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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Dicembre 2006
LA FINLANDIA RATIFICA LA COSTITUZIONE EUROPEA I VOTI A FAVORE SONO STATI 125 E 39 I CONTRARI.  
 
 Milano, 11 dicembre 2006 - La notizia è stata data da Bruxelles dal presidente del Parlamento finlandese Paavo Lipponen, che ha presieduto, insieme al presidente dell´Europarlamento Josep Borrell, la conferenza dei parlamentari nazionali sul futuro dell´Europa. I voti a favore sono stati 125 e 39 i contrari. Da parte italiana si è espressa “grande soddisfazione per il voto con il quale il Parlamento finlandese ha ratificato a larga maggioranza il Trattato che adotta la Costituzione per l´Europa. Con il voto di Helsinki sono ormai sedici i Paesi, che rappresentano la maggioranza degli Stati membri e la maggioranza della popolazione dell´Unione, ad aver confermato la firma apposta al Trattato il 29 ottobre 2004". Inizia così la nota diramata dal Ministero degli Esteri italiano. Una decisione, sottolineano dalla Farnesina, che "rafforza la tesi di chi ritiene che il futuro costituzionale dell´Unione Europea ampliata non potrà in nessun caso prescindere dal Trattato costituzionale che ha rappresentato il risultato dei dibattiti democratici della Convenzione e di negoziati approfonditi ed equilibrati in seno alla Conferenza Intergovernativa". "Da parte italiana – conclude la nota - si ritiene che tale positivo sviluppo costituisca un segnale di coerenza e fiducia per i cittadini europei a ridosso del 2007, anno delle celebrazioni per il Cinquantesimo Anniversario dei Trattati di Roma, ma anche anno di decisioni cruciali per l´avvenire del processo di integrazione europea. In occasione della conclusione del semestre di presidenza europea da parte della Finlandia, il Presidente del Consiglio Romano Prodi aveva avuto un incontro con gli ambasciatore dei paesi Ue presso la residenza dell´Ambasciatore della Finlandia a Roma. Al termine della colazione di lavoro, Prodi ha commentato "È stato un bello scambio di opinioni: queste colazioni con tutti gli ambasciatori europei fanno bene. È stato uno scambio franco, tranquillo e abbiamo parlato di politica estera e del vertice", riferendosi al consiglio di Europa della prossima settimana. .  
   
   
INCONTRO PARLAMENTO EUROPEO-PARLAMENTI NAZIONALI: IL CAMBIAMENTO ISTITUZIONALE DELL´UNIONE EUROPEA È ESSENZIALE PER OTTENERE RISULTATI  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2006 - Nel corso del secondo incontro sul futuro dell´Europa svoltosi il 6 dicembre, tra il Parlamento europeo ed i parlamenti nazionali vi è stato un ampio consenso sulla necessità di arrivare ad un nuovo accordo costituzionale entro il 2009. La maggioranza dei 200 deputati europei e nazionali presenti all´incontro conclusosi martedì ha auspicato che il progetto di Costituzione sia la base di discussioni per i futuri cambiamenti istituzionali. Nel corso di una conferenza stampa a termine dell´incontro, il Presidente Josep Borell ha dichiarato che «questo forum ha raggiunto uno dei principali obiettivi della mia Presidenza: rafforzare ed approfondire le relazioni tra il Parlamento europeo ed i parlamenti nazionali». Ha inoltre precisato che vi è stato un ampio accordo sulla necessità di preservare i principali risultati del Trattato costituzionale, aggiungendo che «questi incontri sono molto utili per preparare il terreno» affinché la futura Presidenza tedesca possa trovare una soluzione all´impasse costituzionale. Borrell si è inoltre congratulato con il Presidente del Parlamento finlandese, Paavo Lipponen, in quanto il suo paese sarà il sedicesimo Stato membro a ratificare la Costituzione. Paavo Lipponen che ha co-presieduto l´incontro con il Presidente del Parlamento europeo, ha dichiarato che «questa conferenza è stata coronata dal successo, in quanto siamo riusciti a far progredire la causa europea». Tuttavia, ha riconosciuto che ulteriori sforzi sono necessari per raggiungere un accordo. Difendendo l´idea che la Costituzione serva da base per il dibattito, ha affermato che «si dovrebbe conservare l´integralità del Trattato e preservarne il contenuto essenziale». Durante il dibattito in Aula di martedì mattina, i membri del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali hanno avanzato proposte su come trovare una via d´uscita, dopo 18 mesi di riflessioni sul futuro dell´Europa. A seguito delle discussioni che erano state avviate lunedì in seno ai tre gruppi di lavoro, una larga maggioranza dei partecipanti ha convenuto che le riforme sono indispensabili per permettere all´Unione europea di rispondere alle attese dei cittadini. Molti oratori hanno ritenuto che sfide quali la sicurezza energetica o il cambiamento climatico potranno essere vinte solamente con la riforma dei Trattati. Elmar Brok (Ppe/de, De) ha affermato che vi è la necessità di maggiore solidarietà tra gli Stati membri e che «si deve agire all´unisono perché questa è l´unica strada per far breccia nel cuore dei cittadini». Secondo Regina Bastos (parlamentare portoghese), inoltre, «riformare le istituzioni europee è vitale». Vi sono state opinioni divergenti per quanto attiene l´attuazione di tali riforme. Per Juan Moscovo (parlamentare spagnolo) «la Costituzione, allo stato attuale, è la soluzione al problema. Incoraggiamo gli altri Paesi, in particolare quelli della zona euro, a ratificarla». Molti degli oratori hanno sostenuto che la bozza di Costituzione dovrebbe servire da base per ogni futuro accordo. Secondo Kurt Bodewig (Bundestag tedesco) due terzi degli Stati membri avranno ratificato la Constituzione entro il 2007 e, quindi, «bisogna riconoscere questo dato e proseguire il cammino». Intervenendo in nome dell´Assemblea nazionale slovena, France Cukjati ha ritenuto che il grosso della Costituzione debba essere conservato nella sua forma attuale. Il Presidente della commissione per gli affari costituzionali, Jo Leinen (Pse, De), ha invece proposto di «preservare la sostanza ed essere flessibili per quanto riguarda la forma . Rinegoziare non ha senso dopo 18 ratifiche». Un parere diverso è stato espresso da Jan Hamacek (parlamentare ceco) il quale ha affermato che «non si può ignorare il parere della Francia e dei Paesi Bassi». Hubert Haenel (Senato francese) ha fatto notare che se solo due Paesi hanno espressamente rifiutato il testo, altri Paesi erano nella stessa situazione, con l´opinione pubblica in stato di frustrazione. Ha inoltre aggiunto che «da Maastricht i cittadini percepiscono l´Unione come incentrata su se stessa e difficilmente possono entusiasmarsi per un tale progetto». Francis Wurtz, presidente del gruppo Gue/ngl, ha identificato la prossima sfida che attende l´Europa: cercare di risolvere i problemi sociali come ad esempio quelli che toccano oggi la Volkswagen. Secondo Jens-peter Bonde (Ind/dem, Dk) la soluzione migliore sarebbe quella di rinegoziare l´intero testo in quanto «è preferibile riazzerare tutto e convocare una nuova Convenzione». Il Primo Ministro finlandese nonché Presidente in carica del Consiglio Matti Vanhanen, aprendo i lavori di martedì ha dichiarato «non crediamo che la fragmentazione del Trattato costituzionale ci farà avanzare . Un´europa dei risultati è il cammino migliore per far progredire la Costituzione». Il Presidente della Commissione Manuel Barroso ha fatto notare che «senza un nuovo Trattato l´Europa lavorerebbe con le mani legate». Il dibattito si è incentrato anche sulle modalità per raggiungere un consenso tra gli Stati membri durante la prossima Presidenza tedesca. Secondo Graham Watson, presidente del gruppo Alde/adle, «molta strada resta ancora da percorrere». Sono soprattutto le capitali a dover compiere uno sforzo, da Parigi a Londra a Varsavia all´Aja. Hans-gert Poettering, presidente del gruppo Ppe/de, ha fatto riferimento al progetto di «Dichiarazione di Berlino», attesa per il prossimo anno dal Consiglio europeo, per proporre una roadmap al fine di scongiurare la crisi. Il deputato ha quindi dichiarato che «solo se le tre istituzioni lavoreranno all´unisono, si potrà inviare un chiaro messaggio sulla via da seguire». Per il Presidente del Bundesrat austriaco, Gorrifried Kneifel, il cinquantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma potrebbe essere l´occasione per inviare un chiaro messaggio ai cittadini sul tipo di Europa che si possono aspettare. Jean Eigeman (parlamentare olandese) si è dichiarato d´accordo, affermando che «il cinquantesimo anniversario è una buona opportunità per avvicinarsi alla generazione dei giovani». I dibattiti nel quadro dell´incontro inter-parlamentare co-organizzato dal Parlamento finlandese e dal Parlamento europeo che hanno avuto luogo lunedì e martedì, hanno avuto l´obiettivo di contribuire alle discussioni del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre. Il prossimo incontro inter-parlamentare sarà organizzato sotto la Presidenza tedesca. .  
   
   
EURO, I PROGRESSI NELL´ADOZIONE DEI NUOVI STATI UE PUBBLICATA LA RELAZIONE SUL PROCESSO DI CONVERGENZA DI NOVE PAESI  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2006 - La relazione sulla convergenza del 2006 indica che i progressi in vista dell´adozione dell´euro nei nuovi Stati membri sono stati disuguali. Mentre la Slovenia in giugno già soddisfaceva tutti i criteri, gli altri paesi con deroga (Repubblica ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Ungheria, Malta, Polonia, Slovacchia e Svezia) hanno registrato ritmi di progressione diversi. La Lituania non è inclusa nella relazione, in quanto il suo processo di convergenza è già stato valutato quest´anno. “Sebbene il cammino verso l´euro si stia rivelando più difficile di quanto alcuni possano aver pensato in origine, la ricompensa merita lo sforzo. In primo luogo poiché le politiche richieste sono auspicabili indipendentemente dall´euro; in secondo luogo, poiché l´adozione dell´euro consolida la stabilità macroeconomica necessaria per la crescita e l´occupazione; e in terzo luogo, in quanto un paese ben preparato ha maggiori probabilità di prosperare in un´unione monetaria, come dimostrato dall´esperienza degli attuali membri dell´area dell´euro” ha dichiarato il commissario per gli affari economici e monetari, Joaquín Almunia. Almeno una volta ogni due anni, ovvero su richiesta di uno Stato membro, la Commissione europea e la Banca centrale europea (Bce) riferiscono al Consiglio dei ministri sui progressi compiuti dagli Stati membri dell’Ue con deroga nell´adempimento delle condizioni economiche e giuridiche previste dal trattato Ue per l´adozione dell´euro. La relazione sulla convergenza è la seconda relazione pubblicata dopo l´allargamento dell’Ue ai 10 nuovi Stati membri nel maggio 2004. La prima risale all´ottobre 2004, quando nessuno di questi 10 paesi e neppure la Svezia soddisfaceva tutte le condizioni, altresì note come “criteri di Maastricht”. Oggi anche la Bce ha pubblicato la propria relazione. Una relazione specifica sulla convergenza redatta dalla Commissione su richiesta della Slovenia il 2 marzo 2006 ed un´altra relazione specifica presentata poco dopo su richiesta della Lituania hanno stabilito che la Slovenia soddisfaceva tutte le condizioni e poteva adottare l´euro il 1° gennaio 2007, mentre la Lituania manteneva lo status attuale. Il Consiglio ha approvato le valutazioni della Commissione nel luglio 2006. Dalla relazione sulla convergenza del 2006 risulta che i nove paesi valutati (Repubblica ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Ungheria, Malta, Polonia, Slovacchia e Svezia) stanno progredendo verso la convergenza, per quanto a ritmi diversi. Per essere in grado di adottare l´euro, un paese deve raggiungere un grado elevato di convergenza sostenibile per quanto riguarda la stabilità dei prezzi, la situazione di bilancio, la stabilità del tasso di cambio e i tassi d´interesse a lungo termine, garantendo nel contempo che la legislazione nazionale sia compatibile con le regole del trattato e lo statuto del Sistema europeo di banche centrali (Sebc) e della Bce. La relazione sulla convergenza del 2006 contiene i seguenti dati: Inflazione - Quattro paesi presentano tassi medi d´inflazione su base annua inferiori al valore di riferimento, che nell´ottobre del 2006 era pari al 2,8%. I quattro paesi che rispettano il criterio della stabilità dei prezzi sono la Repubblica ceca, Cipro, la Polonia e la Svezia. Situazione di bilancio pubblico - Il criterio della situazione del bilancio pubblico è rispettato quando il paese non è oggetto di una decisione del Consiglio relativa all´esistenza di un disavanzo eccessivo di cui all´articolo 104, paragrafo 6 del trattato. Attualmente, quattro dei nove Stati membri esaminati, ovvero Estonia, Cipro, Lettonia e Svezia, soddisfano questo criterio. Stabilità del tasso di cambio - Il criterio del tasso di cambio è definito nel trattato come il rispetto dei margini normali di fluttuazione previsti dal meccanismo di cambio (Erm) del Sistema monetario europeo per almeno due anni senza gravi tensioni e in particolare senza svalutazioni nei confronti dell´euro. Dei nove paesi esaminati, l´Estonia è quello che è stato più a lungo nell´Erm Ii e l´unico che rispetta il criterio della stabilità del tasso di cambio. Gli altri paesi aderenti all´Erm Ii sono Cipro, Malta e la Lettonia dal 2 maggio 2005 e la Slovacchia dal 28 novembre 2005. Tassi d´interesse a lungo termine - Dei nove paesi valutati, solo l´Ungheria non soddisfa il criterio del tasso d´interesse, che prevede che il tasso d´interesse a lungo termine di uno Stato membro osservato in media nell´arco di un anno prima dell´esame non abbia ecceduto di oltre 2 punti percentuali quello dei tre Stati membri, al massimo, che hanno conseguito i migliori risultati in termini di stabilità dei prezzi. La Repubblica ceca, l´Estonia, Cipro, la Lettonia, Malta, la Polonia, la Slovacchia e la Svezia hanno applicato tassi d´interesse medi a lungo termine (annuali) inferiori al valore di riferimento (6,2% nell´ottobre 2006). Per l´Estonia, non è disponibile alcun titolo di stato a lungo termine di riferimento o titolo comparabile che consenta di valutare il carattere durevole della sua convergenza sulla base dei tassi d´interesse a lungo termine; tuttavia non vi sono ragioni per concludere che non soddisferebbe il criterio dei tassi d´interesse a lungo termine. Compatibilità legislativa - Questo criterio riguarda l´esame della compatibilità della legislazione di uno Stato membro, compreso lo statuto della sua Banca centrale, con gli articoli 108 e 109 del trattato e lo statuto del Sebc. Al momento della redazione della relazione, i requisiti della compatibilità legislativa erano rispettati soltanto dall´Estonia; si noti che Cipro e Malta hanno presentato ai loro Parlamenti nazionali, rispettivamente nell´ottobre e novembre 2006, disegni di legge volti ad eliminare le residue incompatibilità. .  
   
   
IL CONSIGLIO EUROPEO PRESENTA LE PRIORITÀ STRATEGICHE PER L´INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2006 - Il Consiglio «Competitività» è la seconda istituzione comunitaria a fissare priorità strategiche ai fini del rafforzamento dell´innovazione in Europa. In settembre, la Commissione ha lanciato un piano per l´innovazione strutturato in 10 punti, chiedendo di intervenire con urgenza a livello regionale, nazionale ed europeo in tutta una serie di settori politici. La strategia del Consiglio, suddivisa in nove punti, riflette in larga misura quella della Commissione, ma attribuisce minor importanza all´innovazione tecnologica. «Sotto la Presidenza finlandese, alla politica in materia di innovazione è stata attribuita la massima priorità nell´agenda economica dell´Ue», ha dichiarato il Presidente del Consiglio e ministro del Commercio e dell´industria finlandese Mauri Pekkarinen. «Grazie a queste linee guida, possiamo migliorare realmente gli sforzi europei a favore dell´innovazione e quindi imprimere un forte impulso alla nostra competitività». Le priorità del Consiglio «Competitività» sono le seguenti: 1. Tutela dei diritti di proprietà intellettuale (Dpi); 2. Elaborazione di una politica proattiva per la definizione delle norme; 3. Incentivazione dell´innovazione attraverso gli appalti pubblici; 4. Lancio di iniziative tecnologiche congiunte (Itc); 5. Promozione di innovazione e crescita nei mercati di punta; 6. Rafforzamento della cooperazione fra istruzione superiore, ricerca e imprese; 7. Sostegno all´innovazione nelle regioni; 8. Sviluppo di un approccio politico all´innovazione nei servizi e all´innovazione non tecnologica; 9. Creazione di mercati di capitali di rischio. Nel progetto di conclusioni, il Consiglio invita gli Stati membri ad attuare i punti della strategia a livello nazionale ed invita la Commissione a presentare una serie di comunicazioni. Ad esempio, il Consiglio invita la Commissione a presentare nel 2007 un´iniziativa sui mercati di punta. Questi ultimi consistono nella «creazione di ambienti favorevoli all´innovazione in settori specifici dell´economia in cui le imprese europee potrebbero avere un ruolo leader a livello globale, ma in cui, a causa ad esempio di un´eccessiva regolamentazione e dei fallimenti sistematici in termini di politica e di coerenza legislativa, questo potenziale rimane attualmente non realizzato», sostiene il Consiglio. I ministri propongono di introdurre iniziative per le seguenti tecnologie: tecnologie a bassa emissione di carbonio, eco-innovazione, servizi elettronici nel campo della sanità, sistemi di trasporto intelligenti, contenuti digitali, efficienza energetica, bioenergia/biotecnologia, nanotecnologia, navigazione satellitare e osservazione terrestre, sicurezza, Tic e tecnologie marine. Per quanto riguarda il punto relativo al rafforzamento della cooperazione fra istruzione superiore, ricerca e imprese, il Consiglio afferma di considerare il trasferimento di conoscenza un elemento importante del Settimo programma quadro (7Pq), che dovrebbe pertanto costituire un criterio di base per la valutazione del programma. In quest´ambito, i ministri hanno discusso inoltre della proposta concernente l´Istituto europeo di tecnologia (Iet) e hanno invitato la Commissione a fornire ulteriori chiarimenti sulle questioni irrisolte e in particolare sulle «implicazioni di bilancio legate alla creazione dello Iet». Il progetto di conclusioni riconosce inoltre che gli attuali strumenti europei e nazionali a disposizione della politica dell´innovazione non sempre tengono conto in misura adeguata delle esigenze specifiche del settore dei servizi. «È necessario analizzare globalmente le politiche concernenti i servizi e riconsiderarle dal punto di vista dell´innovazione legata ai servizi e non tecnologica», ha affermato il Consiglio. Le priorità strategiche saranno presentate in dicembre al Consiglio europeo ai fini dell´approvazione e potrebbero diventare parte della strategia di Lisbona. Il Consiglio «Competitività» dichiara che aggiornerà periodicamente le priorità e ne controllerà l´attuazione. Terrà inoltre un dibattito strategico annuale sull´innovazione. .  
   
   
PROGRESS: IL NUOVO PROGRAMMA PER L’OCCUPAZIONE E LA SOLIDARIETÀ SOCIALE LA DOTAZIONE È DI OLTRE 700 MILIONI DI EURO PER IL PERIODO 2007-2013  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2006 - L’unione europea ha lanciato il 5 dicembre Progress, il nuovo programma integrato comunitario per l’occupazione e la solidarietà sociale. Il programma, che può contare su una dotazione di oltre 700 milioni di euro per il periodo 2007-2013, servirà a promuovere la realizzazione degli obiettivi fissati nell’agenda sociale e contribuirà alla strategia dell’Unione europea per la crescita e l’occupazione. Progress finanzierà studi, attività di apprendimento reciproco, campagne di sensibilizzazione e misure di sostegno a favore degli operatori in cinque grandi settori di azione: occupazione, inclusione sociale, condizioni di lavoro, parità fra uomo e donna e lotta contro la discriminazione. Il programma mira inoltre a razionalizzare la spesa comunitaria per le politiche sociali e dell’impiego, migliorando nel contempo la visibilità e la coerenza di tali politiche. "Il programma ci aiuterà a realizzare una grande ambizione dell’Unione europea: quella di garantire l’accesso all’occupazione e pari opportunità per tutti" ha dichiarato Vladimír Špidla, commissario europeo per l’occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità, che ha aggiunto: “Progress ci fornisce gli strumenti di cui abbiamo bisogno per anticipare e affrontare in modo più efficace le sfide collettive alle quali l’Unione europea è chiamata a rispondere, attraverso una stretta collaborazione con i governi nazionali e con i nostri partner della società civile. Ora l’obiettivo è ottenere risultati concreti e apportare un effettivo valore aggiunto ai cittadini europei”. Progress, il cui avvio è previsto nel 2007, riprenderà e svilupperà alcune attività già iniziate nell’ambito di 4 programmi di azione comunitari che terminano nel 2006, riguardanti la lotta contro la discriminazione, la parità tra uomo e donna, le misure per promuovere l’occupazione e la lotta contro l’esclusione sociale. Il programma si concentrerà su attività aventi una forte dimensione europea, in modo da garantire un effettivo valore aggiunto a livello comunitario. Ad esempio potrà trattarsi di: studi europei per migliorare la conoscenza dei problemi sociali e occupazionali; attività di formazione di giuristi e operatori o attività di controllo dell’attuazione della legislazione e delle politiche comunitarie, in modo tale da favorirne un´applicazione coerente; costituzione di reti di esperti nazionali per favorire l’apprendimento reciproco e lo scambio di buone pratiche; sostegno ad alcune importanti reti di Ong attive a livello comunitario nel campo della lotta alla discriminazione e della promozione della parità uomo-donna; attività di sensibilizzazione alle politiche e alla legislazione sociale e del lavoro in tutta l´Unione europea. Una caratteristica essenziale di Progress sarà il partenariato con le autorità nazionali, con le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori e con le Ong. Un comitato di rappresentanti nazionali, che si riunirà per la prima volta il 12 dicembre, aiuterà la Commissione a dirigere l’esecuzione del programma. Progress si rivolge alle autorità nazionali, regionali e locali, ai servizi pubblici per l’impiego, alle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori. Potranno partecipare al programma anche le Ong, le università e gli istituti di ricerca, gli istituti di statistica e gli operatori del diritto. L’accesso al programma è aperto ai 27 Stati membri dell’Ue, ai paesi membri dell´Efta, ai paesi candidati e precandidati all’adesione. .  
   
   
QUARTA INDAGINE EUROPEA SULLE CONDIZIONI DI LAVORO: GLI ITALIANI SONO MENO SODDISFATTI DEL LORO LAVORO RISPETTO ALLA MAGGIOR PARTE DEI LAVORATORI EUROPEI  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2006 - I lavoratori in Italia sono meno soddisfatti delle loro condizioni di lavoro rispetto alla media dei lavoratori europei, questi sono i primi risultati della quarta Indagine europea sulle condizioni di lavoro. In Italia, oltre a un lavoratore su due afferma che le proprie capacità professionali corrispondono pienamente alle sue mansioni sul lavoro, ma solo un lavoratore su cinque si è vista offrire una formazione sulle competenze professionali nei 12 mesi precedenti. La nuova ricerca della Fondazione per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro rivela che tra i lavoratori italiani il sintomo sanitario più comune associato al lavoro è lo stress. I lavoratori italiani si lamentano di sintomi sanitari legati al lavoro (mal di schiena, cefalee, affaticamento generale) analogamente alla media dei loro colleghi nei 25 paesi dell’Unione europea, ma un numero significativamente più levato di lavoratori italiani (27%), rispetto al resto dell’Europa (22%), menziona lo stress quale sintomo sanitario principale connesso al lavoro. L’indagine rappresentativa punta i riflettori anche sulle prassi lavorative in quanto un lavoratore italiano su due (51%) godrebbe di sostegno e assistenza da parte dei colleghi rispetto ai due lavoratori su tre (67%) nel resto dell’Europa. L’assistenza da parte di un superiore gerarchico è ancor peggiore, il 34% rispetto al 56% per l’Ue25. Ciò si riflette anche a livelli comparativamente bassi di lavoro in gruppo sui luoghi di lavoro italiani; solo quattro lavoratori italiani su dieci (39%) riferiscono che il loro lavoro comporta una costante collaborazione di gruppo, rispetto ad una media di oltre cinque lavoratori su dieci (55%) nei rimanenti paesi dell’Unione europea a 25. ‘Questi primi risultati della Quarta indagine europea sulle condizioni di lavoro rivelano che in Italia negli ultimi cinque anni vi è stato un deterioramento delle condizioni di lavoro, almeno rispetto al resto dell’Europa,’ afferma Jorma Karppinen, direttore della Fondazione europea. ‘I decisori politici italiani sono confrontati alla sfida di raggiungere migliori livelli di occupazione e di qualità del lavoro, così come definiti nei criteri di Lisbona,’ Una nota positiva si registra invece quando la relazione rivela che, in Italia, le restrizioni per i fumatori sul luogo di lavoro sono risultate efficaci. Unitamente agli altri paesi europei nei cui luoghi di lavoro il fumo è stato bandito o limitato negli anni recenti (ad es. Irlanda, Paesi Bassi, Svezia), l’Italia presenta uno dei tassi più bassi di esposizione al fumo passivo sul luogo di lavoro, il 9% rispetto ad una media del 20% per l’Ue25. Le indagini europee sulle condizioni di lavoro della Fondazione, che si effettuano ogni cinque anni, forniscono uno sguardo valido nelle questioni di qualità del lavoro dal 1990. La quarta indagine presenta i punti di vista dei lavoratori su una vasta gamma di argomenti comprendenti l’organizzazione del lavoro, gli orari di lavoro, le pari opportunità, la formazione, la salute, il benessere e la soddisfazione del lavoro. Le interviste sono state svolte alla fine del 2005 con la partecipazione di circa 30 000 lavoratori in 31 paesi (l’Ue25, i due paesi candidati all’adesione, Bulgaria e Romania, nonché Croazia, Norvegia, Svizzera e Turchia). Www. Eurofound. Eu. Int/ewco/surveys/ewcs2005/index. Htm .  
   
   
SEMINARIO A FIRENZE CON INSEGNANTI DI TUTTA LA REGIONE “COME COSTRUIRE LA COSCIENZA EUROPEA ATTRAVERSO LA SCUOLA” 500MILA EURO PER PROGETTI CONDIVISI TRA STUDENTI TOSCANI E COETANEI EUROPEI  
 
Firenze, 11 dicembre 2006 - ´La scuola è un´officina di umanità´ , diceva nel 1600 il pedagogista Comenius, e se favorisce gli scambi e la conoscenza reciproca fra i ragazzi delle regioni d´Europa, diventa un potente volàno per costruire una coscienza europea nelle nuove generazioni. Per questo l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, ha annunciato stamani che la Regione ha destinato 500 mila euro ai progetti che favoriscono una dimensione europea dell´educazione per studenti e apprendisti toscani. Simoncini ha anche annunciato, ad una platea di insegnanti e presidi delle scuole toscane riuniti all´Auditorim del Consiglio regionale, la prossima uscita dei relativi bandi ed ha invitato le scuole a partecipare, sottolineando che i fondi, derivanti da economie di bilancio del Fondo Sociale Europeo, devono essere investiti entro il 2008. Per gli anni seguenti invece la Regione metterà a disposizione risorse che ha definito ´significative´, nell´ambito del 4% destinato alle relazioni interregionali e transnazionali per lavoro, formazione e istruzione, sulla quota spettante del Fondo Sociale Europeo, che per 7 anni ammonta a 670 milioni di euro. Il relativo programma è già stato trasmesso dalla Toscana, prima regione italiana, alla Commissione europea, che ha ora 4 mesi di tempo per concludere l´iter di approvazione. A maggio – ha aggiunto Simoncini – contiamo di poter rendere disponibili anche quei finanziamenti, che varranno per i 7 anni compresi fra il 2007 e il 2013 e di cui una parte significativa sarà destinata alle scuole. L´occasione per annunciare lo stanziamento è stata fornita dal workshop organizzato dalla Regione intitolato ´Roots and Wings: esperienze e prospettive per una dimensione europea dell´educazione´, tenuto stamani a Firenze nella sede dell´Auditorium del Consiglio Regionale. Il seminario ha permesso, tra l´altro, di presentare una nuova piattaforma digitale e un nuovo software (Piattaforma Ict First Class) di creazione svedese, che la Regione fornirà alle scuole interessate, e che le metterà in grado di far partecipare gli studenti, attraverso chat-line, scambio di documenti, lavoro in conferenza audio o video, ma in ambiente sicuro e protetto, di affrontare progetti condivisi insieme ai coetanei di altre regioni europee. Potremo sostenere – ha concluso Simoncini – sia i progetti già in corso, avviati nell´ambito di programmi come Socrates, Comenius ecc, sia le nuove iniziative che verranno presentate, anche a seguito degli ulteriori accordi di collaborazione siglati con le Regioni europee. In proposito Simoncini ha ricordato gli accordi sottoscritti la scorsa estate con la regione di Vastergotland in Svezia e con la Catalogna e ha annunciato che altri due, con Andalusia e Bretagna seguiranno a gennaio 2007. In programma anche un ulteriore accordo con il Galles. La mattinata ha permesso inoltre di fare il punto sul progetto Roots and Wings (così intitolato dalle parole di un vecchio proverbio degli indiani d´America, che recita ´prima le radici, poi le ali´) nato nel 1995 nell´ambito di una collaborazione fra Regione Toscana, Galles Ovest e contea di Vejle (Danimarca) e allargato dal 2001 anche alla regione di Steiemark (Austria) Olomouc (repubblica Ceca) Dublino (Irlanda) e Malmoe (Svezia). Ulteriori partner sono stati poi individuati in Francia, Cipro, Polonia, Romania, Turchia, Spagna e Islanda. Dall´inizio del progetto sono state coinvolte più di 120 scuole europee, con oltre 1000 insegnanti e 15mila sudenti. Oltre allo scambio epistolare e tramite chat-line e audiovideo conferenza, i progetti attuati dalla scuole toscane in partnership con quelle delle altre regioni europee, hanno potuto contare su scambi di esperienze e soggiorni di insegnanti e ragazzi, che hanno potuto frequentare le lezioni nelle regioni ospitanti e vissuto brevi ma intensi periodi nelle famiglie dei loro coetanei. .  
   
   
ERASMUS @ 20: LA COMMISSIONE AVVIA LE CELEBRAZIONI PER L´ANNIVERSARIO DEL SUO PROGRAMMA DI PUNTA IN MATERIA DI EDUCAZIONE  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2006 - José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea, e Ján Figel’, Commissario responsabile dell´istruzione e della formazione, hanno espresso oggi il loro plauso al programma Erasmus per il suo ruolo di motore trainante della modernizzazione dei sistemi dell´istruzione superiore in Europa. All´atto di avviare il 7 dicembre a Bruxelles le celebrazioni per il 20° anniversario del programma essi hanno auspicato che suo ruolo venga ulteriormente rafforzato. Il programma Erasmus incoraggia la mobilità degli studenti e degli insegnanti e promuove progetti di cooperazione transnazionale tra le università di tutta Europa. Il programma coinvolge attualmente nove istituzioni europee di istruzione superiore su dieci. Il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha affermato: “Erasmus è diventato qualcosa di più di un semplice programma in campo educativo. Esso dà ora a molti studenti delle università europee la possibilità di vivere per la prima volta in un paese straniero ed ha acquisito lo status di un fenomeno socioculturale. È un esempio eccellente di ciò che un´azione coordinata europea può raggiungere nel campo dell´istruzione e fa ben presagire per il successo del neo proposto Istituto europeo di tecnologia che – come Erasmus 20 anni fa – è un´iniziativa nuovissima impostata sulla concezione e sul convincimento che un´azione europea concertata produce un valore aggiunto maggiore della somma di singole iniziative per quanto eccellenti esse siano. ” Jan Figel’, Commissario europeo incaricato di Istruzione, formazione, cultura e multilinguismo, ha affermato: “Erasmus è stato e rimane un fattore chiave nell´internazionalizzazione e in un certo senso nella "europeizzazione” dei sistemi di istruzione superiore dell´Ue. I mesi trascorsi all´estero costituiscono anche una pietra miliare nelle vite di migliaia di persone: 80% dei partecipanti sono i primi della loro famiglia a trascorrere un periodo di studio all´estero”. Concludendo ha ribadito: “Tra le sfide che rimangono vi è il problema che la borsa Erasmus è ancora troppo esigua per consentire agli studenti provenienti da contesti economici meno avvantaggiati di beneficiare appieno del programma. La Commissione invita gli Stati membri ad accrescere il loro sostegno a Erasmus, ad aprirlo ad un numero maggiore di studenti, soprattutto quelli che provengono da situazioni meno privilegiate. ” Il programma Erasmus è stato adottato nel giugno 1987 e nel suo primo anno vi hanno partecipato 3 244 studenti. Nel 2005 il numero era salito a 144 032 studenti, ovvero quasi l´1% della popolazione studentesca europea. La proporzione è più elevata tra i docenti universitari, infatti la mobilità degli insegnanti Erasmus corrisponde all´1,9% della popolazione dei docenti in Europa e coinvolge cioè 20 877 persone. Nell´ultimo ventennio ben più di un milione e mezzo di studenti – 60% dei quali donne – ha beneficiato di borse Erasmus e la Commissione europea intende raggiungere entro il 2012 un totale di 3 milioni. Due aspetti chiave distinguono il programma Erasmus da altri programmi educativi dell´Ue: alcuni studi confermano che la partecipazione a Erasmus può costituire un importante vantaggio nella ricerca di un lavoro – un periodo di studio all´estero è considerato oggi un´esperienza preziosa dai datori di lavoro; Erasmus è stato, e continua ad esserlo, un motore del cambiamento per l´istruzione superiore europea. Esso ha contribuito a riconfigurare i sistemi dell´istruzione superiore in Europa ispirandosi al processo di Bologna, un´importante iniziativa volta a semplificare i diversi sistemi europei di istruzione superiore, e che copre attualmente 45 paesi. È interessante notare al proposito che tutte le università dell´Ue elencate nella classifica di Shanghai partecipano a Erasmus. Le celebrazioni per il programma Erasmus nel 2007 coincidono con quelle per il 50° anniversario dei Trattati di Roma. Il programma Erasmus spicca quale uno degli esempi più concreti e popolari dei progressi compiuti in cinquant´anni di integrazione europea. .  
   
   
BANDO DI GARA: PRESTAZIONI DI SERVIZI ESTERNI PER LO SVILUPPO, GLI STUDI E IL SOSTEGNO DEI SISTEMI D´INFORMAZIONE  
 
 Bruxelles, 11 dicembre 2006 - La direzione generale della Ricerca della Commissione europea ha pubblicato un avviso di preinformazione per un bando di gara per la fornitura di servizi interni («intra muros») ed esterni («extra muros») per la direzione generale della Ricerca, il Centro comune di ricerca e le agenzie esecutive per l´attività di ricerca, relativi allo sviluppo, agli studi e all´assistenza destinati a sistemi informatici. Il bando relativo alla presente gara d´appalto sarà pubblicato tra dicembre 2006 e marzo 2007. Per ulteriori indicazioni sulla preinformazione consultare il seguente indirizzo web: http://ted. Europa. Eu/udl?uri=ted:notice:246979-2006:text:it:html .  
   
   
UNA CONSULTAZIONE SUGLI STRUMENTI DI DIFESA COMMERCIALE LE PARTI INTERESSATE POTRANNO RISPONDERE FINO AL 31 MARZO 2007  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2006 - L’esecutivo europeo ha adottato il 6 dicembre un Libro verde che avvia una riflessione e una consultazione pubblica sull’applicazione degli strumenti di difesa commerciale dell’Unione europea, in un’economia mondiale in continuo cambiamento. Questo processo costituisce parte della nuova strategia della Commissione per la competitività europea. La presentazione del Libro verde sarà seguita da una consultazione delle parti interessate che andrà avanti fino al 31 marzo 2007. Dopo questo dibattito pubblico, Bruxelles comunicherà i risultati e, se necessario, proporrà ulteriori iniziative. “Agire contro le pratiche commerciali sleali è un elemento politico ed economico essenziale per la difesa del libero commercio, il mantenimento della competitività europea e il lavoro dei cittadini”, ha dichiarato il commissario per il commercio Peter Mandelson. “In un’economia mondiale in continua evoluzione, dobbiamo essere sicuri che i nostri strumenti per la difesa commerciale e il loro utilizzo siano compatibili con le nuove realtà della globalizzazione”. L’unione europea, come la maggior parte delle economie importatrici applica un sistema di strumenti di difesa commerciale o una serie di misure antidumping, antisovvenzioni e di salvaguardia per difendere i produttori europei dal commercio sleale e da cambiamenti radicali nei flussi di scambio. Il Libro verde della Commissione non chiama in causa il valore fondamentale degli strumenti attualmente disponibili, ma invita a una riflessione pubblica su un loro migliore impiego al fine di tutelare il lavoro e la crescita in un contesto caratterizzato dal continuo cambiamento dell’economia mondiale. Negli ultimi dieci anni l’economia europea e quella mondiale hanno affrontato cambiamenti strutturali di vasta portata. Oggi molte aziende europee producono beni al di fuori dell’Unione per poi importarli, mentre altre hanno delocalizzato alcune fasi del processo di produzione o utilizzano un sistema di forniture che si estende al di là del mercato europeo. Questi cambiamenti mettono in discussione le concezioni tradizionali di produzione e di interessi economici dell’Ue. Un processo di riflessione può aiutare ad assicurare che gli strumenti di difesa commerciale dell´Ue siano pienamente in linea con i mutamenti dell´economia mondiale e servano gli interessi economici generali dell´Ue. Alcuni dei temi chiave sollevati dal Libro verde includono: - La credibilità degli strumenti di difesa commerciale si basa sulla percezione che essi siano utilizzati nell’interesse economico generale dell’Ue. La consultazione chiede se questi strumenti che proteggono i produttori ed i lavoratori in Europa debbano anche tenere in considerazione la realtà di coloro che hanno delocalizzato la produzione e che importano nell’Ue e se ci sia bisogno di una mofica delle modalità attraverso le quali gli interessi dei consumatori sono tenuti in considerazione. - Nell’ambito delle regole dell’Omc, l’Europa possiede un margine di manovra per definire i dettagli del proprio sistema di difesa commerciale. La consultazione chiede se i criteri di apertura delle inchieste volte a determinare l’esistenza di dumping e il tipo e livello dei dazi imposti debbano essere rivisti. - Un’effettiva trasparenza è un requisito essenziale per la credibilità degli strumenti di difesa commerciale. Le regole comunitarie rappresentano un equilibrio tra la necessaria apertura nella conduzione delle inchieste e il bisogno di rispettare la confidenzialità dell’informazione commerciale. La consultazione chiede se la trasparenza del processo di difesa commerciale possa essere migliorata. - La consultazione chiede se sussistono particolari ostacoli alla partecipazione delle piccole e medie imprese alle inchieste di difesa commerciale e, in caso di risposta affermativa, come questi problemi potrebbero essere affrontati. .  
   
   
DOPO IL TEST NUCLEARE COREANO: IL CTBT A 10 ANNI DALL´ADOZIONE  
 
Milano, 11 dicembre 2006 - l´Ispi, in collaborazione con la Direzione Generale per gli Affari Politici Multilaterali ed i Diritti Umani del Ministero degli Affari Esteri, promuove il prossimo 14 dicembre a Milano (ore 9. 30 - 13. 00) una Tavola Rotonda dal titolo: "The Comprehensive Test Ban Treaty 10 Years After". I lavori - che saranno aperti da Boris Biancheri (Presidente, Ispi), Vittorio Craxi (Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri), Annalisa Giannella (Rappresentante personale dell´Alto Rappresentante per la Pesc sulla non proliferazione delle armi di distruzione di massa) e Tibor Toth (Segretario Esecutivo per la Commissione Preparatoria della Ctbto) - saranno focalizzati sulla rilevanza del Trattato complessivo sulla messa al bando dei test nucleari (Ctbt), soprattutto dopo il recente test nucleare coreano, e sulle sfide politiche che devono essere superate perché il Trattato possa entrare in vigore (programma allegato). Www. Ispionline. It .  
   
   
FORUM PACE 2006 TUTTI GLI ESSERI UMANI NASCONO LIBERI … 11-12-13-19 DICEMBRE 2006 GORIZIA - MONFALCONE - TRIESTE 58° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI  
 
Gorizia, Monfalcone, Trieste – 11 dicembre 2006 - Prende il via oggi Il Forum Pace 2006 che si svolgerà nelle giornate 11, 12, 13 e 19 dicembre dislocandosi in diversi spazi pubblici e istituzionali tra Gorizia, Monfalcone e Trieste, presente anche quest’anno per ribadire il proprio impegno in occasione del 58° anniversario della “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo” con un palinsesto articolato in numerosi eventi di carattere culturale, politico e artistico che evidenzieranno le connessioni tra il rispetto dei Diritti dell’uomo e la gestione delle risorse, dell’economia, delle strategie politiche, militari ed umanitarie. L’inaugurazione dell’evento si terrà a Gorizia, alle ore 10 , al Salone d’Onore di Palazzo Attems con un Convegno sull’immigrazione e sulla discussa e problematica situazione dei Centri di Permanenza Temporanea (Cpt). All’incontro parteciperanno numerosi relatori, moderati dall’assessore provinciale alla Pace, Marko Marincic. Si alterneranno sul tema Enrico Gherghetta, Presidente della Provincia di Gorizia, Giovanni Sammito, segretario provinciale e componente del Direttivo Nazionale del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia di Gorizia, Giovanni Iacono, avvocato dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, Gianfranco Schiavone, responsabile nazionale del Servizio Immigrazione e Asilo del Consorzio Italiano di Solidarietà, Mirella Manocchio, Pastora delle Chiese Metodiste di Udine e Pordenone, Ivano Strizzolo e Tana De Zulueta, quest´ultimi entrambi deputati del Parlamento Italiano. L’iniziativa, che terminerà alle 12. 30, prevede inoltre la visione di due Dvd – il corto “Passeranno anche stanotte” di M. Oleotto e “Il cantiere delle relazioni” prodotto dalla cooperativa Videomante di Trieste, nonchè la presentazione di due pubblicazioni, “Tutte le bugie del libero commercio. Ecco perché il Wto è contro lo sviluppo” e “Dal militare al civile. Ricerche e progetti per il recupero dei siti militari”. Nella stessa giornata a Trieste, alle ore 17 in via Valdirivo 30 si parlerà dei “Corpi civili di pace. Situazione regionale e nazionale” con i relatori Alberto L’abate, (Università di Firenze), referente di "Campagna Kossovo" e Massimo "Mao" Valpiana, direttore di "Azione Nonviolenta”, iniziativa a cura della Tavola della Pace del Friuli Venezia Giulia e del Comitato Pace, convivenza, solidarietà “Danilo Dolci” In serata, si ritorna al Kulturni Dom a Gorizia, dove si alterneranno diverse band sul palco della manifestazione collaterale “Squarci di Pace”, nell’ambito di Squarci Rock, un momento d’incontro e musica organizzato dall´Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Gorizia in collaborazione con undici Comuni della Provincia e il Centro Servizi Culturali Internazionali, patrocinata e sovvenzionata dall´Assessorato alla Cultura della Regione Fvg e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. A partire dalle ore 21 si esibiranno gli “Anna non vuole”, gruppo italo-sloveno che aprirà di fatto l´edizione 2007 di Squarci Rock e gli “Absinth”, band del monfalconese che presenterà un programma basato principalmente sui brani propri facenti parte del loro cd in fase di realizzazione, "A dark omen on human void". Durante la serata saranno inoltre premiati i migliori gruppi e musicisti della rassegna Squarci Rock 2006. Il Forum Pace continuerà poi il giorno successivo, martedì 12 dicembre dalle 10 alle 13. 30 alla Sala del Consiglio Provinciale di Gorizia, con il “Seminario transnazionale Italia – Croazia e Slovenia sul Diritto d’asilo”, in collaborazione con il Consiglio Italiano per i Rifugiati. In contemporanea a Trieste, al Liceo scientifico Oberdan si terrà una conversazione su Danilo Dolci, ad opera dei rappresentanti della Tavola della Pace, sul tema della non-violenza e dei diritti umani. Alle 17. 30, di nuovo a Gorizia alla Sala del Consiglio provinciale, si terrà il “Workshop italo-sloveno-croato per la cooperazione e la tutela dei rifugiati”. Martedì 19 dicembre infine, il Forum pace chiuderà il sipario a Trieste con una festa spettacolo per la riapertura del teatrino dell’ex Opp di Parco Basaglia e per il sostegno allo sviluppo della Campagna per gli Obiettivi del Millennio. La manifestazione è stata organizzata dall’assessorato alle Politiche giovanili della Provincia di Gorizia, in collaborazione con l’Assessorato alla Pace della Regione Friuli Venezia Giulia, il Crelp - Coordinamento Regionale Enti Locali per la Pace del Fvg, la Tavola regionale della Pace Fvg e il Consiglio Italiano per i Rifugiati. .  
   
   
2006 - RAPPORTO SULLA CONVERGENZA DEL DICEMBRE 2006 PREDISPOSTO DALLA BCE  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2006 - La Banca centrale europea (Bce) ha pubblicato 5 dicembre il Rapporto sulla convergenza, nel quale presenta la propria valutazione in merito alla convergenza economica e legale di nove Stati membri dell’Ue: Repubblica Ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Ungheria, Malta, Polonia, Slovacchia e Svezia. La Bce esamina se in tali paesi sia stato conseguito un alto grado di convergenza sostenibile sul piano economico e analizza la conformità con i requisiti di natura giuridica imposti alle banche centrali nazionali come condizione per divenire parte integrante dell’Eurosistema (convergenza legale). Nel redigere questo rapporto la Bce assolve l’obbligo – sancito all’articolo 122, paragrafo 2, in combinato disposto con l’articolo 121, paragrafo 1, del Trattato che istituisce la Comunità europea – di riferire al Consiglio dell’Unione europea (Consiglio dell’Ue) almeno una volta ogni due anni, o su richiesta di uno Stato membro con deroga, “sui progressi compiuti dagli Stati membri nell’adempimento dei loro obblighi relativi alla realizzazione dell’Unione economica e monetaria”. Sono al momento tredici gli Stati membri che non partecipano ancora a pieno titolo all’Unione economica e monetaria. Due di questi, Danimarca e Regno Unito, godono di uno status speciale definito nei protocolli allegati al Trattato; la redazione di rapporti sulla convergenza con riferimento a tali paesi è pertanto soggetta a richiesta da parte degli stessi. Altri due Stati membri, Lituania e Slovenia, sono stati esaminati su loro richiesta nel Rapporto sulla convergenza predisposto dalla Bce nel maggio 2006. Tenuto conto di tale rapporto e di quello presentato in parallelo dalla Commissione europea, il Consiglio dell’Ue ha deciso, su proposta della Commissione, di abrogare la deroga della Slovenia, che potrà quindi adottare l’euro il 1º gennaio 2007. La deroga della Lituania resta invece inalterata. L’esame di tale paese non figura tuttavia nel rapporto pubblicato in data odierna, in quanto già effettuato nel corso del 2006. Il Rapporto sulla convergenza elaborato dalla Bce è reperibile nel sito Internet di quest’ultima (http://www. Ecb. Int) in diciannove lingue dell’Unione europea. .  
   
   
BCE: TASSO D’INTERESSE BASE AL 3,50%  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2006 - Nella riunione del 7 dicembre il Consiglio direttivo della Bce ha adottato le seguenti decisioni di politica monetaria. Il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema è innalzato di 25 punti base, al 3,50%, a decorrere dall’operazione con regolamento il 13 dicembre 2006. Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale è innalzato di 25 punti base, al 4,50%, con effetto dal 13 dicembre 2006. Il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale è innalzato di 25 punti base, al 2,50%, con effetto dal 13 dicembre 2006. .  
   
   
ASTA RIACQUISTO TITOLI DI STATO  
 
Roma, 11 dicembre 2006 - Il Mef comunica che procederà, in data 13 dicembre 2006, ad un rimborso anticipato di titoli di Stato tramite un´asta di riacquisto riservata agli operatori specialisti in titoli di Stato, che si svolgerà presso la Banca d´Italia. Tale operazione utilizzerà le eccedenze di cassa presenti sul Conto Disponibilità del Tesoro presso la Banca d´Italia. Oggetto dell´asta saranno Btp in scadenza tra il 2007 e il 2010 e Cct in scadenza tra il 2008 e il 2010. Il Mef acquisterà fino ad un massimo di sei titoli, in relazione alle condizioni di mercato. Con successivo comunicato in data 12 dicembre 2006 saranno definiti i titoli oggetto dell´asta. Il regolamento delle operazioni sarà effettuato il 18 dicembre 2006. .  
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 11 dicembre 2006 - Il Mef ha disposto per il giorno 12 dicembre 2006, con regolamento 15 dicembre 2006, un´asta di Bot:
importo (in milioni di euro) scadenza giorni
Annuali 5. 000 14. 12. 2007 364
Si ricorda che, in seguito all´assenza di specifiche esigenze di cassa, il giorno 12 dicembre 2006 non verrà offerto il Bot trimestrale. E´ da tener presente che il 15 dicembre 2006 vengono a scadere Bot per 7. 500 milioni di euro, tutti relativi al titolo annuale. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 12 dicembre 2006, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. La circolazione dei Bot al 30 novembre 2006 era pari a 138. 230 milioni di euro, di cui 2. 500 milioni di euro a 243 giorni, 2. 500 milioni di euro a trimestrali, 54. 230 milioni di euro semestrali e 79. 000 milioni di euro annuali. . .
 
   
   
CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE EUROPEA DÀ PARERE FAVOREVOLE SULLA JOINT VENTURE PROPOSTA TRA IL GRUPPO FIAT E IL CRÉDIT AGRICOLE  
 
 Bruxelles, 11 dicembre 2006 - La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, la costituzione di una joint venture tra la banca francese Crédit Agricole e la Fiat Auto, consociata del gruppo italiano Fiat. Dopo l´esame del caso, la Commissione ha concluso che l´operazione proposta non ostacolerà in misura rilevante la concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo (See) né in una sua parte sostanziale. Il Crédit Agricole è una società francese operante in tutto il mondo principalmente nel settore dei servizi bancari, finanziari e assicurativi. La Fiat Auto produce automobili dei marchi Fiat, Lancia e Alfa Romeo, vendute in tutto il mondo. Con l´operazione proposta, Fiat Auto e Crédit Agricole intendono acquisire il controllo congiunto di Fidis Retail, una società attualmente di proprietà di quattro banche italiane, che finanzia i clienti finali per l´acquisto di automobili. Successivamente, il gruppo Fiat trasferirà a Fidis Retail, che cambierà la sua ragione sociale in Fiat Auto Financial Services (Fafs), le sue consociate operanti nel finanziamento di concessionari per l´acquisto di automobili e nei servizi di gestione delle flotte. Le parti svolgono le medesime attività di finanziamento di clienti finali per l´acquisto di automobili in Francia, Germania, Grecia, Italia, Polonia, Portogallo e Paesi Bassi, di finanziamento di concessionari per l´acquisto di automobili in Francia, Polonia, Portogallo Grecia e Italia e nel leasing di autoveicoli industriali e in servizi di gestione delle flotte in Francia. Tuttavia, la concentrazione proposta non dovrebbe suscitare preoccupazioni sul mercato orizzontale all´interno del See, tranne sui mercati francese e greco del finanziamento di clienti finali per l´acquisto di automobili. Considerate la posizione delle parti su questi mercati, la scarsa sovrapposizione delle loro attività in Francia e la presenza di forti concorrenti, è improbabile che l´operazione proposta costituisca un grave ostacolo per l´effettiva concorrenza su tali mercati. Tale operazione inciderà anche su vari mercati verticali, essenzialmente in Italia. Il gruppo Fiat fabbrica autoveicoli e li vende all´ingrosso, mentre la joint venture finanzierà commercianti per l´acquisto di autoveicoli, si occuperà del leasing di autoveicoli industriali e presterà servizi di gestione delle flotte. Tuttavia, prima dell´operazione vi erano già relazioni verticali tra il gruppo Fiat e la joint venture, mentre su questi mercati il Crédit Agricole ha una presenza marginale. È quindi improbabile che l´operazione proposta costituisca un grave ostacolo per l´effettiva concorrenza su tali mercati. Maggiori informazioni sul caso in oggetto sono disponibili sul seguente sito: http://ec. Europa. Eu/comm/competition/mergers/cases/index/m88. Html#m_4420 .  
   
   
RATING: VELTRONI, “E’ RICONOSCIMENTO DELLA CREDIBILITA’FINANZIARIA DI ROMA”  
 
 Roma, 11 dicembre 2006 - “La notizia conferma il buon tasso di sviluppo economico di Roma e la credibilità finanziaria del Comune”. Così il sindaco di Roma Walter Veltroni commenta la conferma del rating A+ con outlook stabile assegnato da Standard&poor’s al Comune di Roma. “Ritengo molto positivo per Roma il riconoscimento della capacità di aumentare nei prossimi due anni il proprio autofinanziamento – aggiunge l’assessore al Bilancio del Comune di Roma Marco Causi – che servirà a ridurre il ricorso al nuovo indebitamento. L’autonomia finanziaria del Comune di Roma, misurata dalla quota percentuale delle entrate proprie sul totale delle entrate, è cresciuta tra il 2002 e il 2005 da 58,5% al 65,7%. Nel periodo 2001 – 2005, l’incidenza degli oneri finanziari sulle entrate correnti si è ridotta dal 22,5 % al 14,9%”. “Il giudizio dell’agenzia internazionale di rating sulla solidità finanziaria del Comune dipende dal buon andamento dell’economia della città - continua Veltroni - e riflette la valutazione positiva degli analisti in merito al circolo virtuoso che si è innestato tra l’azione pubblica locale e la crescita economica, e che rende strutturalmente più solida la finanza comunale”. La struttura del debito del Comune di Roma è stata progressivamente irrobustita negli ultimi anni, con una riduzione significativa degli oneri finanziari, sia in termini di spesa per interessi che in termini di rimborso delle quote capitale. Nel corso degli ultimi mesi si è tratto, inoltre, pieno beneficio da tassi a lungo termine ai loro minimi storici. Al momento, quasi l’80% dell’esposizione debitoria del Comune è indicizzata al tasso fisso e la volatilità della spesa per interessi è quindi estremamente modesta. “Tra il 2001 e il 2005 la riduzione degli oneri finanziari ha consentito di creare maggiori risorse da destinare alla spesa corrente dei servizi comunali – conclude Veltroni - compensando in parte la contrazione dei trasferimenti”. . .  
   
   
CAPITALIA: VICENDA BAGAGLINO/ITALCASE  
 
Roma, 11 dicembre 2006 – Nella serata del 7 dicembre il Tribunale di Brescia ha emesso la sentenza relativa alla vicenda Bagaglino/italcase che ha visto condannati, tra gli altri, il Presidente di Capitalia Cesare Geronzi per il reato di bancarotta semplice e il Consigliere Roberto Colaninno per i reati di bancarotta semplice e preferenziale. Tale pronuncia, di cui è noto solo il dispositivo e non le motivazioni, comporta la sospensione dall’esercizio delle funzioni di amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione di Capitalia, già convocato per il giorno 11 dicembre p. V. Esaminerà l’argomento per le conseguenti deliberazioni con particolare riguardo alla convocazione dell’Assemblea ai sensi dell’art. 6 del D. M. 18 marzo 1998, n. 161 .  
   
   
CAPITALIA: NOMINATO IL NUOVO CDA  
 
Roma, 11 dicembre 2006 - L´assemblea degli Azionisti, riunitasi il 5 dicembre in sede ordinaria sotto la presidenza di Cesare Geronzi, ha confermato in venti i componenti il Consiglio di Amministrazione ed ha nominato Amministratori, che resteranno in carica per tre esercizi fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2008, i Signori Cesare Geronzi, Paolo Cuccia, Paolo Savona, Matteo Arpe, Gabriel M. Marino, Alberto Rossetti, Walter Vezzosi, Massimo Pini, Salvatore Mancuso, Ernesto Monti, Pierluigi Toti, Carlo Saggio, Pasquale Cannatelli, Carlo Colaiacovo, Roberto Colaninno, Alfio Marchini, Paolo Fresco, Paolo Mariotti, Silvio Bianchi Martini, Ahmed A. Menesi. (1) Il nuovo Consiglio di Amministrazione si riunisce oggi 11 dicembre. .  
   
   
BIPIEMME INCORPORA BIPIEMME IMMOBILI SPA  
 
Milano, 11 dicembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano, nella riunione del 5 dicembre, ha deliberato di approvare, in termini generali, l´operazione di fusione per incorporazione - ai sensi dell´art. 2505 cod. Civ. - della Bipiemme Immobili S. P. A. (società immobiliare del Gruppo di cui la Banca detiene il 90,89% del capitale sociale) nella stessa Bipiemme, previa acquisizione della quota residua del 9,11% del capitale attualmente in capo alla Banca di Legnano S. P. A. , a sua volta controllata al 93,51% dalla Banca Popolare di Milano. L´operazione, non rientrante nelle condizioni previste dall´art. 71-bis del Regolamento Emittenti Consob e i cui termini dettagliati verranno resi noti non appena disponibili e comunque in occasione dell´approvazione del "Progetto di Fusione" da parte delle due Società interessate, verrà sottoposta - previa autorizzazione dell’Organo di Vigilanza - all´Assemblea Straordinaria dei Soci, presumibilmente in occasione dell´Assemblea Ordinaria di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2006. Grazie a tale operazione - che si inserisce nelle attività di razionalizzazione organizzativa previste nel Piano Strategico 2007-2009 - verrà assicurato alla Capogruppo un presidio unitario della gestione degli immobili. .  
   
   
CONSOB, OPA RESIDUALE SU AZIONI BANCA FIDEURAM: DETERMINAZIONE DEL PREZZO E PUBBLICAZIONE DEL DOCUMENTO D´OFFERTA  
 
Roma, 11 dicembre 2006 - La Consob ha fissato in 5 euro per ogni azione il prezzo dell´offerta pubblica di acquisto residuale che Eurizon Financial Group spa è tenuta a promuovere, ai sensi dell´articolo 108 del Tuf, sulle azioni ordinarie di Banca Fideuram spa. A seguito dell´offerta pubblica volontaria svoltasi nel periodo 21 agosto - 25 ottobre 2006, infatti, Eurizon Financial Group è giunto a detenere una partecipazione pari al 92,5% del capitale sociale dell´emittente, circostanza che ha determinato l´obbligo di opa residuale. La Commissione ha ritenuto che sussistano i presupposti per l´applicazione dell´art. 50, comma 5 del regolamento emittenti ed ha determinato il prezzo dell´opa residuale in misura pari a quello della precedente offerta. Ciò in considerazione del fatto che le adesioni all´offerta totalitaria hanno superato la soglia del 70% delle azioni che ne costituivano oggetto, e tenuto conto delle informazioni disponibili e della dichiarazione rilasciata dalla società di revisione. La Commissione ha contestualmente consentito la pubblicazione del documento informativo relativo all´opa residuale sulle azioni Banca Fideuram. L´operazione ha ad oggetto 73. 506. 652 azioni ordinarie attualmente in circolazione, pari al 7,5% del capitale dell´emittente, con esclusione di 894. 128. 639 azioni detenute direttamente dall´offerente (pari al 91,21% del capitale) e di 12. 655. 273 azioni (pari a circa l´1,29% del capitale) detenute dalla stessa Fideuram. L´offerta si inserisce nel progetto di riorganizzazione societaria e di riassetto del gruppo Eurizon ed è finalizzata all´acquisto della totalità delle azioni Fideuram ed al successivo delisting dell´emittente, come dichiarato dall´offerente all´atto del lancio dell´offerta volontaria e confermato con il comunicato diffuso lo scorso 9 novembre. Il periodo di adesione all´offerta avrà inizio il 12 dicembre e termine il 18 gennaio 2007. Le azioni Banca Fideuram saranno revocate dalla quotazione a decorrere dal 24 gennaio 2007. Il documento informativo riporta il comunicato dell´emittente, con il quale gli amministratori di Banca Fideuram hanno espresso, in data 29 novembre 2006, un parere favorevole all´operazione. Nel paragrafo "Avvertenze" sono riportati gli elementi essenziali dell´operazione, unitamente agli elementi utili per l´apprezzamento dell´offerta residuale. Il testo integrale della delibera n. 15662 del 5. 12. 2006 di determinazione del prezzo è disponibile sul sito internet della Consob. .  
   
   
BANCA FIDEURAM PROMUOVE ADVANCED CAPITAL II  
 
Roma, 11 dicembre 2006 - Dall’ 8 novembre al 14 dicembre 2006 Banca Fideuram promuove “Advanced Capital Ii”, il fondo di fondi private equity rivolto agli investitori qualificati e realizzato da Advanced Capital Sgr, la prima società di gestione indipendente di fondi di fondi di private equity internazionali in Italia. Advanced Capital Ii è un fondo chiuso che Banca Fideuram ha scelto di promuovere presso la propria clientela Hnw attraverso la Rete dei suoi private banker, per distinguersi nell’innovazione, ampliando la gamma degli investimenti alternativi finora dedicati prevalentemente agli operatori istituzionali. Cos’è il private equity? Strumento di investimento di lungo termine fortemente decorrelato dall’andamento dei mercati finanziari, il private equity è considerato a pieno titolo un’asset class “alternativa”. Si tratta di un investimento di natura finanziaria/industriale che consiste nell’acquisizione di partecipazioni di controllo nel capitale azionario di imprese (piccole e medie dimensioni) quotate e non, con l’obiettivo di valorizzare le stesse per poi dismetterle mediamente nell’arco di 3-5 anni. L’acquisizione di valore dipende dal miglioramento dei fondamentali e solo limitatamente dal mercato. Perché un fondo di fondi? Sono tre le ragioni che suggeriscono un investimento in un fondo di fondi: la diversificazione, la capacità del gestore nel selezionare i fondi sottostanti e la capacità di entrare nei migliori fondi ad invito il cui accesso richiede normalmente investimenti per importi rilevanti. In particolare Advanced Capital Ii, attualmente già investito in 7 partnership di private equity (tra cui The Blakstone Group – Texas Pacific Group – Bain Capital), offre una diversificazione al fine di migliorare il rapporto rischio/rendimento dell’investimento per: settori industriali; aree geografiche; fasi di sviluppo delle aziende; gestori. Le peculiarità dell’offerta - Il fondo di fondi Advanced Capital Ii è un fondo riservato agli investitori qualificati. La promozione è indirizzata solo ai clienti con particolare esperienza e conoscenza di operazioni in strumenti finanziari e in grado di impegnare un minimo di € 250. 000 fino alla scadenza del fondo (9 anni), valutando con cognizione le peculiarità e le potenzialità di rischio/rendimento dello strumento. Accanto agli investitori istituzionali di rilevanza europea sono già sottoscrittori del fondo, a titolo individuale, alcune delle principali famiglie del capitalismo italiano. Le caratteristiche del fondo Advanced Capital Ii - Il periodo entro il quale è possibile sottoscrivere termina il 14 dicembre 2006; l’investimento dell’importo, corrispondente al valore nominale complessivo sottoscritto, avviene in più soluzioni con un meccanismo di “richiami” di capitale da parte dell’Sgr; le somme investite ed i proventi degli investimenti effettuati vengono accreditati ai sottoscrittori in più soluzioni nell’arco della vita del fondo; la durata dell’investimento è di dieci anni a partire dal 5 dicembre 2005 (dunque circa nove per chi sottoscrive in questo periodo) e non è possibile la liquidazione anticipata. .  
   
   
FIDEURAM STARS PARTE CON “SPRINT CERTIFICATE”  
 
Roma, 11 dicembre 2006 - Dal 6 al 19 dicembre 2006 verrà collocato da Banca Fideuram “Sprint Certificate” il primo Certificate della nuova Piattaforma Fideuram Stars che offre opportunità di investimento a 360°. Nell’ambito della piattaforma Fideuram Stars saranno sviluppati tre filoni di prodotto a 3, 6 e 9 anni: Trend Certificates finalizzati a cogliere le opportunità finanziarie del momento; Coupon Certificates caratterizzati da interessanti strutture con cedole; Market Certificates che consentono la partecipazione alla performance di determinati mercati offrendo contestualmente una protezione parziale o totale del capitale. Sarà inserita, su alcuni di questi strutturati, in particolare su quelli a lunga scadenza, un’opzione (denominata Golden Goal) che consentirà di tornare in possesso del capitale investito prima della scadenza naturale del Certificate al raggiungimento di determinati obiettivi di rendimento. La caratteristica del nuovo “Sprint Certificate” è di consentire agli investitori di partecipare all’andamento dei mercati avvalendosi di strutture derivate particolarmente evolute. L’emissione sarà affidata a Citibank International Plc, la maggiore istituzione finanziaria mondiale. A chi si rivolge - Sprint Certificate si rivolge all’investitore che, in un orizzonte di medio periodo, si attende un andamento positivo e poco volatile dei mercati azionari europei e giapponesi. Cosa offre - Offre ai clienti la possibilità di esporsi in modo controllato ai mercati azionari europei e giapponesi tramite l’investimento in un titolo con scadenza massima a 6 anni la cui struttura di pagamento è legata agli indici Dj Eurostoxx50 e Nikkei225. In particolare consente di: realizzare un rendimento del 6,5% annuale in caso di rialzo contestuale degli indici, e in questo caso si ottiene anche il rimborso anticipato del capitale versato; beneficiare a scadenza del rimborso del capitale versato e di un rendimento che è pari al massimo tra il 39% e la performance media degli indici, nel caso in cui gli indici non siano mai scesi al di sotto del 60% del loro valore iniziale. Come funziona - Rimborso anticipato (opzione Golden Goal): il Certificate rimborsa anticipatamente il capitale versato (capitale investito + commissioni) se alle date di rilevazioni annuali i livelli dei due indici sono superiori al loro livello iniziale e contestualmente viene corrisposta una cedola del 6,5% per il numero di anni trascorsi dalla partenza; Rimborso a scadenza: Se il certificate non ha rimborsato anticipatamente, a scadenza sono possibili due scenari: 1. Se entrambi gli indici sottostanti sono sempre stati al di sopra del 60% del proprio valore iniziale, l’importo rimborsato sarà pari al 100% del capitale versato più il valore massimo tra 39% e la performance del basket a scadenza; 2. Se almeno uno dei due indici è sceso in qualunque rilevazione (giornaliera) al di sotto del 60% del proprio valore iniziale, l’importo rimborsato sarà pari al valore del basket a scadenza. E’ opportuno ricordare che l’investimento non garantisce in modo incondizionato la restituzione del capitale versato e il pagamento delle cedole. Infatti, come specificato, la restituzione del valore capitale investito è garantita unicamente qualora gli indici di riferimento non subiscano, durante la vita del certificate, una riduzione uguale o superiore al 40%. Come si sottoscrive - L’importo minimo di sottoscrizione è pari a € 5. 000 e può essere aumentato in multipli di € 1. 000 già comprensivo delle commissioni di sottoscrizione (che saranno fissate in prossimità dell’avvio del collocamento ed indicativamente peri al 7%). Non sono previste commissioni di gestione. .  
   
   
GRUPPO AZIMUT: RACCOLTA NETTA DI RISPARMIO GESTITO IN NOVEMBRE: 82,6 MILIONI DI EURO LA RACCOLTA TOTALE DA INIZIO ANNO SUPERA 1,5 MILIARDI DI EURO  
 
Milano, 11 Dicembre 2006 - Il Gruppo Azimut ha registrato nel mese di Novembre 2006, una raccolta netta di risparmio gestito positiva per il 60° mese consecutivo per oltre 82 milioni di euro, quasi totalmente sui fondi flessibili che rappresentano oltre il 46% delle masse in fondi comuni. Da inizio anno il patrimonio in gestione è cresciuto di oltre il 18%. Nel settore fondi da inizio 2006 Azimut realizza il miglior risultato tra gli operatori italiani collocandosi solamente dopo Jp Morgan; nello stesso periodo il settore in Italia (Assogestioni) ha registrato deflussi per quasi 17 miliardi di euro. In linea con il mese precedente la crescita del fondo lussemburghese multicomparto Az Fund.
Dati attività Gruppo Azimut - Novembre 2006
Dati in Euro Raccolta Novembre Patrimonio al 30. 11. 2006 o% nel 2006
Fondi Azimut Sgr -907. 530. 278 8. 122. 757. 809 -11,6
Fondi Az Fund 945. 284. 866 4. 366. 658. 298 125,7
Gestioni patrimoniali e altre gestioni ,-24. 994. 911 774. 840. 567 6,5
Assicurazioni Az Life 27. 362. 350 1. 072. 788. 950 47,6
Hedge Funds 15. 582. 133 539. 196. 576 394,1
Totale gestito netto* 82. 599. 715 13. 066. 476. 752 18,2
Risparmio amministrato -7. 662. 601 586. 834. 610 8,6_
Totale Raccolta Netta e Aum 74. 937. 114 13. 653. 311. 362 17,8
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BANCA ITALEASE S.P.A.: AUMENTI DI CAPITALE SOCIALE DI ALCUNE SOCIETA’ CONTROLLATE  
 
Milano, 11 ottobre 2006 - Banca Italease, ai fini della migliore allocazione di capitale del Gruppo e per sostenere il forte sviluppo dell’attività delle controllate, ha definito un programma di aumenti di capitale, da realizzarsi entro il 31 dicembre 2009, per un ammontare complessivo di 156,82 milioni di euro, a favore delle società controllate Italease Factorit, Mercantile Leasing, Italease Network ed Italeasing. .  
   
   
BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE, BANCA REGIONALE EUROPEA: APRE LA FILIALE DI MENTONE  
 
Milano, 11 dicembre 2006 - Il 6 dicembre è stata aperta a Mentone una nuova filiale della Banca Regionale Europea, Gruppo Banca Lombarda e Piemontese, che si affianca a quella di Nizza, operativa da tre anni. La sede è nella centrale Avenue de Verdun, 21; direttore è Claudio Cuniberti. Obiettivo della Banca Regionale Europea è assistere la clientela italiana con interessi sulla Costa Azzurra, per la quale Mentone è uno tra i principali punti di riferimento. L´apertura di un conto puಠessere richiesta anche dall´Italia, presso tutte le filiali della banca. Di particolare interesse i servizi nel settore immobiliare: chi possiede un appartamento potrà effettuare tutti i relativi pagamenti (dalla taxe foncière alle bollette alle quote condominiali) attraverso il nuovo conto, disponendo i versamenti direttamente dall´Italia. Chi desidera acquistare una casa potrà richiedere mutui e finanziamenti alle condizioni del mercato francese, molto interessanti, con il vantaggio della consulenza della banca, che conosce bene il settore immobiliare locale. La Filiale di Mentone sarà aperta anche il sabato mattina, con personale di lingua italiana. .  
   
   
UBS FINALIZZA L’ACQUISIZIONE DI BANCO PACTUAL S.A.  
 
Zurigo / New York, 11 dicembre 2006 - Ubs ha annunciato il 4 dicembre di aver finalizzato l’acquisizione di Banco Pactual S. A. Ubs ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie da parte delle autorità competenti al fine di finalizzare questa transazione. Da oggi la società opera in Brasile sotto il marchio di Ubs Pactual e offre servizi nell’ambito dell’investment banking, della gestione di attivi e della gestione patrimoniale in America latina. Huw Jenkins, Chairman e Ceo dell’Investment Bank di Ubs, ha dichiarato: “Questa transazione sottolinea il nostro continuo impegno nell’espansione sui mercati emergenti. Il nostro team presso Ubs Pactual aggiunge un notevole gruppo di talenti alla nostra società e ci consentirà di proporre la nostra offerta di servizi su scala mondiale a questa importante base di clientela nella regione. ” Andre Esteves, Chairman e Ceo d’Ubs Latin America, ha affermato: “La finalizzazione di questa transazione rappresenta una tappa importante per l’espansione di Ubs in America latina. Il nostro posizionamento da leader sui mercati dei capitali, nell’analisi finanziaria, nella consulenza, nella gestione patrimoniale e nella gestione di attivi ci consentirà di sviluppare l’istituto finanziario leader nella regione. ” In Brasile Ubs Pactual impiega circa 750 collaboratori ripartiti nei suoi uffici a Rio de Janeiro, San Paolo, Belo Horizonte e Recife. .  
   
   
LOCAT SPA HA LANCIATO CON SUCCESSO LA SUA QUARTA CARTOLARIZZAZIONE DI LEASING PER EURO 2 MILIARDI RAFFORZANDO LA LEADERSHIP EUROPEA DEL GRUPPO UNICREDIT NELLE ABS  
 
Milano, 11 dicembre 2006 - Locat è leader in Europa per quanto riguarda la cartolarizzazione di crediti derivanti da contratti di leasing. Questa emissione, di importo complessivo pari a circa 2 miliardi di euro, rappresenta la quarta cartolarizzazione pubblica di tale classe di assets effettuata in Italia dal Gruppo Unicredit. L´operazione ha ad oggetto crediti performing derivanti da canoni di leasing ceduti alla società veicolo Locat Sv Srl (l´emittente). La strutturazione dell´operazione è stata curata da Unicredit Markets & Investment Banking (attraverso Unicredit Banca Mobiliare Spa), in qualità di Sole Arranger. I titoli sono stati collocati presso investitori internazionali dai Joint Lead / Joint Book Runners Hsbc Bank plc, Merrill Lynch International ed Unicredit Markets & Investment Banking (attraverso Bayerische Hypo und Vereinsbank Ag e Unicredit Banca Mobiliare Spa). L´operazione è stata preceduta da un esteso roadshow agli investitori che ha toccato le principali città europee (Milano, Londra, Parigi, Dublino, Francoforte). I titoli hanno le seguenti caratteristiche: Classe A1: € 400 milioni, rating atteso Aaa/aaa (Moody´s/s&p), vita media attesa 1,99 anni, coupon Euribor 3m + 8 bps; Classe A2: € 1. 348 milioni, rating atteso Aaa/aaa (Moody´s/s&p), vita media attesa 4,93 anni, coupon Euribor 3m + 16 bps; Classe B: € 152 milioni, rating atteso A2/a (Moody´s/s&p), vita media attesa 10,72 anni, coupon Euribor 3m + 35 bps; Classe C: € 64 milioni, rating atteso Baa2/bbb (Moody´s/s&p), vita media attesa 10,75 anni, coupon Euribor 3m + 60 bps; I titoli, con scadenza legale 2028, saranno quotati presso la borsa di Dublino. Hanno partecipato all´operazione circa 90 investitori. A chiusura dei book, per la classe A1 risultava una richiesta pari all´intero ammontare offerto, per la Classe A2 pari a 2,3 volte, per la classe B pari a 1 volta e per la Classe C pari a 2 volte. La distribuzione geografica degli assegnatari è risultata particolarmente diversificata; oltre alla partecipazione degli investitori francesi, significativa è stata la partecipazione degli investitori tedeschi oltre agli investitori inglesi. L´operazione rafforza ulteriormente la strategia del Gruppo Unicredit volta ad ampliare le proprie fonti di finanziamento sia in termini di investitori sia di diversificazione degli strumenti, fornendo così raccolta a lungo termine, a costi efficienti, per la crescita degli assets. .  
   
   
STUDIO DI UBS WEALTH MANAGEMENT RESEARCH: "UBS GLOBAL OUTLOOK" 2007 NEL 2007 L’ECONOMIA STATUNITENSE E QUELLA EUROPEA PERDERANNO SLANCIO, MENTRE L’ASIA METTERÀ A SEGNO UNA CRESCITA VIGOROSA  
 
Zurigo / Basilea, 4 dicembre 2006 - Lo studio di Ubs Wealth Management Research esamina le prospettive economiche globali per il 2007. Negli Stati Uniti si profila lo spettro del rallentamento congiunturale. Altre regioni del mondo presentano parimenti prospettive di crescita meno favorevoli rispetto al 2006. Lo studio analizza le possibili ripercussioni del rallentamento dell’economia statunitense sui mercati finanziari, mettendo in evidenza le opportunità e i rischi per le diverse categorie di attivi e i vari mercati nel 2007. Rallentamento della crescita negli Stati Uniti - Gli analisti Ubs preannunciano da oltre un anno un rallentamento dell’economia statunitense e adesso questo scenario si sta materializzando. Per il 2007 gli analisti Ubs prevedono una crescita Usa inferiore al livello atteso dalla maggior parte degli altri specialisti del settore. Mentre le altre principali economie mondiali saranno influenzate dal rallentamento statunitense, la loro domanda interna dovrebbe continuare a sospingere la crescita globale. In questo difficile contesto, gli investitori saranno più attenti ai rischi e ogni notizia economica o evento politico sfavorevole potrà generare temporanee correzioni del mercato. Non si profila ancora il rallentamento delle economie asiatiche - Il 2006 è stato un altro anno memorabile per l’Asia. I mercati azionari hanno fatto segnare un rialzo di oltre il 25% da inizio anno e la crescita economica supererà probabilmente quella dello scorso anno. Sebbene gli analisti Ubs aspettano un contesto leggermente più difficile nel 2007, ritengono che l’attuale rallentamento in atto negli Stati Uniti non avrà ripercussioni significative sull’andamento delle economie asiatiche. La Cina e la maggior parte degli altri Paesi saranno frenati dal ridimensionamento della crescita delle esportazioni, ma ciò sarà in parte compensato da un aumento della domanda interna. Inoltre, pur essendo improbabile che nel 2007 si registrino performance simili a quelle di quest’anno, ad eccezione del rallentamento dei consumi Usa, gli altri fondamentali che trainano i mercati asiatici rimarranno positivi. Gli analisti Ubs aspettano un ulteriore apprezzamento delle valute della regione, il cui rialzo è iniziato nel 2006 e continuerà nel 2007. Area dell’euro: prospettive meno favorevoli - La crescita economica ha registrato una marcata accelerazione nel 2006, sostenuta soprattutto dalla ripresa della spesa per investimenti. La crescita del Pil per l’intero 2006 dovrebbe essere la più vigorosa degli ultimi sei anni. Il recupero si è rafforzato nel corso del 2006 e sussistono le condizioni per una prosecuzione della fase di rialzo nel 2007. Tuttavia, la politica economica sta diventando meno propizia ad un proseguimento della crescita, in particolare a causa dell’aumento dei tassi d’interesse e dell’inasprimento della politica fiscale. Se a ciò si aggiunge il rallentamento ciclico in atto negli Stati Uniti, questi fattori dovrebbero mettere un freno temporaneo all’espansione dell’area dell’euro nel 2007. Svizzera: i consumi saranno il principale motore della crescita nel 2007 - Dopo un 2006 eccezionalmente positivo, gli analisti Ubs ritengono che il ritmo di crescita dell’economia Svizzera sarà più moderato nel 2007, principalmente in ragione delle prospettive congiunturali poco favorevoli per gli Stati Uniti e l’area dell’euro. Gli analisti Ubs prevedono che il calo delle esportazioni e della spesa per investimenti comporterà probabilmente un rallentamento del tasso di espansione. Le prospettive della spesa per consumi rimangono per contro positive. Gli analisti di Ubs prevedono che nel 2007 l’economia svizzera manterrà un ritmo di crescita sostenuto, sospinta dai consumi privati in un contesto di dinamiche occupazionali e salariali favorevoli. Le azioni globali sono in grado di sovraperformare le obbligazioni globali - Nonostante il rallentamento del tasso di crescita Usa, gli analisti di Ubs sono ottimisti circa le prospettive delle azioni per i prossimi due a tre anni. Sebbene le imprese avranno probabilmente maggiori difficoltà ad espandere i propri profitti, una vera e propria contrazione degli utili pare improbabile. Gli analisti di Ubs ritengono inoltre che le valutazioni azionarie siano complessivamente eque, il che rende il settore appetibile per i prossimi due-tre anni. A giudizio degli analisti Ubs, nel complesso il mercato azionario dovrebbe essere in grado di far fronte alle più aspre condizioni di mercato che caratterizzeranno i prossimi anni. Le azioni presentano un potenziale di sovraperformance nei confronti delle obbligazioni. Si raccomanda agli investitori di mantenere l’esposizione azionaria, in linea con i loro obiettivi di investimento di lungo periodo. Il rallentamento aumenterà la pressione sulle obbligazioni ad alto rendimento - Gli analisti Ubs prevedono che il rallentamento in atto negli Stati Uniti creerà condizioni più difficili per le obbligazioni ad alto rendimento e dei mercati emergenti. Questi segmenti hanno messo a segno buone performance lo scorso anno, ma il contesto è cambiato ed è improbabile un ulteriore miglioramento dei fondamentali creditizi. Questi comparti obbligazionari sono attualmente onerosi e gli investitori devono essere consapevoli che per coglierne i rendimenti superiori rispetto alle obbligazioni high-grade sarà necessario correre maggiori rischi nel 2007. Poiché è altresì improbabile che i titoli di Stato sovraperformino la liquidità in maniera significativa, gli investitori obbligazionari dovranno dimostrarsi più selettivi nelle loro scelte nel 2007. Opportunità d’investimento in un contesto di rischio più elevato - Se, da un lato, la performance dei mercati finanziari dovrebbe subire una flessione nel 2007 rispetto al 2006, dall’altro l’anno prossimo offrirà anche interessanti opportunità per gli investitori. I fondamentali economici ancora solidi suggeriscono che le correzioni di mercato dovrebbero creare occasioni allettanti sui mercati azionari. Degno di nota è il fatto che, nonostante il rallentamento della crescita Usa, gli analisti di Ubs preferiscono le azioni statunitensi ed europee ad altri mercati azionari. .  
   
   
FONDIARIA-SAI: DELIBERATO L’ANNULLAMENTO DELLA AZIONI PROPRIE IN PORTAFOGLIO  
 
Firenze, 11 dicembre 2006 - L’assemblea straordinaria di Fondiaria-sai, riunitasi oggi sotto la presidenza di Jonella Ligresti ha deliberato la riduzione del capitale sociale da € 177. 680. 822,00 ad € 168. 190. 610,00 mediante annullamento di tutte le n° 9. 490. 212 azioni ordinarie proprie detenute in portafoglio, finalizzato all’ottimizzazione della struttura patrimoniale della società; L’operazione, descritta nella relazione degli amministratori per l’assemblea già resa nota al mercato, si colloca nell’ambito del processo di realizzazione del piano industriale 2006- 2008 del Gruppo Fondiaria-sai, presentata alla comunità finanziaria nello scorso mese di aprile. La riduzione del capitale sociale sarà eseguita, nel rispetto della normativa vigente, solo dopo che saranno trascorsi 90 giorni dall’iscrizione della relativa deliberazione dell’assemblea nel Registro delle Imprese. .  
   
   
PER REALE MUTUA ASSICURAZIONI UN ANNO IN POSITIVO PRESENTATI IL PRECONSUNTIVO 2006 E IL CONTO ECONOMICO PREVENTIVO 2007  
 
Torino, 11 dicembre 2006 – Reale Mutua Assicurazioni, la più antica Compagnia italiana in forma di Mutua, ha riunito il 2 dicembre l’Assemblea dei Delegati, in rappresentanza di circa 1. 400. 000 soci-assicurati. Tre i principali temi all’ordine del giorno: la presentazione del Preconsuntivo 2006, l’approvazione del Conto economico Preventivo 2007 e la delibera dell’entità dei Benefici di Mutualità a favore dei soci-assicurati per il prossimo anno. Le previsioni sono state illustrate dal Presidente Iti Mihalich e dal Direttore Generale Luigi Lana nella sede centrale della Compagnia, a Torino. Di seguito, presentiamo una sintesi dei dati più significativi. Reale Mutua - Preconsuntivo 2006 - Nel corso dell’Assemblea sono state fornite le previsioni di chiusura del 2006. Nella tabella, le cifre più significative: (importi in milioni di euro)
2006 2005 variazione
Raccolta premi * 1. 590 1. 549 +2,6%
Somme e risarcimenti pagati * 1. 163 1. 068 +8,9%
Utile di esercizio 71,3 70,5 +1,1%
Patrimonio netto 1. 444 1. 372 +5,2%
Combined ratio 102,1% 101,9% +0,2 punti
Rapporto Sinistri/premi 73,9% 74,2% -0,3 punti
Relativamente al Preconsuntivo 2006, Reale Mutua prevede di chiudere l’anno con un utile di esercizio di oltre 71 milioni di euro. Il dato è in linea con il risultato del 2005, pur in presenza di investimenti molto significativi, riguardanti l´unificazione delle reti liquidative di gruppo, l´avvio di nuovi progetti informatici e le importanti attività di comunicazione tese ad accrescere la notorietà del marchio Reale. Per quanto riguarda il rilancio della visibilità del brand, citiamo tra le iniziative più importanti il sostegno ai Xx Giochi Olimpici e Paralimpici di Torino 2006, la sponsorizzazione del Torino F. C. , la presenza ai Mondiali di Scherma, la campagna pubblicitaria televisiva "Circus" e quella, recentissima, destinata alla stampa e dedicata alla rete commerciale. La raccolta premi ha evidenziato una crescita del 2,6% rispetto al 2005 (da 1. 549 milioni di euro a 1. 590 milioni di euro). I risultati sono dovuti all’incremento della raccolta sia nella gestione Vita (+3,3%), sia nella gestione Danni (+2,4%), con un buon risultato, in quest’ultima, del canale agenziale (+3,6%). Il dato relativo al combined ratio nella gestione danni è pari al 102,1%, sostanzialmente in linea con il dato del 2005. Gli investimenti mobiliari di Reale Mutua raggiungono quota 4. 831 milioni di euro (+8,5% rispetto al 2005).
(importi in milioni di euro)
Il 2007 2006 variazione
Raccolta premi * 1. 624 1. 590 +2,1%
Somme e risarcimenti pagati * 1. 192 1. 163 +2,5%
Utile di esercizio 61,1 71,3 -14,3%
Patrimonio netto 1. 505 1. 444 +4,2%
1Combined ratio 99,9% 102,1% -2,2 punti
1Rapporto Sinistri/premi 72,0% 73,9% -1,9 punti
* lavoro diretto italiano
Per il 2007 Reale Mutua prevede di conseguire risultati in miglioramento del combined ratio e del rapporto sinistri/premi nella gestione danni; questi ultimi si ridurranno rispettivamente al 99,9% e 72%. Nonostante il miglioramento della gestione caratteristica è prevista una lieve flessione del risultato di esercizio da 71,3 a 61,1 milioni di euro, principalmente per non aver ipotizzato nel 2007 risultati dell’attività straordinaria (circa 22 milioni di euro nel 2006). Le previsioni riguardanti la raccolta premi sono in crescita: da 1. 590 milioni di euro del 2006 a 1. 624 milioni di euro del 2007, con un incremento del 2,1%. Per il Ramo Danni si stima una raccolta di 1. 214 milioni di euro (+2,9%), con una crescita del canale agenziale del 3,5%, mentre per il Ramo Vita ci si attende una raccolta premi di 410 milioni di euro, stabile rispetto al 2006. Nei Rami Danni non auto si prevede una significativa crescita dei settori “Persone”, ”Aziende” e “Agricoltura”, stimata rispettivamente nel 5,1%, nel 5,4% e nel 4,5%. Gruppo Reale Mutua - Preconsuntivo 2006 - Anche a livello di Gruppo, Reale Mutua Assicurazioni prevede di chiudere il 2006 con risultati positivi. Nella tabella, i dati di sintesi illustrati nel corso dell’Assemblea:
(importi in milioni di euro)
il 2006 2005 variazione
(Raccolta premi (danni+vita) Ii 3. 035 Ii 2. 948 Ii 3%
Utile di esercizio 119 126 -5,6%
Si prevede quindi di chiudere il 2006 con una raccolta premi pari a 3. 035 milioni di euro, il 3% in più rispetto al 2005. Redatto secondo i principi contabili internazionali Ias-ifrs, il preconsuntivo prevede inoltre un utile di esercizio di circa 119 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il risultato del 2005. Un significativo contributo allo sviluppo del Gruppo viene dato dalla Società operante in Spagna, la cui raccolta è prevista in crescita del 5,5%. Il Presidente Iti Mihalich, nel corso dell’Assemblea, ha dichiarato fra l’altro: “L´insieme dei dati presentati oggi segnala risultati positivi e in crescita, con la conferma delle previsioni per il 2006 e con il nuovo piano triennale, molto ambizioso e impegnativo, caratterizzato da importanti risorse destinate agli investimenti sul piano organizzativo e su quello tecnologico. E´ stata dedicata la massima attenzione alla qualità del servizio per i nostri Soci assicurati e all´immagine della Società; il nostro marchio è stato presente in importanti manifestazioni di carattere cittadino e nazionale. Proseguiremo nel nostro lavoro con la passione di sempre, convinti che i risultati futuri ci conforteranno in proporzione a quanto saremo capaci di migliorare la nostra eficienza. ” .
 
   
   
INVESTIMENTI E SVILUPPO S.P.A.: NULLA OSTA DI CONSOB PER L´AUMENTO DI CAPITALE LE RISORSE FINANZIARIE RACCOLTE CONSENTIRANNO DI COGLIERE LE OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO IN PMI, IN LINEA CON L´OBIETTIVO STRATEGICO DELLA SOCIETÀ  
 
Milano, 11 dicembre 2006 — Lo scorso 30 novembre Investimenti e Sviluppo, società che svolge attività di acquisizione di partecipazioni e advisory per operazioni di finanza straordinaria, ha ricevuto da Consob il nulla osta alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all´aumento di capitale . "L´aumento di capitale rappresenta per noi una tappa fondamentale per il conseguimento della "mission" di Investimenti e Sviluppo S. P. A. - ha dichiarato Carlo Gatto, presidente della società- La nostra strategia, è quella di acquisire partecipazioni in piccole e medie imprese, operando nel medio e lungo termine, con un innovativo modello di business che ci permette di affiancare le aziende nel loro percorso di crescita e successiva valorizzazione degli asset" L´offerta, così come deliberato dall´Assemblea straordinaria di Investimenti e Sviluppo S. P. A. Del 5 ottobre 2006, consiste in aumento di capitale per massimi 45,6 milioni di euro, mediante l´emissione di massime 228. 000. 000 azioni ordinarie da liberarsi in denaro a un prezzo pari al valore nominale di 0,20 euro per azione, offerte in opzione ai soci in ragione di 16 nuove azioni ogni azione vecchia posseduta e con attribuzione gratuita di un warrant "Investimenti e Sviluppo 2006-2009" per ogni azione sottoscritta. L´assemblea straordinaria di Investimenti e Sviluppo S. P. A. Del 5 ottobre 2006 ha altresì deliberato un ulteriore aumento di capitale per ulteriori massimi 45,6 milioni di euro a servizio dell´esercizio dei warrant "Investimenti e Sviluppo 2006-2009". I warrant - dei quali il Consiglio di Amministrazione potrà richiedere la quotazione in borsa avendo avuto allo scopo i necessari poteri dall´assemblea degli azionisti - potranno essere esercitati a partire dal 1 luglio 2007 sino al 31 dicembre 2009. Ciascuno darà diritto a sottoscrivere un´azione di nuova emissione dell´emittente al prezzo di 0,25 euro per azione, di cui 0,05 euro a titolo di sovrapprezzo. L´offerta è iniziata il prossimo 4 dicembre 2006 e terminerà il 22 dicembre 2006 compresi. I diritti di opzione sono negoziabili dal 4 dicembre 2006 al 15 dicembre 2006. Il socio Investimenti e Sviluppo Holding, che attualmente detiene il 74,84% del capitale di Investimenti e Sviluppo S. P. A. , ha garantito la sottoscrizione dell´aumento di capitale sino a 20 milioni di euro, dei quali 5 milioni sono già stati versati nel mese di marzo 2006 in conto futuro aumento di capitale. Anche altri due azionisti hanno effettuato, nel corso degli ultimi tre esercizi, versamenti in conto futuro aumento di capitale per complessivi 2,5 milioni di euro; anche tali versamenti saranno utilizzati per sottoscrivere l´aumento di capitale. .  
   
   
SEMINARIO SUL TEMA: “LA NUOVA ECONOMIA E LA MICRO E PICCOLA IMPRESA: OPPORTUNITÀ E STRUMENTI PER L’INNOVAZIONE”  
 
Trieste, 11 dicembre 2006 - Organizzato dai partner del progetto “Mpi_3 - Micro e Piccole Imprese di Innovazione del Terzo Millennio” Area Science Park, Cna Associazione Provinciale di Trieste, Cna Associazione Provinciale di Gorizia, Ires Friuli Venezia Giulia, che si terrà martedì 12 dicembre 2006 a partire dalle ore 17. 00 presso la Sala Riunioni della Cna - Piazza Venezia 1 a Trieste Il seminario avrà l’obiettivo di presentare il nuovo progetto “Mpi_3” finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito del Programma Operativo Regionale Ob. 3 2000-2006 Asse D, Misura D. 4 finalizzato ad offrire un contributo alla diffusione delle tematiche dell’innovazione, sostenendo un nucleo di micro e piccole imprese del territorio giuliano nella sperimentazione di nuovi processi di sviluppo con l’obiettivo ampio di creare un’azione di sistema regionale d’innovazione. .  
   
   
CONCENTRAZIONI: ASSICURAZIONI GENERALI NON CONDIVIDE LE MOTIVAZIONI ADDOTTE DALL’AUTORITÀ  
 
Trieste, 11 dicembre 2006 - Assicurazioni Generali rende noto che nella serata del 4 dicembre è stata notificato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il provvedimento relativo alla conclusione dell’istruttoria avviata dalla medesima autorità a seguito dell’istanza autorizzativa presentata da Assicurazioni Generali ai fini dell’acquisizione del Gruppo Toro. Il provvedimento autorizza l’operazione di concentrazione comunicata dalle Generali subordinatamente alla cessione, da parte delle medesime Generali, entro 12 mesi, della controllata Nuova Tirrena S. P. A. Tale cessione, sempre per espressa disposizione dell’Autorità Antitrust, dovrà essere attuata a favore di un soggetto in possesso dei requisiti di indipendenza rispetto ad Assicurazioni Generali e Mediobanca, e non dovrà aver realizzato, nel 2005 in Italia, in entrambi i mercati dell’assicurazione auto, una raccolta premi a livello di Gruppo superiore a quella del Gruppo Toro. Assicurazioni Generali non condivide le motivazioni addotte dall’autorità in relazione alle quali ha adottato il suo provvedimento. In particolare, le Generali, che nonostante l’apporto del Gruppo Toro rappresentano nel segmento Rc auto, il secondo operatore dopo Fondiaria-sai, ritengono che sussistano in questo mercato adeguate ed effettive condizioni di concorrenza. Ciò è dimostrato dall’esistenza sul mercato di un’ampia gamma di offerta di coperture assicurative con conseguenti tariffe anche sensibilmente diverse tra loro. All’interno dello stesso Gruppo Generali, nell’ambito del mercato italiano dell’Rc auto, si possono trovare differenti tariffe in funzione di diversi segmenti di clientela, canali distributivi e condizioni di polizza. Sulla base delle sopra esposte considerazioni, Generali si riserva di valutare nell’ambito degli organi competenti ogni più opportuna azione per la migliore tutela degli interessi coinvolti dal provvedimento antitrust. .  
   
   
INSOLVENZA DEL GRUPPO BERTELLI: DICHIARAZIONE DI ROBERTO COLANINNO  
 
Milano, 11 dicembre 2006 - In relazione alla sentenza emessa il 7 dicembre dal Tribunale di Brescia in merito all’insolvenza del gruppo Bertelli, Roberto Colaninno ha dichiarato quanto segue: “Sono molto amareggiato dalla sentenza, poiché ritengo che il mio comportamento, quale consigliere di amministrazione non esecutivo di Banca Agricola Mantovana, sia sempre stato orientato, in completa buona fede, a una positiva soluzione della crisi del gruppo Bertelli, che garantisse i fornitori e i creditori in generale. Resto convinto della correttezza e regolarità delle decisioni alle quali ho partecipato, sulla base delle informazioni e delle proposte che erano elaborate e presentate al Consiglio dagli organi esecutivi della Banca: per questo confido in una piena assoluzione in sede di appello. ” .  
   
   
SOTTOSCRITTO IL PRIMO ACCORDO SULLA REGOLAMENTAZIONE DEI RAPPORTI TRA BROKER E COMPAGNIE  
 
Milano, 11 Dicembre 2006 - Ace European Group Limited ed Aiba (Associazione Italiana Broker di Assicurazione e Riassicurazione) hanno sottoscritto il primo accordo a livello Italia allo scopo di adeguare l´Intesa di Libera Collaborazione con i broker alla nuova normativa (Codice delle Assicurazioni Private). L´accordo avrà effetto dal 1 gennaio 2007 ed è il risultato di un lungo tavolo di lavoro tra le parti. L´importanza dell´operazione è sostanziata dal comune recepimento della normativa - d. Lgs. 07/09/2005 n. 209, integrata secondo le rispettive necessità: sono stati ad esempio inseriti riferimenti all´art. 117 sulla separazione patrimoniale e 118 sull´effetto liberatorio del pagamento del premio per il contraente in buona fede. Jeff Moghrabi, Head of Southern European Region e Country Manager di Ace in Italia ha dichiarato: " la nostra Compagnia è sempre attenta alle esigenze di mercato ed ai cambiamenti legislativi che ne conseguono; Ace si pone , per sua scelta strategica, non solo come un operatore di alto livello professionale ma anche come partner tempestivo nel formulare soluzioni che possano essere di supporto alla operatività quotidiana dei broker che sono i nostri clienti primari. La rapida definizione di questo importante accordo con Aiba ne è ulteriore conferma. " Andrea Scagliarini, Presidente Aiba, ha commentato: "Il soddisfacente accordo sottoscritto con Ace sull´Intesa di Libera Collaborazione, è in linea con il costante impegno di Aiba a giocare un ruolo importante per la tutela delle esigenze dei clienti, e per un corretto rapporto tra broker, compagnie e mercato. Aiba anche questa volta, ha dimostrato di essere un interlocutore autorevole, con il suo patrimonio di esperienze e di conoscenze accumulato nella sua lunga storia. Ci auguriamo che l´accordo con Ace, primo a livello nazionale, possa essere di auspicio per una rapida conclusione anche con le altre compagnie operanti sul mercato italiano ". .  
   
   
ANIMA SGR: RACCOLTA NETTA DI -133,8 MILIONI DI EURO A NOVEMBRE PATRIMONIO GESTITO A 7.298 MILIONI DI EURO A FINE NOVEMBRE  
 
 Milano, 11 dicembre 2006 – Anima ha registrato nel mese di novembre 2006 una raccolta netta totale (fondi di diritto italiano, Anima Sicav, Anima Orizzonti) di -133,8 milioni di euro (-507,7 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio totale ammonta a fine novembre a 7. 298 milioni di euro, rispetto a 7. 635 milioni a fine 2005 (-4,4%). Al netto delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in fondi Anima), il patrimonio totale è pari a 7. 293 milioni di euro.
La tabella 1 indica il patrimonio e la raccolta netta di novembre dei prodotti Anima, divisi per tipologia
Tabella 1: Patrimonio e raccolta netta nel mese di novembre, per linea di prodotto
Linea di prodotto Numero fondi Nav* Raccolta netta*
Fondi comuni di diritto italiano 10 7. 034,0 -150,4
Anima Sicav 6 258,7 16,1
Fondo pensione aperto Anima Orizzonti 4 5,4 0,5
Totale 20 7. 298,1 -133,8
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro.
Fondi di diritto italiano - I fondi Anima di diritto italiano hanno registrato nel mese di novembre 2006 una raccolta netta di -150,4 milioni di euro (-527,1 milioni di euro da inizio anno). A fine novembre il patrimonio netto dei fondi comuni di diritto italiano di Anima ammonta a 7. 034,0 milioni di euro, rispetto a 7. 397,3 milioni di euro a fine 2005 (-4,9%).
La tabella 2 indica il patrimonio e la raccolta netta di novembre dei singoli fondi di diritto italiano.
Tabella 2: Patrimonio e raccolta netta nel mese di novembre; fondi Anima di diritto italiano
Nav* Raccolta netta* Tipo di fondo
Anima Fondattivo 774,5 -23,6 Flessibile
Anima Fondo Trading 1. 430,5 -39,6 Azionario
Anima America 293,2 -13,7 Azionario
Anima Europa 148,8 1,4 Azionario
Anima Asia 426,9 -20,2 Azionario
Anima Emerging Markets 151,2 -1,9 Azionario
Anima Fondimpiego 725,6 -10,2 Obbligazionario
Anima Convertibile 175,7 -6,8 Obbligazionario
Anima Obbligazionario Euro 478,7 7,7 Obbligazionario
Anima Liquidità 2. 428,9 -43,4 Liquidità
Totale 7. 034,0 -150,4
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro.
Anima Sicav ha registrato a novembre una raccolta netta positiva di 16,1 milioni di euro (+17,3 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio netto di Anima Sicav ammonta a fine novembre a 258,7 milioni di euro, rispetto a 235,1 milioni di fine 2005 (+10,1%). Anima Orizzonti - Il fondo pensione aperto Anima Orizzonti ha registrato a novembre una raccolta netta di +0,5 milioni di euro (+2,0 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio in gestione è di 5,4 milioni di euro, rispetto a 2,8 milioni di euro a fine 2005. Commento ai dati - “A fianco della raccolta netta negativa dei fondi Anima di diritto italiano, che risente della più generale tendenza negativa dell’industria dei fondi”, commenta Alberto Foà, amministratore delegato di Anima Sgr, “si segnalano la raccolta positiva di Anima Sicav e del fondo pensione aperto Anima Orizzonti, che pur rimanendo su livelli assoluti modesti è in progressiva crescita”. .
 
   
   
NEGRI BOSSI: AL VIA, OGGI LE NEGOZIAZIONI DEI WARRANT PRESSO IL MERCATO TELEMATICO AZIONARIO.  
 
 Milano, 11 dicembre 2006 - Borsa Italiana S. P. A. , ha stabilito che le negoziazioni dei warrant presso il Mercato Telematico Azionario abbiano avvio in data 11 dicembre 2006. Durante il periodo di offerta in opzione agli azionisti, conclusasi lo scorso 1 dicembre, sono state esercitati n. 21. 932. 092 diritti di opzione, corrispondenti a n. 21. 932. 092 azioni ordinarie Negri Bossi, a ciascuna delle quali è abbinato gratuitamente un “warrant azioni ordinarie 2007-2010”. I titolari dei warrant hanno la facoltà di sottoscrivere le azioni di ordinarie (azioni di compendio), senza valore nominale, riservate ai portatori dei warrant stessi nel rapporto di un´azione di compendio ogni warrant posseduto al prezzo di Euro 0,70 euro. Le azioni di compendio potranno essere sottoscritte in qualsiasi momento a partire dal 1°gennaio 2007 e fino al 30 giugno 2010 e avranno godimento pari alle azioni Negri Bossi in circolazione alla data di emissione. I warrant non esercitati entro il 30 giugno 2010 perderanno di validità. .  
   
   
NULLA OSTA DELLA CBFA ALLA PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO AUTOGRILL LANCIA IN BELGIO L’OFFERTA PUBBLICA D’ACQUISTO CASH SUL RIMANENTE 34,8% DI CARESTEL • PREZZO DI € 5 PER AZIONE. OPZIONI E WARRANTS VALUTATI DI CONSEGUENZA • PERIODO D’ADESIONE DALL’11 DICEMBRE 2006 AL 10 GENNAIO 2007 INCLUSO  
 
 Milano, 11 dicembre 2006 – Autogrill S. P. A. Ha ottenuto l’approvazione da parte della Commission Bancaire, Financière et des Assurances (Cbfa) alla pubblicazione del prospetto dell’offerta pubblica d’acquisto su tutte le azioni, i warrants e le opzioni di Carestel Group Nv ancora sul mercato. Dopo l’acquisizione del 65,2% del capitale di Carestel Group Nv, finalizzata il 20 ottobre 2006, Autogrill S. P. A. Lancia l’offerta pubblica d’acquisto cash sulle rimanenti 3. 089. 516 azioni (pari al 34,8% del capitale) allo stesso prezzo di € 5 per azione. Le opzioni e i warrants sono valutati di conseguenza. Il periodo d’offerta andrà dall’11 dicembre 2006 al 10 gennaio 2007 incluso e le adesioni dovranno pervenire entro e non oltre l’ultimo giorno. I risultati dell’offerta saranno annuncianti il 13 gennaio 2007 e il pagamento di azioni, warrants e opzioni è fissato per il 15 gennaio 2007. Ing Belgique opera in qualità di unico agente. A partire dall’11 dicembre 2006 saranno messe a disposizione degli azionisti e dei titolari di warrant e opzioni le versioni olandese e francese del prospetto, a richiesta presso l’Ing Contact Center ai seguenti numeri: +32 2 464 60 01 (olandese) o +32 2 464 60 02 (francese). Una versione elettronica del prospetto sarà inoltre disponibile sui siti Internet delle società Ing Belgique (www. Ing. Be), Autogrill S. P. A. (www. Autogrill. Com) e Carestel Group Nv (www. Carestel-group. Com). .  
   
   
RICERCA E IMPRESA. "IL FUTURO E´ NELLA RICERCA INDUSTRIALE". CONVEGNO A BOLOGNA CON BERSANI, CAMPAGNOLI E ARTONI  
 
Bologna, 11 dicembre 2006 - L´attività della rete dei 57 laboratori di ricerca in Emilia-romagna, i casi di successo con i prototipi e i brevetti nati dalla collaborazione tra imprese,enti di ricerca e università e gli investimenti della Regione nella ricerca. Lunedì 11 dicembre dalle 9. 00 la Sala Plenaria dell´Area della Ricerca del Cnr di Bologna (via Gobetti, 101) ospiterà il convegno "Il futuro è nella ricerca industriale". Saranno presenti il ministro dello sviluppo economico Pierluigi Bersani, l´assessore alle attività produttive Duccio Campagnoli, la presidente di Confindustria Emilia-romagna Anna Maria Artoni, il rettore dell´Università di Ferrara Patrizio Bianchi, il presidente di Aster Gabriele Falciasecca, oltre ai ricercatori e a rappresentanti delle imprese e delle Università dell´Emilia-romagna. . .  
   
   
9° RAPPORTO EBLA SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO  
 
Roma, 11 dicembre 2006 Oggi, presso la Sala Tevere della Regione Lazio, l’Ebla - Ente Bilaterale Lavoro e Ambiente (Federlazio – Cgil – Cisl - Uil) - ha presentato il 9° Rapporto annuale sullo stato di applicazione del Decreto Legislativo 626/94, relativo alla sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Sono intervenuti, tra gli altri, il Vicedirettore Generale della Federlazio Luciano Mocci, Luciano Barbato (Cisl Rm e Lazio), Pierpaolo Bombardieri (Uil Rm e Lazio), il Direttore della Dpl Roma Giuseppe Bovalino, il Direttore dell’Inail Lazio Antonio Napolitano. Il Rapporto di quest’anno, intitolato “Il Lavoro Flessibile e la sicurezza”, è un’indagine pilota svolta attraverso specifiche interviste effettuate su un campione di piccole e medie imprese, di vari settori merceologici, associate alla Federlazio e sparse su tutto il territorio regionale. Le persone scelte per le interviste sono datori di lavoro e lavoratori atipici occupati nelle aziende. Nei precedenti Rapporti Ebla si è indagato sugli aspetti tecnico organizzativi dell’applicazione della 626 per la sicurezza e salute dei lavoratori. Quest’anno si è invece voluto dare un taglio di tipo psico-sociale e sociologico. Risultati dell’indagine - La sicurezza sul lavoro è vissuta ancora come rischio collegato alle macchine con cui si opera, a rischi chimici e comunque ad attività a rischio tangibile. C’è però una sicurezza del lavoro legata agli aspetti di contesto lavorativo, di collaborazione tra colleghi, di un vissuto del precario che corrode il sistema nervoso sfociando in malattie ancora non tabellate ma altrettanto gravi e che si trasformeranno comunque in un ulteriore costo sociale. Indagine sui datori di lavoro - Nell’indagine condotta il lavoro atipico è risultato essere prevalentemente maschio con una percentuale del 70% circa fino a 49 anni e dell’80% oltre i 49 anni. Il lavoro atipico pesa nelle imprese intervistate il 15% rispetto alle altre qualifiche presenti in azienda. Gli stage il (22%) ed il lavoro a progetto (33%) sono le tipologie contrattuali più utilizzate. Nel 54% dei casi il contratto atipico viene trasformato in un tempo indeterminato. In entrambi i casi viene manifestato lo stesso senso di appartenenza nei confronti dell’azienda (71%) ed una uguale competenza professionale (56%). Per quanto riguarda la formazione per la sicurezza sul lavoro questa è data nel 72% dei casi; assente nel 28%. Il 98% delle imprese fornisce agli atipici le procedure sulla sicurezza. Indagine sui lavoratori - Il 56% degli intervistati è di sesso maschile con una età media (nel 77% dei casi) che varia tra i 26 e i 32 anni. Il 22% ha un contratto a progetto e nella maggioranza dei casi è un impiegato (53%). Il 23% trova poco piacevole il proprio lavoro ed il 27% si ritiene poco soddisfatto delle condizioni di lavoro in merito alla retribuzione (il 20% in merito ad orari e ritmi di lavoro). Il 49% ritiene buono il livello di attenzione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza mentre il 57% reputa buona la qualità ambientale del posto di lavoro. .  
   
   
NATALE 2006: SPESE PER DUE MILIARDI E DUECENTO MILIONI VANNO IL CESTO DI FRUTTA E LE MACCHINE FOTOGRAFICHE DIGITALI PER RICORDARE LA FESTA BENE L’INTIMO. PER I BAMBINI MOTO TELECOMANDATE  
 
 Milano, 11 dicembre 2006 -  Un bel cesto di frutta fresca e di stagione, spesso esotica e sistemata in modo che colpisca l’occhio è il regalo che fa più tendenza per il prossimo Natale. Si vende tanto l’intimo, per il quale è gradito il consiglio del negoziante, e molto gettonate anche le macchine fotografiche digitali, forse per immortalare i momenti di festa. Acquisto preferito dall’uomo nel 70% dei casi, spesso come regalo per se stesso. E per i bambini la moto telecomandata non può mancare sotto l’albero. Gli acquirenti più decisi sono quelli che vanno nelle gioiellerie: 8 su 10 sanno bene che cosa comprare e nella maggior parte dei casi sono uomini che acquistano anelli per una donna. In profumeria il regalo è “bipartisan”: donne 55% e uomini 45%, anche se cambiano le motivazioni, le donne comprano per se stesse e gli uomini per altre persone. E il periodo natalizio è anche la festa dei “buongustai”: le gastronomie milanesi segnalano affari in aumento. Molte richieste di cesti con formaggi, salumi e dolci. La stima della spesa natalizia a Milano: 2 miliardi e 200 milioni. E’ quanto emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano e dell’Unione del commercio di Milano (realizzata in collaborazione con Ascofoto, i dettaglianti alimentari di Assofood, Ascomodamilano, i profumieri di Fenapro, l’Associazione lombarda erboristi, il Sindacato dettaglianti ortofrutta, l’Associazione commercianti casalinghi e l’Associazione dei dettaglianti di giocattoli). “Riavviare i consumi – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - in particolare in questo periodo festivo, diventa importante perché rappresenta un elemento decisivo nel bilancio delle piccole imprese commerciali. Rimette in moto l’economia diffusa e infonde coraggio agli imprenditori. Per Natale scegliamo i negozi sotto casa nei quali si coniugano al meglio professionalità, qualità e rapporto umano”. Regali di Natale: i più gettonati, impressioni e curiosità del Natale 2006, settore per settore
Settore Regali più gettonati Spesa media Andamento Curiosità
Moda Gli accessori: camicie, sciarpe, cinture, portafogli, necessaire e trolley da viaggio, maglieria, cravatte, cappellini, guanti. Nell’intimo vanno i pigiami, le camicie da notte e le vestaglie. Nel negozio d’abbigliamento la spesa media è di 50 euro, nell’intimo si attesta sui 100 euro; 50 euro, invece, per la pelletteria. Per l’intimo gli affari in aumento rispetto al 2005. Nel negozio classico d’abbigliamento i consumi sono ancora stazionari. Nel negozio adesso si entra per fare i regali: quando ci saranno i saldi si penserà anche a se stessi. I clienti sono “decisi” nelle loro scelte per quanto riguarda l’abbigliamento, ma hanno un budget che vogliono rispettare a tutti i costi. Nell’intimo il cliente si fa consigliare dal negoziante.
Giocattoli Per il Natale 2006 vanno i pelouche, gli orsetti, le palestre per la prima infanzia, i soldatini e i modellini di carri armati per i maschietti. La spesa media si aggira sui 50 euro. Un po’ di tecnologia non guasta: ed ecco fra gli acquisti di quest’anno anche la moto telecomandata. Nei negozi specializzati di giocattoli il compito degli acquisti natalizi è demandato ai genitori e ai nonni (in particolare mamme e nonne).
Casalinghi (articoli da regalo) I più gettonati sono i presepi di ceramica e gli oggettini di cristallo a forma di animaletti o gli oggettini in legno dipinto. C’è la tendenza al regalo utile (il 50% degli acquisti) e a tutto ciò che serve per decorare il Natale: dalle candele ai piatti. La donna è la protagonista degli acquisti. Nei negozi di casalinghi i clienti accettano volentieri i suggerimenti degli addetti alla vendita.
Cine-foto-ottica Fotocamere digitali e reflex sono gli articoli più richiesti. La spesa media è sui 300 euro. Quest’anno le vendite sono migliorate anche perché i prezzi delle apparecchiature sono scesi. I regali di Natale in tecnologia li fa soprattutto l’uomo (70%) e spesso acquista per se stesso. I regali di macchine fotografiche e apparecchi digitali non sono quasi mai a sorpresa: chi lo riceve lo ha richiesto. Chi lo compra si fa comunque consigliare dal negoziante: in particolare per avere una conferma sulla scelta effettuata.
Profumi I più richiesti sono i profumi realizzati da importanti case di alta moda: il più gettonato in assoluto quello francese. La spesa può variare dai 30 agli oltre 300 euro. Acquisto sostanzialmente “bipartisan” in profumeria: donne 55% e uomini 45%. Le donne acquistano per sé, gli uomini per fare regali. Un consiglio dal commesso è sempre gradito.
Orafi Anelli, pendenti, gioielli componibili. 500 euro -15% rispetto all’anno scorso. Ma l’acquisto di preziosi viene spesso fatto alla vigilia di Natale. Chi acquista è l’uomo per fare un regalo alla donna. Chi entra in negozio ha già un’idea precisa nell’80% dei casi.
Alimentari Salmone affumicato, aragoste, patè, tradizionali cappone e tacchinella. Nei cesti natalizi primeggiano formaggi, salumi e dolci. 150 euro Spazio anche al tartufo, alle mostarde e al panettone gastronomico Tra i formaggi piacciono quello di fossa e i pecorini stagionati.
Ortofrutta Il cesto: con frutta di stagione, anche frutta esotica, vasetti di funghi. 40 /500 euro Nella composizione del cesto si cerca di inserire un frutto che “colpisca” l’occhio. Frutti immancabili: mandarini e ananas. Il cesto dal fruttivendolo è un regalo usato anche con scopi di beneficenza: per chiese, case d’accoglienza, conventi.
Erboristerie Tisane (con tazze), bagnoschiuma, creme, diffusori d’essenza. 20/25 euro Stazionari, previsioni di crescita dopo il ponte di sant’Ambrogio.
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UE: ILLY, 2007 ANNO IMPORTANTE PER FVG ED EUROREGIONE  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2006 - "Il 2007 sarà un anno importante per il Friuli Venezia Giulia e per l´Euroregione" ha affermato il 6 dicembre nella sede dell´Ufficio di Collegamento della Regione a Bruxelles il presidente Riccardo Illy, che ha parlato nel corso della serata che ha visto riuniti, con i rappresentanti di Carinzia ed Istria, oltre un centinaio di funzionari e dirigenti dell´Unione europea che lavorano a stretto contatto con l´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia per l´applicazione dei progetti e delle iniziative comunitarie. Ad agosto del prossimo anno, infatti, ha osservato il presidente, sarà applicabile quanto indicato dal Regolamento europeo per lo sviluppo del cosiddetto "Gruppo europeo di cooperazione territoriale" (Gect), approvato lo scorso luglio dal Parlamento e dal Consiglio della Ue, "un progetto al quale stiamo lavorando da più di due anni", ha aggiunto Illy. All´incontro informale nella capitale belga sono intervenuti anche l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie Franco Iacop, il presidente della Regione Istriana Ivan Jakovcic ("vogliamo aiutare la Croazia ad avvicinarsi alla Ue", ha sottolineato), e l´assessore agli Affari Europei del Land della Carinzia Josef Martinz, per il quale è strategica la collaborazione con Friuli Venezia Giulia ed Istria a Bruxelles. Alla serata sono inoltre intervenuti, tra gli altri, il presidente della Provincia di Bolzano, Luis Durnwalder, ed il segretario generale dell´Assemblea delle Regioni d´Europa, Klaus Klipp. Poi "spazio" all´enogastronomia del Friuli Venezia Giulia, sotto la guida di Gianluigi e Caterina Zanier, da anni presenti a Liegi ed a Bruxelles nella proposta dei piatti e dei vini tipici della regione, questa volta "coniugati" con le tradizioni culinarie carinziane ed istriane. .  
   
   
LE TERRE DELLA VENETA SERENISSIMA REPUBBLICA  
 
 Milano, 11 dicembre 2006 - Al secondo incontro dell´Assemblea Permanente degli Stati Preunitari, svoltosi a Milano il 3 dicembre 2006, il Veneto Serenissimo Governo ha chiarito quali sono i territori che rivendica per la ricostituzione della Veneta Serenissima Repubblica. Il territorio che il Veneto Serenissimo Governo rivendica per ricostruire la Veneta Serenissima Repubblica sono le terre delle sette province dell’attuale “Regione Veneto”: Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza. Siccome il Referendum del 1866 che unì il Veneto all’Italia comprendeva anche le attuali province di Mantova, Pordenone ed Udine queste province, entro 90 giorni dalla ricostituzione della Veneta Serenissima Repubblica, faranno un referendum per autodeterminarsi (stare con la Vsr, avere un proprio governo, oppure ritornare in Italia). Per quanto riguarda le Popolazioni Cimbre entro 120 giorni decideranno attraverso un referendum se rinnovare o meno il loro patto di dedizione con la Veneta Serenissima Repubblica, i Ladini decideranno altresì se rimanere nella Patria Veneta. In questo contesto la Veneta Serenissima Repubblica non avrà rivendicazioni revansciste verso i territori storici della Veneta Serenissima Repubblica sia essi del territorio di Terra che di Mare, e non farà nulla per espandere il proprio territorio. Se qualche entità territoriale ritenesse attraverso “Patti di Dedizione” di far parte della Veneta Serenissima Repubblica questa richiesta sarà presa dal Governo della Repubblica in benevola considerazione. Www. Serenissimogoverno. Org .  
   
   
LA TOSCANA TIENE A BATTESIMO LA PRIMA FESTA DELLA LEGALITÀ . CON IL MINISTRO MELANDRI, PIER LUIGI VIGNA, RITA BORSELLINO E TANTI ALTRI PERSONAGGI LA MAFIA È UN PROBLEMA DI TUTTI, E INCIDE PESANTEMENTE SULLE POSSIBILITÀ DI LAVORO E DI SVILUPPO  
 
Firenze, 11 dicembre 2006 - Vi parteciperanno personaggi come Pier Luigi Vigna, Rita Borsellino o il ministro Giovanna Melandri, ma sarà soprattutto la giornata dei tanti giovani che in questi anni si sono impegnati sul terreno della legalità e della lotta alla criminalità organizzata, a partire dagli studenti che la scorsa estate hanno deciso di lavorare come volontari nei terreni confiscati alle mafie. E sarà una giornata di riflessione e confronto, ma anche una giornata di festa, musica - con la Bandabardò, e altri - e possibilità di degustare i prodotti provenienti dai terreni liberati dalla criminalità. Tutto questo è la prima Festa della Legalità organizzata dalla Regione Toscana a Firenze, per il prossimo 19 dicembre, con un titolo che è anche un auspicio e un invito alla mobilitazione: "Facciamo scoccare l´ora legale" "Un´iniziativa senza precedenti in Toscana che ci siamo sentiti quasi obbligati a promuovere dopo la grande partecipazione dei nostri studenti ai campi di lavoro in Calabria e in Sicilia - spiega Gelli - Un´iniziativa che è molte cose insieme, festa e occasione di riflessione e sensibilizzazione, occasione di ringraziamento per le tante persone impegnate su questo terreno e possibilità di lancio di nuove iniziative. Tutto questo con una precisa consapevolezza, che questa non è solo una battaglia per liberare il Meridione dalla criminalità organizzata, che l´emergenza di Locri o di Napoli è anche la nostra emergenza. La mafia, insomma, è un problema di tutti, e incide pesantemente sulle stesso possibilità di lavoro e di sviluppo di realtà apparentemente lontane. Senza dimenticare che anche la Toscana, come hanno dimostrato indagini anche recenti, non è certo un´isola felice, impermeabile alle infiltrazioni mafiose". Il programma. La prima parte della festa, a partire dalle 16, sarà ospitata al Palazzo degli Affari di Firenze. Fitto il programma del pomeriggio, con testimonianze, interventi, possibilità di assaggiare i prodotti di Libera. In particolare, si segnala la tavola rotonda che, coordinata dalla giornalista Sandra Bonsanti, coinvolgerà, tra gli altri, il ministro Giovanna Melandri, il magistrato Pier Luigi Vigna, Rita Borsellino, e ancora esponenti delle associazioni e docenti universitari. Grande spazio avranno le esperienze raccontate dai giovani che hanno partecipato ai campi di lavoro - esperienza che sarà raccontata anche attraverso un video della Mediateca - ma pure dei ragazzi di Locri che si sono mobilitati dopo l´omicidio Fortugno. E mentre la Bandabardò presenterà la suoneria della legalità si lancerà anche la proposta dell´ora di di educazione alla legalità dentro le scuole. Di sera, dopo le 21. 30, ci si sposterà alla Fortezza da Basso, con uno spettacolo, a cui, tra gli altri parteciperà la Bandabardò, assieme a numerosi altri ospiti,l´orchestra Bandao, il cast della fiction televisiva "Distretto di polizia", Paola Turci, Katia Beni, i Tamaleschipil, presentati da Daniela Morozzi e Gianfranco Monti. Un impegno che viene da lontano. La Festa della legalità non è un evento isolato, ma si inserisce in una vera e propria tradizione di impegno della Regione Toscana sul terreno della cultura della legalità. Un impegno che si impernia su una legge specifica, la 11/1999 (Provvedimenti a favore delle scuole, delle Università toscane e della società civile per contribuire, mediante l´educazione alla legalità e lo sviluppo della coscienza civile democratica, alla lotta contro la criminalità organizzata e diffusa e contro i diversi poteri occulti) e che si è concretizzato sia nelle iniziative del Centro di documentazione Cultura Legalità democratica sia nel sostegno, con finanziamenti annuali, alle attività promosse da scuole, enti locali, associazioni. La Regione, infatti, sostiene con contributi fino al 50 per cento dei costi corsi di aggiornamento, attività educative e ricerche realizzate da scuole, istituzioni scolastiche, associazioni, enti locali e università. Nel 2006 sono stati finanziati 18 progetti per un totale di circa 117 mila euro. Di particolare rilievo anche la collaborazione ormai decennale con l´associazione Libera. Collaborazione che ha segnato un´ulteriore tappa nel mese scorso con la firma di un´intesa con Don Ciotti, per la realizzazione di una grande banca dati nazionale che metterà in rete le varie attività portate avanti da enti, associazioni, scuole sul terreno della cultura della legalità, in modo da valorizzare e scambiare le esperienze e da farne patrimonio comune. Informazioni utili. La Festa della Legalità potrà essere seguita in diretta web tv sul portale www. Intoscana. It. Informazioni tramite il numero verde della Regione Toscana (800. 860070), per e-mail all´indirizzo festa. Legalita@regione. Toscana. It e sui siti www. Intoscana. It e www. Regione. Toscana. It/cld/festalegalita. . .  
   
   
UNINDUSTRIA PADOVA: L’11 DICEMBRE ASSEMBLEA GENERALE CON BOMBASSEI, GALAN, GIARETTA, FRATTA PASINI TRA GLI OSPITI, IL VICE DIRETTORE DE IL SOLE 24 ORE GIANFRANCO FABI. LA PERFORMANCE DELL’INDUSTRIA PADOVANA NEL 2006 E LA NUOVA LEADERSHIP DELLE MEDIE IMPRESE  
 
 Padova, 11 dicembre 2006 - Oggi con inizio della parte pubblica alle ore 15. 45 presso Padovafiere (Via N. Tommaseo 59, Padiglione 11), si svolgerà l’Assemblea Generale 2006 dell’Unione Industriali della provincia di Padova, tra le prime associazioni dell’industria in Italia con 1. 900 aziende iscritte. L’assemblea eleggerà il nuovo presidente per il quadriennio 2006-2010. La relazione del neo eletto presidente di Unindustria Padova aprirà i lavori della parte pubblica, dal titolo: “Questioneitalia. Crescita, buona politica, centralità dell’impresa”. Sullo sfondo dell’acceso dibattito sulla Finanziaria, si confronteranno esponenti del Governo e delle Istituzioni, dell’economia e della finanza: il vice presidente di Confindustria Alberto Bombassei, il presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan, il sottosegretario allo Sviluppo economico Paolo Giaretta, il presidente del Banco Popolare di Verona e Novara Carlo Fratta Pasini. Moderatore Gianfranco Fabi vice direttore Il Sole 24 Ore. Fra i temi in discussione, oltre alle critiche del mondo produttivo alle misure del Governo, i nodi della “questione Italia”: l’urgenza di riforme, economiche ed istituzionali, per superare l’anomalia di un Paese afflitto, da oltre un decennio, da un problema di bassa crescita; con il bisogno di investire in infrastrutture e reti e il più alto debito pubblico d’Europa; con un’economia reale diffusa e creativa e una resistente cultura anti-industriale; con un bipolarismo rissoso e incapace di grandi riforme. Ma anche la “questione settentrionale”, posta come istanza di modernizzazione del Paese in una regione che deve sciogliere alcuni deficit (infrastrutturali, di rappresentanza) per consolidare lo sviluppo ed essere leader in Europa. Questioneitalia. «L’industria padovana - spiega il presidente uscente di Unindustria Padova, Luca Bonàiti - arriva a questa assemblea con un sentimento duplice. Da un lato la consapevolezza di una congiuntura progressivamente migliorata nel corso del 2006 e di una trasformazione dura e selettiva delle imprese che comincia a dare i frutti, come dimostrano la crescita della produzione e dell’export padovano nei primi nove mesi (+4,1% e +8,8% rispettivamente). Dall’altro l’amarezza per una Legge Finanziaria che anziché sostenere questo sforzo, rischia di deprimerlo; troppo centrata sulle imposte per essere compatibile con lo sviluppo. Se aggiungiamo misure pregiudizialmente ostili alle imprese, come le modifiche al Codice ambientale e la direttiva del ministro Damiano sui contratti a termine, si comprende lo stato d’animo degli imprenditori. Il Governo abbia il coraggio di cambiare rotta. La politica economica metta l’impresa al centro delle decisioni, riconoscendole il ruolo di primo e insostituibile motore di sviluppo». Ragionare di “questione settentrionale”, aggiunge Bonàiti, all’interno di una più generale “questione Italia”, «vuol dire porre, in termini propositivi, un’istanza di modernizzazione del Paese in una regione che vuole consolidare il suo sviluppo ed essere leader in Europa. Il tema, allora, è questa difficoltà di relazione che c’è tra le imprese da una parte, la politica e le istituzioni dall’altra; questa percezione forte, che hanno gli imprenditori, che politica e cultura d’impresa non si incontrino. Le imprese vanno ma il Paese non le segue. E’ un grande punto interrogativo per tutto il Paese, ma è naturale che la voce si alzi più forte da quelle aree dove la cultura d’impresa è diffusa e radicata». Assemblea Generale 2006 Lunedì 11 dicembre - Padovafiere (Padiglione 11) Programma: ore 15. 45 Registrazione dei partecipanti ore 16. 00 Relazione introduttiva Neo eletto presidente Unindustria Padova. Tavola rotonda “Questioneitalia Crescita, buona politica, centralità dell’impresa” Ne discutono: Alberto Bombassei vice presidente Confindustria; Carlo Fratta Pasini presidente Banco Popolare di Verona e Novara; Giancarlo Galan presidente Regione Veneto; Paolo Giaretta sottosegretario Sviluppo economico. Moderatore Gianfranco Fabi vice direttore Il Sole 24 Ore. .  
   
   
QUARTO LABORATORIO INAUGURATO IL NUOVO CENTRO PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO URBAN A MILANO  
 
 Milano, 11 dicembre 2006 - E’ stato inaugurato il 5 dicembre in via Val Trompia 45 Quarto Laboratorio, il nuovo incubatore d’impresa promosso dal Comune di Milano e finanziato dal Fondo sociale europeo di sviluppo regionale attraverso il programma Urban. Quarto Laboratorio è un’iniziativa che fa parte del programma Urban Ii Milano, voluto dall’amministrazione comunale per il rilancio dei quartieri di Bovisa, Bovisasca, Certosa, Garegnano, Musocco, Quarto Oggiaro, Vialba e Villapizzone. E’ stato realizzato nell’ambito dell’Asse Ii - Imprenditorialità e patti per l’occupazione da Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, capofila dell’Associazione Temporanea di Imprese costituita da Politecnico di Milano, Università Bocconi, Asset-aler, Banca Intesa, Bic La Fucina, Euros. Il centro mette a disposizione di cittadini, imprenditori e organizzazioni non profit dell’area servizi per la creazione d’impresa; il sostegno all’economia sociale e all´imprenditorialità giovanile; l’accesso al credito; la diffusione di una cultura ambientale responsabile. Il centro è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13; i servizi sono disponibili su appuntamento chiamando il numero 02. 39003114 attraverso il Centro servizi per la Creazione d’impresa; il Centro Risorse per l’Economia Sociale (Cres), lo Spazio Ambiente ed Energia. Insieme a queste attività Quarto Laboratorio sta lavorando per identificare nuove ipotesi progettuali sull’area, con particolare attenzione ai servizi alla persona. Attraverso seminari, eventi e momenti di confronto il centro rileverà gli effettivi bisogni del territorio e condividerà gli obiettivi di sviluppo con la comunità locale. .  
   
   
MECCANICA ITALIANA: LE AZIENDE LAVORANO DI PIÙ MA CON COSTI SEMPRE CRESCENTI  
 
Milano, 11 dicembre 2006 - La congiuntura è favorevole, le aziende lavorano e i carnet di ordini sono rassicuranti, ma i costi da sostenere sono troppo alti e i margini sempre più limitati. Questo il quadro della meccanica varia italiana che emerge dall’indagine trimestrale Anima – Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia ed Affine di Confindustria – relativa ai mesi di luglio, agosto e settembre 2006. “In un trimestre fisiologicamente più debole degli altri - e quest’anno particolarmente delicato dal punto di vista politico - le nostre aziende hanno dimostrato serenità e impegno” commenta Ettore Riello, neoeletto Presidente di Anima “Le imprese non si sono lasciate scoraggiare da una situazione politica ancora incerta con una Finanziaria che è loro sfavorevole per alcuni versi, come il Tfr, ma che per altri sta creando grandi attese, in particolare il cuneo fiscale. Molte delle riforme che ci aspettavamo non stanno arrivando, ma abbiamo fiducia nel lavoro di Confindustria e del Presidente Montezemolo che ha ben presente le nostre preoccupazioni e sta difendendo chi, come noi, produce ricchezza nel Paese. Il fatto di aver penalizzato le aziende al di sopra dei 50 dipendenti risulta in contrasto con la raccomandazione che viene rivolta alle aziende perché crescano per meglio competere con avversari forti sui mercati internazionali”. Analizzando i dati elaborati dalla Federazione su un campione di quasi 400 aziende associate, emerge che tra luglio e settembre 2006 il saldo tra le aziende che denunciano una situazione di fatturato ‘migliorata’ e quelle che invece la giudicano ‘peggiorata’ rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente segna un +47,1. Il 58,7% delle aziende ritiene ‘migliorata’ la situazione del fatturato del terzo trimestre 2006 rispetto allo stesso periodo del 2005 (quando la percentuale era 55,4%); per il 29,7% il fatturato è rimasto ‘invariato’ (30% nel 2005) e per il 11,6% è ‘peggiorato’ (14,6% nel 2005). L’incremento è stato registrato in misura analoga sul mercato nazionale (50,9%) e su quello estero (53,9%). La crescita rispetto al 2005 era attesa dagli operatori, così come non ha stupito la flessione rispetto al secondo trimestre 2006, dal momento che il terzo trimestre dell’anno normalmente risente delle chiusure estive di molte produzioni. Rispetto al trimestre precedente il saldo tra le aziende che denunciano una situazione di fatturato ‘migliorata’ e quelle che invece la giudicano ‘peggiorata’ mantiene il segno positivo ma passa da + 45,6 (Ii trimestre 2006) a 14,6 (Iii trimestre). Il 38,3% delle aziende ritiene ‘migliorata’ la situazione del fatturato rispetto al trimestre precedente (quando la percentuale era del 54,7%); per il 38% il fatturato è rimasto ‘invariato’ (era 36,2%) e per il 23,7% è ‘peggiorato’ (9,1% nel Ii trimestre). Le performance migliori provengono dai mercati esteri (saldo + 17,6) mentre il mercato italiano risente di una certa inerzia (saldo +3). “La debolezza del settore è dovuta principalmente a due criticità che compromettono la produzione: l’alto costo dell’energia e quello delle materie prime. Un esempio: secondo gli ultimi dati dell’Istat l’indice di prezzo alla produzione dell’energia è passato da 131,9 di gennaio a 144,2 di settembre. Lo stesso indice un anno fa era a 116,1. Lievitazioni indiscriminate di costi come questa pregiudicano la crescita” spiega Ettore Riello “così come i rincari delle materie prime legati quasi sicuramente a manovre speculative. Gli incrementi dei costi sono difficili da trasferire alla clientela. I costi delle materie prime sostenuti dalle nostre aziende dai comparti “valvolame per riscaldamento” e “articoli casalinghi” incidono per oltre il 40%. La riduzione di questi costi ci consentirebbe di reinvestire in fattori di sviluppo. Ciò che i prezzi in aumento non hanno frenato è la voglia di crescita delle aziende della meccanica italiana. E’ ormai chiara la necessità di una politica energetica europea per favorire lo sviluppo sostenibile e la sicurezza dell’approvvigionamento. Una sua definizione ed il raggiungimento di un’equa valutazione delle materie prime permetterebbero alle imprese di passare dalle idee geniali, che spesso le contraddistinguono dai concorrenti europei, alla realizzazione dei prodotti. In questo percorso la Federazione svolge un importante ruolo di guida delle imprese italiane, sia dal punto di vista della competitività internazionale che da quello della rappresentatività e tutela del sistema imprenditoriale a livello italiano ed europeo”. Per quanto riguarda gli ordini del terzo trimestre, la situazione è positiva, soprattutto tenendo conto della presenza di due mesi delicati come luglio e agosto: il carnet di ordini medio ha fornito alle aziende 3,2 mesi di lavoro assicurato. Un buon risultato se paragonato a quello del terzo trimestre del 2005, quando i mesi di lavoro assicurati erano 2,8. Buone le prospettive per il quarto trimestre dell’anno. Secondo il 43,1% delle aziende intervistate la situazione del fatturato è infatti prevista “in aumento” rispetto al terzo trimestre, “stabile” per il 48,6% e “in calo” per l’8,3%. I risultati più consistenti dovrebbero arrivare dal mercato estero (secondo il 41,3% delle aziende), ma anche sul fronte nazionale la situazione è prevista in rialzo dal 35,8% degli intervistati. L’occupazione non dovrebbe presentare particolari variazioni (l’81,3% giudica la situazione “stabile”), così come gli investimenti (il 77,3% non si aspetta cambiamenti). Analisi Settoriale - L’analisi dei vari settori mostra situazioni in prevalenza positive. Ancora buono, in particolare per quel che riguarda i mercati esteri, l’andamento del comparto “Sistemi di sollevamento e movimentazione”. Si rileva un sensibile miglioramento anche rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con un carnet ordini che copre 5 mesi, le aziende guardano all’ultimo trimestre dell’anno con moderato ottimismo. Il comparto “Carrelli elevatori” denuncia nel Iii trimestre una leggera flessione del mercato nazionale che è atteso rivitalizzarsi nell’ultimo periodo dell’anno. I mercati esteri si sviluppano invece ad un ritmo più costante. In leggera crescita sono previsti occupazione e investimenti. Il notevole incremento delle vendite all’estero consente alle aziende produttrici di “Macchine edili stradali minerarie ed affini” di chiudere il Iii trimestre in positivo. Il saldo tra le aziende che dichiarano un aumento del fatturato e quelle che ne denunciano un peggioramento rispetto al secondo trimestre è ancora positivo (+22,2). Questo trend è atteso proseguire nell’ultimo periodo. Il 51,1% delle aziende prevede un miglioramento nel Iv trimestre, il 46,7% una stabilità e il 2,2% un calo. Differenti performance aziendali caratterizzano il comparto “Forni, macchine e impianti per pane biscotti pasticceria e pizza”. Il terzo trimestre si chiude in positivo per il 31,8% degli intervistati, con una sostanziale stabilità per il 40,9% ed un peggioramento per il 27,3%. Un carnet ordini più sostenuto consente di formulare previsioni di crescita per il quarto trimestre. Il 31,8% delle aziende ha in programma nuovi investimenti. Il comparto “Affettatrici, tritacarne ed affini” ha registrato risultati superiori alle attese. Il 62,5% delle aziende denuncia una crescita del fatturato rispetto al trimestre precedente e analoga percentuale rispetto allo stesso periodo del 2005. Il trend positivo dovrebbe proseguire negli ultimi mesi dell’anno. Un rallentamento dell’attività, peraltro previsto, si segnala per il comparto “Macchine per caffè espresso”. Il saldo tra le aziende che dichiarano un aumento del fatturato e quelle che ne denunciano un peggioramento rispetto al secondo trimestre 2006 è stato pari a -20. E’ tuttavia prevista una ripresa nel quarto trimestre dell’anno da parte del 40% delle aziende mentre il 60% indica una stabilità. La situazione per il comparto “Macchine per la lavorazione delle carni” è in generale positiva: il fatturato è in crescita per il 50% delle aziende rispetto al Ii trimestre 2006 e per la totalità delle aziende rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Buone le performance in particolare sui mercati esteri. Le previsioni per fine anno sono all’insegna della stabilità. Per quanto riguarda il settore “Apparecchiature aerauliche”, il panel delle risposte indica percentuali pressoché analoghe fra le aziende che denunciano un miglioramento, quelle che indicano una stabilità e quelle che rilevano un calo del fatturato. Permangono positive le previsioni. Una generale stabilità caratterizza occupazione ed investimenti. Favorevole la situazione del comparto “Apparecchi e componenti per impianti termici” nel Iii trimestre, con un saldo pari a +51,5 fra le aziende che denunciano un aumento del fatturato e quelle che dichiarano una contrazione, con risultati migliori rispetto a quelli del Iii trimestre 2005. Le previsioni sono ancora soddisfacenti per gli ultimi mesi dell’anno, anche confrontate con lo stesso periodo dell’anno precedente. Una certa flessione, del resto già preannunciata, si rileva nel fatturato del comparto “Serrature, ferramenta e maniglie”. Il carnet ordini è passato da 1,7 a 1 mese di lavoro nel Iii trimestre; tuttavia si spera in una evoluzione positiva nell’ultima parte dell’anno. Stabili per il 90% delle aziende occupazione e investimenti. Rallentamento dell’attività nel Iii trimestre per il comparto “Articoli casalinghi”. Si ipotizza come di consueto una ripresa a fine anno, con un saldo positivo per il fatturato pari a +20. La situazione di mercato piuttosto incerta non induce tuttavia le aziende ad investire. In ulteriore crescita il fatturato del settore “Forni Industriali” nel Iii trimestre, con un saldo positivo di +50 fra le aziende che indicano un aumento del fatturato e quelle che denunciano un calo. Ancor più favorevoli le prospettive per il Iv trimestre con un saldo di +58,4 rispetto al trimestre precedente e di +66,7 rispetto allo stesso periodo del 2005. Meno brillante la situazione del comparto “Impianti di finitura” nel Iii trimestre; tuttavia il livello degli ordini, indicato in crescita dal 35% delle aziende, stabile dal 60% e negativo dal 5%, fa presagire una ripresa nel Iv trimestre. Qualche segnale di ripresa anche sul fronte dell’occupazione e degli investimenti. Soddisfacenti i risultati per i comparti “Rubinetteria Sanitaria” e “Valvolame ad uso industriale ”: per il primo il saldo fra le aziende che indicano una crescita e quelle che denunciano una flessione è pari a +45,4, mentre per il secondo è pari a +50. Per entrambi previsioni all’insegna della stabilità Seppure con segni di rallentamento, il comparto “Valvolame in bronzo e ottone” chiude il periodo con risultati decisamente migliori di quelli dell’analogo periodo del 2005. La situazione è attesa migliorare nell’ultima parte dell’anno; positivo il raffronto soprattutto con l’analogo periodo del 2005. Una sostanziale stabilità caratterizza il comparto “Casseforti, porte corazzate e cassette di sicurezza”: non si rileva nel Iii trimestre una crescita del fatturato per nessuna delle aziende intervistate. Più ottimistiche le prospettive per gli ultimi mesi del 2006: il 36,4% delle aziende intervistate prevedono un miglioramento e il 63,6% una stabilità. Per quel che riguarda i “Misuratori gas”, si segnalano per il Iii trimestre fatturati in linea con il precedente. Le previsioni per l’ultimo periodo del 2006 indicano un consolidamento dei risultati. In netto rialzo nel Iii trimestre il trend del comparto “Misuratori acqua”: il fatturato totale è in crescita per il 75% delle aziende (50% in più rispetto al Ii trimestre). Anche le previsioni per il Iv trimestre sono piuttosto confortanti: da parte di nessuno degli intervistati è atteso un calo del fatturato. Le buone performance del comparto dei “Distributori di carburante” si sono consolidate nel Iii trimestre. Nessun peggioramento viene denunciato nel fatturato, negli ordini, nell’occupazione. Previsioni di crescita del fatturato nel Iv trimestre da parte della totalità degli intervistati. Nel Iii trimestre si registra qualche accenno di ripresa sia sul mercato nazionale che estero per i produttori di “Sistemi elettronici di conversione”. Una sostanziale stabilità caratterizza le previsioni di fine anno. Nel comparto dei “Dispositivi per la protezione individuale sul lavoro” è da rilevare un saldo positivo pari a 58,8 fra le aziende che dichiarano un aumento del fatturato e quelle che denunciano un calo nel terzo periodo rispetto all’anno precedente. Rispetto invece al secondo trimestre, le percentuali relative al fatturato sono così distribuite: 35,3% delle aziende denunciano una crescita, 41,2% una stabilità, 23,5% un calo. Positive le previsioni per l’ultima parte dell’anno. E’ proseguita anche nel terzo trimestre il trend positivo del comparto “Caldareria” con un saldo pari a +18,2. Le previsioni per il quarto trimestre sono ancora improntate all’ottimismo soprattutto se si raffrontano i risultati con quelli del 2005. Nettamente migliorato il comparto di “Impianti di insonorizzazione”: l’80% delle aziende indica un aumento del fatturato, il 20% una situazione invariata. Per quanto attiene allo stesso periodo del 2005, il saldo fra le aziende che dichiarano un aumento e le aziende che denunciano una diminuzione del fatturato è pari a +60. In prospettiva però la situazione appare meno brillante, considerato l’andamento non particolarmente brillante degli ordini. .  
   
   
NASCE DISTRETTO COMPONENTISTICA E MECCANICA A PORDENONE  
 
Codroipo, 11 dicembre 2006 - Nasce il "Co. Mec. - Distretto della Componentistica e della Meccanica". Lo ha deciso la Giunta regionale approvando la delibera proposta dall´assessore alle Attività produttive, Enrico Bertossi. L´istituzione del nuovo Distretto industriale, resa possibile dalla Lr 4/2005 sullo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese, riguarda diverse categorie economiche: fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche; fabbricazione e lavorazione dei prodotti di metallo, esclusi macchine e impianti; fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici (riferiti alla classificazione Istat Ateco). Il territorio interessato al nuovo Distretto è ubicato nella provincia di Pordenone ed è ricompreso nei Comuni di Aviano, Azzano Decimo, Budoia, Casarsa della Delizia, Chions, Cordenons, Fiume Veneto, Fontanafredda, Polcenigo, Porcia, Pordenone, Roveredo in Piano, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Zoppola. .  
   
   
INTEK S.P.A.: FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI G.I.M. – GENERALE INDUSTRIE METALLURGICHE S.P.A. IN INTEK S.P.A.  
 
Milano, 11 dicembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi il 6 dicembre, tra gli altri argomenti posti all’ordine del giorno, ha esaminato ed approvato la Relazione degli Amministratori illustrativa dell’operazione di fusione per incorporazione di G. I. M. – Generale Industrie Metallurgiche Spa in Intek Spa, ai sensi dell’art. 2501 quinquies del Codice Civile (di seguito la “Fusione”). Si ricorda che il progetto di fusione è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di entrambe le società interessate alla Fusione il 24 ottobre u. S. Ed, in pari data, è stato oggetto di uno specifico comunicato stampa, disponibile sul sito internet itk. It, cui si rinvia per maggiori informazioni. Il Consiglio ha deliberato di convocare l’assemblea dei soci in sede straordinaria per l’approvazione della Fusione con le conseguenti modifiche statutarie già indicate nel suddetto progetto di Fusione. Il Consiglio ha altresì deliberato di convocare l’assemblea dei soci, in sede ordinaria, per sottoporre all’approvazione della stessa la proposta di distribuzione di riserve disponibili mediante l’assegnazione agli azionisti di Intek di n. 61. 396. 904 “warrant azioni ordinarie G. I. M. – Generale Industrie Metallurgiche S. P. A. 2005/2008”, attualmente di proprietà di Intek S. P. A. , e rivenienti dalla fusione per incorporazione di Industrie Intek in Intek Spa perfezionata in data 22 novembre 2006. Tale proposta, ove deliberata, avrà esecuzione il primo giorno utile di borsa aperta successivo alla data di rilascio da parte di Borsa Italiana S. P. A. Del provvedimento di ammissione a quotazione nel Mercato Telematico Azionario delle azioni di risparmio e dei Warrant che Intek emetterà nell’ambito della Fusione. La proposta prevede che i n. 61. 396. 904 “warrant azioni ordinarie G. I. M. – Generale Industrie Metallurgiche S. P. A. 2005/2008” verranno assegnati agli aventi diritto mediante il sistema di gestione accentrata di Monte Titoli, secondo le modalità e le istruzioni che verranno comunicate agli azionisti di Intek mediante apposito avviso pubblicato sul quotidiano “Italia Oggi”. Si ricorda che l’integrale esecuzione della distribuzione dei n. 61. 396. 904 “warrant azioni ordinarie G. I. M. – Generale Industrie Metallurgiche S. P. A. 2005/2008” costituisce l’ultimo presupposto necessario al perfezionamento della Fusione. Si segnala inoltre che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di sottoporre all’assemblea dei soci, in sede ordinaria, la proposta di autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, per un periodo di 18 mesi dalla data della delibera di assemblea ordinaria, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del cod. Civ. , nonché dell’art. 132 del D. Lgs. 58/1998 e relative disposizioni di attuazione. Tale proposta è finalizzata (i) a consentire la possibilità di procedere ad acquisti e/o alienazioni di azioni proprie ai fini di investimento e stabilizzazione dell’andamento del titolo e della liquidità dello stesso sul mercato azionario, nei termini e con le modalità stabiliti dalle applicabili disposizioni ovvero, (ii) a consentire l’utilizzo delle azioni proprie nell’ambito di operazioni connesse alla gestione corrente ovvero di progetti coerenti con le linee strategiche che la Società intende perseguire, in relazione alle quali si concretizzi l’opportunità di scambi azionari, nonché (iii) a destinare azioni proprie acquistate al servizio di eventuali piani di stock option, deliberati dai competenti organi sociali, riservati al management della Società e/o di società direttamente o indirettamente dalla stessa controllate. L’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie è inoltre finalizzata a consentire eventuali acquisti ai sensi dell’art. 2437-quater, comma 5, del cod. Civ. Conseguenti al diritto di recesso spettante agli azionisti ordinari di Intek che non avranno concorso alle deliberazioni assembleari di approvazione del progetto di Fusione in relazione all’emissione di nuove azioni di risparmio non convertibili previste dal progetto stesso, ai sensi dell’art. 2437 e ss. Del cod. Civ . Il numero massimo delle azioni acquistate non potrà essere superiore a quello rappresentante il 10% dell’intero capitale sociale. Tale limite non verrà considerato per gli eventuali acquisti compiuti ai sensi dell’art. 2437-quater, comma 5, c. C. , nell’ambito della procedura di liquidazione delle azioni ordinarie Intek per le quali sia esercitato il diritto di recesso, con riferimento alla deliberazione di Fusione come sopra indicato. Gli acquisti di azioni proprie dovranno essere effettuati ad un prezzo non superiore del 15% e non inferiore del 15% rispetto al prezzo ufficiale registrato dalle azioni ordinarie Intek il giorno di borsa precedente ogni singola operazione di acquisto. All’assemblea ordinaria dei soci verrà inoltre proposta la rideterminazione del numero dei consiglieri con la nomina di nuovi amministratori (entro il limite massimo di componenti previsto dall’art. 12 dello Statuto), con decorrenza dalla data di efficacia della Fusione, al fine di dotare la Società di un organo amministrativo la cui composizione garantisca una congrua rappresentazione delle diverse componenti dell’azionariato di Intek post Fusione. L’assemblea degli Azionisti verrà convocata in sede ordinaria e straordinaria in Ivrea, in via Costantino Nigra n. 2 – presso l’Associazione degli Industriali del Canavese in prima convocazione in data 16 gennaio 2007 alle ore 11,00 ed occorrendo in seconda convocazione il giorno 17 gennaio 2007, stessa ora e luogo. Tutti i documenti richiesti dalla vigente normativa saranno depositati presso la sede sociale e gli uffici amministrativi in Milano- Foro Buonaparte n. 44 nonché presso Borsa Italiana S. P. A. , a disposizione dei soci che potranno ottenerne copia, nei termini e con le modalità previste dalle disposizioni legislative e regolamentari. .  
   
   
NANOTECNOLOGIE, MATERIALI E NUOVE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE AL CENTRO DEL SECONDO SEMINARIO SUL 7° PROGRAMMA QUADRO ORGANIZZATO DALL’AGENZIA REGIONALE PER LA TECNOLOGIA E L’INNOVAZIONE MARTEDÌ 12 DICEMBRE  
 
 Valenzano, 11 dicembre 2006 - Partono in questi giorni i primi bandi europei per il finanziamento di progetti di ricerca attraverso le risorse stanziate dal 7° Programma Quadro comunitario (2007-2013). E’ un’occasione da non perdere per il sistema dell’innovazione pugliese, perché consentirà di attrarre verso la regione ulteriori finanziamenti per lo sviluppo di nuova ricerca. Per fornire maggiori dettagli sulle aree tematiche per le quali il Programma Quadro stanzia risorse - che in totale superano i 50 miliardi di euro -, l’Arti sta organizzando una serie di incontri con l´obiettivo di facilitare e rendere possibile la massima partecipazione del sistema regionale delle imprese e della ricerca ai bandi europei. Al primo seminario, realizzato il 24 novembre e dedicato al programma per le tecnologie informatiche e di comunicazione, hanno preso parte oltre 250 tra imprenditori, ricercatori, esponenti del mondo associativo, bancario e della pubblica amministrazione. Il secondo incontro è in programma martedì 12 dicembre dalle ore 8. 45 alle 13. 30, nella sala convegni di Tecnopolis a Valenzano: a illustrare le linee generali del 7° Programma Quadro e lo specifico programma dedicato alle nanotecnologie, ai materiali e alle nuove tecnologie di produzione sarà Roberta Salonna, funzionaria della Dg Ricerca della Commissione Europea. La dottoressa Salonna sarà poi a disposizione di imprese, enti e istituzioni per fornire utili indicazioni per la formalizzazione della proposta di partecipazione al 7° Programma Quadro. La mattinata sarà aperta dai saluti di Gianfranco Viesti, presidente dell’Arti, e di Guido Pasquariello, presidente di Tecnopolis. Seguiranno gli interventi del vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Sandro Frisullo, e dell’assessore alla Programmazione e al Bilancio, Francesco Saponaro, che illustreranno la strategia regionale dell’innovazione. .  
   
   
COLLOQUIO ILLY-AMBASCIATORE USA IN ITALIA  
 
Trieste, 11 dicembre 2006 - Le possibilità di interscambio in termini economici tra Stati e Friuli Venezia Giulia, partendo dagli sviluppi imprenditoriali delle attività di ricerca presenti in regione, sono stati al centro dell´odierno colloquio, a Trieste, tra il presidente Riccardo Illy e l´ambasciatore Usa a Roma, Ronald Spogli. Il Friuli Venezia Giulia, hanno concordato Spogli ed Illy (all´incontro hanno partecipato l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali Franco Iacop ed il console Usa a Milano, Debora Graze), offre infatti molte opportunità agli investimenti di venture capital e private equity, strumenti molto impiegati negli Stati Uniti ma ancora poco utilizzati in Italia. Il presidente Illy e l´ambasciatore Spogli hanno inoltre ribadito l´esigenza di migliorare e potenziare gli scambi ed i rapporti tra le Università del Friuli Venezia Giulia e gli atenei statunitensi. .  
   
   
PISTOIA - BUYER RUSSI, UCRAINI E KAZAKI A SPASSO PER LA CITTÀ  
 
 Pistoia, 11 dicembre 2006 - Pronta l´accoglienza curata da Pistoia Promuove, braccio operativo della Camera di Commercio. L´iniziativa fa parte di un più ampio progetto di incoming di operatori per il settore delle calzature e pelletterie per aziende manifatturiere toscane. Sono previsti in cinquanta, soggiorneranno in Toscana dal 13 al 17 dicembre, alloggeranno a Viareggio e parteciperanno a Lucca al workshop organizzato con le imprese toscane che hanno aderito al progetto. Il 14 dicembre saranno a Pistoia. Per l´occasione, Pistoia Promuove, con il supporto organizzativo del Comune di Pistoia, dell´Apt Pistoia, del Centro Commerciale Naturale e del Museo e Fondazione Marino Marini, ha organizzato un ricco programma: l´arrivo è previsto per il primo pomeriggio; ad accogliere gli operatori stranieri saranno alcune interpreti che accompagneranno la delegazione al Palazzo Comunale per il saluto del Sindaco. Visita alla città d´arte. Il pomeriggio si concluderà, dopo aver dedicato momenti allo shopping con l´affiancamento del Centro Commerciale Naturale, al Museo Marino Marini. Cena in un ristorante del centro storico. Gli imprenditori che sono interessati ad avere maggiori approfondimenti sull´iniziativa possono contattare direttamente la segreteria organizzativa di Pistoia Promuove al numero telefonico 0573 25079. .  
   
   
PISA - PRESENTATI I DATI DELL´ANDAMENTO MANIFATTURIERO PROVINCIALE  
 
 Pisa, 11 dicembre 2006 - Il Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Pierfrancesco Pacini ha recentemente presentato i dati riguardanti l´andamento del comparto manifatturiero provinciale rilevati per il terzo trimestre 2006 dall´indagine campionaria di Unioncamere Toscana e Confindustria, realizzata in collaborazione con le Camere di Commercio toscane. Anche per questo periodo Pisa mantiene una posizione di primo piano nel contesto regionale, con un incremento complessivo della produzione del 2,7%, più che doppio rispetto alla corrispondente crescita media regionale dell´1,2%. Positivo risulta anche il dato sull´andamento del fatturato annuo, che raggiunge a Pisa il +3,2% rispetto alla media regionale del +2,1%. Per quanto riguarda gli altri indicatori si osservano andamenti in linea con le corrispondenti medie regionali, con l´unica eccezione degli ordinativi esteri che in provincia crescono meno rispetto alla Toscana (+1,7% rispetto a + 3,8% ). Infine, dopo ben 24 mesi torna ad essere positivo anche il tasso tendenziale dell´occupazione provinciale: +0,6%. Con riferimento ai vari comparti osserviamo che, nonostante l´andamento positivo rilevato nel complesso, alcuni settori mostrano nel trimestre in esame segnali di rallentamento più o meno marcato. Il settore delle calzature presenta per il terzo trimestre consecutivo andamenti positivi, questa volta nell´ordine dell´1% per la produzione e del 2,3% per il fatturato, cui si affiancano però segnali negativi per quanto riguarda gli ordinativi, in calo sia sul mercato interno (-0,9%) che su quello estero (-3%). In leggero rallentamento sembra invece il settore di pelli e cuoio che, pur mantenendo andamenti positivi - nell´ordine dell´1% per la produzione ed il fatturato su base annua - registra risultati meno brillanti sia rispetto alle scorse rilevazioni che nei confronti del contesto regionale. Si segnala comunque un interessante incremento degli ordini dall´estero di oltre il 3%. In questa terza rilevazione del 2006 il settore dell´abbigliamento registra per la prima volta dopo molto tempo alcuni valori positivi (+0,6% la produzione su base annua e + 3,9% gli ordinativi provenienti dall´estero). In questo modo prosegue la faticosa rimonta già avviata nelle scorse rilevazioni e riesce così a colmare il gap negativo che si era creato nei confronti del corrispondente settore regionale. Anche il comparto metalmeccanico registra buoni risultati: +2% la produzione e +1,8% il fatturato, che rispecchiano gli andamenti positivi rilevati, in questo trimestre, sia per la meccanica che per la lavorazione dei metalli. Risultati positivi si registrano anche per il mobile con buoni andamenti in termini di produzione (+2,1%) e di fatturato (+3,9%) e per l´elettronica che prosegue la sua corsa con incrementi a due cifre sia per la produzione che per il fatturato. Stazionari sono invece il comparto chimico e quello alimentare, mentre la produzione del settore del vetro risulta in calo del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Infine un accenno alla produzione di mezzi di trasporto, per cui prosegue la fase positiva confermata anche dai risultati ottenuti a livello regionale (+8% la produzione tendenziale). Con riferimento alla performance per classi di impresa, anche per questo trimestre si rileva un andamento positivo di tutte le tipologie di impresa che, come già rilevato nelle scorse indagini, si concentra soprattutto nelle aziende di medie e grandi dimensioni. Indicazioni sull´andamento del commercio al dettaglio sono fornite dall´indagine congiunturale realizzata in collaborazione con l´Unioncamere nazionale. Ebbene, dai dati relativi al terzo trimestre emerge che nella provincia di Pisa l´andamento delle vendite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno risulta aumentato dello 0,5%, rispetto ad un incremento regionale dello 0,7%. Si osserva quindi un progressivo rallentamento delle vendite in atto dalla fine dello scorso anno, quando l´incremento era pari all´1,9%; questo fenomeno risulta essersi accentuato nei mesi più recenti, infatti, ancora nella scorsa rilevazione, relativa al trimestre aprile-giugno, le vendite su base annua risultavano in crescita dell´1%. Tale riduzione dei margini va a discapito soprattutto della piccola distribuzione, le cui vendite si riducono dell´1,4% su base annua, mentre l´andamento delle vendite nella media distribuzione rimane in linea con il valore medio provinciale (+0,5%). In deciso aumento sono invece le vendite della grande distribuzione che aumentano del 2,5%. Per quanto concerne l´andamento dei singoli segmenti del comparto, quelli in maggiore sofferenza si confermano essere i prodotti non alimentari ed in particolare l´abbigliamento ed accessori (-1,5%), mentre solo i prodotti alimentari registrano un incremento dell´1,4%. .  
   
   
EDILIZIA RESIDENZIALE, APPROVATO PIANO DA 512 MLN SCOTTI: 5.200 NUOVI ALLOGGI E SOSTEGNO A 210.000 FAMIGLIE  
 
 Milano, 11 dicembre 2006 - Il Consiglio regionale ha approvato il 5 dicembre il Piano di edilizia residenziale pubblica 2007-2009 (Prerp), varato dalla Giunta regionale nello scorso giugno e che l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha presentato nelle scorse settimane in tutte le province della Lombardia con un ampio confronto con Enti locali e categorie interessate. Il Piano stanzia 512 milioni di euro nel triennio, che serviranno a: realizzare 5. 200 fra nuovi alloggi a canone sociale e moderato e posti letto per locazione temporanea; riqualificare quartieri popolari; sostenere 10. 000 famiglie nell´acquisto della prima casa; sostenere 210. 0000 famiglie nel pagare l´affitto. Grande soddisfazione è stata espressa dall´assessore Scotti. "E´ un Piano fortemente innovativo - ha sottolineato - che si propone di fare fronte al riacutizzarsi del bisogno abitativo, causato dall´emergere di nuove categorie sociali in difficoltà che si affiancano alle tradizionali fasce di popolazione a basso reddito". "Oggi - ha proseguito Scotti - il sistema tradizionale dell´edilizia residenziale pubblica incentrato sulla concentrazione di fasce deboli in grandi quartieri con canoni simbolici non regge più, sia da un punto di vista sociale che da quello economico degli operatori del settore". "Quindi - ha aggiunto l´assessore alla Casa - la realizzazione degli alloggi per i meno abbienti deve essere integrata, sostenibile e aperta a tutti gli operatori. Questa è la strada che il Governo regionale lombardo ha individuato per soddisfare tutte le esigenze abitative, sia in affitto a canone sociale per i meno abbienti, sia a canone moderato che in proprietà ´convenzionata´". In questo quadro l´azione regionale punterà a questi obiettivi: assicurare nell´ambito della legge regionale sul governo del territorio una "corsia preferenziale" per l´attuazione degli interventi di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp); valorizzare le aree pubbliche per contribuire ad abbattere i costi di realizzazione delle case Erp. La Regione si concentrerà nell´utilizzare le risorse pubbliche come volano nell´ambito di programmi urbanistici che, coinvolgendo tutti gli attori (le Aler, le cooperative, le imprese ma anche i settori del non profit e i fondi immobiliari etici), possano comportare un significativo effetto moltiplicatore e prevedano altre tipologie edilizie (ad es. L´edilizia convenzionata) in modo da agevolare la realizzazione di edilizia residenziale pubblica, tradizionalmente meno remunerativa. L´attuazione del Programma regionale avverrà prevalentemente mediante Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale (Aqst), integrando, da una parte, gli Aqst già sottoscritti con 19 Comuni lombardi a fabbisogno acuto e, dall´altra, sostenendo per gli altri Comuni programmi a valenza strategica anche a livello sovracomunale. L´esperienza dei Contratti di Quartiere, sui quali la Regione ha investito in maniera significativa (334 milioni di euro per il recupero di 25 quartieri), sarà estesa anche in altre aree urbane degradate, con progetti di risanamento edilizio, urbanistico e di sicurezza. Per quello che riguarda il sostegno alle famiglie, si proseguirà con lo strumento del Fondo Sostegno Affitti e con il sostegno per l´acquisto della prima casa anche con contributi più significativi. .  
   
   
COSTRUIRE ECOLOGICO E RISPARMIO ENERGETICO  
 
Bari, 11 dicembre 2006 - La filosofia per uno sviluppo finalmente sostenibile che l’assessore all’assetto del Territorio, Angela Barbanente . Ha posto a fondamento del lavoro del suo assessorato, mostra i primi frutti. Il 6 dicembre, l’Aula consiliare del Comune di Toritto ha ospitato un incontro-dibattito al quale ha partecipato l’assessore Barbanente, per presentare un’attività di studio finalizzato alla progettazione di un intero quartiere con la tecnica della bioedilizia. L’assessorato regionale al Territorio, aveva già previsto nei bandi per il finanziamento regionale del Piano Casa, valutazioni preferenziali per gli interventi di recupero e nuova costruzione da realizzare proprio con la tecnica della bioedilizia. Il Comune di Toritto ha quindi adottato una variante urbanistica al Piano Regolatore, prevedendo la realizzazione di una nuova zona 167 su un’area di oltre 4 ettari, per un totale di 110 nuove abitazioni: per il Comune, il più grande progetto di sviluppo edilizio degli ultimi 20 anni. Il Sindaco del Comune, Michele Gironimo, ringraziando l’assessore Barbanente per la disponibilità, spiega:” con la firma di questo protocollo, l’Amministrazione manifesta la volontà di realizzare l’intero progetto secondo le tecniche del costruire dettate dal rispetto dell’ambiente e, quindi, della salute, del risparmio energetico e della stessa riduzione dei costi di gestione della casa. “ Il Comune di è quindi affidato alla professionalità ed al patrimonio di conoscenza tecniche e scientifiche del Politecnico di Bari, impegnato da anni nello studio dei materiali e delle strutture costruttive bioclimatiche e ad aziende leader a livello nazionale ed europeo nella produzione di materiali per l’edilizia e per le ricerche sui nuovi materiali ispirati al costruire sostenibile”. .  
   
   
IMPREGILO: IL CDA COOPTA NUOVO AMMINISTRATORE INTEGRATI IL COMITATO ESECUTIVO, IL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO E IL COMITATO PER LA REMUNERAZIONE  
 
Sesto S. Giovanni (Mi) 11 dicembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Impregilo S. P. A. , riunitosi il 6 dicembre sotto la presidenza del dott. Cesare Romiti, ha provveduto ad integrare la propria composizione, cooptando Claudio Cominelli che rimarrà nella carica di amministratore fino alla prossima Assemblea. Il curriculum di Claudio Cominelli è disponibile sul sito www. Impregilo. It. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre dato atto che il consigliere Maurizio Maresca, cooptato lo scorso 10 novembre, ha lo “status” di amministratore indipendente. Il Consiglio ha infine nominato Giovanni Castellucci e Giorgio Robba quali componenti il Comitato Esecutivo (unitamente al Presidente del Comitato Esecutivo, Alberto Lina e a Enrico Bonatti e Beniamino Gavio, già in carica), Alfredo Cavanenghi e Maurizio Maresca quali componenti il Comitato per il Controllo Interno (unitamente a Giorgio Robba, già in carica), nonché Giuseppe Piaggio quale componente il Comitato per la Remunerazione (unitamente al Presidente del Comitato per la Remunerazione, Cesare Romiti ed a Alfredo Cavanenghi, già in carica). .  
   
   
LEGGE ANTIRICICLAGGIO NEL SETTORE IMMOBILIARE: OBBLIGATORIA MA PIÙ SOFT RISPETTO AD ALTRI SETTORI  
 
Arezzo, 11 dicembre 2006 - Venerdì 1 Dicembre 2006, Camera di Commercio Arezzo. A seguito dell’entrata in vigore del D. M. 03/02/06 n. 143 in materia di Antiriciclaggio, le agenzie immobiliari sono tenute a una serie di adempimenti particolarmente delicati nelle fasi di transizione cui partecipano in quanto intermediari. In particolare la nuova norma obbliga le agenzie alla tenuta di uno speciale registro in cui raccogliere i dati relativi ai soggetti della transazione stessa e a segnalare alle autorità le operazioni che possano presentarsi sospette. La nuova legge antiriciclaggio prevede l’obbligo da parte degli operatori di registrare e conservare certe informazioni. Gli operatori sono tenuti ad identificare i clienti ed a provvedere alla registrazione e conservazione nell’archivio unico delle informazioni raccolte secondo le disposizioni dettate nella parte Iv della legge e previste all’allegato A della normativa antiriciclaggio, quali ad esempio: (a) i dati identificativi del cliente e del soggetto per conto del quale il cliente opera; (b) la data dell’avvenuta identificazione; (c) la data del compimento dell’operazione; (d) la descrizione sintetica della tipologia dell’operazione, avvalendosi delle causali indicate per ogni operazione nelle apposite tabelle di cui all’allegato A; (e) l’importo dell’operazione; (f) la tipologia dei mezzi di pagamento impiegati. L’archivio unico è inteso ad assicurare la conservazione delle informazioni con modalità accentrate, standardizzate e uniformi. Esso è tenuto in modo ordinato, assicurando la trasparenza, la completezza e la chiarezza delle informazioni, la facilità della consultazione, della ricerca e del trattamento dei dati ed il mantenimento della storicità delle informazioni. Le informazioni sono registrate e conservate secondo l’ordine cronologico degli incarichi e delle operazioni cui si riferiscono, in maniera da rendere possibile la loro ricostruzione storica. Gli operatori utilizzano le informazioni conservate nell’archivio unico anche per l’individuazione delle operazioni sospette da segnalare all’Uic. Dette informazioni possono essere richieste dall’Uic per le necessità informative connesse alle proprie attività di approfondimento e analisi nei casi e nei modi previsti dalla legge. L’archivio unico può essere tenuto a mezzo di sistemi informatici , secondo i criteri per la registrazione e la conservazione delle informazioni indicati nel presente provvedimento e nell’allegato A. L’archivio unico informatico deve essere tenuto secondo gli standards tecnici di cui all’allegato A della legge antiriciclaggio. Tutte le operazioni registrate nell’archivio unico devono essere conservate per 10 anni. L’archivio unico deve avere un sistema di ricerca, filtraggio ed interrogazione delle registrazioni presenti (prestazioni, soggetti) che permettano all’utente autorizzato di rendere disponibili tutte le informazioni in esso contenute alle Autorità competenti predisposte al controllo e necessarie per la cosiddetta collaborazione attiva, finalizzata per l’accertamento dei fatti in un procedimento penale o in un procedimento per l’applicazione di misure di prevenzione. “Le regole appaiono senza dubbio più soft rispetto ad altri settori” commenta Giancarlo Cungi, responsabile di Infoitalia, società produttrice di Archivio Unico 2006 (Archiviounico) software per la gestione degli adempimenti di legge legati all’Antiriciclaggio “l´archivio unico può esser tenuto dove uno vuole e non è tenuto a comunicarlo prima o redigerlo immediatamente sull’apposito registro ( in teoria anche a casa). Rispetto agli altri settori ci sono in più da registrare tutti i dati dei contraenti (al limite si possono inserire anche nelle Note) o degli eredi”. Alcuni dati fondamentali da registrare sono i dati dei contraenti, il luogo dell´immobile ed il prezzo complessivo pattuito. ” Aggiunge ancora Cungi, “la parte molto più semplice è quella relativa ai pagamenti che, in questo settore, non devono essere tracciati”. Molto importante anche la raccolta del documento di riconoscimento che deve esser valido al momento dell´acquisizione/identificazione dei soggetti. Esiste un ordine di registrazione: 1) Proposta anche se poi non andrà a buon fine ( segnare nelle note ), Preliminare và registrato anche se si attende il mutuo (meglio se si indica la conclusione o variazione degli intestatari del rogito e se si perfeziona l´importo finale oppure non se non effettuato per Mutuo non concesso), Il Rogito notarile. ( si può registrare direttamente il rogito se non sono trascorsi 30gg dalla proposta ). Le sanzioni sono gravi e sono le stesse per tutti gli altri settori merceologici soggetti al controllo Antiticiclaggio. Il controllo sulla tenuta corretta del registro lo può fare la guardia di Finanza ed il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria. .  
   
   
EDILIZIA: ASSEGNATI FONDI AD ATER UDINE PER SOVVENZIONATA  
 
Codroipo, 11 dicembre 2006 - Su proposta del vicepresidente, Gianfranco Moretton, la Giunta regionale ha deliberato l´assegnazione di quasi 13 milioni e 500 mila euro per il triennio 2006-2008, per la realizzazione di interventi di edilizia sovvenzionata in Provincia di Udine, già individuati dall´accordo di programma stipulato l´1 dicembre scorso tra la Regione e l´Ater (Azienda territoriale per l´edilizia residenziale) di Udine, tra lo stesso Moretton e il presidente, Luciano Aita. In particolare, tali interventi interesseranno 60/65 alloggi a Udine, in via Riccardo Di Giusto; 25/30 alloggi, sempre a Udine, in via Mantova; e sei alloggi a Codroipo, in via Indipendenza, 3. L´iniziativa della Regione permetterà inoltre la manutenzione, a Udine, di 12 alloggi, in via Riccardo Di Giusto, e di 11 alloggi, nelle vie Vipacco e Cividale. .  
   
   
CONVEGNO SUL RUOLO DELLA DONNA IERI E OGGI  
 
Cuneo, 11 dicembre 2006 - Un convegno su “Il ruolo della donna ieri e oggi”, organizzato dal Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile, operante nell’ambito della Camera di Commercio, in collaborazione con l’Assessorato alle pari opportunità del Comune di Cuneo, si è svolto lunedì 4 dicembre, nel pomeriggio, nel salone d’onore della Camera di Commercio. L’iniziativa, promossa nel quadro delle celebrazioni per i 60 anni dalla concessione del diritto di voto alle donne, oltre che per l’attualità delle tematiche affrontate dalle relatrici, si è caratterizzata per la presentazione del “Manuale dell’imprenditrice”, nato dalla raccolta degli interventi effettuati da esperti durante un corso di formazione svoltosi ad inizio estate. Gli onori di casa sono stati affidati al presidente camerale Ferruccio Dardanello. “Il nostro ente - ha precisato - è stato il primo a livello nazionale a creare, al suo interno, il Comitato per l’imprenditoria in rosa, nel 1999, supportato, a partire dal 2001, da un ufficio facente parte dell’area di sostegno del mercato. Questo ha consentito e consente di fornire assistenza ed informazioni alle imprenditrici già operative o potenziali, di realizzare la pubblicazione di un “Osservatorio” apposito, di organizzare cicli di incontri itineranti e work shop, assicurare una presenza alla “Grande Fiera d’estate” e promuovere iniziative a carattere formativo”. Per Elisa Borello, assessore alle Pari opportunità al Comune di Cuneo, l’esperienza vissuta nella civica amministrazione è stata molto stimolante anche perché partita dal nulla. Tra le iniziative promosse, il Temporario di lavoro, incentrato sulla flessibilità e riferito alle dipendenti municipali e la creazione del “Laboratorio donna”, occasione di incontro per coloro che intendono occuparsi di pari opportunità. Graziella Bramardo, presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile camerale e componente della giunta, oltre a presentare il manuale, ha fornito dati sulla presenza delle donne nel mondo economico provinciale. “Nella Granda, - ha riferito - su 4 imprese, tre fanno riferimento a uomini ed una a donne. La percentuale, pari al 25%, è in linea con i dati regionali ed è quantificabile in 17. 857 realtà operative su un totale di 72. 053. Il mondo agricolo, da solo, fa registrare il 45% delle presenze, con 8165 imprese. Se si guarda alle cariche sociali, emerge che, su un totale di 109. 919, 31. 046 sono attribuite a donne (28%). In tale ottica, forte è la presenza in rosa nel settore alberghi e pubblici esercizi (46%) e nei servizi (36,8). Di rilievo anche il fatto che il 50% delle donne che si inseriscono in imprese, hanno un’età compresa tra i 30 ed i 49 anni, cioè vivono il momento più difficile della sovrapposizione tra impegni lavorativi e familiari”. Di grande interesse le relazioni tenute da Cristina Bombelli, docente dell’area organizzazione e personale alla Bocconi di Milano, che si è soffermata sul ruolo attuale della donna nella società e Silvia Pasqua, ricercatrice della facoltà di economia all’università di Torino che ha parlato della partecipazione femminile al mondo economico. .  
   
   
BLACKOUT DEL 28 SETTEMBRE 2003: CHIUSE LE ISTRUTTORIE FORMALI NEI CONFRONTI DI UNDICI DISTRIBUTORI DI ENERGIA ELETTRICA  
 
Milano, 11 dicembre 2006 - L’insieme dei complessi procedimenti avviati dall’Autorità sul blackout del 28 settembre 2003 – riguardante anche i Paesi confinanti e ben 45 aziende – è in via di completamento. L’autorità ha infatti chiuso anche le istruttorie formali avviate nei confronti di undici distributori di energia elettrica (Air Mezzolombardo, Aeb Seregno, Aem Cremona, Acegas-aps Trieste, Asm Brescia, Aem Distribuzione Energia Elettrica Milano, Azienda Energetica Bolzano, Asm Bressanone, Trentino Servizi, Acsm Fiera di Primiero e Deval Aosta). L’autorità ha accertato l’estraneità delle suddette società ai fatti contestati in quanto per due di esse (Deval e Acsm) i dispositivi di alleggerimento del carico sono regolarmente intervenuti al momento del disservizio, per le rimanenti società, direttamente connesse alla rete di trasmissione nazionale, tali dispositivi a quella data non erano presenti. La delibera (n° 274/06) è disponibile sul sito www. Autorita. Energia. It. Circa il complesso ed ampio insieme di procedimenti attivati, l’Autorità ha dato priorità ai provvedimenti o prescrizioni che, sulla base di quanto via via riscontrato durante le indagini, si sono dimostrati utili a prevenire ulteriori disfunzioni. Le ultime attività istruttorie sono in fase di ultimazione. Riepilogo Sintetico Degli Accertamenti Gia’ Svolti - Subito dopo il blackout, l’Autorità ha condotto approfondimenti puntuali su tre fasi: i) “innesco” estero del blackout, ii) sua “propagazione” sul territorio nazionale, iii) “ripristino” di una corretta funzionalità del servizio sul territorio nazionale. Per la fase di “innesco” estero del blackout, l’Autorità ha già da tempo operato coinvolgendo necessariamente gli interlocutori transfrontalieri: ciò ha portato alla evidenza di dinamiche, responsabilità e di possibili rimedi, illustrati in un Rapporto pubblicato il 9 giugno 2004 (deliberazione n. 83/04), inviato ai vari Governi interessati ed alle Istituzioni della Ue; un Rapporto che ha già promosso utili provvedimenti, anche interni alla Svizzera, nel cui sistema elettrico si innescò l’evento, poi sofferto in Italia. Per quanto riguarda le fasi di “propagazione e ripristino”, in seguito alla conclusione delle indagini, sono stati avviati procedimenti per l’eventuale irrogazione di sanzioni articolati su tre filoni: produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica. Per il primo filone (“produzione”) hanno “oblato”, durante i mesi da maggio a settembre 2005, sette aziende interessate (Cva, Edipower, Endesa Italia, Enel Produzione, Isab Energy, Ise, Tirreno Power); l’unico produttore oggetto delle indagini che non ha oblato è Enipower. Si ricorda che l’oblazione consiste nella facoltà di porre fine a procedimenti istruttori (offerta con la legge n. 689/81 ai destinatari di eventuali provvedimenti) mediante il pagamento anticipato e in misura ridotta delle eventuali sanzioni. Al fine di aver certezza circa l’applicabilità di tale strumento di “estinzione” è stato necessario, per l’Autorità, attendere il parere del Consiglio di Stato del 15 novembre 2005, il quale ha chiarito che la più recente legge 14 maggio 2005 n. 80 (nella quale si dispone l’inapplicabilità dell’istituto dell’oblazione ai provvedimenti sanzionatori dell’Autorità stessa) riguarda le sole violazioni commesse dopo l’entrata in vigore della medesima legge. Per quanto riguarda i filoni di “trasmissione” e “distribuzione” sono state ultimate le istruttorie relative ai casi (10 su 26: Aim Vicenza, Amaie, Stet, società risultante dalla fusione di Amea e Seval, Enia, Asm Terni, Assm, Astea, Assem, Iris) che non hanno evidenziato responsabilità, trattandosi di esercenti “non direttamente connessi alla rete di trasmissione nazionale” (deliberazione n. 219/05). Prossimi Provvedimenti Dell’autorita’ - L’autorità sta ora esaminando le ultime posizioni di 16 operatori nazionali. Si ricorda, infine, che, solo ai fini della eventuale adozione di provvedimenti prescrittivi, rimangono aperte le istruttorie nei confronti dei soggetti produttori che hanno esercitato la facoltà di oblazione. .  
   
   
INCONTRO DI LAVORO TRA ALEXEI MILLER E PAOLO SCARONI  
 
Mosca, 11 dicembre 2006 - presso la sede centrale della Gazprom si e’ tenuto il 5 dicembre un incontro di lavoro tra i Ceo di Eni e Gazprom, Paolo Scaroni e Alexei Miller. Le parti hanno affrontato gli argomenti relativi all’ulteriore sviluppo della collaborazione nel settore petrolifero. L’argomento principale e’ stata l’implementazione dell’Accordo strategico di partnership firmato il 14 novembre 2006 tra Eni e Gazprom. Alexei Miller e Paolo Scaroni hanno concordato un passo avanti focalizzando quanto previsto nell’accordo per l’ingresso di Gazprom negli asset di produzione e downstream gas di Eni in cambio di una partecipazione Eni agli asset di produzione russi. .  
   
   
EDISON: APPROVATO IL PIANO INDUSTRIALE 2007-2012 PREVISTI INVESTIMENTI DI SVILUPPO PER OLTRE 4 MILIARDI DI EURO SIGNIFICATIVA CRESCITA NEL SETTORE IDROCARBURI, ULTERIORE SVILUPPO NEL SETTORE DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI NEL QUALE VERRANNO INVESTITI 500 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 11 dicembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi oggi presso la sede di Foro Buonaparte, ha esaminato e approvato il Piano Industriale 2007-2012 che prevede un ulteriore consolidamento del Gruppo nel settore energetico in Italia e lo sviluppo di attività all’estero. Nel periodo di Piano il Gruppo Edison mira a rafforzare il proprio ruolo di operatore leader nel settore dell’energia elettrica e in quello degli idrocarburi, grazie in particolare alla realizzazione di infrastrutture transnazionali per l’importazione di gas metano, alle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi e all’ulteriore rafforzamento nel comparto elettrico dove particolare attenzione verrà rivolta alle fonti rinnovabili. Sulla base delle linee strategiche sopra descritte il Gruppo si pone i seguenti obiettivi economico finanziari nel periodo 2007-2012: un tasso di crescita medio annuo del margine operativo lordo pari a oltre il 7%; un tasso di crescita medio annuo del risultato operativo pari a circa il 12%; un tasso di remunerazione del capitale investito - Roi – crescente e pari mediamente a circa il 10%; un indebitamento finanziario netto che risulterà inferiore a 2 miliardi di euro a fine periodo (circa 4,6 miliardi al 30 settembre 2006), ipotizzando un payout ratio del 50%. Per conseguire questi obiettivi, il Gruppo prevede investimenti di sviluppo per un importo complessivo pari a oltre 4 miliardi di euro (tale cifra comprende la quota del 50% di Edipower Spa). Settore Idrocarburi - Nel settore degli Idrocarburi Edison punta a svolgere un ruolo sempre più importante, aumentando la quota di mercato servita e assicurando al contempo combustibile a condizioni vantaggiose per le proprie centrali a ciclo combinato, rafforzando così l’integrazione fra i comparti dell’energia elettrica e degli idrocarburi, fattore critico di successo in uno scenario petrolifero che si prevede continuerà a manifestare significative tensioni sui prezzi. Il Piano Industriale si pone l’obiettivo di raggiungere nel 2012 una disponibilità di gas su base annua pari a 22 miliardi di metri cubi di gas (circa il 20% della disponibilità italiana di gas), anche mediante lo sviluppo di infrastrutture di importanza europea che contribuiranno alla trasformazione del Paese da mercato di puro consumo a snodo strategico per il soddisfacimento del crescente fabbisogno europeo. Nel corso del periodo entrerà in funzione il terminale di rigassificazione di Rovigo, l’unico attualmente in costruzione e destinato ad alimentare la domanda italiana di gas per circa 8 miliardi di metri cubi annui, di cui 6,4 miliardi nella disponibilità del Gruppo. Edison ha inoltre già siglato contratti con l’algerina Sonatrach per 2 miliardi di metri cubi relativi al potenziamento del gasdotto Transmed-ttpc e per ulteriori 2 miliardi di metri cubi che saranno importati attraverso il nuovo gasdotto Galsi, che collegherà l’Algeria all’Italia e di cui Edison è il principale azionista italiano. Grazie agli ulteriori progetti di sviluppo del Gruppo nel settore (il gasdotto Igi fra Turchia, Grecia e Italia), Edison prevede di ottenere la disponibilità di almeno ulteriori 4 miliardi di metri cubi di gas all’anno entro la fine del periodo. Edison potrà quindi vantare un articolato portafoglio di contratti di lungo termine relativo a gas proveniente da diverse aree geografiche e forniture dirette con i Paesi produttori, che daranno al Gruppo maggiore autonomia e flessibilità. Ciò consentirà di rendere più sicuro l’approvvigionamento di gas per il Paese, diversificando anche la tipologia di importazioni, via tubo e via nave (Gnl). Nell’ottica della sicurezza del sistema, sarà anche sviluppato il sistema degli stoccaggi di gas, la cui capacità complessiva di working gas arriverà a superare i 2 miliardi di metri cubi nel 2012 (pari a oltre il 10% della capacità italiana), sia attraverso il potenziamento delle attuali strutture di Collalto (Treviso) e Cellino (Teramo), sia mediante lo sviluppo delle nuove concessioni di San Potito e Cotignola (Ravenna). Particolare importanza avranno nel corso del periodo 2007-2012 le attività di esplorazione di idrocarburi nel Nord Africa e in altre aree a elevato potenziale, con l’obiettivo di incrementare le riserve e la produzione annua. L’attività di produzione contribuirà alla redditività del Gruppo, consentendo al contempo una copertura “naturale”, in termini di costi di approvvigionamento, all’andamento dello scenario petrolifero. L’obiettivo di lungo termine è una produzione annua pari al 15% del fabbisogno del Gruppo. Settore Energia Elettrica - Con l’avvio previsto nel 2007 delle centrali di Simeri Crichi (800 Mw) e della centrale Edipower di Turbigo (850 Mw, 50% in quota Edison) verrà completato uno dei più significativi programmi di ampliamento della capacità produttiva realizzato in Europa negli ultimi 10 anni. Nel periodo di Piano è prevista la realizzazione di una ulteriore centrale a ciclo combinato da 800 Mw e lo sviluppo di impianti a fonti rinnovabili, per i quali saranno effettuati investimenti pari a circa 500 milioni di euro. In particolare, Edison intende raddoppiare la capacità installata nel settore eolico (pari attualmente a 260 Mw), sviluppando direttamente nuovi progetti. Nel settore idroelettrico saranno effettuati interventi di potenziamento del parco impianti, a cui sarà associata produzione di nuovi “certificati verdi”. E’ in previsione una razionalizzazione del portafoglio di impianti Cip6. In particolare, Edison prevede la cessione di alcune centrali e investimenti in alcuni impianti volti ad aumentarne la flessibilità produttiva. Edison prevede di incrementare la propria quota di mercato beneficiando della completa liberalizzazione e dell’elevata efficienza del proprio parco impianti. In particolare, il Gruppo prevede di raggiungere nel 2012 vendite sui mercati non regolamentati per circa 50 Terawattora, di cui circa l’80% destinate al mercato della clientela retail e il 20% ai mercati all’ingrosso. Saranno infine perseguite opportunità di crescita all’estero, con particolare riferimento all’area dei Balcani e alla Grecia, Paese con il quale il Gruppo ha già avviato una proficua collaborazione nel settore idrocarburi nell’ambito del progetto Igi. Il Consiglio di Amministrazione ha infine preso atto delle dimissioni del consigliere Uris Cantarelli, già amministratore delegato di Enia, e ha proceduto a cooptare al suo posto Ivan Strozzi, nuovo amministratore delegato della società emiliana. Il curriculum vitae di Ivan Strozzi è disponibile sul sito Internet www. Edison. It. .  
   
   
BRUXELLES, BUSCEMI FIRMA PATTO RISPARMIO ENERGIA  
 
Milano, 11 dicembre 2006 - L´assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile della Regione Lombardia, Massimo Buscemi, ha firmato giovedì 7 dicembre a Bruxelles, la Dichiarazione delle Regioni europee per il risparmio energetico. Si tratta di un documento che, nel rispetto del Protocollo di Kyoto, impegna i firmatari ad incrementare l´utilizzo delle fonti rinnovabili di energia e promuovere l´efficienza energetica nelle Regioni. "L´efficienza energetica e le fonti rinnovabili di energia - ha sottolineato l´assessore Buscemi - sono elementi fondanti dello sviluppo sostenibile perché contribuiscono alla protezione dell´ambiente, alla crescita economica, alla sicurezza dell´approvvigionamento energetico e all´indipendenza della fluttuazione dei prezzi dei combustibili fossili tradizionali e allo stesso tempo sono fattori di coesione e innovazione". La Regione è già dotata di un piano energetico, approvato nel 2002, che ha come obiettivo la riduzione della dipendenza energetica della Lombardia grazie a un risparmio dei consumi del 10% entro il 2010, assecondando quindi, uno sviluppo sostenibile. La Lombardia consuma, attualmente, circa il 20% dell´energia utilizzata in Italia. Il piano energetico regionale prevede anche la revisione e la ristrutturazione degli impianti esistenti, la promozione di nuove tecnologie e delle fonti energetiche rinnovabili, la promozione e la diffusione del teleriscaldamento e della certificazione energetica degli edifici (in approvazione proprio in questi giorni). "Nei giorni scorsi - ha aggiunto l´assessore Buscemi - sono stati pubblicati due bandi per l´installazione di pannelli solari riservati alle imprese e agli enti pubblici che utilizzano elevate quantità di acqua e nei prossimi giorni verrà reso noto il programma di sviluppo dell´idrogeno per la sperimentazione di questo gas liquido sia come carburante che come innovativo sistema energetico". In attuazione al Protocollo di Kyoto Regione Lombardia è impegnata a ridurre, entro il 2012, anche le emissioni dei gas climalteranti. .  
   
   
GAS PLUS S.P.A.: SI È CONCLUSA POSITIVAMENTE L’OFFERTA GLOBALE DI AZIONI. RICHIESTE AZIONI PER DIECI VOLTE IL QUANTITATIVO OFFERTO. PERVENUTE RICHIESTE DA PARTE DI 167 INVESTITORI ISTITUZIONALI E 52.179 RISPARMIATORI.  
 
Milano, 11 dicembre 2006 - Si è conclusa lo scorso 1° dicembre con risultati positivi l’Offerta Globale delle azioni ordinarie di Gas Pus S. P. A. , operatore integrato sulla filiera del gas naturale e quarto produttore italiano di gas naturale (stime dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, Aeeg), nell’ambito della quale sono pervenute richieste per 113. 240. 325 azioni, pari ad una “oversubscription” di circa dieci volte il quantitativo oggetto del collocamento (11. 250. 000 azioni). Più in particolare: nell’ambito dell’Offerta Pubblica sono pervenute richieste per 34. 414. 800 azioni da parte di 52. 179 richiedenti, pari ad una “oversubscription” di oltre 17 volte il quantitativo minimo previsto (2. 000. 000 azioni); le richieste sono così ripartite: - n. 22. 566. 000 azioni da parte di n. 46. 781 richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni in base al Lotto Minimo; n. 11. 372. 000 azioni da parte di n. 4. 517 richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni in base al Lotto Minimo di Adesione Maggiorato; - n. 417. 600 azioni da parte di n. 767 Clienti domestici individuali; - n. 59. 200 azioni da parte di n. 114 Dipendenti; nell’ambito del Collocamento Istituzionale, sono pervenute richieste per 78. 825. 525 azioni da parte di 167 Investitori Istituzionali, pari ad una “oversubscription” di circa 8,5 volte rispetto all’ammontare massimo previsto (9. 250. 000 azioni); le richieste sono così ripartite: n. 30. 881. 973 azioni da parte di n. 70 Investitori Professionali in Italia; n. 47. 943. 552 azioni da parte di n. 97 Investitori Istituzionali all’estero. Nell’ambito dell’Offerta Globale sono state assegnate 12. 487. 255 azioni a n. 3. 902 richiedenti, così ripartite: n. 2. 000. 000 azioni sono state assegnate a n. 3. 777 richiedenti nell’ambito dell’Offerta Pubblica nelle seguenti proporzioni: n. 1. 067. 200 azioni a n. 2. 668 richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni in base al Lotto Minimo; n. 456. 000 azioni a n. 228 richiedenti appartenenti al pubblico indistinto per adesioni in base al Lotto Minimo di Adesione Maggiorato; n. 417. 600 azioni a n. 767 Clienti domestici individuali; n. 59. 200 azioni a n. 114 Dipendenti; n. 10. 487. 255 azioni sono state assegnate a n. 125 Investitori Istituzionali nelle seguenti proporzioni: n. 5. 547. 055 azioni a n. 57 Investitori Professionali in Italia; -n. 4. 940. 200 azioni a n. 68 Investitori Istituzionali all’estero. Sulla base del Prezzo d’Offerta (8,50 Euro per azione), la capitalizzazione indicativa di Borsa di Gas Plus S. P. A. Sarà pari a circa 381,7 milioni di Euro. L’inizio delle contrattazioni sul Mercato Telematico Azionario è stato fissato con provvedimento di Borsa Italiana per mercoledì 6 dicembre 2006 e per lo stesso giorno è fissato il pagamento delle azioni. Gas Plus S. P. A. È il quarto produttore italiano di Gas Naturale (stime dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, Aeeg) dopo Eni, Edison e Shell Italia E&p. E’ inoltre attivo nei principali settori della filiera del Gas Naturale, in particolare nell’esplorazione, produzione, acquisto, distribuzione e vendita sia all’ingrosso sia al cliente finale. .  
   
   
UN MILIONE DI EURO PER IL FOTOVOLTAICO NELLE IMPRESE  
 
 Trieste, 11 dicembre 2006 - Un milione di euro in Finanziaria regionale 2007 per il fotovoltaico nelle imprese. Uberto Fortuna Drossi (Citt), presidente della Iv Commissione consiliare (Ambiente e Urbanistica) guarda con soddisfazione all´impegno della Regione per incrementare l´uso dell´energia solare e la definisce una risorsa pulita e rinnovabile. Così il suo comunicato. "Questa amministrazione dovrebbe proseguire sulla strada tracciata lo scorso anno, quando avevamo messo a disposizione per l´installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici 5 milioni di euro. Questa estate, durante le variazioni di bilancio, abbiamo poi aperto un nuovo versante (che nel documento di bilancio passato ieri in I Commissione è stato finanziato con il milione di euro menzionato), dando la possibilità anche alle imprese costruttrici, e non solo ai privati, di poter accedere ai contributi regionali. Grazie a questa cifra, qualcosa potrà essere sicuramente fatto, ma credo che come Regione, e anche come Nazione, dovremmo percorrere la strada intrapresa nei primi anni ´90 al fine di incentivare metodi alternativi nella produzione di energia. "Il fotovoltaico non intende sostituire completamente il petrolio, ma potrà essere una di quelle componenti che aiuteranno a sopperire il costo del greggio e anche a diminuire l´inquinamento da esse prodotto. L´italia in questo momento è fanalino di coda in Europa per quanto riguarda l´utilizzo di energia alternativa, mentre, per quanto riguarda la ricerca e la sperimentazione, è tra i paesi più innovativi. "L´obiettivo che si devono porre Regione e Stato è quello di aumentare la produzione di pannelli fotovoltaici e questo per due motivi: il primo è abbassare i costi industrializzando la produzione; il secondo incentivare la ricerca. Il futuro è rivolto verso la produzione di pannelli solari che utilizzeranno elementi nati dalla ricerca sulle nano tecnologie a basso impatto ambientale". .  
   
   
ALGERIA.RONZA INCONTRA MINISTRO ECONOMIA TEMMAR PROPOSTI INVESTIMENTI CON FONDO EUROMED E FORNITURA DI SERVIZI IL COLOSSO DEL GAS SANOTRACH APRIRA´ UN UFFICIO TRADING A MILANO  
 
Algeri, 11 dicembre 2006 - Tutta dedicata alle relazioni economiche la seconda giornata della visita in Algeria del sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia, con delega alle Relazioni Internazionali, Robi Ronza, culminata negli incontri con il ministro delle Partecipazioni e degli Investimenti, Abdelhamid Temmar, e con presidente di Sonatrach (colosso mondiale del petrolio e del gas naturale), Mohamed Meziane. Con il primo si è parlato di intensificazione della collaborazione economica soprattutto attraverso il Fondo Euromed, fortemente voluto da Regione Lombardia, e che ha già toccato quota 50 milioni di investimenti nei Paesi dell´area sud del Mediterraneo. Con il secondo si è parlato della prossima apertura, a Milano, di un Ufficio di Trading di Sonatrach e del vantaggio di poter utilizzare, sempre a Milano, una Camera arbitrale i cui atti sono in italiano, francese ma anche arabo. Il rapporto con il ministro Temmar nacque già lo scorso luglio quando il ministro venne in Lombardia per incontrare il presidente Formigoni. Già allora si ritenne che incrementare la cooperazione in campo economico-commerciale e tecnologico, promuovendo allo stesso tempo le risorse umane, fosse di fondamentale importanza per le prospettive dell´area mediterranea, sia come supporto allo sviluppo dei processi di integrazione fra culture differenti, sia come volano per la pace e la stabilità dell´area. "Le proposte di collaborazione che ho fatto al ministro Temmar - ha spiegato Ronza - hanno suscitato grande interesse, perché il ministro ha ritenuto che siano in grado dare nuovo impulso ad un´economia che si basa al 90% sull´esportazione di gas naturale". Particolarmente apprezzata la proposta di utilizzare il Fondo Euromed (che il sottosegretario Ronza ha dettagliatamente illustrato anche nel suo intervento al convegno organizzato dalla Camera Arbitrale di Milano "L´arbitrage au service du developpement du partenariat economique Algero-etranger"). Si tratta di un fondo, voluto da Regione Lombardia e Camera di Commercio di Milano e gestito da Finlombarda, che ha recentemente raggiunto una quota di investimenti di 50 milioni con l´obiettivo di agevolare il consolidamento dei rapporti commerciali tra Italia, Europa ed area del Mediterraneo (Algeria, Marocco, Tunisia ed Egitto), favorendo in tal modo l´internazionalizzazione delle imprese (soprattutto le medie) e stimolando gli investimenti e l´interscambio di know how. Ronza ha anche sottolineare l´opportunità, per l´Italia come per l´Algeria, di riequilibrare la bilancia commerciale (importiamo dall´Algeria molto più di quanto esportiamo, e d´altra parte il Paese Nordafricano ha un´economia totalmente dipendente dalle esportazioni petrolifere). "Un segno di inversione di tendenza - ha indicato il sottosegretario - potrebbe essere data dall´individuare servizi che noi potremmo fornire che, in un certo senso, siano in grado di garantire la costanza del nostro interscambio. Se infatti l´Algeria trovasse acquirenti disposti a pagare di più il petrolio rispetto a noi, sarebbe legittimata a venderlo a loro. Ma se gli italiani, oltre a comprare, fossero fra i primi partner algerini, le cose starebbero sicuramente diversamente". Il ministro Temmar, salutando Ronza, lo ha anche pregato di rivolgere al presidente Formigoni il suo personale invito a visitare l´Algeria. Con Sonatrach (120. 000 addetti alla lavorazione del petrolio, leader mondiale nella sua commercializzazione e nella fornitura di gas naturale) Enel (rpt Enel) ha recentemente concluso un accordo di fornitura di gas naturale attraverso un gasdotto che collegherà l´Algeria alla Sardegna. In quella occasione lo stesso presidente italiano del Consiglio aveva incontrato Meziane. Ora Ronza ha presentato a Meziane il Sistema Lombardia. "Ho portato a Meziane il saluto personale del presidente Formigoni - ha spiegato Ronza - e presentato i vantaggi che il Sistema Lombardia apporta allo sviluppo delle relazioni economiche". Messaggio che Meziane ha perfettamente recepito: e infatti ha spiegato la prossima apertura proprio a Milano di un ufficio di trading della Sonatrach nel quadro di una strategia di sviluppo dei rapporti economici e commerciali con la nopstra Regione". Ronza ha anche illustrato a Meziane che Regione Lombardia dispone di una società strumentale - Infrastrutture Lombarde - adeguata allo sviluppo delle potenzialitá algerine dal momento che é in grado di assicurare lo studio ambientale, la preparazione degli atti di gara con conseguente affidamento dei lavori alle imprese vincitrici e, insomma, una "governance" a tutto campo. Ma Regione Lombardia - ha spiegato Ronza- attraverso la Camera arbitrale di Milano può fornire anche un servizio di arbitrato (in italiano, franecese e arabo) veramente "a misura del Mediterraneo". .  
   
   
L´ASSESSORE AL BILANCIO DELLA REGIONE CAMPANIA ANTONIO VALIANTE SULLE MOROSITÀ VERSO L´ENEL  
 
Napoli, 11 dicembre 2006 - Il Vicepresidente ed Assessore al Bilancio della Regione Campania Antonio Valiante, in merito alla vicenda delle morosità verso l´Enel di alcune strutture regionali, precisa quanto segue: "Per quanto riguarda i debiti delle Asl, tutti quelli contratti al 31 dicembre 2005 sono stati assorbiti dalla Soresa, società regionale per la sanità, e, come annunciato già ieri, saranno saldati entro marzo del 2007. "Per i debiti verso l´Enel a carico della Regione Campania, si specifica che si tratta di vecchi debiti non definiti, derivanti dal trasferimento alla Regione delle competenze della ex Cassa del Mezzogiorno e composti in gran parte da interessi di mora, per i quali sono in corso incontri con l´Ente per la determinazione della loro effettiva entità. "Saranno naturalmente liquidati appena verrà completato il lavoro del tavolo cui è stato affidato il compito di determinare l´ammontare delle somme e le modalità di pagamento". .  
   
   
GEOTERMIA AMIATINA, NECESSARI ULTERIORI APPROFONDIMENTI "LA REGIONE TOSCANA CONFIDA CHE L´ENEL METTA A DISPOSIZIONE I PROPRI DATI"  
 
Firenze, 11 dicembre 2006 - Sulla geotermia amiatina servono altri approfondimenti e tutte quelle informazioni utili per programmare il miglior uso possibile delle risorse energetiche che arrivano dal ventre della terra cercando il giusto equilibrio con la salvaguardia del territorio e degli interessi delle comunità che lo abitano. E´ quanto spiega l´assessore regionale all´ambiente Marino Artusa dopo l´incontro che si è svolto nei giorni scorsi con Gianfranco Borghini del Ministero dello Sviluppo Economico. Parte delle informazioni arriveranno dai progetti di studio e modellazione che la giunta sta già approntando. Ma la Regione confida anche che Enel, attuale gestore della produzione geotermica, possa mettere a disposizione i dati e gli elementi che detiene attualmente in maniera esclusiva. "Il percorso scelto dalla Regione e dagli enti locali - afferma l´assessore - è serio e realistico. Da un lato affronta col necessario equilibrio e la dovuta tempestività le emergenze occupazionali e sociali, dall´altro sta acquisendo con l´opportuna determinazione gli indispensabili strumenti conoscitivi adeguati a regolare l´uso, ma anche a garantire la tutela e la salvaguardia delle risorse del territorio amiatino. Tali strumenti saranno necessariamente suscettibili di continua integrazione e affinamento: la pretesa quindi di compiere scelte definitive sulla base delle attuali conoscenze è illusoria, fuorviante e priva di prospettive. " Regione e Enti locali stanno lavorando per una svolta sostanziale nella gestione della geotermia, partendo dai diritti delle comunità locali con l´obiettivo di governare e regolare tutti gli aspetti, "quello economico e occupazionale, quello ambientale e di tutela delle risorse ambientali (acqua in particolare, ma anche suolo e aria) e quello di tutela delle stessa risorsa geotermica, che è patrimonio della collettività. ". "Questo obiettivo - spiega l´assessore Artusa - costituisce il punto di riferimento per ogni iniziativa degli enti per dare risposte immediate, condivise e coerenti alle problematiche contingenti. Ed è alla base della stessa legge sulla geotermia che sta proseguendo il suo iter regionale. " "Se Enel ha realmente compreso il senso di tale svolta e dimostrerà concretamente di condividerne la necessità, allora dovrà immediatamente mettere a disposizione i mezzi per contribuire a realizzarla. In ogni caso- conclude l´assessore Artusa - il percorso iniziato non si interromperà". .  
   
   
SUCCESSO DELL’HI-TECH ITALIANO PER UN CONTRATTO DA 16,5 MILIONI € SELTA FORNIRÀ LA RETE DI COMUNICAZIONE DELL’ELETTRICITÀ IN NIGERIA COLLEGAMENTO TRA 65 LOCALITÀ PER MIGLIAIA DI KM  
 
Cadeo (Piacenza), 11 dicembre 2006 - L’italiana Selta costruirà la rete di telecomunicazioni dell’ente elettrico nigeriano. L’azienda piacentina ha conquistato una delle maggiori commesse internazionali nel suo genere, superando nella competizione i maggiori gruppi mondiali nell’ambito delle telecomunicazioni. La fornitura prevede un completo sistema che collegherà 65 sedi e stazioni elettriche con apparati ad onde convogliate digitali, terminali di teleprotezione, multiplex telefonici e centrali di comunicazione interconnesse da una rete lunga circa 8 mila Km. La connessione avviene utilizzando in misura prevalente le linee ad alta tensione degli stessi elettrodotti e fibre ottiche. Il contratto, del valore di 16,5 milioni di euro e siglato con la supervisione del Ministero per l’Energia del più popoloso paese africano, comprende la progettazione, la fornitura, l’installazione dell’intero sistema di cui fanno parte, apparati ad onde convogliate digitali, terminali di tele-protezione, multiplex telefonici, sistemi trasmissivi Sdh su fibra ottica e centrali private di commutazione (Ip-pbx), nonché il complesso di controllo della rete di trasmissione. Notevole anche la quota di tecnologia tutta italiana fornita da Selta, pari a oltre l’80% del complesso della fornitura. Tra l’altro, la commessa rappresenta il maggior sistema di utilizzo della innovativa tecnologia di trasmissione a onde convogliate digitale, che permette di moltiplicare la velocità di trasmissione voce e dati sulle linee ad alta tensione (220 / 130 kV nel caso nigeriano). Sempre dal gruppo Selta (dalla consociata Seltatel) sono inoltre fornite le centrali telefoniche. Selta fornirà inoltre il sistema di controllo e gestione centralizzato della rete di trasmissione, progettata per fornire i più elevati livelli di sicurezza e disponibilità, anche in condizioni ambientali impegnative e su un territorio vasto tre volte l’Italia. “Siamo orgogliosi di questo successo, ottenuto vincendo una serrata competizione con i maggiori gruppi mondiali del settore, poiché esso è testimone sia del carattere innovativo e vincente della nostra tecnologia sia dell’ampiezza del nostro portafoglio prodotti”, sottolinea Gianpietro Freddi, amministratore delegato di Selta. . .  
   
   
FINANZIAMENTI PER EFFICIENZA E INNOVAZIONE ENERGETICA  
 
Mantova, 11 dicembre 2006 – E’ stato attivato il bando “Efficienza e innovazione energetica nelle imprese”, finanziato dal Sistema camerale lombardo e dalla Regione Lombardia. Dal 1 dicembre al 31 gennaio 2007, le micro, piccole e medie imprese possono presentare domanda di finanziamento per la realizzazione di nuovi impianti solari per la produzione di acqua e/o aria calda per uso igienico-sanitario, riscaldamento o per l’impiego nelle attività d’impresa. Per le aziende mantovane si renderanno disponibili complessivamente 40mila euro. Il testo del bando è scaricabile dalla sezione “Promozione e finanziamenti” del sito camerale (www. Mn. Camcom. It) e dal sito di Promoimpresa www. Promoimpresaonline. It .  
   
   
IMPIANTI SOLARI: CONTRIBUTI PER LE IMPRESE  
 
 Varese, 11 dicembre 2006 – Accrescere l´attrattività del Sistema Varese favorendo le imprese che vogliano avviarsi sulla strada dell’efficienza energetica. Questo l’obiettivo dell’accordo tra la Regione e le Camere di Commercio lombarde, che mette complessivamente a disposizione 1 milione di euro in contributi alle aziende – 200mila per quelle della provincia di Varese – che realizzano nuovi impianti solari per la produzione di acqua e/o aria calda per uso igienico-sanitario e riscaldamento. Possono accedere al contributo le micro, piccole e medie imprese con sede operativa in Lombardia. Sono escluse dai benefici le imprese appartenenti ai comparti agricoltura, pesca, trasporti e navigazione, siderurgia e costruzione navale. L´incentivo, con un tetto massimo di 100mila euro, è pari al 50% del costo di realizzazione dell´impianto. Ogni impresa può presentare una sola domanda. I beneficiari riceveranno il contributo in due soluzioni: un acconto del 50% all´avvio dei lavori e il saldo alla messa in funzione dell’impianto e dopo una verifica tecnica e documentale. Gli impianti solari dovranno avere dimensioni tali da garantire produzioni uguali o superiori a 35mila kWh/anno ed essere dotati di contatore di calore. I collettori solari utilizzati, inoltre, dovranno essere conformi alla norma En 12975-1 e testati standard En 12975-2 con certificazioni rilasciate da un laboratorio prove accreditato. La domanda di contributo può essere presentata entro il 31 gennaio 2007 ed esclusivamente in forma telematica utilizzando il sito http://www. Va. Camcom. It/ alla voce “contributi”. .  
   
   
DDL SU ENERGIA: PASSO IMPORTANTE PER CRESCITA BASILICATA  
 
Potenza, 11 dicembre 2006 - “E’ un passo importante per la crescita e lo sviluppo della Basilicata, per la definizione di regole ed opportunità per i cittadini e le imprese”. E’ questo il commento di Piero Lacorazza, segretario regionale dei Ds di Basilicata, a seguito dell’approvazione da parte della Giunta regionale del documento sulle politiche industriali e del provvedimento in materia di energia. “Con l’approvazione di questi atti – ha continuato Lacorazza – si apre una fase di confronto a tutto campo che intreccia una nuova strategia nazionale di politica industriale, la definizione del Por 2007/2013, il bilancio di previsione della regione Basilicata. Gli attori sociali ed economici, istituzionali e politici saranno chiamati ad un grande sforzo per sostenere la Basilicata che vuole farcela nel grande gioco dei rischi e delle opportunità determinate dalla globalizzazione. Ridare fiducia e missione ad una comunità deve essere l’impegno responsabile di ciascuno e di tutti per guidare una transizione di un sistema sociale ed economica verso l’innovazione, la qualità e l’eccellenza; è una sfida che deve unire. ” “Anche per questo – ha concluso Lacorazza – senza chiudere ai contributi e all’arricchimento progettuale che verrà sicuramente dal confronto sociale, politico ed istituzionale, riconosciamo a tutto il centrosinistra, al Presidente Vito De Filippo e agli assessori Rondinone e Salvatore, il lavoro proficuo fatto in questi giorni per far ripartire una riflessione aperta che mettesse al centro politiche di contesto e politiche industriali per la Basilicata del futuro. ” .  
   
   
RIGASSIFICATORE DI BRINDISI: VENDOLA CHIEDE AL GOVERNO CONFERENZA DI SERVIZI  
 
Bari, 11 Dicembre 2006 - Sulla vicenda del rigassificatore di Brindisi, in una lettera inviata oggi ai Ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico Alfonso Pecoraro Scanio e Pierluigi Bersani, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ribadisce la urgente necessità di aprire la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e di convocare una apposita Conferenza di Servizi, alla luce delle ultime indagini analitiche compiute dall’Arpa in merito allo stato della falda idrica dell’area Capobianco. Sito, quest’ultimo, dove la società Brindisi Lng sta procedendo alla costruzione di un impianto di rigassificazione. Facendo riferimento ai risultati delle analisi effettuate dall’Arpa, Vendola evidenzia “ il superamento di valori limiti accettabili previsti dal D. M. 471/99 per le acque sotterranee per alcuni importanti parametri”. Vendola conclude nella missiva che “ nel ribadire le perplessità già manifestate in ordine alla prosecuzione delle attività di cantiere e la necessità della procedura di Via, si rappresenta l’ulteriore esigenza della pronta convocazione di una specifica conferenza dei servizi per verificare l’attuale utilizzabilità del sito Capobianco, in relazione allo stato ambientale dell’area”. .  
   
   
GLI EDIFICI NON PROTETTI CON DISPOSITIVI ANTISISMICI CROLLANO SULLE TAVOLE VIBRANTI CHE RIPRODUCONO I TERREMOTI NEI LABORATORI ENEA  
 
Roma, 11 Dicembre 2006 - Nel laboratorio di Dinamica Strutturale e controllo delle vibrazioni dell´Enea è stato completato un ciclo di esperimenti sulla protezione sismica di edifici rappresentativi del patrimonio edilizio italiano, in gran parte situati in zone che solo recentemente sono state classificate sismiche, e che quindi non furono a suo tempo progettati e costruiti con criteri antisismici. Circa il 50% degli edifici per abitazione in cemento armato e muratura, costruiti in zone sismiche è progettato per sostenere solo carichi verticali di esercizio; ciò vale anche per gli edifici pubblici quali scuole, ospedali, uffici, caserme, ecc. Le prove sono state effettuate su un edificio in muratura di due piani, che riproduce, in scala 1:1,5 la tipica edilizia italiana delle zone pedemontane e montane dell´Appennino. L´edificio è stato sottoposto ad una sequenza di sollecitazioni che riproducono quelle registrate in occasione del terremoto verificatosi a Colfiorito nel 1997, e sono state ripetute con intensità crescente fino al collasso del manufatto. Queste prove permetteranno la validazione dei modelli statici e dinamici tridimensionali, predittivi del comportamento sismico di edifici in muratura, in via di messa a punto in diversi Istituti Universitari. Le prove hanno permesso a una numerosa rappresentanza di ricercatori e studiosi nel campo dell´ingegneria sismica provenienti da varie università italiane, di osservare le prestazioni e la resistenza di edifici in muratura, progettati e costruiti con criteri tradizionali non antisismici, sottoposti a terremoti di intensità crescente. Un edificio analogo, precedentemente protetto con dispositivi antisismici, aveva resistito a scosse di terremoto di intensità pari fino a 4 volte al terremoto verificatosi a Colfiorito nel 1997. Le prove sono state effettuate nel corso di una giornata dimostrativa organizzata dall´Enea, dal Dipartimento della Protezione Civile sezione Servizio Sismico Nazionale (Ssn) e dall´Università di Basilicata, a conclusione della campagna sperimentale del progetto "Trema" - Tecnologie per la Riduzione degli Effetti sismici sui Manufatti Architettonici in muratura e calcestruzzo armato, cofinanziato dal Miur, che prevede prove sperimentali dinamiche su manufatti in muratura tridimensionali. Il laboratorio di Dinamica Strutturale e controllo delle vibrazioni dell´Enea è una delle cinque infrastrutture sperimentali di riferimento per l´ingegneria sismica in Italia che costituiscono Reluis, la Rete dei Laboratori Universitari per l´ingegneria sismica: principale struttura di riferimento del Dipartimento della Protezione Civile in tema di protezione dai terremoti. Una delle linee di ricerca dei progetti Reluis è finalizzata alla messa a punto di modelli per valutare la risposta sismica degli edifici in muratura esistenti. .  
   
   
UE: ILLY E IACOP A ´´DIALOGO STRUTTURATO´´ CON BARROSO COSTRUIRE UN MERCATO DELL´ENERGIA VERAMENTE EUROPEO CHE RIDUCA LA DIFFERENZA DEI PREZZI, FRA GLI STATI MEMBRI, DELL´ELETTRICITÀ E DEL GAS.  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2006 - - Un maggior impegno della Ue per la promozione delle fonti rinnovabili di energia ed il coinvolgimento delle Regioni nelle strategie europee per l´energia sono le richieste che il presidente del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy, nella sua qualità di presidente dell´Assemblea delle Regioni d´Europa, ha formulato il 7 dicembre a Bruxelles al presidente José Manuel Barroso, nell´ambito del cosiddetto "dialogo strutturato" sul Programma legislativo e di lavoro 2007 della Commissione. L´energia ed i cambiamenti climatici sono infatti tra le "iniziative strategiche" del Programma 2007, sulle quali la Ue, ha indicato lo stesso Barroso, intende mettere a punto misure prioritarie "da adottare nell´arco dei prossimi 12-18 mesi". Per l´Europa il problema del risparmio energetico è ovviamente di fondamentale importanza se si pensa che oggi la metà dell´energia consumata in Europa deriva da combustibili fossili importati e che, proseguendo in questa direzione, entro il 2030 questa percentuale sfiorerà il 70 per cento. E´ necessario, ha sottolineato il presidente Illy, che la Ue sia in grado di costruire un mercato dell´energia veramente europeo e riduca, ad esempio, la differenza dei prezzi, fra gli Stati membri, dell´elettricità e del gas. La futura carenza di petrolio richiede l´adozione di considerevoli cambiamenti nel modo in cui oggi è usata ed è prodotta l´energia: "per questo motivo - ha aggiunto - le Regioni vogliono sostenere lo sforzo dell´Unione europea per favorire un mercato dell´energia più competitivo ed anche meglio regolato. Una forte crescita nelle fonti di energia rinnovabili contribuirà a ridurre la complessiva domanda di petrolio, creando di conseguenza una competizione positiva ed una diminuzione dei prezzi dei combustibili fossili". Illy ha poi individuato, ancora oggi, alcuni "colli di bottiglia" nelle infrastrutture energetiche. Le reti per elettricità e gas, infatti, non vengono pianificate e sviluppate a livello europeo ma in un contesto nazionale, mentre in una Ue contraddistinta dal libero mercato anche queste infrastrutture avrebbero bisogno di essere liberalizzate; la conseguenza della mancanza di energia a buon mercato va dunque ad intralciare lo sviluppo economico regionale. Le Regioni sono pertanto pronte, ha sottolineato Illy a Barroso, a fornire il proprio aiuto all´Europa per favorire la liberalizzazione del mercato e per incrementare l´utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili "ma credo anche che su questi temi la Ue e in particolare la Commissione europea dovrebbero coinvolgere molto di più le realtà regionali". A Barroso, nell´odierno "dialogo strutturato", si è rivolto anche l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, che è intervenuto per conto dell´Associazione (Ageg) che riunisce in Europa le Regioni di confine. Iacop, vicepresidente dell´Ageg - all´incontro hanno anche partecipato l´assessore regionale Roberto Cosolini ed il consigliere regionale Isidoro Gottardo - ha messo in luce il ruolo svolto dall´Associazione per la creazione dei "Gruppi europei di cooperazione territoriale/Gect", fulcro giuridico per la nascita dell´Euroregione e strumento fondamentale per lo sviluppo della cooperazione territoriale sui confini, come ha successivamente auspicato anche Barroso. Occorre ora, ha evidenziato Iacop, che lo strumento del Gect venga applicato nel maggior numero possibile di progetti transfrontalieri ma anche nei grandi progetti di portata interregionale e transnazionale, che vengano, ad esempio, a riguardare le infrastrutture ed il campo ambientale. L´assessore Iacop ha infine espresso la preoccupazione che per l´applicazione dei Gect gli Stati tendano in qualche modo a rallentare le procedure relative al quadro giuridico necessario, a livello nazionale, per l´attuazione di questo strumento. .  
   
   
DURNWALDER A BRUXELLES: INCONTRO CON IL COMMISSARIO UE ALL´ENERGIA, SEDUTA DEL CDR CON BARROSO  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2006 - I progetti dell´Alto Adige in tema di energia e di Casaclima sono stati discussi il 7 dicembre a Bruxelles dal presidente della Provincia Luis Durnwalder con il commissario Ue Andris Piebalgs. A seguire Durnwalder ha partecipato al vertice del Comitato delle Regioni con il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso sui programmi 2007 dell´Unione. Da Bruxelles la conferma che sarà l´Alto Adige a ospitare in aprile il grande congresso internazionale sul prlurilinguismo nell´Ue. Con altri 5 Presidenti di Regione Luis Durnwalder ha incontrato a Bruxelles il lettone Andris Piebalgs, commissario Ue per l´energia, al quale ha illustrato i progetti dell´Alto Adige in materia e la positiva esperienza di Casaclima. "Ho spiegato al commissario che le due colonne portanti della politica provinciale - riferisce Durnwalder - sono il risparmio energetico e la produzione da fonti rinnovabili. " Il commissario Piebalgs è rimasto molto colpito dalle misure di risparmio offerte dal progetto Casaclima, che permette di ridurre a sette e in alcuni casi anche a 3 litri annui per metro quadrato il fabbisogno di energia, quando la media si aggira sui 21 litri. "L´interesse dell´Ue è notevole e potremo illustrarlo più in dettaglio nella presentazione di Casaclima che la Provincia vuole promuovere nella primavera 2007 direttamente a Bruxelles", annuncia Durnwalder. Riguardo alle fonti di energia, il presidente Durnwalder ha informato il commissiario europeo che già oggi l´Alto Adige copre il 45% del proprio fabbisogno energetico (esclusa la circolazione stradale) con fonti alternative, "e abbiamo intenzione di raggiungere la quota del 75% di copertura entro il 2012. Piebalgs ha detto che modelli come quello altoatesino sono molto importanti per la politica che intende perseguire, in quanto rappresentano esempi a cui riferirsi nelle trattative Ue con Stati e Regioni in tema di risparmio energetico", spiega Durnwalder. Il presidente ha invitato il commissario lettone a visitare l´Alto Adige per osservare da vicino le esperienze avviate. Proseguendo nella sua "due giorni" al Comitato delle Regioni, Durnwalder ha preso parte all´incontro dei Governatori con il presidente della Commissione europea José Manule Barroso, che ha illustrato i programmi Ue per il 2007. "Barroso ha assicurato la ripresa del processo della nuova Costituzione Ue e ha chiesto alle Regioni sostegno nell´attività di informazione e sensibilizzazione dei cittadini", così Durnwalder. Dall´unione è giunta anche la conferma di una particolare attenzione per le zone montane, attraverso misure che possano compensare gli svantaggi e i maggiori costi. A Barroso il presidente Durnwalder assieme ad alcuni Governatori interessati ha chiesto "di elaborare un Rapporto speciale per le aree di montagna, che possa offrire un aggiornamento completo della situazione e delle misure da intraprendere. " Durnwalder torna da Bruxelles con una ulteriore notizia positiva: sarà l´Alto Adige ad ospitare nel 2007 il grande congresso internazionale sul plurilinguismo in Europa negli ambiti culturali e amministrativi. "Tra i motivi che hanno visto prevalere la nostra candidatura - segnala Durnwalder - figura anche la presenza di buoni collegamenti attraverso l´aeroporto di Bolzano. " Il congresso con gli esperti europei è in programma dal 16 aprile 2007 nel capoluogo. Nel primo round della sessione plenaria del Cdr, erano stati accolti alcuni emendamenti presentati da Durnwalder in merito al parere del Comitato sulla riforma Ue dell´ordinamento del mercato vitivinicolo: "Vogliamo una maggiore tutela sia del consumatore che del produttore - spiega il Presidente - e quindi chiarezza sulla provenienza e la produzione del vino, sulla distinzione tra vino di qualità e vino da tavola, sui sussidi per la produzione in zone svantaggiate. " Analogo parere verso una maggiore severità è stato fornito dal Comitato delle Regioni sugli organismi geneticamente modificati: "Dobbiamo accettare ma anche regolare la coesistenza di queste colture con l´agricoltura convenzionale e biologica - sottolinea Durnwalder - e per questo abbiamo chiesto all´Ue un maggiore coinvolgimento delle Regioni, che devono avere la possibilità di istituire zone ogm-free. Il margine di commistione tra le due tipologie di coltivazione deve avvicinarsi a un grado di tolleranza pari a zero", conclude Durnwalder. .  
   
   
KYOTO: DEFINITO PIANO NAZIONALE EMISSIONI  
 
 Roma, 11 dicembre 2006 - Accordo sulle quote di anidride carbonica assegnate ai settori industriali. Al termine della riunione dell’1 dicembre dell’Autorità nazionale competente per l’assegnazione delle quote di anidride carbonica ai settori industriali coperti dalla Direttiva europea Emission Trading Scheme, composto da rappresentanti dei ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, è stato raggiunto l’accordo per la definizione del Piano nazionale di allocazione per il periodo 2008-2012. Lo rende noto un comunicato congiunto del Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico. L’intesa prevede un tetto complessivo pari a 209 milioni di tonnellate annue di Co2, delle quali 197 a titolo gratuito e le restanti 12 a titolo oneroso. La ripartizione tra i settori prevede un’assegnazione complessiva di 116,5 milioni al settore termoelettrico e le rimanenti 92,5 milioni di tonnellate agli altri settori. Il Piano precedente, relativo agli anni 2005-2007 e messo a punto dal Governo di centrodestra, prevedeva un’assegnazione complessiva di 224 milioni di tonnellate a titolo gratuito. Il nuovo Piano prevede quindi un taglio di 15 milioni di tonnellate. Nella ripartizione delle quote è stata anche dedicata un’attenzione particolare a garantire sufficienti riserve per gli operatori che entreranno in esercizio solo nel periodo di riferimento e per sanare alcune criticità verificatesi nel Piano 2005-2007 per i settori della raffinazione, cemento e siderurgia. Nel settore termoelettrico è stata garantita una più ampia riserva per i nuovi entranti e assicurata la diversificazione delle fonti ed è stata incrementata la quota di emissioni che può essere coperta con meccanismi flessibili e portata per tutti gli impianti al 25% delle quote assegnate. Il Piano, dopo la firma dei ministri, verrà inviato alla Commissione europea per la valutazione e la definitiva approvazione. .  
   
   
QUEL VECCHIO FRIGORIFERO DOVE LO BUTTO - RIFIUTI TECNOLOGICI: A MILANO 180 MILA TONNELLATE ENTRATE NEGLI IMPIANTI DI CUI 9.107 RACCOLTE DAI COMUNI. PREVALE IL RECUPERO, SOPRATTUTTO DELLE BATTERIE AL PIOMBO, MA ANCORA IL 7,6% VA SMALTITO  
 
Milano, 11 dicembre 2006 - Grandi e piccoli elettrodomestici, apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni, apparecchiature di consumo, apparecchiature di illuminazione, strumenti elettrici ed elettronici, giocattoli e apparecchiature per lo sport e il tempo libero, apparecchiature mediche, strumenti di monitoraggio e di controllo, distributori automatici. I rifiuti elettrici ed elettronici sono la nuova sfida ambientale: dove vanno a finire? A Milano e provincia sono oltre 180 mila le tonnellate consegnate agli impianti, di cui solo oltre 9. 000 le tonnellate raccolte in modo differenziato dai comuni, soprattutto frigoriferi e condizionatori (35,47%), a cui si aggiungono i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche prodotti dalle imprese. La maggior parte degli apparecchi obsoleti che vengono consegnati agli impianti vengono recuperati (63,44%) mentre il 7,6% viene smaltito, c’è poi un 28,91% che va in impianti dove si possono effettuare entrambi i trattamenti. Le batterie al piombo sono al primo posto per il recupero, costituiscono infatti il 72,9% di tutti i rifiuti elettrici ed elettronici riciclati. Emerge da una elaborazione realizzata dalla Camera di commercio (in collaborazione con Cedcamera) su dati Mud 2005 (riferiti al 2004) per la provincia di Milano. E di rifiuti elettrici ed elettronici si è parlato oggi al workshop “L’operatività nel mercato dei Raee (rifiuti elettrici ed elettronici). Opinioni a confronto per una gestione operativa, realisticamente efficace ed altamente qualificata, delle attività di filiera” organizzato dalla Camera di commercio di Milano con l’Associazione Nazionale Concessionari Consorzi e il Consorzio Nazionale Eco Trattamenti Rifiuto Tecnologico. Norme. Dal 1 luglio 2006 non è più possibile immettere sul mercato apparecchi elettrici ed elettronici che contengono determinate sostanze pericolose. Dal 1 gennaio 2007, inoltre, dovrebbe diventare operativo il sistema di recupero dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche che consentirà ai cittadini di rendere l´apparecchio usato al momento dell´acquisto del nuovo. “Si tratta di una sfida molto importante per il sistema delle imprese, chiamato ad organizzarsi per raggiungere in modo efficace ed economicamente sostenibile gli impegnativi obiettivi di riciclaggio e recupero previsti per i rifiuti elettrici ed elettronici - ha dichiarato Massimo Sordi, presidente dell’Osservatorio Ambiente e Infrastrutture della Camera di commercio di Milano -. Occorre un impegno nella raccolta differenziata dei rifiuti tecnologici, che non vanno considerati al pari dei mobili o degli altri rifiuti ingombranti, anche in base alle nuove norme europee che richiedono una specifica attenzione al problema”.
Codice di rifiuto Q. Tà destinata allo smaltimento % Q. Tà sottoposta a tratt. Di recupero % Q. Tà sottoposta a tratt. Misto % Tot % su tot
trasformatori e condensatori contenenti Pcb 114,23 0,83% 31,74 0,0% 13,93 0,03% 159,90 0,09%
apparecchiature fuori uso contenenti Pcb o da essi contaminate, diverse da quelle di cui alla voce 160209 2,72 0,02% 0,0% 0 0,00% 2,72 0,00%
apparecchiature fuori uso, contenenti clorofluorocarburi, Hcfc, Hfc 104,47 0,76% 894,79 0,8% 48,60 0,09% 1. 047,86 0,58%
apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre libere 3,63 0,03% 0,0% 0,28 0,00% 3,91 0,00%
apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci 160209 e 160212 530,96 3,84% 982,08 0,9% 767,59 1,47% 2. 280,62 1,26%
apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 160209 a 160213 2. 616,08 18,93% 15. 792,83 13,8% 11. 735,20 22,47% 30. 144,11 16,68%
componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso 147,10 1,06% 2,96 0,0% 71,91 0,14% 221,96 0,12%
componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 160215 222,07 1,61% 1. 197,12 1,0% 418,22 0,80% 1. 837,40 1,02%
batterie al piombo 1. 479,51 10,71% 83. 589,70 72,9% 33. 370,21 63,89% 118. 439,42 65,56%
batterie al nichel-cadmio 212,12 1,53% 147,96 0,1% 112,66 0,22% 472,74 0,26%
batterie contenenti mercurio 2,89 0,02% 0,0% 5,25 0,01% 8,14 0,00%
batterie alcaline (tranne 160603) 142,31 1,03% 0,0% 5,13 0,01% 147,44 0,08%
altre batterie ed accumulatori 616,50 4,46% 0,0% 103,65 0,20% 720,15 0,40%
elettroliti di batterie ed accumulatori, oggetto di raccolta differenziata 5,89 0,04% 3. 453,91 3,0% 0,27 0,00% 3. 460,07 1,92%
tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio 696,02 5,04% 0,0% 329,97 0,63% 1. 025,99 0,57%
apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi 2. 694,30 19,49% 3. 905,59 3,4% 1. 545,63 2,96% 8. 145,52 4,51%
batterie e accumulatori di cui alle voci 160601, 160602 e 160603 nonché batterie e accumulatori non suddivisi contenenti tali batterie 1. 421,77 10,29% 289,71 0,3% 124,30 0,24% 1. 835,78 1,02%
batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 200133 977,03 7,07% 0,0% 36,47 0,07% 1. 013,50 0,56%
apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alla voce 200121 e 200123, contenenti componenti pericolosi 1. 129,05 8,17% 3. 089,77 2,7% 1. 788,03 3,42% 6. 006,85 3,32%
apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 200121, 200123 e 200135 701,85 5,08% 1. 238,87 1,1% 1. 753,03 3,36% 3. 693,74 2,04%
Totale 13. 820,47 100,00% 114. 617,01 100,0% 52. 230,33 100,00% 180. 667,82 100,00%
% su totale 7,68% 63,44% 28,91%
Rifiuti elettrici ed elettronici raccolti dai comuni in provincia di Milano: 9. 107,32 tonnellate. Al primo posto frigoriferi e condizionatori (3. 230,78 tonnellate, il 35,47% del totale), seguiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (2. 549,06 tonnellate, il 28%del totale) e batterie al piombo (1. 184,71 tonnellate, il 13% del totale).
Raccolta Comunale
Codice Rifiuto Qtà raccolta e (% su tot) Descrizione rifiuto
160213 105,38 (1,16%) apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci 160209 e 160212
160214 160,97 (1,77%) apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 160209 a 160213
160601 1. 184,71 (13,01%) batterie al piombo
160602 0,05 (0%) batterie al nichel-cadmio
160603 0,04 (0%) batterie contenenti mercurio
160605 3,36 (0,04%) altre batterie ed accumulatori
200121 135,09 (1,48%) tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio
200123 3. 230,78 (35,47%) apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi
200133 553,84 (6,08%) batterie e accumulatori di cui alle voci 160601, 160602 e 160603 nonché batterie e accumulatori non suddivisi contenenti tali batterie
200134 189,67 (2,08%) batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 20 01 33
200135 2. 549,06 (27,99%) apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alla voce 200121 e 200123, contenenti componenti pericolosi
200136 994,36 (10,92%) apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 200121, 200123 e 200135
Totale q. Tà raccolta 9. 107,32 (100%)
Rifiuti elettrici ed elettronici prodotti dalle imprese in provincia di Milano: 24. 243,25 tonnellate, ma solo per le tipologie di rifiuti pericolosi vige l’obbligo di dichiarazione. Al primo posto le apparecchiature fuori uso (12. 070,78 tonnellate, il 49,79% del totale), seguite da batterie al piombo (9. 929,81 tonnellate, il 40,96% del totale), apparecchiature fuori uso contenenti componenti pericolosi (673,54 tonnellate, il 2,78% del totale), componenti rimossi da apparecchiature fuori uso (345,34 tonnellate, 1,42% del totale), tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio (220,27 tonnellate, 0,91% del totale), trasformatori e condensatori contenenti Pcb (196,64 tonnellate, 0,81% del totale), apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi (195,48 tonnellate, 0,81% del totale), apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi Hcfc – Hfc (157,47 tonnellate, 0,65% del totale). Tante le batterie sia alcaline che al nichel-cadmino (rispettivamente 76,90 e 68,37 tonnellate tonnellate). Rifiuti elettrici ed elettronici ricevuti dagli impianti in provincia di Milano: 180. 667,79 tonnellate. Al primo posto batterie al piombo (118. 439,42 tonnellate, 65,56% del totale), seguite da apparecchiature fuori uso diverse (30. 144,11 tonnellate, 16,68% del totale), apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi (8. 145,52 tonnellate, il 4,51% del totale), apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (6. 006,85 tonnellate, 3,32% del totale), apparecchiature fuori uso diverse (3. 693,74 tonnellate, 2,40% del totale), elettroliti di batterie ed accumulatori, oggetto di raccolta differenziata (3. 460,07 tonnellate, 1,92% del totale).
Quantita´ Ricevute Dagli Impianti
Codice rifiuto Qtà ricevuta Decrizione rifiuto
160209 159,90 trasformatori e condensatori contenenti Pcb
160210 2,72 apparecchiature fuori uso contenenti Pcb o da essi contaminate, diverse da quelle di cui alla voce 160209
160211 1. 047,86 apparecchiature fuori uso, contenenti clorofluorocarburi, Hcfc, Hfc
160212 3,91 apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre libere
160213 2. 280,62 apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci 160209 e 160212
160214 30. 144,11 apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 160209 a 160213
160215 221,96 componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso
160216 1. 837,40 componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 160215
160601 118. 439,42 batterie al piombo
160602 472,74 batterie al nichel-cadmio
160603 8,13 batterie contenenti mercurio
160604 147,44 batterie alcaline (tranne 160603)
160605 720,15 altre batterie ed accumulatori
160606 3. 460,07 elettroliti di batterie ed accumulatori, oggetto di raccolta differenziata
200121 1. 025,98 tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio
200123 8. 145,52 apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi
200133 1. 835,78 batterie e accumulatori di cui alle voci 160601, 160602 e 160603 nonché batterie e accumulatori non suddivisi contenenti tali batterie
200134 1. 013,50 batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 200133
200135 6. 006,85 apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alla voce 200121 e 200123, contenenti componenti pericolosi
200136 3. 693,74 apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 200121, 200123 e 200135
Totale Q. Ta´ Ricevuta 180. 667,79
Il trattamento in provincia di Milano: dove vanno i rifiuti elettrici ed elettronici? In impianti per lo smaltimento (13. 820,47 tonnellate, 7,6%), per il recupero (114. 617,01 tonnellate, 63,4%) o il trattamento misto (52. 230,30 tonnellate). I più recuperati: le batterie al piombo (83. 589 tonnellate, 72%). Per quanto riguarda le apparecchiature fuori uso diverse, il 22,47% va in impianti per smaltimento o recupero, il 18,93% viene smaltito, il 13,8% recuperato. E poi i rifiuti fuori uso contenenti clorofluorocarburi che vengono così smistati: il 19,49% va smaltito, il 3,4% viene recuperato, il 2,96% va in impianti per smaltimento o recupero. Dal “vademecum” della Camera di commercio Gli obblighi per i Produttori: Registrazione presso il Registro dei Produttori, a seguito del relativo decreto attuativo; Preparazione delle informazioni sui volumi e le tipologie di Aee, a seguito del relativo decreto attuativo, che: Sono state vendute in Italia e di quelle per l’esportazione; Sono state riciclate da lui stesso ed in sua vece. Fornitura delle Garanzie Finanziarie, a seguito del relativo decreto attuativo; Pagamento dei costi di trattamento e riciclo; Progettazione in linea con la facilità di riuso e riciclo; Corretta etichettatura con apposizione del marchio definito, dal prossimo 13 Agosto; Disponibilità di tutte le informazioni per il riuso e riciclo a fine vita, entro un anno dall’immissione sul mercato di un prodotto. Gli obblighi dei Distributori: Registrare a livello amministrativo prima il ritiro dell’Aee usato (ovvero il prodotto consegnato dall’acquirente del nuovo), quindi il suo eventuale declassamento a rifiuto; Rispettare i limiti quantitativi e temporali conseguenti il deposito temporaneo; Emettere il formulario per il successivo trasporto; Verificare la riconsegna della quarta copia del formulario e controllare che sia stata debitamente sottoscritta dal gestore dell’impianto di recupero; Annotare, limitatamente ai Raee ritenuti pericolosi (esempio i monitor dei Personal Computers), i movimenti di carico e scarico nell’apposito registro. Modello Consigliato - Il modello che si ritiene di proporre si basa sul presupposto di lasciare “libera scelta” ai singoli associati (produttori, distributori, punti vendita, ecc. ) di aderire alla forma individuale e/o collettiva ad essi più consona. D’altra parte l’eterogeneità in termini di dimensione, di mercato, di attività, di dislocazione geografica consiglia un approccio iniziale da parte delle Associazioni di tipo consultivo, fermo restando il fatto che la scelta finale non deve compromettere la “garanzia del risultato”. Tale attività potrebbe essere svolta organizzando Workshop informativi/formativi. Per dare concretezza alla “garanzia del risultato” si ritiene di costituire un’entità, quale un Centro Servizi, anche se non deve a priori escludersi l’alternativa di una associazione. Questa entità, che rivestirebbe il ruolo centrale del modello, avrebbe il compito di gestire i rapporti con il singolo, nel caso di scelta del sistema individuale, o con i sistemi collettivi a cui i singoli si saranno aggregati, erogando i servizi che di volta in volta si rendessero necessari, sia con proprie risorse che avvalendosi di accordi in sub-appalto con altre organizzazioni. Le attività dei Centri Servizi: sovrintendere, ed in alcuni casi, farsi direttamente carico della gestione dei rapporti con i sistemi collettivi a cui i singoli si saranno aggregati identificare, qualificare, negoziare e stipulare contratti per i servizi di gestione dei Raee (rifiuti elettrici ed elettronici) lungo tutta la filiera della Reverse Supply Chain, in qualità di facilitatore, al fine di offrire la migliore alternativa possibile, sia a livello di flessibilità che di scalabilità. In particolare ci si riferisce alle attività di logistica e di trattamento. In particolare per quanto riguarda la qualificazione, si intendono definire Linee Guida per una corretta scelta degli operatori suddetti, che tengano conto della loro aderenza a processi e tecnologie di qualita’ ed in linea con quanto richiesto dalla Legge. Gestire ed ottimizzare la fase della “raccolta” in funzione delle scelte operate con la collaborazione di società esperte nella logistica, di quelle di pubblica utilità preposte al servizio e di organizzazioni no-profit erogare servizi complementari utilizzando proprie risorse o avvalendosi di terze parti selezionate e qualificate per lo specifico incarico; citiamo tra gli altri: marketing e promozione di campagne atte a divulgare quanto previsto dalla normativa al fine di sensibilizzare l’utenza, sia il cittadino che l’azienda, alla salvaguardia dell’ambiente; analisi di mercato; call center, help desk, contact center su web; simulazioni e previsioni periodiche sull’andamento del sistema di gestione; simulazioni per il singolo associato per valutare l’impatto dei costi dei Raee per la sua società. Scegliere, implementare e tenere aggiornato il sistema informatico di supporto dell’intero modello, necessario per lo scambio di informazioni sia all’interno del sistema, sia verso l’esterno, sia nei confronti delle istituzioni fornire consulenza agli associati per quanto riguarda gli adempimenti legislativi, gli aggiornamenti della parte normativa, eventuali chiarimenti e/o richieste rappresentare verso le istituzioni e verso le organizzazioni presenti sul mercato dei Raee i propri associati e l’intera filiera di appartenenza. .
 
   
   
UN CORSO DI AGGIORNAMENTO PER COMBATTERE LA ZANZARA TIGRE  
 
Potenza, 11 dicembre 2006 - “Nell’ambito del Piano di Disinfezione, Disinfestazione e Derattizzazione della Costa Jonica, che la Provincia di Matera svolge su delega della Regione Basilicata, l’Assessorato Ambiente, Parchi e Politiche Energetiche ha organizzato presso la Provincia di Matera, un corso di aggiornamento in due giornate per i tecnici degli Enti Locali che curano le attività di disinfestazione del territorio di loro competenza, ed una giornata informativa per gli operatori turistici del metapontino da tenersi presso la sala convegni Alsia a Pantanello di Metaponto”. Lo rende noto, l’assessore provinciale Francesco Labriola. Oggetto degli incontri, in programma a Metaponto il 12 dicembre, e a Matera il 13 e 14 dicembre, le “Tecniche di sorveglianza e di lotta alla Zanzara Tigre” che forniranno ai tecnici degli Enti Locali utili strumenti per pianificare e d organizzare le attività di monitoraggio e lotta alla Zanzara Tigre ed agli operatori turistici del Metapontino indicazioni utili a prevenire e fronteggiare la presenza della Zanzara Tigre che si va progressivamente diffondendo anche nella nostra provincia. A differenza di quanto si verifica con le altre zanzare l’unico sistema per contrastare l’espansione di questo ematofago è il coinvolgimento di tutti i cittadini nelle attività di prevenzione e di lotta. Gli interventi saranno curati dal dott. Marco Carrieri esperto Entomologo del Centro Agricoltura Ambiente “G. Nicoli” Crevalcore (Bo), settore Entomologia Medica Veterinaria (www. Caa. It) e dal dott. Eustachio Montemurro redattore del “Piano di lotta a basso impatto ambientale contro gli insetti ematofagi del Metapontino” dell’Ufficio Ambiente - Provincia di Matera. Interverranno il Presidente della Provincia, Carmine Nigro, l’Assessore Regionale all’Ambiente, Giovanni Rondinone, l’assessore Provinciale all’Ambiente, Francesco Labriola, l’assessore Provinciale, Giuseppe Dalessandro, il Sindaco di Matera ed il Sindaco di Bernalda. .  
   
   
EROSIONE: SILVI MARINA, COMINCIATE OPERAZIONI DI RIPASCIMENTO  
 
Pescara, 11 dicembre 2006 - La draga Pearl River è arrivata l’ 8 dicembre a largo di Silvi Marina, e darà inizio alle operazioni di ripascimento della costa. Lo ha reso noto il Servizio Opere marittime della Giunta regionale, aggiungendo che Pearl Rever, salpata dal porto di Trapani, è arrivata a largo di Silvi Marina dopo 52 ore di navigazione. In meno di due giorni scaricherà sulla spiaggia, prelevandola dai fondali prospicienti le Marche, 42. 500 metri cubi di una miscela composta di acqua e sabbia. La draga, capace di contenere 20 mila metri cubi di materiale, è collegata a riva attraverso una tubazione di un metro, dalla quale sarà espulsa la miscela, direzionata sulla battigia da ulteriori tubazioni. Pearl River ha dato l´avvio ai lavori di ripascimento che interesseranno, per un mese e mezzo circa, i sette siti abruzzesi, soggetti al fenomeno erosivo. L´intervento lungo tutta la fascia costiera è stato finanziato con fondi Cipe, per un importo di 44 milioni di euro. .  
   
   
LE DIECI PRIORITA´ PER LE DECISIONI SULL´AMBIENTE DALL´ASSOCIAZIONE ANALISTI AMBIENTALI  
 
Milano, 11 dicembre 2006 - Le sempre maggiori difficoltà nei processi decisionali relativi alle problematiche ambientali in Italia e la necessità di un ridisegno dei ruoli in tali processi (compresi quelli del mondo tecnico-scientifico e di quello del´informazione), hanno indotto l´Associazione Analisti Ambientali alla produzione di un documento di analisi e suggerimenti che è stato presentato al Ministero dell´Ambiente, impegnato nella riscrittura del Codice dell´Ambiente. Il testo integrale del documento reperibile sul sito www. Analistiambientali. Org .  
   
   
IL DEPURATORE DI CUMA IN GESTIONE ALLA HIDROGEST  
 
Napoli 11 dicembre 2006 - Il Commissario di Governo alla Tutela delle Acque ha affidato in data odierna la gestione del depuratore di Cuma al concessionario Hidrogest Spa. Nei giorni scorsi sono stati consegnati gli altri 4 impianti, di Acerra, Napoli Nord, Marcianise e Foce Regi Lagni che, con Cuma, facevano parte del gruppo di 5 impianti da affidare in project financing. La gara è stata avviata nel giugno del 2003 con la firma della concessione. Si è conclusa oggi, a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato che ha ritenuto corretto il procedimento tecnico, economico ed amministrativo espletato dal Commissariato ed ha respinto i ricorsi presentati da altre ditte. La concessione, della durata di 15 anni, prevede oltre alla gestione degli impianti, dei collettori e delle reti fognarie ad essi afferenti, anche la ristrutturazione e l´adeguamento funzionale degli stessi. La formula del project financing assicura una riduzione dei costi pubblici, in quanto la società, a totale capitale privato, è chiamata contrattualmente a destinare proprie risorse economiche per la depurazione ed il collettamento. I lavori di adeguamento degli impianti consentiranno il riutilizzo delle acque reflue anche per scopi irrigui, raggiungendo così due obiettivi fondamentali: un minor carico inquinante nel mare, ed in particolare in una zona destinata alla balneazione, con riflessi positivi in termini di sviluppo turistico ed economico per l´area domiziana e flegrea; un minor consumo di acqua potabile, grazie all’utilizzo di una risorsa idrica non convenzionale per le esigenze irrigue. I 5 impianti di depurazione consegnati in questi giorni interessano una popolazione di oltre 3 milioni e mezzo di abitanti. .  
   
   
UNIVERSITÀ: INGEGNERIA A ERZELLI, UN FUTURO DI RILANCIO ANCHE PER IL PONENTE GENOVESE FIRMATA L´INTESA, ACCORDO DI PROGRAMMA ENTRO MARZO 2007  
 
 Genova, 11 dicembre 2006 - Il Ponente genovese, dopo l´insediamento dell´Iit-istituto italiano Tecnologie a Morego e l´avvio del risanamento delle aree delle Acciaierie di Cornigliano, accelera il passo verso un completo rilancio e lo sviluppo. Nell´area del nuovo Polo Scientifico e Tecnologico del Progetto Leonardo, sulla collina degli Erzelli arriverà anche l´Università. Dopo il dibattito e il confronto dei mesi scorsi, la Regione Liguria si impegna, infatti, a reperire i finanziamenti per il trasferimento di Ingegneria agli Erzelli- 110 milioni di euro- e l´Università di Genova si obbliga al cofinanziamento dell´operazione attraverso la cessione alla Regione degli immobili di proprietà della facoltà ad Albaro che ne valgono circa 30 mila. È quanto sottoscritto oggi nell´atto di intenti , finalizzato alla sottoscrizione di un accordo di programma che coinvolgerà anche il Comune di Genova, dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e dal rettore dell´Università di Genova, Gaetano Bignardi per il trasferimento e l´insediamento della facoltà di Ingegneria nel nuovo Parco Tecnologico Scientifico sulla collina degli Erzelli. Spiega il presidente Burlando: "È la prima volta, che nella storia plurisecolare della città, l´Università oltrepassa il Polcevera e non ci nascondiamo l´obiettivo che questo insediamento di Ingegneria ad Erzelli possa avere sul Ponente un effetto rivitalizzante, simile a quello provocato dal trasferimento della Facoltà di Architettura in una significativa parte di centro storico cittadino, quindici anni fa. Trasferire alcune migliaia di studenti a Erzelli, tra L´iit e l´area di Cornigliano vuol dire finalmente avvicinare ricercatori , studenti e attività produttive per far nascere quell´humus importante che tutti i centri scientifici del mondo hanno e che noi non abbiamo ancora. E poi c´è tutto un quartiere che si inserirà in questo contesto, da Coronata, a via dell´Acciaio, a Sestri Ponente, a Cornigliano stessa. Fin qui lo sviluppo di Genova ha penalizzato molto il Ponente, ora bisogna pensare a uno sviluppo che invece possa essere un elemento di riqualificazione, anche urbanistico". È un ulteriore passo avanti per l´attuazione della cittadella della tecnologia che occuperà 90 mila mq per la facoltà di Ingegneria, 200 mila per high tech produttivo e direzionale, 200 mila di parco e 100 mila mq di spazio connettivo urbano per tempo libero, sport ecc. Dopo l´approvazione a settembre in Consiglio Regionale dell´accordo di pianificazione per la realizzazione del polo tecnologico, l´atto di intenti siglato oggi è un passo fondamentale per arrivare all´accordo definitivo e garantire le risorse all´Università per il trasferimento di Ingegneria, dopo che i competenti organi dell´Università di Genova si erano espressi favorevolmente sulla ricollocazione della facoltà, che ha sede oggi nel quartiere di Albaro a Genova. Ammontano a 140 milioni di euro le risorse giudicate indispensabili dall´Università per la realizzazione delle opere agli Erzelli e l´acquisto degli immobili. Un trasferimento che l´Università si è detta disponibile a cofinanziare, cedendo alla Regione, attraverso un´agenzia pubblica, gli immobili di Albaro il cui valore ammonta a circa 30 milioni di euro. Il reperimento delle risorse finanziarie da parte della Regione avverrà a valere sugli esercizi del 2007, 2008, 2009, 2010, utilizzando anche canali di finanziamento nazionali derivanti da accordi di programma quadro finanziati dal Cipe, Fondo di investimenti regionale, oltre che dai finanziamenti assegnati alle regioni per l´edilizia universitaria. "Anche se noi speriamo di avere una parte di risorse anche direttamente dallo Stato, ma se non fosse possibile resta valido l´impegno finanziario regionale", ha precisato burlando. Successivamente all´intesa di oggi verrà infatti sottoscritto un accordo di programma che dovrà indicare precisamente dove si reperiranno le risorse. La firma dell´accordo di programma è prevista entro il 31 marzo 2007. .  
   
   
ITCLAB: POSA DELLA PRIMA PIETRA DEL NUOVO CENTRO RICERCA E INNOVAZIONE ITALCEMENTI SARÀ UN CENTRO DI ECCELLENZA EUROPEO ANCHE IN TERMINI DI ARCHITETTURA SOSTENIBILE E COMPATIBILITÀ AMBIENTALE  
 
Bergamo, 11 dicembre 2006 – Sarà pronta nei primi mesi del 2009 la sede di Itclab - Innovation and Technology Central Laboratory, il nuovo centro ricerca e innovazione del Gruppo Italcementi all’interno del Parco scientifico Kilometro Rosso di Bergamo, di cui oggi è stata posata la prima pietra. Alla cerimonia di avvio dei lavori hanno preso parte il Sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, il Presidente della Provincia, Valerio Bettoni, l’Assessore all’Ambiente della Regione Lombardia, Marco Pagnoncelli, il Direttore generale del Kilometro Rosso, Mirano Sancin e Dukho Yeon, in rappresentanza dell’architetto Richard Meier, che ha curato il progetto Itclab. Giampiero Pesenti e Carlo Pesenti, rispettivamente Presidente e Consigliere delegato di Italcementi, hanno sottolineato come l’avvio dei lavori per il nuovo laboratorio del Gruppo confermi l’impegno di Italcementi nell’attività di ricerca e innovazione. “Itclab riassumerà nella sua architettura, nell’uso dei materiali, nelle scelte costruttive l’impegno di Italcementi in materia di sostenibilità ambientale grazie all’attenzione posta a questi temi sin dalla sua progettazione. Si tratta di una sfida impegnativa e ambiziosa - ha dichiarato Carlo Pesenti - in cui vogliamo ripercorrere l’esperienza e la capacità innovativa di Italcementi, già messe a frutto nel passato in grandi progetti come nel corso della realizzazione del grattacielo Pirelli di Giò Ponti a Milano o della Chiesa Dives in Misericordia di Meier a Roma. In Itclab sarà concentrata la nostra ricerca, rafforzando il reticolo che unisce i nostri laboratori dalla Francia, agli Stati Uniti, all’India in un prossimo futuro, con l’attività dei centri universitari di eccellenza che già operano con il nostro Centro Tecnico di Gruppo”. Il progetto Itclab prevede la realizzazione di una struttura di 11. 000 metri quadrati di cui 7. 500 adibiti esclusivamente a laboratori di ricerca i cui lavori avranno una durata di circa due anni. Itclab, progettato da Richard Meier, si integra con il Parco scientifico del Kilometro Rosso che sorge alle porte di Bergamo, a lato dell’autostrada Milano-venezia, al cui interno troveranno spazio iniziative multidisciplinari di ricerca, di società private ed enti pubblici, in grado di occupare entro i prossimi 10 anni circa 3. 000 persone. Pagina 2 ”Il nuovo Itclab - ha sottolineato Richard Meier, in un messaggio letto da Dukho Yeon, partner dello studio Meier - costituirà non solo un edificio-icona a conferma dell’autorevolezza di Italcementi in campo tecnico, ma anche un benchmark del design sostenibile in Europa. Tutta la struttura in elevazione verrà realizzata con un calcestruzzo sviluppato in proprio da Italcementi con un cemento bianco fotocatalico, autopulente in grado di ridurre le sostanze inquinanti. Ci auguriamo che questo nuovo edificio possa rappresentare un contributo rilevante alle innovative attività globali di Italcementi”. Itclab si pone come riferimento per l’architettura sostenibile: l’obiettivo è la “Leadership in Energy and Enviromental Design” (Leed), la più importante e rigorosa certificazione americana in materia energetica e ambientale nelle costruzioni che analizza sei differenti parametri qualitativi: sostenibilità dell’insediamento, consumo efficiente di acqua, consumo efficiente di energia e contenimento delle emissioni in atmosfera, impiego di materiali e consumo di risorse, qualità degli ambienti indoor, principi di progettazione e innovazione. A livello europeo, in collaborazione con il Dipartimento di Energetica del Politecnico di Milano, il progetto concorre inoltre a diventare “Partner” del programma della Commissione Europea “Green Building” che riconosce l’efficienza energetica e l’introduzione di fonti rinnovabili per l’approvvigionamento energetico. L’edificio sarà realizzato in cemento Bianco Tx Aria e Tx Arca a base di Tx Active, il principio fotocatalitico brevettato da Italcementi. La copertura del nuovo Centro ospiterà pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, pannelli solari per l’impianto di riscaldamento e aria condizionata, con lo scopo di ridurre il consumo delle energie tradizionali e quindi l’emissione di Co2 in atmosfera. Un ulteriore contributo energetico sarà dato dall’impianto geotermico che sfrutta l’energia solare accumulata nel suolo e nel sottosuolo. In occasione della cerimonia per l’Itclab, la Fondazione Italcementi Cav. Lav. Carlo Pesenti, nell’ambito del suo impegno a sostenere e promuovere l’istruzione e la ricerca scientifica con particolare attenzione al tema della sostenibilità dello sviluppo economico e sociale delle imprese, ha organizzato una Tavola rotonda su “Istituzioni, università, imprese: le leve per l’innovazione”. L’incontro ha visto la partecipazione di Luigi Nicolais, Ministro per le Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Adriano De Maio, Delegato per l’Alta Formazione, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia, Andrea Moltrasio, Presidente del Comitato Tecnico Europa di Confindustria e Presidente di Bergamo Scienza, Alberto Bombassei, Vicepresidente di Confindustria ed Ezio Andreta, Presidente Apre - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, moderati da Dario Di Vico, Vicedirettore del Corriere della Sera. “Personalmente - ha sottolineato il Presidente Italcementi, Giampiero Pesenti nel saluto di apertura dei lavori - credo che il nostro Paese abbia talenti straordinari e risorse per Pagina 3 recuperare capacità di innovare e di competere ed è per questo che la Fondazione Italcementi ha cercato di riunire in questo panel energie e risorse per disegnare attraverso il confronto delle idee adeguate proposte. Come imprenditore ritengo che l’innovazione sia il mezzo più efficace per essere protagonisti nella competizione globale: per questo la ricerca che genera innovazione nelle imprese è la leva per la competitività dell’intero sistema Paese”. Roberto Verganti, Direttore dell’Alta Scuola Politecnica Milano/torino ha presentato i risultati emersi da una ricerca dell’Irer condotta per la Fondazione Italcementi Cav. Lav. Carlo Pesenti sui modelli virtuosi di rapporto tra istituzioni, università e imprese nella promozione delle innovazioni tecnologiche derivanti dalla ricerca scientifica. I meccanismi di interazione tra università e imprese, quali la creazione di spin-off, l’acquisto di brevetti da parte delle imprese, la stipula di contratti di ricerca - rileva lo studio - costituiscono solo la punta di un iceberg nel complesso sistema di confronto. Sotto la superficie esistono meccanismi più “informali” senza i quali è impossibile attivare la collaborazione. L’accogliere studenti per periodi di stage, la formazione continua, l’incontro tra ricercatori, producono la base per rapporti più “formali” in quanto creano capitale relazionale. D’altro canto le imprese hanno bisogno di interagire con i centri di ricerca pubblica poichè la conoscenza necessaria per generare le innovazioni diventa sempre più elevata, multisciplinare e complessa, mentre anche per le università e i centri di ricerca è fondamentale l’interazione con le imprese, in primo luogo perché da queste interazioni nascono gli stimoli, i problemi da affrontare che possono portare a rilevanti scoperte, in secondo luogo per integrare le proprie risorse finanziarie. I processi di trasferimento della conoscenza sono però spesso complessi e articolati: a volte sono diretti tra impresa e università, a volte sono molto articolati, con diverse tipologie e intermediari. Lo studio Irer mette in luce che un ruolo importante in questi processi è ricoperto dalle grandi imprese, visto che solo queste possono contare su centri di ricerca e sviluppo e un’organizzazione adatta a interagire con l’università, lasciando quindi in secondo piano l’effettivo ruolo in questi rapporti giocato dalle Pmi, che non possono mettere sul piatto della collaborazione la capacità di gestire una propria ricerca interna. .  
   
   
ARRICCHIMENTO DEI PIANI DELL’OFFERTA FORMATIVA: L’ASSESSORATO ALL’ISTRUZIONE ASSEGNERÀ 1 MILIONE DI EURO A 347 SCUOLE PIEMONTESI  
 
Torino, 11 dicembre 2006 - Nei giorni scorsi si è conclusa l’istruttoria delle domande di contributo pervenute dalle scuole piemontesi in seguito al bando predisposto dall’Assessorato all’Istruzione nel mese di settembre, riservato alle stesse, per iniziative di arricchimento dei piani dell’offerta formativa. Ben 347 Istituti, di cui 313 statali, hanno risposto presentando altrettanti progetti. La Provincia più presente è stata Torino con 183 proposte, seguita da Cuneo con 38. Molto interessante il numero dei progetti (36) presentati da reti di scuole che denotano una spiccata volontà di collaborazione e per i quali è stato previsto un contributo aggiuntivo di circa 1. 000 euro. Dall’esame delle istanze è risultata confermata la propensione delle istituzioni scolastiche piemontesi sui problemi legati al disagio. Esso è infatti in cima alla graduatoria dei progetti presentati seguito dall’educazione alla cittadinanza, alla salute, all’intercultura ed alle tecnologie. Complessivamente l’Assessorato assegnerà 1. 080. 000 euro alle scuole che si andranno ad aggiungere ai circa 900. 000 euro già assegnati ad enti ed associazioni per il sostegno di progetti culturali in ambito scolastico. L’assessore Pentenero ha espresso soddisfazione per l’ottimo livello progettuale delle scuole piemontesi auspicando un ulteriore rafforzamento della collaborazione tra le istituzioni scolastiche autonome incentivato anche nel disegno di legge sull’istruzione da poco approvato dalla Giunta regionale. .  
   
   
EDUCAZIONE PER GLI ADULTI: LA SCUOLA DOPO I VENT’ANNI  
 
Roma, 11 dicembre 2006 - Tracciato in Campidoglio dall’Assessore Maria Coscia il quadro dell’offerta formativa per gli adulti a Roma. L’assessore ha, inoltre, presentato al stampa la guida che per la prima volta raccoglie tutte le informazioni e gli indirizzi di enti ed istituzioni che propongono corsi per adulti. In media ogni anno a Roma sono oltre 100mila le persone che frequentano i tantissimi corsi offerti: da quelli per ottenere la licenza di scuola media ai diplomi professionali, dall’italiano per stranieri all’informatica, ma anche corsi per arti e mestieri come restauro, oreficeria, fotografia. In una società che richiede da un lato solide conoscenze di base e dall’altro competenze professionali specialistiche l’educazione permanente non è solo un bisogno individuale ma rappresenta anche una necessità sociale. Secondo le ultime ricerche Isfol risulta, infatti, che il 26% della popolazione romana tra i 55-64 anni possiede solo la licenza elementare e che tra i 35-44enni solo il 30% ha la licenza media e che gli analfabeti sono a Roma il 4,2%. Mentre i 14-18enni che frequentano la scuola secondaria di primo e secondo grado sono il 94,3%. A Roma sono molto numerose le istituzioni, gli enti e le associazioni che svolgono attività educative e formative rivolte agli adulti e sono sempre più i cittadini che sentono l’esigenza di estendere le proprie conoscenze, acquisire nuove competenze connesse al lavoro e alla vita sociale, rientrare nel sistema di istruzione e formazione professionale. La rete per l’educazione degli adulti (Eda) è costituita dalle quattro scuole serali comunali, dai dieci Centri territoriali permanenti del Ministero dell’Istruzione, dalle Biblioteche, dai corsi di formazione professionale permanente gestiti da Comune e Provincia, insieme alle iniziative delle associazioni del Terzo settore (Upter, Unisped, Unla, Cnupi, Auser). Tutto questo sistema è stato raccolto nella “Guida alle attività formative per gli adulti”. La prima ed unica pubblicazione che fornisce informazioni su tutti coloro che a Roma si occupano di formazione per gli adulti, indicando la tipologia di attività organizzate e il tipo di certificazione che si può conseguire. La Guida si può trovare negli Urp dei Municipi e degli Assessorati competenti, negli Informa Giovani, nelle Biblioteche e in tutte le istituzioni formative oltre che sul sito www. Educazionepermanenteroma. It. Da alcuni anni l’Unione Europea sostiene il diritto dei cittadini ad apprendere per tutto l’arco della vita e stimola i paesi europei ad investire risorse in tal senso. “Favorire l’accesso alla formazione durante tutto l’arco della vita è uno degli obiettivi che come Assessorato alle Politiche Educative abbiamo perseguito, nonostante l’assenza di iniziativa del precedente Governo. – dichiara l’Assessore Maria Coscia –. Sono molto contenta, invece, che l’attuale Ministro delle Pubblica Istruzione abbia assunto la formazione degli adulti come una priorità. Nella prossima finanziari, infatti, sono previste misure per rafforzare e sviluppare la rete dei centri di educazione permanente. Rispondere alla domanda dei cittadini di educazione permanente vuol dire dare risposta ad un fondamentale diritto di cittadinanza”. La Guida In Sintesi Indica: Le istituzioni scolastiche: i Centri territoriali Permanenti per gli adulti, che organizzano corsi per la Licenza Media o corsi brevi su specifiche aree di conoscenza (lingua italiana per gli stranieri, lingue straniere, informatica, educazione alla saluta, teatro, cinema, ecc. ). Gli Istituti Superiori con corsi serali per gli adulti. I Centri di formazione professionale, che fanno capo: al Comune; alla Provincia di Roma; agli Enti accreditati dalla Regione Lazio. Le Istituzioni che svolgono attività di formazione per gli adulti non finalizzate al titolo di studio, ma ad accrescere la cultura e le competenze: le Scuole delle Arti e dei Mestieri del Comune di Roma che organizzano corsi finalizzati a sviluppare capacità professionali nei settori artistico-artigianale e tecnico-scientifico, le Biblioteche del Comune di Roma, che curano attività legate alla lettura o veri e propri corsi (informatica, lingua italiana per stranieri, ecc. ) i Consultori familiari, che organizzano corsi di educazione sessuale, di preparazione al parto o di sostegno alla genitorialità. Nella Guida si possono trovare, inoltre, informazioni sulle Istituzioni che possono orientare e soddisfare i bisogni di particolari tipologie di utenti: i giovani, le persone in cerca di occupazione, gli stranieri (Centri di Orientamento al Lavoro, Centri per l’Impiego, Informagiovani, Poli Intermundia – Centri educativi interculturali) Il Sistema Dell’educazione Degli Adulti A Roma: A Roma la rete per l’educazione degli adulti (Eda) è costituita dalle quattro scuole serali comunali, dai dieci Centri territoriali permanenti del Ministero dell’Istruzione, dai corsi di formazione professionale permanente gestiti da Comune e Provincia, insieme alle iniziative delle associazioni del Terzo settore (Upter, Unisped, Unla, Cnupi, Auser). Le attività formative accessibili per un adulto sono molteplici e diversificate a seconda delle esigenze, infatti si possono frequentare: corsi per il conseguimento della licenza media; corsi per il conseguimento di un diploma di istruzione superiore; corsi per il conseguimento di una qualifica professionale; corsi o attività formative per ampliare le proprie competenze, soddisfare il bisogno di apprendere e accrescere la propria cultura. Nei primi due casi si tratta di corsi organizzati dalle istituzioni scolastiche nell’ambito del sistema pubblico di istruzione. I corsi per la qualifica professionale si svolgono presso i Centri di formazione professionale, finanziati dalla Regione e autorizzati dalla Provincia (sistema della formazione professionale). Gli altri corsi possono essere organizzati da organismi pubblici o privati, non danno accesso a un titolo formale e in genere si concludono con un attestato (sistema non formale). Il Comune di Roma nel settore dell’Educazione degli adulti gestisce in forma diretta dieci Centri di Formazione professionale, in convenzione con la Regione Lazio, quattro Scuole serali, il Sistema della Biblioteche Comunali e una serie di servizi dove si possono trovare informazioni e consigli, quali i Centri per l’Orientamento al Lavoro e i Centri Informagiovani. Altri interventi sono gestiti direttamente dalla Provincia di Roma, quali i cinque Centri di Formazione professionale che operano nel Comune di Roma e i Centri per l’impiego. Per promuovere l’educazione permanente degli adulti sono stati istituiti i Comitati locali per l’Educazione degli adulti, nati dall’iniziativa dell’Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche con l’Assessorato alle Periferie, Sviluppo locale e Lavoro e i Municipi. Sono stati costituiti in via sperimentale cinque Comitati locali nei Municipi I e Ix, V e Vi, Vii, Xiii, Xv. I Municipi promuovono la costituzione dei Comitati locali e ne assicurano la gestione e i servizi. Partecipano ai Comitati locali le istituzioni formative e le associazioni che sul territorio si occupano di formazione degli adulti, i servizi per l’orientamento e l’impiego, le Asl. I Comitati locali si occupano di: conoscere le esigenze di formazione degli adulti; fare una mappa dell’offerta di formazione per gli adulti; sviluppare reti tra le diverse istituzioni formative; creare accordi tra le agenzie formative e i servizi territoriali (servizi per l’orientamento e per l’impiego, servizi sociali, servizi culturali); informare e sensibilizzare i cittadini per facilitare l’accesso alla formazione; formulare un piano per utilizzare e indirizzare le risorse verso i bisogni di formazione che emergono dal territorio. .  
   
   
ASTRON E IBM INSIEME PER LA RICERCA SULLE PRIME ORIGINI DELL’UNIVERSO UN NUOVO PROGETTO DI CHIP PERSONALIZZATO PER CONTRIBUIRE A COSTRUIRE IL PIÙ GRANDE TELESCOPIO RADIOASTRONOMICO DEL MONDO.  
 
Amsterdam, Paesi Bassi e Armonk, New York, 11 dicembre 2006 - Astron, una delle organizzazioni di ricerca astronomica attivaa livello mondiale, ha annunciato un nuovo accordo di collaborazione con Ibm per progettare, ingegnerizzare, produrre chip personalizzati e ad alte prestazioni per l’elaborazione di segnali analogici e misti. I chip personalizzati, a basso consumo di potenza, saranno utilizzati in migliaia di antenne nell’ambito del progetto Astron che intende costruire un nuovo prototipo di radiotelescopio denominato Skads/embrace, precursore del più grande telescopio radioastronomico del mondo, il radiotelescopio Square Kilometer Array (Ska). Una comunità di astronomi sta lavorando per costruire il più grande radiotelescopio del mondo, chiamato radiotelescopio Ska. Questo telescopio di rilevamento estremamente potente avrà milioni di antenne che raccoglieranno i segnali radio, formando l’equivalente di un’area collettrice di 1 chilometro quadrato e coprirà una superficie enorme – oltre 3000 km di larghezza – all’incirca le dimensioni degli Stati Uniti continentali. L’obiettivo del radiotelescopio Ska è scrutare in profondità lo spazio e osservare l’evoluzione delle galassie, della materia oscura e magari anche le origini stesse dell’universo, che risalgono a più di 13 miliardi di anni fa. Per costruire questo radiotelescopio Ska saranno necessarie nuove tecnologie e funzioni ed enormi progressi, che dovranno essere tradotti in prototipi e progetti pilota – da qui il progetto Skads/embrace – il primo passo di questo viaggio. Paesi Bassi, Francia, Italia e Germania sono coinvolti nella progettazione e nello sviluppo dei blocchi (tiles) delle antenne Skads/embrace e altri paesi sono o saranno coinvolti nella fase di ingegnerizzazione e test scientifici del dimostratore Skads/embrace. Un team di ingegneri di Astron e di Ibm Technology Collaboration Solutions lavorerà, nell’impianto Ibm di Burlington, Vermont (Usa), all’ingegnerizzazione, progettazione e produzione dei processori personalizzati. I chip personalizzati avranno un bassissimo consumo di potenza, bassa produzione di rumore e saranno basati sulla tecnologia Sige 8Hp annunciata da Ibm, che ha una Ft (frequenza di picco tipica) di oltre 200 Ghz, e regole di progettazione di 0,13 micron. È stata scelta una tecnologia Silicio Germanio (Sige), che combina circuiti a radiofrequenza (Rf) analogici sul chip – in grado di produrre basso rumore, con un basso consumo di potenza e un costo unitario inferiore. Ibm e Astron hanno iniziato a lavorare sui progetti solo lo scorso ottobre 2006. La prima consegna dei prototipi del chip è prevista per la prima metà del 2007, mentre la seconda è in programma nella seconda parte dell’anno. I chip saranno installati in blocchi (tiles) di antenna pilota e saranno utilizzati per filtrare le informazioni dai segnali radio. I blocchi Skads/embrace saranno installati nel nord dei Paesi Bassi, nel sito del famoso Westerbork Radio Synthesis Telescope (Wsrt) e in Francia vicino a Nançay, a sud di Parigi. Ibm ha già collaborato in passato con Astron per l’installazione di Blue Gene Ibm, attualmente utilizzato per raccogliere e analizzare le informazioni dalla rete di “telescopi software” Lofar (Low Frequency Array) situata nel nord dei Paesi Bassi. Le decisioni sull’ubicazione definitiva del telescopio radioastronomico Ska devono essere ancora prese: l’Australia e il Sudafrica sono tra i Paesi in grado di installare i milioni di antenne richiesti per ricevere i debolissimi segnali provenienti dall’universo. .  
   
   
L´EUROPA AVRÀ L´EXTREMELY LARGE TELESCOPE ENTRO IL 2018?  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2006 - La comunità astronomica europea ha raggiunto un accordo sulle specifiche tecniche di quello che sarà il telescopio ottico e a infrarossi più grande del mondo. Il progetto dell´Extremely Large Telescope europeo (E-elt), finanziato in parte dall´Ue, dovrebbe essere dotato di un bilancio di circa 1 Mrd Eur per consentire all´Osservatorio europeo meridionale (Eso) di realizzare il telescopio innovativo con un´apertura di 42 metri di diametro. L´accordo cui sono pervenuti gli astronomi in occasione della riunione è stato ora sottoposto al consiglio dell´Osservatorio europeo meridionale (Eso), che dovrebbe rilasciare la propria autorizzazione nelle prossime settimane. Se approvato, l´E-elt potrebbe iniziare a osservare il primo miliardo di anni dell´universo in maniera più dettagliata del telescopio spaziale Hubble entro il 2018, consentendo inoltre lo studio delle atmosfere dei pianeti extrasolari. Secondo Henri Boffin, l´addetto stampa dell´Osservatorio europeo meridionale (Eso), «La comunità astronomica europea ha espresso un evidente consenso ad appoggiare la proposta dell´Eso di un Extremely Large Telescope di 42 metri che dovrebbe essere disponibile al più tardi entro e non oltre il 2018. [. ] Sappiamo che nel dicembre 2004 il consiglio dell´Eso aveva stabilito quale precisa priorità dell´Eso il mantenimento dell´attuale leadership europea nell´astronomia con base a terra nell´era dell´Elt, nonché l´attuazione delle varie fasi verso l´Elt europeo in base a un calendario competitivo». Lo specchio del nuovo telescopio sarebbe quattro volte più ampio dei due telescopi americani Keck di 10 metri di diametro e si baserebbe sul proprio specchio rivoluzionario di 36 segmenti esagonali che funzionano in contemporanea come se fossero un unico pezzo di vetro di riflessione. Inoltre, dovrebbe essere dotato di dispositivi ottici di adattamento, in modo da compensare l´offuscamento causato dalla turbolenza atmosferica. Potrebbero essere necessari quattro o più anni di studio prima di avviare il progetto, in un luogo che non è ancora stato prestabilito. Se verranno rispettate le scadenze, l´Elt inizierà a essere operativo nel 2018. Il piano originario prevedeva un telescopio Owl («Overwhelmingly Large») con uno specchio di 100 metri. Tale ipotesi è stata poi ridimensionata nel 2005, in quanto eccessivamente costosa e troppo complessa da realizzare nei tempi previsti dal bilancio dell´Eso, ha affermato il direttore generale Catherine Cesarsky. Http://www. Eso. Org/ .  
   
   
OSSERVATORIO ASTRONOMICO A CERNUSCO SUL NAVIGLIO NON CI DOVRA´ ESSERE INQUINAMENTO LUMINOSO NEL RAGGIO DI 10 KM  
 
 Milano, 11 dicembre 2006 - Un nuovo osservatorio astronomico si aggiunge all´elenco di quelli situati sul territorio della Regione Lombardia. E´ quello di Cernusco sul Naviglio (Milano), denominato Gabriele Barletta. Lo ha stabilito la Giunta regionale su proposta dell´assessore regionale alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi. Gli osservatori in Regione Lombardia, sono suddivisi in tre fasce: di rilevanza nazionale (con una fascia di rispetto di non meno di 25 chilometri); di rilevanza regionale (fascia di rispetto di non meno di 15 chilometri) e di rilevanza provinciale (fascia di rispetto di non meno di 10 chilometri). Il nuovo osservatorio, il 19esimo dell´elenco regionale, avrà una fascia di protezione in un raggio di 10 chilometri. L´osservatorio astronomico, inaugurato nel 2004, è stato costruito in un´area comunale del parco pubblico del Naviglio della Martesana. Dedicato ad uno dei soci fondatori, scomparso nel 2001 (Gabriele Barletta appunto), dispone di un telescopio Newton Cassegrain da 305 mm di diametro, corredato da filtri per l´osservazione solare e di una camera planetaria per quella notturna. L´osservatorio cernuschese organizza anche visite guidate e serate dedicate alle osservazioni planetarie. Per poter osservare il cielo è però necessario che non ci sia inquinamento luminoso. La legge regionale sulla riduzione dell´inquinamento luminoso e dei consumi energetici - ha spiegato l´assessore Buscemi - considera inquinamento luminoso dell´atmosfera ogni forma di irradiazione di luce artificiale che si disperda e in particolar modo se è orientata al di sopra della linea d´orizzonte". Comuni, Province e Regione hanno il compito di verificare che i piani di illuminazione rispettino l´uso corretto e razionale dell´energia elettrica e non disturbino gli osservatori". Questo l´elenco degli osservatori astronomici della Regione Lombardia. Osservatori Astronomici, Astrofisici Professionali (fascia da 25 chilometri); Osservatorio Astronomico Brera di Merate (Lecco). Osservatori Astronomici Non Professionali Di Grande Rilevanza Culturale, Scientifica E Popolare, Di Interesse Regionale (fascia da 15 chilometri): Serafino Zani di Lumezzane (Brescia) ; Cima Rest di Magasa (Brescia) ; Osservatorio astronomico di Sormano (Como) ; Schiaparelli Campo dei Fiori di Varese. Osservatori Astronomici Non Professionali Di Rilevanza Provinciale (svolgono attività scientifica o di divulgazione ; fascia da 10 chilometri): Prealpi Orobiche di Aviatico (Bergamo); Presolana di Castione della Presolana (Bergamo) ; Sharru di Covo (Bergamo) ; Civica Specola Cidnea di Brescia ; Osservatorio privato di Bassano Bresciano (Brescia) ; New Millenium Observatory di Mozzate (Como) ; Gruppo astrofili cremonesi di Cremona ; Osservatorio pubblico di Soresina (Cremona) ; Osservatorio provinciale del Lodigiano (Lodi) ; Osservatorio pubblico di Gorgo San Benedetto Po (Mantova) ; Osservatorio sociale Grosso di Brugherio (Milano) ; Gabriele Barletta di Cernusco sul Naviglio (Milano) ; Città di Legnano (Milano) ; Giuseppe Piazzi di Ponte in Valtellina (Sondrio). .