiata, ove l’interesse storico-artistico si coniuga perfettamente alle raffinatezze enogastronomiche, in un contesto ambientale tra i più suggestivi e caratteristici dell’Umbria. Montefalco è un borgo vivace e ricco di eventi nel corso di tutto l’anno, in grado di offrire numerose opportunità di svago e di approfondimento artistico-culturale: dagli affreschi di Benozzo Gozzoli, del Perugino e della Scuola Umbra del ‘400 conservati nel Museo Civico della ex chiesa di San Francesco, alle numerose cantine, spesso aperte al pubblico per visite guidate e degustazioni, che si snodano lungo tutta la Strada del Sagrantino, nei comuni di Montefalco, Bevagna, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo. Famosa soprattutto per i suoi straordinari vini, Montefalco nel mese di settembre dedica al suo più prezioso e celebre prodotto, il Sagrantino, le manifestazioni della Settimana Enologica nota anche come “Sagrantino Wine Festival”. Anche quest´anno, dal 18 al 21 settembre, è previsto un fitto calendario di appuntamenti che, oltre alla tradizionale mostra mercato dedicata alle aziende del territorio, presenta in anteprima la nuova annata del Sagrantino (2005) e la nuova etichetta - disegnata dal celebre fumettista Tanino Liberatore - e propone laboratori del gusto con gli chef di “Jeunes Restaurateurs d’Europe”, degustazioni guidate e confronti con i grandi vini del mondo, visite guidate delle cantine, menu degustazione nelle enoteche del centro storico, workshop con la stampa, colazioni tra le vigne e passeggiate dei sapori in bicicletta lungo la strada del Sagrantino. A questo si aggiungono gli aperitivi musicali nelle enoteche, gli spettacoli di musica classica (in collaborazione con Umbria Music Fest e ospiti di rilievo come Sandro Laffranchini, primo violoncello della Scala di Milano), il Sagrantino Film Festival (la rassegna cinematografica all’aperto intitolata ad un protagonista del cinema vicino al mondo del vino e dei sapori), le suggestioni folkloristiche legate alla vendemmia e altri momenti di approfondimento, di intrattenimento e di meditazione, sempre in compagnia di un buon calice di… Sagrantino. A Montefalco e nei territori della Strada del Sagrantino agriturismi, alberghi di charme, caratteristiche locande e residenze d´epoca offrono una splendida accoglienza e nei ristoranti, osterie e winebar sarà possibile apprezzare cibi genuini e specialità della tradizione gastronomica locale abbinate al Sagrantino nella versione “secco” - ideale con cacciagione, arrosti, strangozzi al tartufo nero e zuppa di legumi - o nella preziosa versione “passito”. La Strada del Sagrantino Piazza del Comune, 17 – 06036 Montefalco (Pg) Italia – tel. E fax +39. 0742. 378490 - www. Stradadelsagrantino. It Comune di Montefalco Piazza del Comune - 06036 Montefalco (Pg) Italia tel. +39 0742-378673 - fax +39 0742-379506 .  
   
   
I PRIMI D´ITALIA A FOLIGNO DAL 25 AL 28 SETTEMBRE TORNA IL FESTIVAL DEI PRIMI PIATTI NAZIONALI E SI FESTEGGIA LA X EDIZIONE  
 
Primi d´Italia è il Festival Nazionale dei Primi Piatti. Giunto alla X edizione, è l´unico evento in Italia in cui pasta, riso, zuppe, gnocchi e polenta sono messi sul podio del gusto per una quattro giorni culinaria senza rivali. Dal 25 al 28 settembre Foligno (Pg) sarà ancora una volta il cuore di una manifestazione storica in cui il gusto per i primi piatti si affiancherà al gusto per l´arte e per il bello. L´appetitosa rassegna coinvolgerà infatti l´intero centro storico della città che ospiterà nelle taverne storiche, nei chiostri, nei palazzi e nei luoghi medioevali i numerosi eventi di questa rassegna davvero unica nel suo genere. E così degustazioni, lezioni di cucina, dimostrazioni di grandi chef, momenti di cultura e di spettacolo celebreranno agnolotti, bucatini, capelli d´angelo, spaghetti, eliche, farfalle, ravioli, conchiglie, penne e orecchiette, ma anche i prodotti agroalimentari indispensabili per la creazione di un primo d´eccellenza. Eventi ed incontri pensati per pubblici diversi che vanno dai semplici curiosi, ai bambini, agli incontri didattici per appassionati: i primi incontri con lo chef, le accademie del gusto e i master in primi piatti. Nella passata edizione della rassegna, visitata da 200. 000 persone, 1. 000 bambini hanno partecipato ai laboratori, 1. 900 sono stati gli iscritti alle scuole di cucina, 23 location del centro storico hanno servito 180. 000 degustazioni utilizzando 13. 000 kg di pasta, 2. 500 kg di riso, 3. 500 kg di zuppe, 3. 500 kg di gnocchi e 2. 500 kg di polenta per la preparazione di 300 ricette. Un evento da non perdere. Per maggiori informazioni www. Iprimiditalia. It .  
   
   
COCOFUNGO RIEVOCA FELLINI ATTRAVERSO LE RICETTE DEI SUOI FILM COCOFUNGO INTERPRETA LE RICETTE DEI FILM DEL GRANDE REGISTA E CONTINUA L’ABBINAMENTO CON GLI CHEF DELLA RASSEGNA SUPERBE  
 
Divenuto ormai un momento enogastronomico quanto culturale, Cocofungo, la rassegna che promuove i funghi del Montello, quest’anno, rende omaggio ad uno dei più grandi registi del Cinema Italiano, Federico Fellini. Un maestro che ha saputo raccontare con commozione ed ironia, realismo e deformazione grottesca, l’identità dell’Italia del dopoguerra, utilizzando spesso il cibo quale metafora dell’aggregazione familiare, della dolce vita romana, della trasmissione dei valori, dell’erotismo e del nuovo boom economico. Sono infatti già in fermento gli chef di Cocofungo che stanno leggendo libri, studiando locandine, guardando film, per ispirarsi e ricordare con una ricetta l’atmosfera del film a loro abbinato. E così vedremo riproposti i ravioli e le bollicine di champagne de La Dolce Vita (1960), le lumache, le penne all’arrabbiata, i rigatoni con la alici, la pajata, o i cannolicchi cacio e pepe di Roma (1972), o il pollo arrosto mangiato direttamente con le mani da Sandra Milo in Otto e Mezzo(1873), come gli gnocchi che si sciolgono in bocca de La Voce della Luna (1990). Una sfida divertente per i ristoratori che mescoleranno per l’occasione gusto per il cinema e gusto per la buona tavola. Continua, inoltre, il rapporto di scambio confronto iniziato lo scorso aprile, per il quale i Ristoranti da Celeste a Venegazzù, Hotel Terme di Vittorio Veneto, Alla Torre di San Zenone degli Ezzelini, Barbesin di Castelfranco, Miron di Nervesa della Battaglia e Gigetto a Miane, saranno ognuno coadiuvato da uno chef di Superbe, la rassegna che a primavera promuove l’Asparago Bianco di Cimadolmo Igp e le erbette spontanee, così da arricchire il menu con una propria gustosa ricetta. Calendario Cocofungo 2008 23/24/25 settembre 08 - Celeste di Venegazzù - tel. 0423. 620445 Abbinato Al Ristorante Casa Brusada 29 settembre 08 - Castelbrando di Cison di Valmarino - tel. 0438. 9761 Abbinato Al Ristorante Villa Castagna 02/03 ottobre 08 - Alla Torre di San Zenone degli Ezzelini - tel. 0423. 567086 Abbinato Al Ristorante Villa Razzolini Loredan 09/10 ottobre 08 - Barbesin di Castelfranco Veneto - tel. 0423. 490446 Abbinato Al Ristorante Le Calandrine dal 14 al 19 ottobre 08 - Miron di Nervesa della battaglia - tel. 0422. 885165 Abbinato Al Ristorante Parco Gambrinus 20 ottobre 08 - Terme di Vittorio Veneto - tel. 0438. 554345 Abbinato Al Ristorante Al Bacareto dal 27 al 31 ottobre 08 - Gigetto di Miane - tel. 0438. 960020 Abbinato Al Ristorante Parco Da Domenico E dal 13 ottobre 2008, per una settimana consecutiva, si svolgerà il Cocofungo in Germania al Der Katzlmacher di Monaco di Baviera, ristorante italo-tedesco che dallo scorso febbraio è entrato a far parte dell’Associazione Cocofungo. .  
   
   
A MIELE GALLERY UN NUOVO CALENDARIO RICCO DI APPUNTAMENTI: DALL’ENO-GASTRONOMIA ALLA CUCINA A VAPORE  
 
Dal 25 settembre nuovi appuntamenti a Miele gallery, la show room di Miele Italia in corso Garibaldi a Milano. La stagione autunnale sarà dedicata alla cottura a vapore Miele e alla degustazione di vini in abbinamento a piatti tipici regionali e internazionali. Un gustoso e piacevole percorso che durerà fino a dicembre 2008 e che permetterà di apprezzare vini e ricette di Spagna e Portogallo, degustare le varietà dello Chardonnay, di scoprire il rosè e i suoi abbinamenti ed infine sperimentare la personalità inconfondibile di vini e piatti di Cile e Argentina. Un’occasione per vivere esperienze sensoriali uniche e per apprendere l’arte della conservazione domestica dei vini grazie alle frigo cantine firmate Miele. In esclusiva, per chi ha acquistato elettrodomestici Miele nel corso del 2008, ci sarà la possibilità di partecipare gratuitamente ad una lezione dedicata alla cottura con il forno a vapore. Una cottura che garantisce di preservare al meglio le vitamine e i sali minerali, mantenendo inalterate le proprietà nutritive tutti i tipi di cibi, dalla carne al pesce, alla verdura alla frutta, dai cereali ai legumi, esaltandone i sapori. La realizzazione di un menù completo, cucinato in diretta a vapore, sarà la prova tangibile che la tecnologia all’avanguardia di Miele può trasformare la cottura in una vera e propria arte! Le iscrizioni apriranno il 18 settembre 2008, per le lezioni dei mesi di settembre e ottobre e il 6 novembre per le lezioni di novembre e dicembre Per informazioni rivolgersi direttamente a Miele gallery: 02-29061006. Il calendario completo può essere consultato sul sito www. Mieleitalia. It nella sezione Miele gallery. .  
   
   
BAMBINI, SI TORNA A SCUOLA! ECCO UN MENU´ CONCENTRATO SU GUSTO E SALUTE: IL CONCENTRATO DI POMODORO - SPIEGA IL PROFESSOR MAFFEIS - COSTITUISCE UN’OTTIMA POSSIBILITÀ PER ARRICCHIRE DI NUTRIENTI L’ALIMENTAZIONE DEL BAMBINO E DEL GIOVANE.  
 
Dopo mesi di vacanza, per oltre sette milioni di bambini, dai più piccoli dei nidi e delle materne, ai teenagers delle medie, è tempo di tornare sui banchi di scuola e questo, spesso, si trasforma in un evento davvero ´traumatico´. Bambini e ragazzi, infatti, fanno fatica a riprendere i consueti ritmi di vita. Ecco perchè, per aiutarli ad affrontare meglio l´inizio dell´anno scolastico, gli esperti consigliano di prepararli correttamente in vista del rientro, con un´attenzione particolare all´alimentazione e al movimento. Ma quale alimentazione è più idonea ad assicurare i giusti apporti nutrizionali per aiutare gli alunni ad affrontare le lunghe ore di lezione? Per esempio, è meglio puntare più sulla prima colazione o sul pranzo? E con quali ingredienti? Come trovare, poi, un equilibrio tra la necessità di crescita di bambini e ragazzi e l´aumento del rischio di obesità delle nuove generazioni sempre più sedentarie? «Le attività quotidiane impongono ritmi e necessità nutrizionali differenti nelle varie età, in relazione a tipo, intensità e durata delle attività stesse. Per l’organismo in crescita l’assunzione di cibo dovrebbe essere idealmente suddivisa in 5 pasti al giorno (cioè con un intervallo di 3 ore circa l’uno dall’altro): colazione, pranzo, cena e due “merende” a metà mattina e metà pomeriggio» spiega il Professor Claudio Maffeis, Professore Associato di Pediatria dell´Università di Verona. E prosegue: «Questa scelta garantisce adeguati apporti nelle ore diurne, in cui vi è il massimo consumo di energia e nutrienti e di limitare possibili squilibri nel rapporto fame/sazietà che favoriscono la deposizione di grasso in eccesso. L’equilibrio del rapporto fame/sazietà è favorito dalla pratica regolare di attività fisica, sempre più carente nei bambini come negli adulti dove la video-esposizione toglie molto tempo al gioco all’aperto e l’attività sportiva, che decresce rapidamente soprattutto nell’adolescenza. In ogni caso, ridurre il numero dei pasti è sbagliato, porta a mangiare di più e a depositare più grasso. Colazione e pranzo, insieme alla merenda del mattino, dovrebbero coprire il 60% dei fabbisogni di energia e nutrienti della giornata. Merenda del pomeriggio e cena il restante 40%. Pertanto nella prima parte della giornata si dovrebbe mangiare di più che nella seconda parte: di solito accade proprio il contrario. In genere, un’alimentazione varia (latte e latticini, cereali, pesce, uova, poca carne) con abbondante assunzione di vegetali (frutta, verdura, legumi) consente di soddisfare tutti i bisogni energetici e nutritivi. Attenzione però a non considerare gli alimenti solamente quale fonte di energia. I bambini italiani sono mediamente “ipernutriti” in termini di calorie, tanto che l’obesità è molto comune sin nell’età prescolare, ma possono presentare carenze in nutrienti (ad esempio minerali, fibra e oligoelementi) che a lungo andare contribuiscono ad influenzare lo stato di salute, aumentando il rischio di sviluppare alcune malattie (anemia, stipsi, osteoporosi, aterosclerosi). E’ quindi necessario abituarsi a considerare i nutrienti contenuti nel cibo per poterne ottimizzare l’assunzione». Insieme a frutta, verdura, latte e yogurt, un utile alleato per la corretta nutrizione degli studenti di tutte le età è il concentrato di pomodoro, ricco di licopene, potassio, fosforo e calcio. Un vero e proprio concentrato di “nutrienti” per affrontare al meglio gli impegni del nuovo anno scolastico e le attività sportive necessarie per un corretto stile di vita. «Il concentrato di pomodoro - spiega il Professor Maffeis - costituisce un’ottima possibilità per arricchire di nutrienti l’alimentazione del bambino e del giovane. Il concentrato contiene in media da 4 a 8 volte (per unità di peso) più nutrienti (Calcio, Ferro, Potassio, Fosforo, licopene, alcune vitamine) del pomodoro fresco ed è pratico da utilizzare. Del resto il pomodoro dovrebbe far abitualmente parte dell’alimentazione italiana già a partire dalla fine del 1° anno di vita. E’ uno degli alimenti importanti dell’alimentazione mediterranea, che è riconosciuta attualmente la migliore disponibile. Il pomodoro è ricco di licopene, il carotenoide più presente nel plasma umano. La cottura del pomodoro (concentrato) e l’aggiunta di olio ne aumentano l’assorbimeno. Ha elevate capacità antiossidanti, risultando un efficiente “eliminatore” di radicali liberi, tossici per le cellule. Previene l’ossidazione delle lipoproteine, riducendone l’aterogenicità, ovvero il rischio di insorgenza di arteriosclerosi. E’ stata inoltre dimostrata un’associazione tra assunzione di licopene e riduzione del rischio della comparsa di alcune neoplasie. L’assunzione di adeguate quantità di licopene nell’età evolutiva (fino a circa 1,3 mg/kg/die tra i 4 ed i 9 anni) potrebbe quindi essere potenzialmente utile quale co-fattore di prevenzione sia della malattia cardiovascolare che di alcune neoplasie». Nella corretta ripartizione dei pasti quotidiani di bambini e ragazzi, sono molteplici le occasioni di consumo del concentrato di pomodoro, in abbinamento agli altri alimenti simbolo della tradizione italiana a tavola, quali pasta, olio d´oliva, parmigiano e verdure di stagione. «L’uso del concentrato di pomodoro- continua il Professor Maffeis - è ideale ai pasti principali. Il contenuto in nutrienti che lo caratterizza (minerali, vitamine, licopene) può contribuire a completare il profilo nutrizionale del pasto a tutte le età. L’uso del concentrato per condire pasta o riso, magari insieme a verdure ed aromi, al posto di carne o salse a base di formaggi, panna, ecc. Offre due importanti opportunità: primo, di limitare l’apporto di grassi soprattutto saturi così dannosi al sistema cardiovascolare; secondo, di contenere l’apporto calorico, generalmente esuberante rispetto ai fabbisogni. Anche a merenda, ad esempio, insieme a pane e olio può costituire un’alternativa sana e nutriente, rispetto a merende più ricche di grassi e calorie. Il concentrato di pomodoro è quindi un alimento che può essere impiegato utilmente nell’alimentazione del bambino e dell’adolescente» conclude il Professor Maffeis. Allora, quale migliore occasione per i genitori del ritorno sui banchi di scuola per far adottare ai propri figli delle sane abitudini alimentari in grado di compensare eventuali carenze che possono manifestarsi con eccessiva stanchezza e irritabilità, soprattutto all’inizio dell’impegno scolastico, e di fare un pieno di energie e di nutrienti necessari ad affrontare al meglio le intense mattinate sui libri. .  
   
   
SERVI IL COLORE IN TAVOLA… CON LE STOVIGLIE LE CREUSET  
 
Pennellate di colore che rallegrano la tavola … Rosso e arancio. I classici colori delle casseruole in ghisa Le Creuset. Perfette per cucinare ma anche come ‘piatti da portata’, per presentare direttamente in tavola le proprie creazioni culinarie. Oltre al design elegante senza tempo e ai colori inimitabili, le pentole di Le Creuset vantano infatti caratteristiche tecniche insuperabili per qualunque metodo di cottura (cibi saltati, alla griglia, bolliti, al forno o arrosto. ) e per qualunque fonte di calore (piastra, forno, induzione…), grazie alle speciali proprietà della ghisa. Non solo: per impreziosire ancor di più la mise en place, alle pentole in ghisa che hanno reso famosa nel mondo l’azienda francese, si possono coordinare altri articoli colorati, come le stoviglie in gres smaltato. Forme, colori e cibi a piacimento! Per esempio, servendo in tavola uno stufato cucinato nella classica cocotte rossa in ghisa (quella di 26 cm, 159 euro) accompagnato da verdure grigliate sistemate nel grill rotondo in ghisa, bordato di rosso (cm 25, prezzo 54 euro). E poi una torta di mele cotta e presentata nella tortiera Tarte Tatin arancione (prezzo 66 euro). Nella gamma in gres smaltato, insieme a coppette, zuppiere e pirofile di varie dimensioni e forme, Le Creuset propone poi una serie di mini-casseruole colorate davvero originali che si prestano per mille usi e situazioni e in tavola esaltano la creatività e la convivialità. Si tratta di piccole stoviglie (diametro di 10 o 12 cm a seconda dei modelli), ottime per presentare monoporzioni di zuppe, soufflé, gratinati, dolci, o come contenitori per marmellate, gelatine di frutta e simili. E precisamente casseruole rotonde (12 euro), o ovali (18 euro), a forma di ortaggi – peperone, zucca, pomodoro e carciofo – e poi, ancora, altre graziosissime ‘miniature’ a forma di frutta – fragola, mirtillo, lampone, mora e pera. Queste ultime tutte a 18 euro cadauna. Sia la ghisa che il gres smaltato Le Creuset sono davvero il top per cucinare in maniera sana e perfetta: la ghisa assorbe il calore e lo restituisce gradatamente in maniera uniforme realizzando una cottura completa che conserva tutte le qualità nutrizionali degli alimenti. E una volta che le pentole in ghisa Le Creuset sono in tavola, anche a fiamma spenta, continuano a mantenere gli alimenti caldi a lungo senza spreco di energia supplementare e senza dover alzarsi e riscaldare le pietanze se si vuole fare un bis… Non da meno il gres: materiale molto ‘tecnico’, ben più resistente di ceramiche o terrecotte. Le stoviglie in gres di Le Creuset hanno porosità vicina allo zero: vengono infatti cotte a 1280° C, valore molto prossimo alla pregiata porcellana. Questo garantisce una straordinaria durata e una particolare resistenza agli sbalzi di temperatura, alle scheggiature, alle crepe e alle macchie. Con questa assortita gamma – ghisa e gres smaltato - di oggetti firmati Le Creuset si può davvero cucinare, servire e anche conservare in frigorifero. Tutto con un solo oggetto risparmiando spazio e tempo…perché alla fine anche la stoviglia da lavare è solo una! tel. N. Verde 800. 500678, info@lecreuset. 191. It, www. Lecreuset. Com .  
   
   
MONTE ZOVO “ANIMA & CUORE” CON QUESTA CLAIM LA CANTINA MONTE ZOVO SI PRESENTA AGLI OPERATORI E AL PUBBLICO NELLA CAMPAGNA PUBBLICITARIA DI PROSSIMA USCITA, CHE ESPRIME AL MEGLIO LA SUA FILOSOFIA PRODUTTIVA.  
 
Coerenza e semplicità unite per la nuova campagna della cantina Monte Zovo, che in sole due parole “Anima & Cuore” racchiude la sua filosofia produttiva. La cantina vuole comunicare la propria presenza nel mercato del vino distinguendosi tra la miriade di piccole e medie aziende che oggi veicolano per lo più i loro messaggi attraverso il passaparola. La headline forte e rassicurante, “Anima & Cuore” appunto, racchiude in sé la passione, l’impegno e l’amore con cui la famiglia Cottini, cardine dell’azienda vitivinicola di Caprino Veronese, produce il suo vino più importante: l’Amarone e l’Amarone Riserva. Questo messaggio vuole enfatizzare la natura del vino per farlo diventare un grande prodotto, un vino che non solo proviene da una zona vocata ma è dotato anche di un’ “aura” prestigiosa e di qualità indiscutibile, e il Cuore sinonimo di competenza, muscoli e cervello ma anche di passione profonda e di intimo desiderio sede dell’energia. L’anima esprime sacralità e passione che la famiglia Cottini persegue nel produrre questi splendidi vini e che ribadisce il concetto di impegno e di dedizione. Le due parole sono indissolubilmente unite dalla “&” simbolo normalmente impegato per indicare società tra persone o aziende e che in questo caso cementa ancora di più questo binomio. Il body copy “C’è un luogo in Valpolicella proprio sopra al Lago di Garda, dove abbiamo imparato a racchiudere, con la nostra anima tutto il nostro cuore” vuole spiegare il messaggio della headline dando una collocazione geografica al vino espressione di un territorio, quello della Valpolicella, unico e irripetibile. . .  
   
   
PRESENTATA LA GUIDA PROMOSSA DA L’ALTRA ROMAGNA E ROMAGNA TERRA DEL SANGIOVESE LE 4 STAGIONI DEL VINO : IN VIAGGIO TRA GLI APPUNTAMENTI ENOLOGICI DELLA ROMAGNA  
 
E’ la prima guida sugli appuntamenti enologici dell’intera Romagna; la presentazione al Castello di Longiano è stata l’ occasione per un proficuo dibattito sulle prospettive dell’enoturismo in Romagna Sessantasei pagine a colori ricche di belle foto e preziose indicazioni per raccontare tutti gli appuntamenti della Romagna enologica. E’ nata così Le 4 Stagioni Del Vino : In Viaggio Tra Gli Appuntamenti Enologici Della Romagna, guida tascabile promossa da L’altra Romagna e Romagna Terra del Sangiovese e realizzata da Prima Pagina Editore, dedicata a chi vuole viaggiare e vivere con de-gusto la Romagna dei vini e dei sapori. Cronologicamente scandita dai cicli delle stagioni (dalla primavera all’inverno) la guida racconta , attraverso puntuali informazioni e ricco corredo iconografico, tutti gli appuntamenti romagnoli che hanno il vino come protagonista, attraverso un ideale percorso dai colli riminesi alle colline di Imola. Si tratta di oltre 40 eventi , dalla sagra paesana alla grande presentazione segnata dalle degustazioni guidate, che danno misura di quanto oggi in Romagna il vino sia considerato importante; un vero asso nella manica, assieme alla gastronomia di qualità, per lo sviluppo dell’enoturismo e di quel “turismo slow” che sempre più dall’Italia e dall’Europa si sta diffondendo nell’entroterra dei nostri territori, ricco di cultura e sapori, storia e tradizioni. E proprio ai viaggiatori slow è dedicata la guida che , anche con l’aiuto della traduzione in lingua inglese, si presenta come prezioso vademecum per conoscere la Romagna del vino e le sue contrade. A completare questo felice quadro, Le 4 Stagioni Del Vino… riporta non a caso anche una breve descrizione dei principali eventi gastronomici della Romagna, dove il vino non è primo attore, ma generoso comprimario; nonché un profilo delle cittadine di Romagna teatro degli appuntamenti, e quelle aderenti alle Città del Vino, configuranti così soste ed itinerari che insieme all’enogastronomia suggeriscano anche percorsi di natura e cultura. Realizzata in 6. 000 copie la guida sarà diffusa nelle fiere, workshop e manifestazioni di settore in Italia ed all’estero; essere può essere reperita presso il punto informazione e vendita dei prodotti tipici di Romagna Terra del Sangiovese (Forlimpopoli, via A. Costa 23), o presso la sede del Gal L´altra Romagna (S. Piero in Bagno, via Verdi 2). La guida tascabile avrà anche una distribuzione in edicola nel mese di ottobre, veicolata attraverso la rivista mare&monti. Alla presentazione ufficiale della guida : “Le Stagioni del Vino: in viaggio tra gli eventi enogastronomici della Romagna”, condotta da Pier Lorenzo Rossi (Gal L’altra Romagna) , Roy Berardi (Romagna Terra del Sangiovese) e Maurizio Magni (direttore mare&monti), è seguita una vivace Tavola Rotonda, candotta e moderata dal giornalista Paolo Morelli, che ha visto partecipazione e interessanti contributi da parte di Andrea Babbi (amm. Delegato Apt Servizi) , Valentino Bega (Assessorato Agricoltura Regione Er), Luciana Garbuglia (Assessore al Turismo Provincia Forlì-cesen), Antonio Venturi (Assessorato Agricoltura Provincia di Ravenna), Gianluca Tumidei (Presidente Strada Vini e Sapori di Forli-cesena), Giorgio Amadei (Ais Romagna), Sandro Pascucci ( Sindaco di Longiano). Nella discussione , sono stati dibattuti ed esaminati dalle diverse sfaccettature, i grandi passi in avanti compiuti dall’offerta enologica romagnola, nella consapevolezza che occorre comunque continuare ed intensificare il rigoroso lavoro sulla qualità , da coniugare sempre alla qualità dell’ accoglienza e dell’ospitalità, se “ territorio del buon vivere” vuol essere il biglietto da visita convincente per un turista esigente, colto ed informato. .  
   
   
BENVENUTA VENDEMMIA! NEL MESE DI SETTEMBRE LE CANTINE DEL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO FESTEGGIANO LA RACCOLTA DELL’UVA  
 
La vendemmia è un momento fondamentale per il vignaiolo, quello in cui si raccolgono i frutti di un intenso e accurato lavoro in vigna e da cui dipende l’annata del vino. Ma è anche un momento di festa, da vivere in compagnia, il cui clima di allegria non è certo minato dalla moderna meccanizzazione della raccolta. Condividere con il pubblico la festa della Vendemmia, coinvolgere i bambini in una tradizione che pare di altri tempi, far vivere e stimolare un approccio sano e rispettoso alla vita di campagna e alle sue bellezze secondo il motto “Vedi cosa Bevi”, sono gli obiettivi con cui le cantine di Mtv aprono ai tanti appassionati e curiosi le loro porte in una domenica del mese di Settembre che varia da regione a regione a seconda del periodo della raccolta. Come Cantine Aperte e Calici di Stelle, anche l’ appuntamento autunnale con Benvenuta Vendemmia rappresenta l’ennesima occasione offerta all’enoturista per poter trascorrere una giornata alla scoperta di territori e tradizioni culturali ed eno-gastronomiche, con una ricca offerta di appuntamenti creati dai vignaioli. Le piogge abbondanti dei mesi di maggio e giugno hanno fatto preoccupare i produttori e hanno fatto stimare agli esperti una minor produzione vinicola intorno al 20% soprattutto al centro e nord Italia, anche se l’estate calda e ricca di sole pare aver garantito comunque la qualità del vino. Ogni Associazione regionale del Movimento festeggerà la vendemmia in una domenica diversa, perché –si sa- la raccolta dell’uva non avviene dovunque nello stesso periodo. Per conoscere il calendario delle aperture regione per regione e tutte le attività in programma, consigliamo di consultare il sito www. Movimentoturismovino. It. .  
   
   
LA CANTINA CARPENÈ MALVOLTI DIVENTA TEATRO  
 
Tra vino e poesia, una serata all’insegna dell’Arte per anticipare il week end di… vino tra le collina della Strada del Prosecco In scena il teatro Null con lo spettacolo ‘Profumo (di) vino’Sarà il silenzio della cantina Carpenè Malvolti, costruita sulle fondamenta dell’ex Convento di Santa Maria Mater Domini, dove Antonio Carpenè mise a punto per la prima volta al mondo il metodo di spumantizzazione del Prosecco, ad accogliere lo spettacolo del Teatro Null dedicato al vino il 26 settembre, alle ore 21. La cantina è lo spazio che ospita da sempre la lenta maturazione del mosto, ma anche la sapiente e ancestrale attività dell’uomo che, sin dall’antichità, si è misurato con un lavoro impegnativo e difficoltoso, per poi giungere al prodotto più decantato nella storia della letteratura e della musica mondiale. In occasione della rassegna “decantAzioni – teatro musica poesia in cantina” promossa dalla provincia di Treviso, la celeberrima cantina Carpenè Malvolti, madre delle bollicine più famose d’Italia, si trasformerà in teatro di avvenimenti, pensieri ed emozioni più o meno nascosti che hanno accompagnato il quotidiano ed il ciclo produttivo, a cui la serata di incontro dà spazio, forma e valore comunicativo. Venerdì 26 settembre alle ore 21 il Gruppo teatrale Panta Rei – Teatro Null proporrà la pièce teatrale “Profumo (Di) Vino”, spettacolo di teatro, musica e poesia, a dimostrazione che anche un ambiente della vita quotidiana può diventare un luogo magico. Con l’ideazione e la regia di Gianni Abbate gli eno-spettatori potranno ascoltare le più belle poesie alcoliche di tutti i tempi tra storia e aneddoti sul vino. <“Mi siano i tuoi seni come i grappoli della vite. Il tuo palato come ottimo vino che scenda dritto alla mia bocca. ”> decanta Gianni Abbate del Teatro Null con questi versi tratti dal “Cantico dei Cantici” di Salomone (7, 9), ovvero dalla Bibbia, parte il nostro omaggio al vino, la bevanda per eccellenza che ha accompagnato l’uomo nei secoli. <Si parlerà naturalmente anche di Dioniso o Bacco - continua Gianni Abbate - che insegnò agli uomini l’arte di inebriarsi col mosto fermentato. In tutto il bacino del mar Mediterraneo, da Oriente a Occidente, comprendendo l’Asia fino all’India, il Nord-africa, la penisola greca, compresa la Macedonia, la penisola italica ed oltre, i seguaci di Dioniso furono assai numerosi. > Così partendo dall’antica Grecia gli spettatori di Profumo (di)vino nella cantina Carpenè ascolteranno versi d’Alceo e Archiloco, di Catullo e ancora salendo nei secoli di Cecco Angiolieri, Gioacchino Belli, Charles Baudelaire, Carducci, Borges, naturalmente Neruda, fino ad arrivare alla Merini ed anche ad un inedito Eduardo. <Un palcoscenico inusuale - afferma Antonio Motteran, Direttore Generale Carpenè Malvolti Spa - sarà una serata differente, da trascorrere tra gesti e musiche che parlano e ci fanno assaporare il piacere antico e impareggiabile di ascoltare una storia seduti in cantina degustando un bicchiere di ineguagliabile Prosecco Doc di Conegliano e Valdobbiadene e dei super premiati spumanti de’ L’arte Spumantistica, il Rosé Brut, il Kerner, il Promotico ed il Viogner. Un modo inusuale - conclude Motteran - per aprire la porta delle nostre cantine e far partecipe il pubblico di uno spazio dal quale ogni giorno vengono prodotti vini che raggiungono 50 Paesi nel mondo. > .  
   
   
“VINO FINE E DOC” SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
 Il settore subisce l’impatto del tendenziale aumento dei costi di produzione e dell’essenza di politiche promozionali unitarie, mentre si avverte la crescente concorrenza dei Paesi di recente tradizione vinicola sui principali mercati esteri, accentuata dal rafforzamento dell’euro sul dollaro. Sul mercato domestico i consumi si polarizzano: nella Gdo aumentano le vendite dei vini ed igt dal costo inferiore a 2 euro a bottiglia (+9% nel 2007) e ancora di piu’ le vendite di bottiglie dal costo superiore al 7 euro (+15,1%). Si riducono invece gli spazi per i produttori della fascia media. I vini che nel 2007 hanno realizzato il maggior giro d’affari nel retail sono il Chianti, il Nero d’Avola e il Montepulciano d’Abruzzo. Seguono Bonarda, Muller Thurgau e Vermentino di Sardegna. Per ovviare alla strutturale sottocapitalizzazione, che impedisce alle aziende vinicole per poter competere con i maggiori concorrenti esteri, a livello aziendale prosegue l’attuazione di strategie di crescita basate sull’acquisizione di vigneti esteri, sulla costituzione di società produttive e/o distributive estere e sulla realizzazione di joint venture con produttori/distributori locali. Dati di sintesi, 2007
Numero di imprese 1. 100-1. 200
Numero di addetti 9. 500-10. 000
Numero di addetti per impresa 12
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 6. 160,2
Variazione media annua della produzione 2007/2003 (%):
· in quantità 2,8
· in valore 2,3
Valore aggiunto (Mn. Euro) 770,0
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 79,0
Quota della produzione prime 4 imprese(a) (%) 10,0
Quota della produzione prime 8 imprese(a) (%) 16,0
Export/produzione(a) (%) 45,4
Import/consumo(a) (%) 6,9
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 3. 610,0
· vini fini e doc 2. 980,0
· spumanti 630,0
Variazione media annua del mercato 2007/2003 (%):
· in quantità -0,2
· in valore 1,0
Quota di mercato prime 4 imprese(a) (%) 7,3
Quota di mercato prime 8 imprese(a) (%) 13,1
Previsioni di sviluppo del mercato:
· 2008/2007 0,3
· tendenza di medio periodo Stabilità
a) - in valore Fonte: Databank .
 
   
   
CONSORZIO TUTELA VINI OLTREPÒ PAVESE: NOMINATO NUOVO PRESIDENTE GIULIANO POZZI  
 
Sabato 02 agosto il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese ha nominato all´unanimità Giuliano Pozzi – già vicepresidente dell´ente – dopo le dimissioni di Vittorio Ruffinazzi ratificate dal Consiglio riunitosi venerdì 11 agosto. Così dopo Denari, Mangiarotti e Ruffinazzi, rispettivamente in rappresentanza delle cantine La Versa, Broni e Casteggio, arriva il quarto presidente - in rappresentanza della Cantina di Canneto Pavese - nella storia ormai cinquantennale dell´ente di tutela. A Ruffinazzi sono arrivati da tutti i membri del Consiglio di Amministrazione unanimi ringraziamenti per l´attività svolta in questi anni e per gli storici risultati ottenuti per la denominazione tutta in primis la Docg per l´Oltrepò Pinot nero Metodo Classico. “La mia sarà una presidenza di continuità sulle linee progettuali portate avanti da Ruffinazzi – queste le prime parole dette dal neo presidente Pozzi. Personalmente l´ambizione di una nuova Docg per un rosso d´invecchiamento con Croatina e Bonarda. ” I vertici del Consorzio si riuniranno nuovamente lunedì 25 agosto per fare un quadro sulla vendemmia in corso e determinare il calendario della raccolta a partire proprio dal Pinot nero per le basi spumante. .  
   
   
FESTA DI PRESENTAZIONE DEL BRUT ROSÈ METODO CLASSICO A LORETO, PRESSO LA CANTINA DI CASTELFIDARDO DELLA FAMIGLIA GAROFOLI  
 
Il prossimo 15 settembre dalle ore 18. 00 alle ore 23. 00, presso la propria Cantina di Castelfidardo, la Famiglia Garofoli presenterà l’ultimo nato nella gamma dei vini Garofoli, il Brut Rosè Metodo Classico. Sempre fedeli alla stessa filosofia di pensiero e di modus operandi che li contraddistingue dal 1871, anche con questo nuovo prodotto, i Garofoli, hanno voluto scegliere l’eleganza di un vitigno marchigiano, il Montepulciano. Il Brut Rosè Metodo Classico, millesimato, è il frutto di una sapiente lavorazione di uve Montepulciano in purezza che sostano sui lieviti dai 18 ai 24 mesi. Il color rosa stimola lo sguardo, i delicati profumi risvegliano i sensi e la piacevolezza e la finezza del perlage carezzano il palato. Alla spumeggiante festa sono state invitate più di 2000 persone; tutti i clienti della Garofoli, i più importanti e prestigiosi ristoratori ed enotecari della Regione e d’Italia; saranno presenti imprenditori, istituzioni politiche e militari; cari amici e gruppi quali Rotary, Lions, Fidapa, Giovani Imprenditori. La festa prevederà la presenza di circensi, che con esibizioni di giocoleria, trampolieri e mangia fuoco, incanteranno gli ospiti presenti. Il catering, ad opera del Passetto di Ancona, saprà stuzzicare i palati degli invitati e la musica di Dj Thor, punta di diamante di Radio Veronica, accarezzerà l’udito dei visitatori. Ad ammaliare ed a travolgere i sensi degli ospiti ci sarà lui, il Re della serata, il Metodo Classico Brut Rosè Garofoli. .  
   
   
DALL’8 AGOSTO SMS DIVINI AL 3404399090 PER SAPERE QUALE VINO VENETO PER LE PROPRIE ESIGENZE  
 
Da venerdì 8 agosto e fino al 31 ottobre prossimi sarà possibile inviare un Sms al numero 3404399090, per chiedere informazioni sui vini Doc e Docg del Veneto e sulle aziende aderenti ai Consorzi di tutela vini Doc e Docg della regione. Il servizio informativo, denominato “Sms divino”, viene attivato per la prima volta nel Veneto per iniziativa della Giunta regionale, della Fondazione Aida di Verona, di Vodafone Italia e di Uvive (Unione Consorzi Vini Veneti Doc), nell’ambito della manifestazione “Sorsi d’Autore 2008”: 13 appuntamenti del gusto in programma in altrettante cantine veronesi, organizzati dall’Aida dal 29 agosto al 1 settembre (www. Sorsidautore. It). “Sms divino” è un servizio che si rivolge a tutti gli utenti che desiderano conoscere le caratteristiche dei vini a Denominazione del Veneto e notizie sulle aziende produttrici. “Nella nostra regione – sottolinea il vicepresidente della Giunta Franco Manzato – si producono mediamente oltre 7 milioni di ettolitri di vino l’anno, circa un terzo dei quali a Denominazione, con 25 Doc e 3 Docg: si tratta di vini che coprono tutta la possibile gamma di consumo, con un ottimo rapporto prezzo qualità, tra i quali figurano i più noti prodotti enologici a livello mondiale, come Amarone, Soave, Prosecco, solo per citarne alcuni”. Gli utenti interessati potranno dunque inviare un Sms al numero 3404399090 con la domanda di testo libero sulle aziende vitivinicole, sulle caratteristiche dei vini riferibili ad una località, a un comune, a un’etichetta, a un’indicazione di prezzo o a una qualunque particolarità del vino (compreso l’abbinamento consigliato). Nell’arco di pochi minuti riceveranno una risposta formulata grazie al sistema di dati forniti dai produttori Doc e Docg che aderiscono al servizio. Le informazioni saranno inviate attraverso Sms e Mms da Vodafone Italia. .  
   
   
ESTIRPAZIONE VIGNETI, PROVVEDIMENTO SBAGLIATO E DANNOSO»  
 
Firenze - «Abbiamo deciso di lasciare la libertà di scelta agli imprenditori agricoli, senza imporre vincoli a nessuno. Abbiamo fatto una battaglia in sede comunitaria contro questo provvedimento, ritenuto da noi sbagliato e dannoso». Questo il commento del presidente della Regione Claudio Martini alle notizie riportate dalla stampa sui rischi di estirpazione dei vigneti di pregio in Toscana. «Siamo convinti – ha proseguito - che ai produttori toscani, diversamente da quanto potrà accadere in altre regioni, convenga mantenere i vigneti in produzione e non distruggerli, perché le nostre produzioni sono riconosciute e apprezzate sul mercato. Da noi infatti continuano ad arrivare richieste per realizzare nuovi vigneti acquistando diritti di reimpianto. Recentemente abbiamo rilasciato questi diritti, con un costo ridotto della concessione, nelle isole dell’arcipelago e all’Argentario. Ovvia! mente si tratta di diritti che per oltre dieci anni sottostanno ad un vincolo di non estirpazione. Una scelta coerente, che risponde all’obiettivo di incentivare lo sviluppo della nostra viticoltura che, oltre ad un valore economico, contribuisce anche ad elevare il pregio ambientale al nostro territorio». Del resto la scelta di non avvalersi delle deroghe previste dalle norme comunitarie per vietare la concessione dei contributi all’estirpazione è stata condivisa dalla maggioranza delle regioni italiane che, ad eccezione della Sicilia e del Trentino Alto Adige, non hanno proceduto a vincolare zone per impedire l’espianto delle vigne. «Noi riteniamo – sono parole di Martini - che quanto deciso dall’Ue sia sbagliato e assurdo. Sbagliato perché incoraggia la dismissione di questa attività anziché incentivarne lo sviluppo e l’ammodernamento. Assurdo perché incoraggia la distruzione anzichè; uno sviluppo qualitativo e dinamico della viticoltura. Sono convinto che una politica basata sui vincoli non porti grandi frutti né al settore, né all’agricoltura». La Toscana, in sede comunitaria, aveva sostenuto una linea diversa e coerente, proponendo di incentivare la viticoltura, magari aiutando i viticoltori a ristrutturare e potenziare i loro impianti. Alla fine hanno prevalso altri interessi. “In Toscana – ha detto il presidente - saranno i singoli viticoltori in base alla convenienza di impresa a decidere se estirpare i loro vigneti, oppure mantenerli in attività perché conveniente, opportuno e logico. Noi siamo fiduciosi. I viticoltori toscani non inseguiranno questa assurdità. Naturalmente valuteremo sulla base dei risultati se mantenere o correggere questa impostazione anche per il 2009”. Il 15 settembre infatti scade il termine per la presentazione da parte dei viticoltori delle domande ! di contributo per la distruzione dei vigneti. .  
   
   
PUGLIE : CRISI SETTORE VITIVINICOLO  
 
Sulla crisi del settore vitivinicolo - per iniziativa dell´Assessore Regionale Elena Gentile, del Sindaco di Cerignola Matteo Valentino, e dei Consiglieri Provinciali Nicola Sgarra e Rino Pezzano - vi è stato un primo, utile incontro, presso la Prefettura di Foggia lo scorso sabato 6 settembre al quale, oltre al Prefetto, hanno partecipato rappresentanti delle Associazioni di categoria economiche interessate e delle cantine. Dopo il difficile accordo raggiunto sulle misure da adottare, dopo contatti telefonici fra l´assessore Gentile e il collega Enzo Russo titolare della delega alle Risorse Agroalimentari, la decisione finale è stata trasferita al competente tavolo regionale, che si tenuto oggi a Bari, cui – insieme all´Assessore Russo - ha partecipato anche lo stesso Assessore Gentile. ”In quest´ultimo incontro – spiega l’assessore Gentile - sono emerse in tutta la loro drammatica evidenza le differenze di veduta e di approccio ai problemi fra le categorie dei produttori e quelle dei trasformatori e, tra questi, fra le Cantine sociali e quelle private”. ”E inoltre – prosegue l’assessore - è emersa la diversità di vedute fra i rappresentanti territoriali del Sud barese e quelli del Nord, con il rischio di far saltare il tavolo di mediazione se non vi fosse stata l’ opera di mediazione politica dei rappresentanti del Governo Regionale. Questo ha consentito l´aggiornamento ad una successiva riunione (si spera positivamente conclusiva) che si terrà a Bari il prossimo venerdì 12 settembre”. Secondo la Gentile “come si vede la Regione Puglia non ha avuto bisogno di essere sollecitata per agire ma si è attivata autonomamente, e per tempo, per venire incontro ad un comparto i cui problemi non dipendono soltanto dalle decisioni politiche ma anche dalle logiche del mercato e, purtroppo, dalla contrapposizione e divisione di interesse, persino territoriali, fra le singole parti in causa. Ciò che si deve assolutamente evitare, ora, è di prestare il fianco a chi è avvezzo al gioco tutto nostrano dello scaricabarile e della logica perversa del tanto peggio tanto meglio. Da parte del Governo Regionale c’è l´impegno di fare la propria parte e di chiedere che anche il Governo Nazionale faccia la sua. L´auspicio è che tale impegno di serietà e, soprattutto, responsabilità civile e politica, diventi patrimonio di tutti”. .  
   
   
FVG: PARTE SPERIMENTAZIONE "VOUCHER" PER LA VENDEMMIA  
 
Trieste - Il Friuli Venezia Giulia è, insieme al Veneto, la regione capofila per la sperimentazione del lavoro occasionale di tipo accessorio in agricoltura. Il progetto, che è stato avviato in agosto in vista della vendemmia 2008, nasce dalla collaborazione fra l´Amministrazione regionale, l´Inps e l´Inail, che avevano sottoscritto nel marzo scorso un´apposita Convenzione a cui è seguito in luglio un Progetto esecutivo territoriale, al quale hanno aderito anche le quattro Province. L´introduzione dei "voucher" o "buoni lavoro" per le prestazioni occasionali, che viene incontro alle richieste da anni avanzate dalle imprese agricole del Friuli Venezia Giulia, è stata presentata il 7 agosto a Trieste dall´assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, presenti gli assessori provinciali al Lavoro di Udine, Daniele Macorig, e di Gorizia, Marino Visintin, e i rappresentanti dell´Inps e dell´Inail del Friuli Venezia Giulia. "Grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti - ha detto l´assessore - siamo riusciti a completare in pochi mesi il percorso per partire con l´esperimento già in occasione della prossima vendemmia. L´utilizzo dei ´voucher´ permette alle imprese, soprattutto a quelle più piccole, di semplificare enormemente le procedure per l´assunzione del personale occasionale, favorendo nello stesso tempo l´emersione del lavoro nero". "La sperimentazione - ha aggiunto - si rivolge in particolare agli studenti e ai pensionati del Friuli Venezia Giulia, ed è così in grado di incidere anche sulla cultura dei nostri cittadini, promuovendo attraverso il lavoro in agricoltura un positivo sentimento di attaccamento alla propria terra". Gli assessori provinciali Macorig e Visintin, a nome delle quattro Province, hanno ricordato che il progetto risponde a una precisa richiesta avanzata da diversi anni dal mondo agricolo regionale, per semplificare e favorire le assunzioni temporanee in occasione della vendemmia. I rappresentanti di Inps e Inail hanno illustrato le modalità di acquisto e di utilizzo dei "buoni" da parte degli imprenditori, uno strumento che permette nello stesso tempo ai lavoratori occasionali di versare automaticamente i contributi previdenziali e di godere dell´assicurazione in caso di infortunio. Ci sono due procedure per acquistare i "voucher": o per via telematica, collegandosi al sito intenet dell´Inps (www. Inps. It) e utilizzando i servizi on-line offerti dall´istituto; o rivolgendosi direttamente alle quattro sedi provinciali dell´Inps, dove dal 19 agosto sarà possibile ritirare i "buoni" cartacei. Si potranno acquistare questi ultimi anche in 11 uffici postali del Friuli Venezia Giulia, scelti per la loro vicinanza alle zone di vendemmia. Studenti e pensionati potranno poi, al termine del lavoro, riscuotere il corrispettivo o in forma telematica, registrandosi attraverso il sito dell´Inps oppure, nel caso della versione cartacea, presentando il "voucher" presso qualsiasi ufficio postale. I contributi Inps e Inal sono già incorporati nei "buoni": il versamento è determinato dalla differenza fra il prezzo di acquisto da parte del datore di lavoro rispetto al valore di riscossione per il lavoratore. Questi gli uffici postali abilitati alla vendita dei "voucher": Villa Opicina, Cormons, Gorizia Verdi, Udine Centro, Cividale del Friuli, Cervignano del Friuli, Codroipo, Pordenone S. Caterina, Spilimbergo, Fontanafredda, Casarsa della Delizia. . .  
   
   
LIGURIA, FIRMATO ACCORDO PER IL LAVORO OCCASIONALE NELLE VENDEMMIE  
 
Firmato martedì 9 settembre un accordo sperimentale per il lavoro occasionale di breve durata per le vendemmie nel territorio della Regione Liguria. Soggetti interessati la stessa Regione Liguria - Assessorato all´Agricoltura, l´Inps Liguria, le quattro Province, Genova, Imperia, Spezia e Savona, e l´Inail Liguria. L´accordo recepisce gli art. 3 e 4 del Decreto del Ministero del Lavoro del 12 marzo 2008, e le disposizioni del Decreto Legge 112/08, decreto che, partendo dall´attuazione della legge Biagi, prevede le prestazioni occasionali di tipo accessorio, definendole come attività di lavoro autonomo che hanno natura meramente occasionale. La Convenzione prevede la possibilità di offerta alle aziende vitivinicole liguri di fare uso di manodopera sfruttando appositi vaucher (buoni orari) rilasciati dagli Uffici Inps provinciali, che potranno costituire moneta per pagare gli avventizi del settore, riservata solo a studenti e pensionati della nostra Regione; tali buoni hanno valore unitario complessivo di 10 euro, di cui 7,50 euro vanno al lavoratore e i restanti 2,50 euro sono per pensione ed assicurazione. Questa iniziativa sperimentale è partita in Liguria il 19 agosto scorso e si protrarrà fino alla conclusione della vendemmia, 31 dicembre; per le informazioni necessarie e le domande di acquisto sono state attivati gli Uffici Provinciali del Lavoro, le Organizzazioni Professionali Agricole, gli Uffici delle Province, e ovviamente per il rilascio degli stessi buoni gli Uffici Provinciali dell´Inps, anche attraverso il sito dell´Ente previdenziale. Dai dati in possesso all´Inps Liguria, e presentati alla firma della Convenzione, dei 7000 buoni assegnati dall´Inps nazionale alla Liguria per questa sperimentazione, al 1 settembre 1000 buoni sono già stati prenotati in Provincia di Spezia e 250 in Provincia di Savona. L´assessore Cassini ha voluto sottolineare: <Questa iniziativa ha carattere sperimentale ed occorre un attento monitoraggio per verificarne l´efficacia e ci attendiamo, nell´ottica di regolarizzare le attività lavorative di breve durata e carattere saltuario, che la stessa si possa estendere ad altri settore del mondo agricolo, come in olivicoltura le operazioni di raccolta>. .  
   
   
STUDENTI E PENSIONATI IN VENDEMMIA: SI SPERIMENTA IN TRENTINO IL LAVORO ACCESSORIO PAGATI (7,50 EURO ALL’ORA) CON VOUCHER PREVENTIVAMENTE ACQUISTATI DAI DATORI DI LAVORO  
 
E’ partita lo scorso agosto la sperimentazione delle prestazioni occasionali di lavoro accessorio per la vendemmia 2008. L’istituto del lavoro accessorio era stato introdotto dalla “”Legge Biagi”, ma erano mancati sino ad oggi i presupposti per poterlo applicare. Il decreto 12 marzo 2008 del Ministero del lavoro e della previdenza sociale ha avviato una fase di sperimentazione, che potrà realizzarsi in forza di una convenzione recentemente sottoscritta dalla Provincia, dall’Inps e dall’Inail. La sperimentazione riguarderà – per il momento - le sole vendemmie, di breve durata ed a carattere saltuario, effettuate da studenti e pensionati. Poche e semplici le formalità che lavoratori e datori di lavoro dovranno compiere. A gestire l’operazione sarà l’Inps di Trento, presso la sede della quale, in via Orfane, i datori di lavoro potranno ritirare a partire dal 18 agosto i voucher, vale a dire i titoli cartacei di pagamento per le retribuzioni dei giovani e pensionati assunti per le vendemmie. “Si tratta di uno strumento duttile e flessibile e che al tempo stesso garantisce il rispetto delle regole e della copertura assicurativa – ha spiegato stamane in conferenza stampa l’assessore al lavoro Marta Dalmaso – che ci auguriamo venga presto esteso anche ad altre tipologie di lavoro saltuario e ad altre categorie di lavoratori”. Significativi – come ha spiegato il direttore della sede Inps di Trento, Gaetano Guerriero - i vantaggi sia per i lavoratori (integrazione delle proprie entrate, compenso esente da ogni imposizione fiscale e senza alcuna incidenza sullo stato di disoccupato o inoccupato) sia per i datori di lavoro (possibilità di beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa Inail per eventuali infortuni sul lavoro, senza dover stipulare alcun tipo di contratto). Le modalità attraverso le quali è possibile fare ricorso al lavoro accessorio sono state illustrate in conferenza stampa da Sergio Vergari, dirigente del Servizio Lavoro. Sono considerati studenti i giovani da 16 a 25 anni di età, regolarmente iscritti ad un ciclo di studi di grado secondario od universitario, prescindendo dall’anzianità di iscrizione o di frequenza. Sono considerati pensionati coloro che sono titolari di un trattamento di quiescenza per vecchiaia ed anzianità. Sono dunque esclusi dalla categoria dei pensionati i lavoratori in mobilità e le casalinghe non titolari di pensione. Il periodo nel quale sarà possibile utilizzare in provincia di Trento il lavoro occasionale accessorio va da agosto a novembre 2008. Sia i lavoratori interessati a svolgere prestazioni occasionali che i datori di lavoro, dovranno preliminarmente registrarsi all’Inps secondo una delle seguenti modalità: chiamando il Contact center Inps/inail (numero gratuito 803. 164); via internet al sito: www. Inps. It ; presso la sede provinciale Inps di Trento, via delle Orfane, 8. I datori di lavoro potranno rivolgersi alle associazioni di categoria dei datori di lavoro agricolo, firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro di settore. Il datore di lavoro dovrà altresì comunicare all’Inail, prima dell’inizio della vendemmia e per via telematica o tramite call-center, i dati anagrafici ed il codice fiscale del lavoratore, indicando anche il luogo ove si svolgeranno i lavori ed il periodo presunto dell’attività lavorativa (l’Inail mette a disposizione per tali comunicazioni il numero di fax 800-657657). La prestazione di lavoro accessorio occasionale viene retribuita mediante voucher, acquistati in via preventiva dal datore di lavoro e con un valore nominale di 10 Euro ciascuno (comprensivo della contribuzione Inps, Inail e del costo di gestione). Al lavoratore va il valore netto di 7,50 Euro per ciascun buono. Il vaucher, calcolato secondo la media oraria delle retribuzioni nel 2007 nel settore dell’agricoltura, corrisponde ad un’ora di lavoro, fatta salva la diversa previsione da parte della contrattazione collettiva provinciale. Dopo aver individuato i lavoratori disponibili a svolgere attività di lavoro accessorio, il datore di lavoro invia all’Inps la richiesta dei vaucher, che dovrà contenere: i dati anagrafici di ciascun lavoratore ed il relativo codice fiscale; la data d’inizio e di fine presunta dell’attività lavorativa; il luogo di svolgimento della prestazione; il numero di buoni presunti per ogni prestatore. Ogni datore di lavoro agricolo potrà acquistare al massimo 1. 000 buoni per un valore nominale di 10. 000 Euro. Per i lavoratori il tetto massimo annuale di reddito da lavoro accessorio conseguibile presso ciascun datore di lavoro non potrà superare i 5. 000 Euro. Il compenso percepito dal lavoratore non incide sullo stato di disoccupato, inoccupato o pensionato ed è esente da qualsiasi imposta. L’acquisto dei vaucher da parte del datore di lavoro può avvenire per via telematica sul sito internet dell’Inps ovvero mediante buoni cartacei, disponibili a partire dal 18 agosto, presso le sedi provinciali Inps (ritirabili anche tramite le associazioni di categoria dei datori di lavoro agricolo). I vaucher cartacei saranno costituiti da carnet di 5 buoni del valore nominale di 10 Euro ciascuno. In caso di acquisto dei voucher per via telematica, il pagamento della prestazione al lavoratore può avvenire tramite una carta denominata Inps Card emessa da Poste italiane spa. La carta viene spedita, senza richiesta, al domicilio di tutti i lavoratori che danno la propria disponibilità a svolgere lavori occasionali per la vendemmia 2008, registrandosi negli archivi Inps. Il lavoratore potrà attivare la carta presso un qualsiasi ufficio postale. Se il lavoratore decide di non usufruire della carta, potrà richiedere il pagamento della prestazione con bonifico domiciliato, riscuotibile presso tutti gli uffici postali. Qualora il datore di lavoro decida di pagare il lavoratore con i vaucher cartacei, questi andranno preventivamente compilati con i propri dati e quelli del lavoratore a cui sono destinati. Quest’ultimo li convaliderà con la propria firma e potrà così incassarli presso qualsiasi ufficio postale. La procedura descritta non prevede ulteriori adempimenti del datore di lavoro, sia nei confronti della pubblica amministrazione (le prestazioni di lavoro accessorio secondo la nota diffusa il 14 febbraio di quest’anno dal ministro del lavoro sono escluse dall’obbligo della comunicazione preventiva al Centro per l’impiego) che nei confronti del lavoratore. A quest’ultimo non deve essere consegnata alcuna attestazione di assunzione, alcun contratto di lavoro e nemmeno la busta paga. Le prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio non danno diritto a prestazioni di malattia, maternità, di disoccupazione né di assegno al nucleo familiare. .  
   
   
NESSUN AGGRAVIO PROCEDURE PRESTAZIONI VENDEMMIA 2008  
 
Trieste - "In relazione alle procedure che hanno portato all´avvio in Friuli Venezia Giulia della sperimentazione delle prestazioni occasionali di tipo accessorio da parte di studenti e pensionati in occasione della vendemmia 2008, va precisato che nessun tipo di aggravio burocratico è stato introdotto a livello locale". Lo ha affermato, il 21 agosto, l´assessore regionale al Lavoro, formazione, università e ricerca Alessia Rosolen, in risposta alle critiche mosse sugli organi di stampa dai vertici di Coldiretti. "Anzi - spiega l´assessore - proprio la costante attenzione per la sperimentazione da parte della Regione e delle altre istituzioni del territorio, e i costanti rapporti con il Ministero del Lavoro e con l´Inps nazionale, hanno permesso che in Friuli Venezia Giulia l´acquisto dei buoni cartacei possa avvenire non solo presso gli uffici provinciali dell´Inps, ma anche presso gli uffici postali. L´attivazione di questo secondo canale di vendita dei buoni cartacei, prevista solo per il Friuli Venezia Giulia e per il Veneto, costituisce un significativo segnale di attenzione verso l´utenza, e non una forma di ulteriore burocratizzazione". "Tutti gli adempimenti posti in essere dalle istituzioni locali - precisa ancora l´assessore - erano previsti dal decreto ministeriale del 12 marzo 2008, e costituivano un presupposto indispensabile perché la sperimentazione potesse avviarsi in regione: mi riferisco alla sottoscrizione della convenzione di cooperazione operativa fra Regione, Inps e Inail (cui hanno successivamente aderito le 4 Province), alla sottoscrizione del progetto esecutivo territoriale da parte degli stessi enti e alla costituzione del Comitato di coordinamento regionale del progetto di sperimentazione". Per quanto riguarda gli adempimenti di natura amministrativa e fiscale a carico dei prestatori e degli utilizzatori, questi sono disciplinati dalla normativa nazionale di riferimento e dalla circolare Inps n. 81 del 31 luglio 2008, che tiene conto anche delle recentissime modifiche apportate dal decreto legge 112/2008 all´istituto del lavoro accessorio. "Le istituzioni locali - conclude Rosolen - hanno posto in essere gli adempimenti di loro spettanza in un clima di fattiva collaborazione, consentendo l´effettivo avvio della sperimentazione in regione fin dal primo agosto, giorno successivo a quello della diffusione della circolare Inps di riferimento". .  
   
   
IL VINO REGGIANO GUARDA AL FUTURO, NONOSTANTE L’OCM (IL DIBATTITO SULL’OCM VINO SVOLTO DALLA CIA REGGIANA ‘BENEDICE’ IL RAGGRUPPAMENTO DEI LAMBRUSCHI CON RIUNITE E CIV E SOLLECITA QUALCOSA DI SIMILE PER IL ROSSISSIMO – ANTICIPAZIONI SUI BILANCI DELLE CANTINE DEL TERRITORIO)  
 
“Novità, ma anche contraddizioni di una riforma che sembra aver lasciato tutti amareggiati, riconoscendo la complessità del mondo vitivinicolo, che implica talvolta interessi contrastanti fra le varie componenti del comparto; era lecito aspettarsi un maggiore slancio innovativo”. E’ il giudizio della Cia sulla nuova Ocm vino, di cui l’organizzazione agricola reggiana ha discusso nella serata del 2 settembre presso la cantina Albinea-canali. Con la partecipazione di Emilio Pedron (Amministratore Delegato Gruppo Italiano Vini), Roberta Rivi (Assessore provinciale all’Agricoltura), Giorgio Davoli e Ivan Bertolini (rispettivamente Responsabile economico e Presidente della Cia di Reggio Emilia, mentre il Vice presidente Lorenzo Catellani ha diretto il dibattito. Nel corso della serata è emerso che in prospettiva, l’Ocm (Organizzazione comune di mercato) comporterà per i produttori reggiani tra alcuni anni, causa l’esaurirsi di alcuni finanziamenti europei sui mosti e le pratiche viniche finora erogati alle cantine, una perdita diretta di circa 2-3 Euro per quintale/grado, che è un valore non trascurabile. Basta guardare alle cifre che costituiranno i riparti nei prossimi bilanci delle cantine sociali(relativi alla valorizzazione dei prodotti della vendemmia 2007), che il presidente Bertolini ha anticipato nelle sue conclusioni alla serata: 41-42 Euro (sempre riferiti al quintale/grado) potranno dare le Cantine Riunite, 35-36 le cantine dell’area della collina, mentre quelle della pianura in parte si attesteranno intorno a quota 31, ma con diverse situazioni anche sotto i 30. Questo significa che circa 1/3 dei produttori sarà ben remunerato, un altro terzo potrà registrare un pareggio o un piccolo guadagno, un terzo ed oltre sarà in perdita. Questo mette in chiaro come il vitivinicolo reggiano non sia senza problemi, anche se sta mettendo in campo robuste operazioni per riuscire a competere: in primo luogo l’unificazione delle due grandi coop dell’area dei lambruschi, con la nascita di Cantine Riunite e Civ, che proprio ieri hanno iniziato la loro operatività come unica entità. Una forte sollecitazione è stata lanciata anche per una soluzione che porti verso un osservatorio ed un unico soggetto operativo per collocare il Rossissimo, vale a dire il prodotto da taglio derivato dall’uva Lancellotta, che per anni ha sostenuto il sistema reggiano delle cantine sociali, ma ora sta conoscendo un’oggettiva fase di declino. Alcuni segnali incoraggianti sono tuttavia emersi dal dibattito, il fatto che non c’è tra i viticoltori una spinta forte a rincorrere i premi per l’estirpazione (uno degli aspetti più controversi della nuova Ocm), mentre tra i soci Cia è vivace la richiesta per usufruire dei contributi alla ristrutturazione ed al reimpianto, dopo che già negli anni scorsi –ha ricordato l’Assessore Rivi- sono stati finanziati circa 1400 Ha di nuovi impianti, che hanno portato a far crescere l’incidenza dei lambruschi sul totale dei vigneti presenti in provincia, così come ormai in misura ampia la raccolta, che inizierà in provincia dal 10 settembre, si fa con le macchine, utilizzate largamente anche in altre fasi della lavorazione. Nel merito dei problemi posti dalla Ocm in particolare alla realtà vitivinicola reggiana, “in relazione alla progressiva diminuzione del finanziamento alla pratica dell’arricchimento con mosti –ha detto Davoli-, si rende necessaria una seria riflessione prospettica su come l’Italia dovrà affrontare questo tema nel prossimo futuro. Problema che a Reggio vede impegnati il movimento cooperativo e le cantine associate a trovare una soluzione commerciale idonea ad affrontare tale mercato dove esistono possibilità alternative all’attuale uso del “rossissimo”. Il programma nazionale applicativo delle nuove norme, vede la Cia impegnata affinché l’operatività del Piano sia immediata e non debba penalizzare le regioni più virtuose in termini di capacità d’azione, spesa e rendicontazione. La previsioni della vendemmia 2008, seppur lo stato sanitario dei vigneti non è generalmente buono, a causa di numerosi attacchi peronosporici dovuti ad un periodo di forti precipitazioni, lasciano intendere in generale un calo produttivo per la pianura con valori del 10-15%. Si tratta in ogni caso anche per il 2008 di un’ottima occasione per valorizzare le uve autoctone del territorio, varietà come ancellotta, lambrusco grasparossa, lambrusco salamino che per tradizione rappresentano la maggior parte della produzione vitivinicola di casa nostra. L’intervento di Emilio Pedron era molto atteso, ma non ha lasciato spazio a grandi ottimismi, l’Ad del Giv ha detto a chiare lettere che la produzione mondiale è cresciuta più velocemente del mercato e che oggi c’è eccedenza anche di vino di qualità, parlando apertamente di crisi, che tocca anche realtà come l’Australia. Di qui ha sottolineato le esigenze di contenere i costi e fare tutto al meglio per affrontare una competizione sempre più selettiva sia sul fronte della qualità che dei prezzi (vini migliori a prezzi inferiori); uno scenario nel quale tra qualche anno si collocherà come soggetto di prima grandezza il gruppo costituito da Cantine Riunite e Civ con il Giv, raggruppamento cooperativo con i piedi in Italia, le mani (si spera) in tutto il mondo, la testa nella terra reggiana, a Campegine. Piano Di Ristrutturazione Vigneti Superfici Reimpiantate
Campagna Collina Ha Pianura Ha Totale Ha Contributi Erogati €
2000-2001 94,21 244,88 339,09 1. 487. 459,56
2001-2002 57,58 185,84 243,42 958. 941,09
2002-2003 46,57 144,07 190,64 746. 089,77
2003-2004 72,96 140,14 213,1 891. 367,17
2004-2005 73,36 168,02 241,38 1. 192. 000,00
2005-2006 43,22 159,14 202,36 978. 988,63
2006-2007 55,86 176,73 232,59 1. 191. 575,92
2007-2008 28,44 160,67 189,11 968. 824,64
Totale 472,2 1. 379,49 1. 851,69 7. 446. 422,14
Varieta’ % Ha
Ancellotta 46,89 3. 917,0640
L. Salamino 17,15 1. 432,9060
L. Marani 16,50 1. 378,0720
L. Maestri 5,84 488,0877
Sauvignon 2,55 212,7035
L. Grasparossa 2,26 188,8218
Marzemino 1,29 107,7390
Altri 7,52 627,6081
Totale 100,00 8. 353. 0021
Vite Per Uva Da Vino
Superfici E Produzione Provincia Reggio Emilia
Anno Viticoltori n. Sup in produz. Ha. Produz. Totale ql.
2002 5. 769 8. 798 1. 387. 240
2003 5. 825 8. 843 1. 360. 300
2004 5. 950 8. 568 1. 870. 664
2005 5. 994 8. 628 1. 509. 774
2006 Xxx 8. 375 1. 550. 945
2007 6. 144 8. 353 1. 543. 916
Distribuzione Superfici Zona Altrimetrica Provincia Reggio Emilia
Zona Altimetrica Sup. Ha.
Collina 2. 004
Pianura 6. 349
Sup. In Produzione ha. 8. 353
Sup. Non In Produzione ha. 162
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