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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Novembre 2007
SFRUTTARE LA GLOBALIZZAZIONE, AD ARMI PARI  
 
Bruxelles, 20 novembre 2007 - La globalizzazione crea nuove opportunità per le economie europee. E´ quanto afferma il Parlamento europeo chiedendo norme uguali per tutti a livello internazionale. Ma anche l´adeguamento degli orientamenti in materia di occupazione e principi comuni sulla flessicurezza. Occorrono poi politiche fiscali valide, mercati finanziari trasparenti e innovazione. Sostenendo l´indipendenza della Bce, chiede una politica antinflazionistica. Sollecita infine una politica comune per l´immigrazione. Approvando con 435 voti favorevoli, 86 contrari e 32 astensioni una risoluzione comune sostenuta da tutti i gruppi politici eccetto Gue/ngl e Ind/dem, il Parlamento europeo rileva che la globalizzazione dell´economia «crea nuove opportunità per le economie dell´Ue che sono destinate a svolgere un ruolo più importante nei prossimi decenni». Le economie europee potranno anche «godere di vantaggi aggiuntivi derivanti dallo sfruttamento di economie di scala, della capacità, dell’urbanizzazione, delle reti e di una reputazione positiva». Il Parlamento sottolinea che l’Ue può realizzare i suoi obiettivi di Lisbona a livello interno soltanto «se sarà attiva e unita sulla scena mondiale». Ritiene pertanto che un approccio globale di politica esterna, incentrato sulla cooperazione nel campo della regolamentazione, sulla convergenza dei criteri e sull´equivalenza delle norme, «debba promuovere sia la concorrenza leale che gli scambi». Come uno dei principali beneficiari dell´economia mondiale aperta, l´Ue ha la grande responsabilità di affrontare problemi globali e di mettere a punto strumenti di politica estera economica comune in grado di gestire adeguatamente l’impatto esterno del mercato unico dell’Ue. Per quanto riguarda le politiche interne, il Parlamento accoglie il fatto che la Commissione abbia dichiarato che verrà prestata maggiore attenzione all´integrazione attiva e alle pari opportunità, che andrebbe promossa una protezione sociale adeguata e rafforzata la lotta contro la povertà. Così come che in tutta Europa sono necessari mezzi più efficaci per garantire ai cittadini gli esistenti diritti di accesso all´occupazione, all´istruzione, ai servizi sociali, all´assistenza sanitaria e ad altre forme di protezione sociale. Sottolinea peraltro la necessità di assicurare e migliorare l´integrazione e la visibilità della dimensione sociale nel prossimo ciclo della strategia di Lisbona e in particolare negli orientamenti integrati. Invita quindi la Commissione a adeguarli per rimediare alle debolezze percepite negli orientamenti per l´occupazione. Ritiene infatti che questi non attribuiscono importanza a taluni obiettivi sociali basilari: ridurre il numero di lavoratori poveri e aumentare l´accesso a lavori di qualità, all´istruzione, all’assistenza sanitaria e ad altre forme di protezione sociale per tutti. Il Parlamento appoggia l’adozione di un insieme equilibrato di principi comuni riguardanti la flessicurezza, che combinino flessibilità e sicurezza per i lavoratori e i datori di lavoro nel mercato dell’occupazione. Incoraggia pertanto gli Stati membri a integrarli nella consultazione con le parti sociali sui programmi nazionali di riforma. Evidenzia peraltro «il ruolo centrale» che rivestono la formazione e la riqualificazione, politiche attive in materia di mercato del lavoro, un’adeguata protezione sociale e la riduzione della segmentazione del mercato del lavoro, garantendo diritti all´occupazione per tutti i lavoratori. In materia di politica economica, facendo proprio un emendamento proposto dai Verdi, il Parlamento invita a sviluppare una "iniziativa intelligente di crescita verde dell´Ue" che comprenda tutti i principali esistenti strumenti economici dell´Ue. Stimola inoltre la Commissione a non separare le politiche ambientali dalla politica economica e dell´occupazione. Nel sottolineare poi che uno dei problemi fondamentali di alcuni Stati membri risiede nell’insufficienza della domanda interna, pone in luce l´importanza «capitale» di politiche fiscali valide e una sana gestione delle finanze pubbliche. Per il Parlamento, inoltre, la trasparenza dei mercati finanziari, norme efficaci sulla concorrenza e una regolamentazione e una vigilanza adeguate «continueranno ad essere di importanza vitale», soprattutto alla luce della globalizzazione dei mercati finanziari e della necessità di garantire i diritti dei consumatori. Gli orientamenti di politica economica, d´altra parte, dovrebbero comprendere misure a sostegno dell´offerta per creare un ambiente propizio alle operazioni transfrontaliere delle imprese e accelerare la creazione di un mercato finanziario unico. Il Parlamento riconosce poi che in Europa è necessario che l´innovazione si traduca più rapidamente in nuovi prodotti e servizi. Appoggia pertanto la richiesta della Commissione relativa a un "triangolo della conoscenza" costituito da ricerca, istruzione e innovazione e si attende investimenti più efficaci in nuove competenze, nella formazione continua e in sistemi di istruzione e formazione moderni. Occorre anche favorire l´innovazione dei processi e delle procedure di gestione nonché delle strutture organizzative. In proposito riconosce che l´accesso alle risorse per le imprese più piccole e i privati è fondamentale per accrescere i livelli di R&s e sviluppare nuove tecnologie e reputa quindi necessario promuovere sia i finanziamenti iniziali sia quelli che coprono un periodo sufficientemente lungo per consentire l´immissione dei prodotti sul mercato. Il Parlamento difende l’indipendenza della Bce nella fissazione della politica monetaria e nella gestione dell’effetto della volatilità dei mercati finanziari globali. Sottolinea che l’apprezzamento del tasso di cambio dell’euro «è il risultato di squilibri crescenti in paesi terzi e della debolezza della domanda nella zona euro». Si chiede tuttavia con preoccupazione se la crescita europea sarà abbastanza forte da compensare la volatilità dei mercati finanziari mondiali e dei tassi di cambio. D´altra parte ritiene che l’aumento della domanda di risorse naturali e di prodotti e servizi basilari spinto dalla crescita delle economie in via di sviluppo «possa esercitare sulle economie degli Stati membri dell’Ue una pressione inflazionistica che finora è stata controbilanciata dal loro contributo all’aumento dell´offerta globale». Gli Stati membri dell´Ue devono quindi predisporre strumenti di politica economica antinflazionistica unitamente a strategie di crescita tecnologica nonché a un contesto di possibile adeguamento macroeconomico e di coordinamento rafforzato. Reputando necessario disporre di istituzioni sovranazionali per affrontare sfide sopranazionali, il Parlamento ritiene che la definizione di norme e standard globali «sia essenziale per realizzare la convergenza in campo normativo». Esorta la Commissione a partecipare attivamente al lavoro di tutte le agenzie e tutti gli organismi di normazione competenti a livello internazionale «al fine di raggiungere maggiore coerenza fra le regole e le prassi dell´Ue e quelle dei suoi principali partner commerciali». Il mercato transatlantico, per i deputati, potrebbe rappresentare «uno strumento appropriato» per assicurare all´Ue la necessaria efficacia in materia di difesa commerciale, competitività sostenibile e innovazione. Ma invitano la Commissione ad assicurare che sia garantita la reciprocità delle condizioni di accesso ai mercati e rinnovano la richiesta di eliminare o ridurre in misura significativa tutte le barriere agli scambi e agli investimenti. D´altra parte, il Parlamento considera gli Strumenti di difesa commerciale «una componente indispensabile della strategia dell´Ue». Il Parlamento sottolinea infine che l’Ue ha bisogno di disporre con urgenza di una politica comune in materia di frontiere e di immigrazione. Questa deve prevedere un sistema integrato di controlli alle frontiere ma anche strategie, criteri e procedure armonizzati per la migrazione economica, «lasciando ai singoli Stati membri la decisione sul numero di ammissioni». Sottolinea poi la necessità di adoperarsi maggiormente per trovare, mediante lo scambio di esperienze, «il modo di convertire l’immigrazione interna in un fattore di riuscita per tutte le parti, a livello sia sociale che economico». Dibattito (14. 11. 2007) Dichiarazione della Presidenza - Aprendo il dibattito, Manuel Lobo Atunes ha sottolineato che la globalizzazione è essenzialmente un fenomeno politico e non soltanto un fenomeno economico e tecnologico. Esso presenta due sfaccettature: da un lato i cittadini hanno perso posti di lavoro e si sono sentiti minacciati, dall´altro «sono stati creati nuovi posti, i livelli dei prezzi sono più bassi, il commercio è buono ed i servizi in crescita». Si tratta quindi di vedere «come gestire la globalizzazione», mantenendo il controllo politico. Il Ministro, in proposito, ha sottolineato che l´Europa «è in grado di guidare e plasmare la globalizzazione». Il «nuovo assetto istituzionale» previsto dal trattato riformato e il nuovo ciclo della strategia di Lisbona sosterrebbero l´approccio europeo. Tuttavia, ha rilevato come «la riforma debba essere ora accelerata» e vi debba essere una coerente strategia per far fronte alla globalizzazione. Secondo il Ministro, la migrazione è un tema principale in quanto «la crescita demografica dell´Unione è sempre più sostenuta dai flussi migratori», che contribuiscono a far fronte al basso livello di flessibilità del mercato all´interno della Comunità. Inoltre, la dimensione esterna della strategia di Lisbona è stata discussa di recente dal Consiglio, dando speciale rilievo all´instabilità del mercato finanziario e ai cambiamenti climatici. «L´europa è in grado ed ha il dovere di guidare il processo di globalizzazione», ha proseguito, e nel corso del Vertice di Lisbona del 13-14 dicembre prossimo verrà adottata una dichiarazione sul questo tema per dimostrare ai cittadini europei che i loro leader sono determinati ed impegnati per «accrescere la capacità dell´Unione di influenzare l´agenda della globalizzazione». Concludendo ha affermato che la Presidenza portoghese crede sinceramente che «l´Europa debba giocare un ruolo costruttivo a livello mondiale che sia più giusto e più bilanciato». Dichiarazione della Commissione - Per José Manuel Barroso «la globalizzazione colpisce le nostre vite», ma dovrebbe essere anche vista come «un´opportunità per l´Unione di affermare i propri valori». Bisogna quindi identificare alcuni punti chiave e «abbiamo la responsabilità di proteggere i nostri cittadini senza però essere protezionisti». Occorre «essere aperti ma non naïf», in altre parole non ci deve essere «nessun passaggio gratuito per coloro che non rispettano alcuni principi». Inoltre, l´Europa ci guadagna «da un sistema basato sulle regole» e, ha osservato, l´esperienza dell´Unione «la pone in una posizione molto favorevole per fornire una buona base per una regolamentazione a livello globale». Ha poi sottolineato che, a partire dal 2005, quando la Strategia di Lisbona è stata rilanciata, sono stati creati quasi 6,5 milioni in più di posti di lavoro nell´Ue a 27 e 8 milioni di posti dovrebbero essere creati nel periodo 2007-2009. Quattro sono state le priorità cruciali: ricerca e innovazione, un contesto economico più propizio, maggior occupazione, nonché l´energia e il cambiamento climatico. Tali tematiche hanno fornito alla strategia «un punto focale più chiaro». Il Presidente ha poi posto l´accento sulla ricerca e l´innovazione, ricordando che la Commissione è favorevole all´aggiunta di una quinta libertà alle quattro già esistenti nel trattato, vale a dire «la libertà di circolazione della conoscenza all´interno dell´Ue». Prendendo atto che ci si deve concentrare maggiormente sulla «dimensione sociale» ha auspicato che il Consiglio approvi i principi della "flessicurezza" concordati tra le parti sociali prima dell´estate. Volgendo uno sguardo al futuro, ha quindi auspicato «una vigorosa attuazione delle riforme in sospeso, maggiore enfasi sulle capacità e sull´istruzione, concreti passi per portare l´Unione in un´economia a basso utilizzo di carbonio». Tuttavia, ha aggiunto, «abbiamo anche bisogno di fare di più per assicurarci che la strategia di Lisbona avanzi in modo uniforme in tutti gli Stati membri. Un ritmo più lento per la riforma in uno Stato membro ovviamente avrebbe ripercussioni sugli altri». In conclusione, ha sottolineato di credere che non sia solo nell´interesse europeo ma, nell´era della globalizzazione, «il mondo ha bisogno di un´Europa più impegnata». Interventi in nome dei gruppi politici - Joseph Daul (Ppe/de, Fr) ha sottolineato che «la globalizzazione non è un concetto astratto, ma qualcosa che riguarda la vita di tutti i giorni». Infatti, «i cittadini si rivolgono a noi per trovare soluzioni», per proteggerli dal terrorismo, dai capricci dei mercati finanziari, dal vertiginoso aumento del prezzi dei cereali nonché da prodotti importati a buon mercato ma potenzialmente pericolosi. D´altra parte, «la globalizzazione deve essere giusta, smussare le differenze tra i paesi e migliorare la protezione sociale dei più poveri», mentre lo sfruttamento dei bambini non può essere tollerato. «L´apertura dell´Europa è un motore di investimento globale» e accettare gli standard europei «può aiutare a migliorare la qualità del controllo su scala mondiale». L´unione deve però assicurarsi che «Brasile, Cina e India si prendano le loro responsabilità». A suo parere, per sfruttare le nuove opportunità, l´Unione deve fare un passo in avanti negli investimenti per la ricerca e aiutare le piccole e medie imprese nel loro ruolo di motore di crescita. Ma deve anche aiutare i suoi cittadini a adeguarsi al cambiamento, per esempio agevolando l´apprendimento per tutto l´arco della vita. Inoltre, con il petrolio a 100 dollari il barile, l´Unione ha chiaramente bisogno di una politica energetica comune per assicurare efficienti forniture di energia pulita e ciò deve includere l´opzione del nucleare civile. Ha quindi concluso affermando che «l´Unione deve proteggersi senza essere protezionista». Per Martin Schulz (Pse, De) il tema del dibattito fa chiaramente capire che il Parlamento, il Consiglio e la Commissione devono discutere il loro ruolo in questo processo. I negoziati portati avanti per preparare la risoluzione hanno messo in luce non solo prospettive diverse sui rischi e sulle opportunità della globalizzazione, ma una vera «divisione» tra il gruppo Ppe/de e il gruppo socialista. Dichiarandosi poi d´accordo con alcuni punti evocati dal Presidente della Commissione, ha invitato i commissari a riconoscere che una politica economica comune deve essere basata sulla politica sociale, che comprende l´uguaglianza dei diritti a livello mondiale. Ha poi sottolineato che l´economia prima di tutto, intesa come deregolamentazione per massimizzare i profitti e la spinta della crescita a discapito della sicurezza sociale «può piacere alla destra», ma è «un approccio sbagliato» La Commissione europea chiaramente non è «un Eldorado socialista», tuttavia i politici di centro-destra dovrebbero portare avanti proposte atte a «rallentare» i capitalisti finanziari internazionali e il «selvaggio ovest capitalista che minaccia l´intera economia». Ha quindi aggiunto che «se non legiferiamo, il nostro elettorato ci riterrà colpevoli». Secondo Graham Watson (Alde/adle, Uk), «abbiamo appena ascoltato il linguaggio del passato». «India, Cina e Brasile hanno cavalcato l´onda dell´opportunità», mentre «troppi in Europa hanno paura dell´onda che si abbatterà su di essa». Infatti, ha ammonito, se l´Europa non si dà da fare perché i suoi leader - citando le preoccupazioni dei cittadini - contestano l´agenda europea, perderemo l´occasione di plasmare la globalizzazione in base all´interesse collettivo dell´Europa. Ha quindi sottolineato che non si deve convincere i cittadini bensì gli Stati membri: sondaggio dopo sondaggio ci è stato dimostrato che la maggior parte dei nostri cittadini vedono l´Unione europea - e non i governi nazionali - meglio piazzata per far fronte alla globalizzazione. Per il deputato «la divisione nelle nostre politiche non è più fra sinistra e destra su politiche economiche, ma tra quelli che rispondono alle sfide globali chiudendo la porta e quelli che sostengono una società aperta». Rilevando che se l´Unione utilizza la sua massa critica per permettere agli europei di controllare la globalizzazione, ha chiesto a Barroso «dove sono le vostre politiche? Dov´è la vostra tabella di marcia?». Ha quindi sostenuto che la comunicazione della Commissione è «ricca in retorica, ma piuttosto scarsa in proposte». Si è poi augurato che la prossima revisione del mercato unico sia l´occasione per idee circa crescita e occupazione ma anche per la politica di immigrazione legale, tenendo conto delle perplessità dei paesi di origine. A suo parere «se stiamo creando un mercato globale abbiamo bisogno di un contratto sociale globale nuovo, conciliando flessibilità e giustizia». E ciò include «un accordo equo per i paesi in via di sviluppo a Doha, un accordo sulle emissioni di carbonio a Bali e un approccio internazionale ai mercati finanziari, che si incentri su regole di cooperazione, convergenza di standard e equivalenza normativa». Mirosław Piotrowski (Uen, Pl) ha affermato che «la globalizzazione è un fenomeno irreversibile e qualcosa che certamente gli Stati membri devono tenere a mente e a cui rispondere di conseguenza». Infatti, «l´azione comunitaria non dovrebbe danneggiare l´economia dei suoi Stati membri». Facendo riferimento poi alla sfera politica, ha sottolineato che «un´azione non dovrebbe portare alla morte delle identità nazionali». Jean Lambert (Verdi/ale, Uk), facendo riferimento al documento della Commissione, ha dichiarato che «ciò che abbiamo visto è un fallimento totale di immaginazione vista la situazione cui dobbiamo far fronte». Riferendosi poi al punto dove si parla di affrontare una terza rivoluzione industriale, ha commentato che «dobbiamo imparare la lezione dalle precedenti rivoluzioni industriali». Pur dicendosi d´accordo sulla necessità di riequilibrare il commercio e le dimensioni sociale e ambientale della globalizzazione, ha aggiunto che «stiamo ancora discutendo come se fosse la quantità a contare e non la qualità». Si è poi rallegrata per la conferenza della Commissione su questo tema prevista la prossima settimana, ma ha ricordato che le linee guida in questo campo devono essere riviste. Lisbona e Goteborg devono ancora essere integrate e «questa è la sfida». Jiří MaŠtálka (Gue/ngl, Cz) ha innanzitutto criticato la risoluzione comune sulla globalizzazione, affermando che «non riflette per niente gli interessi europei e tanto meno quelli della maggior parte dei cittadini europei». Infatti, non offrirebbe proprio niente ai cittadini ed il messaggio sarebbe: «globalizzazione: che vi piaccia o no». Bisogna a suo avviso fare qualcosa contro gli effetti contrari ed il suo gruppo si concentra sulla riduzione della povertà e, tra l´altro, «le risorse disponibili devono essere impiegate per dare alla gente il diritto a salari equi e salari minimi». Godfrey Bloom (Ind/dem, Uk), criticando il discorso del Presidente francese Sarkozy ha affermato che era «un inganno». Ha quindi accusato il Presidente francese di ipocrisia : «ha detto di aver sostenuto il libero commercio ma, se altri paesi erano a favore del protezionismo, lo sarebbe stato anche lui. Ha sostenuto la democrazia. I cittadini avevano il diritto di sentire ascoltata la loro voce. Ma questa sembra essere stata ignorata in quanto i francesi e gli olandesi sono stati ignorati». I francesi non potranno avere un altro referendum «perché ciò potrebbe portare a un referendum inglese e, naturalmente, tutti sappiamo che i britannici rigetterebbero la nuova Costituzione . Scusate, trattato». Dimitar Stoyanov (Its, Bg) ha voluto «ricordare alla Commissione e al Consiglio che la globalizzazione è un processo che di per sé non esiste», ma anche che «la politica europea determinerà se la globalizzazione avrà un futuro o meno». Ha quindi chiesto se «la Commissione intende sviluppare o rallentare il processo». A suo parere il mercato unico non è una garanzia di sviluppo per l´Europa. Rivolgendosi poi al Consiglio che aveva sottolineato l´importanza della competitività globale ha aggiunto che ci sono molti paesi europei che non potrebbero nemmeno lavorare nel mercato unico. Concludendo ha anticipato che «la strategia di Lisbona fallirà in Bulgaria, poiché non era pronta a unirsi all´Europa». Interventi dei deputati italiani - Marco Cappato (Alde/adle, It) ha anzitutto sottolineato che, nel corso del dibattito, ci sono stati interventi che hanno messo in contrapposizione la libertà economica con la garanzia e la protezione dei diritti sociali e la lotta contro la povertà. A suo parere, invece, contrapporre questi elementi «è roba del secolo scorso e non è più l´attualità politica della nostra Europa». A suo parere, infatti, è «fondamentale» garantire il massimo delle regole nella libertà economica contro i monopoli, per la trasparenza dei mercati finanziari, per fare pagare i costi dell´inquinamento ambientale. Ma, sul piano dei diritti sociali, «quello che oggi ci impedisce nei nostri paesi di aiutare i più poveri, sono esattamente dei sistemi di sicurezza sociale vecchi, che garantiscono le corporazioni, il lavoro organizzato e che non aiutano i disoccupati, quelli che rimangono fuori dalle garanzie e dalla protezione sociale». Ha quindi sottolineato che in Italia vige un sistema «che quasi obbliga ad andare in pensione a 58, 59 anni e, al tempo stesso, solo il 20% dei disoccupati ha una protezione sociale». «Ecco qual è il problema dei più poveri», ha concluso, «non la globalizzazione o la libertà economica, ma la vecchiezza, il fatto che sono passati, sono antichi, vanno rinnovati e su questo la strategia di Lisbona e la Commissione può aiutare i meccanismi della sicurezza sociale». . .  
   
   
MILLE MODI PER PROMUOVERE LE PARI OPPORTUNITÀ PER TUTTI  
 
 Lisbona, 20 novembre 2007 - Lisbona, Portogallo: l´Anno europeo delle pari opportunità per tutti, che si è tenuto nel 2007, si conclude oggi con un importante evento per celebrare i risultati finora raggiunti ed esaminare le sfide che rimangono per il futuro. Con più di 1 000 attività diverse svolte in 30 paesi la campagna ha sensibilizzato i cittadini sul loro diritto di vivere senza discriminazioni, ha contribuito a instaurare un nuovo dialogo tra diversi attori che si occupano di promozione della parità e ha messo in luce i vantaggi che derivano dalla diversità per la società nel suo complesso. Nel 2008 vi farà seguito una nuova iniziativa della Commissione volta ad affrontare il problema della discriminazione che si registra al di fuori del posto di lavoro. A loro volta le idee migliori emerse nel corso dell´anno verranno valorizzate nel contesto del nuovo programma Progress. "Con attività che vanno da spot creativi su Mtv, dall´animazione degli spettatori presenti al concorso canoro Eurovisione tenutosi a Helsinki, a premi per la diversità attribuiti alle imprese, l´Anno europeo ha contribuito a diffondere il messaggio della parità e della diversità a milioni di persone in Europa" ha affermato Vladimír Špidla, il Commissario europeo responsabile per le pari opportunità. "Dobbiamo ora prendere le mosse dai risultati positivi dell´Anno europeo per far sì che le sue attività abbiano un effetto duraturo. Il successo dell´Anno europeo dà a tutti noi uno stimolo per portare avanti le nostre iniziative volte a fare della parità una realtà per tutti in Europa. " Momenti pregnanti dell´Anno europeo sono stati rappresentati dalla tournée del "camion antidiscriminazione" che nel suo giro quinquennale lungo 72 000 km ha attirato mezzo milione di visitatori nelle sue 99 fermate; il partenariato dell´Anno europeo con il concorso canoro Eurovisione ha consentito di diffondere il messaggio della campagna a 100 milioni di telespettatori europei nonché il primo vertice in assoluto consacrato all´uguaglianza sotto l´egida della presidenza tedesca dell´Ue che verrà ripetuto nel 2008 sotto la presidenza francese. Inoltre, circa 1 Mio Eur è stato consacrato a 19 progetti ripartiti su 12 paesi e che avevano per oggetto l´inclusione della comunità dei rom. Delle 1 000 attività che si sono svolte a livello locale, regionale e nazionale nel contesto dell´Anno europeo circa la metà sono state cofinanziate dalla Commissione europea. Esse comprendevano tra l´altro 47 diversi programmi di formazione antidiscriminazione, 31 studi o indagini e 21 concorsi che hanno interessato le scuole, le imprese o il pubblico in generale. In Austria e in Belgio sono state condotte campagne pubblicitarie su scala nazionale mentre in Francia e Cipro si è colta l´occasione di importanti festival musicali e giovanili per far passare il messaggio della diversità. In Slovenia, un gruppo di persone che hanno subito discriminazione, le cosiddette "facce dell´anno" – hanno visitato le scuole per far conoscere le loro esperienze. In Lituania l´ufficio dell´ombudsman per le pari opportunità è stato selezionato per un premio televisivo nazionale a motivo delle attività svolte durante l´Anno europeo. Un altro successo dell´Anno europeo è stato la creazione di nuovi partenariati e dialoghi per promuovere la parità. Per la prima volta gli Stati membri hanno sviluppato strategie nazionali rivolte a tutte e sei le cause di discriminazione (vedi sotto) menzionate all´articolo 13 del trattato Ce. Ciò li ha indotti a impostare un dialogo tra i diversi ministeri e con la società civile e altri attori, e questo spesso per la priva volta. L´evento "Celebrating 2007!" che continua domani intende celebrare i risultati dell´Anno europeo. Esso accoglierà 1 000 partecipanti da tutta Europa, tra cui rappresentanti delle Ong, parti sociali, organismi che si occupano di parità e autorità locali, regionali e nazionali. Tra gli oratori si annoverano il Primo Ministro portoghese José Socrates, i ministri responsabili per la Parità del Portogallo, dell´Italia, della Repubblica ceca e del Regno Unito. L´evento costituirà anche l´ultima fermata del "camion antidiscriminazione", riceverà la visita di 300 bambini delle scuole locali e ospiterà un´esibizione dei Gipsy. Cz, un complesso hip-hop di rom provenienti dalla Repubblica ceca. Contesto L´anno europeo delle pari opportunità intendeva sensibilizzare i cittadini sul loro diritto a ricevere un trattamento equo nell´Ue e promuovere un ampio dibattito sui benefici della diversità. Dalle indagini condotte emerge che nonostante la legislazione progressista dell´Ue volta a combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l´origine etnica, la religione, le tendenze sessuali, l´età e gli handicap, molti cittadini rimangono all´oscuro di tali diritti e non sanno come farli valere. Un´indagine Eurobarometro pubblicata all´inizio di quest´anno ha rivelato che soltanto un terzo dei cittadini dell´Ue intervistati riteneva di conoscere i propri diritti nel caso si trovasse ad essere vittima di discriminazione o azioni persecutorie. Per ulteriori informazioni: http://equality2007. Europa. Eu .  
   
   
UE: I BENEFICI DEL MERCATO UNICO PIÙ PROSPERITÀ E MENO BUROCRAZIA  
 
Bruxelles, 20 novembre 2007 - Dieci modi in cui il mercato unico ha giovato agli europei 1. Più prosperità: negli ultimi 15 anni grazie al mercato unico il Pil dell´Ue è aumentato del 2,15%. Nel solo 2006 questo ha significato un aumento complessivo di 240 miliardi di euro – ovvero 518 euro per cittadino dell´Ue – rispetto ad una situazione in cui non fosse esistito il mercato unico. 2. Più posti di lavoro: durante il periodo 1992-2006 grazie al mercato unico sono stati creati 2,75 milioni di posti di lavori in più. 3. Viaggiare e comprare più facilmente: i cittadini dell´Ue possono viaggiare nella maggior parte dei paesi membri dell´Ue senza passaporto e senza essere fermati per i controlli alle frontiere. I cittadini dell´Ue godono di tutti i diritti dei consumatori anche quando fanno acquisti fuori del loro paese e non esistono limiti su ciò che possono comperare e portare con sé per uso personale. 4. Più opportunità di vivere, lavorare e studiare all´estero: oltre 15 milioni di cittadini dell´Ue si sono spostati in altri paesi membri per lavorare o per godersi la pensione (ciò è reso possibile dalla trasferibilità delle prestazioni sociali), mentre 1,5 milioni di giovani hanno svolto parte dei loro studi in un altro Stato membro con l´ausilio del programma Erasmus. 5. Una più ampia scelta di prodotti e servizi: il 73% dei cittadini dell´Ue pensa che il mercato unico abbia contribuito ad accrescere la gamma di prodotti in vendita, mentre l´introduzione di norme comuni ha favorito la presenza sul mercato di prodotti più sicuri e più ecologici (si pensi ai prodotti alimentari, alle automobili ed alle medicine). 6. Prezzi più bassi: l´apertura dei mercati nazionali e il conseguente aumento della concorrenza hanno fatto diminuire i prezzi, per esempio, dell´accesso a Internet, dei viaggi aerei e delle telefonate (i prezzi di queste ultime sono scesi in media del 40% nel periodo 2000-2006). 7. Meno burocrazia: le regole del mercato unico semplificano la vita dei cittadini perché spesso sostituiscono un gran numero di leggi nazionali complesse e diverse con un solo quadro normativo; ne conseguono minori formalità burocratiche per i cittadini e minori costi amministrativi per le imprese, le quali possono quindi ridurre i prezzi a vantaggio dei consumatori. È inoltre diventato più facile avviare o acquisire un´impresa: il costo medio per creare una nuova società è sceso da 813 euro nel 2002 (quando l’Ue contava 15 Stati membri) a 554 euro nel 2007 (quando l’Ue ha ormai 27 Stati membri), mentre il tempo necessario per registrare una società è stato ridotto da 24 giorni nel 2002 a circa 12 oggi. Occorre tuttavia fare ulteriori progressi. 8. Uno straordinario potenziale di mercato: nell´Ue ogni impresa si trova automaticamente ad avere quasi 500 milioni di clienti potenziali. Ciò permette alle imprese più grandi di beneficiare di enormi economie di scala; per quanto riguarda invece le piccole e medie imprese, esse possono entrare più facilmente in nuovi mercati perché non sono più intralciate da costi e problemi che in precedenza le avrebbero scoraggiate dall´effettuare esportazioni. 9. È molto più facile fare affari: dal 1992 gli scambi all’interno dell´Ue sono aumentati del 30%. La scomparsa delle formalità burocratiche alle frontiere ha ridotto i termini di consegna e i costi. Prima della soppressione delle frontiere, il solo sistema fiscale richiedeva ogni anno 60 milioni di documenti di sdoganamento, che oggi non sono più necessari. 10. Vantaggi per i contribuenti: grazie a regole sugli appalti pubblici che assicurano maggiore apertura e concorrenza, i governi hanno più denaro da spendere su priorità come la salute e l´istruzione. Per esempio, il prezzo del materiale rotabile ferroviario è diminuito, con risparmi, secondo alcuni studi, compresi tra il 10% e il 30%. .  
   
   
“L’UE E LA NON DISCRIMINAZIONE” CERIMONIA NAZIONALE DI PREMIAZIONE  
 
Bruxelles, 20 novembre 2007 – Oggi Giornata internazionale dei diritti dei minori, nella Sala delle Bandiere dell’Ufficio per l’Italia del Parlamento europeo sono stati premiati i poster vincitori della sessione italiana del concorso europeo “L’unione europea e la non discriminazione”, rivolto ai ragazzi tra i 10 ed i 18 anni dei 27 Stati membri dell’Unione. Il concorso “L’unione europea e la non discriminazione” è stato lanciato lo scorso luglio nell’ambito dell’Anno europeo delle Pari opportunità per tutti e del cinquantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma. L’obiettivo del concorso è promuovere la conoscenza e la diffusione tra i giovani dei temi e dei valori europei legati al principio di non discriminazione – sancito espressamente nell’art. 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – attraverso la realizzazione di un poster. L’iniziativa, che quest’anno ha riscosso un particolare successo, ha portato alla realizzazione di oltre 700 poster provenienti da tutte le regioni italiane. Tutti i finalisti nazionali dei 27 paesi membri parteciperanno successivamente alla selezione europea che si svolgerà a Bruxelles il 17 dicembre alla presenza del Vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini. Il coordinamento del concorso sul piano nazionale è stato affidato alla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, l’organizzazione logistica è stata invece assicurata dall’Associazione culturale “Affabulazione”. Il Vicepresidente Frattini ha inviato un messaggio video ai partecipanti. Sono inoltre intervenuti: Alfonso Celotto Ministero per le Politiche comunitarie; Caterina Chinnici Ministero della Giustizia; Fiorella Casciato Ministero della Pubblica Istruzione. La premiazione è stata effettuata da Clara Albani, Direttrice dell’Ufficio di Informazione per l’Italia del Parlamento europeo, e da Pier Virgilio Dastoli, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. .  
   
   
AGENDA UE DELLA CULTURA IL CONSIGLIO VARA LA PRIMA AGENDA EUROPEA DELLA CULTURA  
 
Bruxelles, 20 novembre 2007 - L´agenda individua tre grandi obiettivi che, insieme, formeranno una strategia culturale comune per le istituzioni europee, gli Stati membri e gli operatori dei settori culturale e creativo: la promozione della diversità culturale e del dialogo interculturale; la promozione della cultura quale catalizzatore della creatività nell´ambito della strategia di Lisbona per la crescita, l´occupazione, l´innovazione e la competitività; e la promozione della cultura come elemento indispensabile nelle relazioni internazionali dell´Unione. La Commissione opererà d´ora in poi in questa direzione in vista di conseguire risultati tangibili nel corso dei prossimi tre anni. Il Consiglio ha anche approvato le nuove modalità di cooperazione tra gli Stati membri, la Commissione europea e gli operatori culturali, in particolare l´introduzione di un sistema di cooperazione più strutturato tra gli Stati membri e le Istituzioni comunitarie in materia culturale. Il meccanismo si basa sul "metodo aperto di coordinamento" già utilizzato con successo in passato per strutturare la collaborazione tra gli Stati membri e l´Unione in altri settori. Il metodo sarà applicato con un approccio flessibile, adeguato al settore della cultura, nel rispetto assoluto delle competenze degli Stati membri. I progressi realizzati in vista del conseguimento degli obiettivi comuni saranno esaminati ogni tre anni dalla Commissione e dagli Stati membri. Il Consiglio sottolinea l´importanza di instaurare un dialogo permanente con gli operatori culturali a tutti i livelli (locale, regionale, nazionale ed europeo). L´unione europea cerca pertanto di coinvolgere maggiormente il settore culturale – dai singoli artisti all´industria creativa e culturale – nelle questioni europee, tra l´altro tramite lo strumento di un nuovo Forum della cultura, che fa seguito a quello organizzato con successo dalla presidenza portoghese nel settembre 2007. La risoluzione del Consiglio comprende cinque settori d´azione prioritari specifici per il periodo 2008-2010 intesi, rispettivamente, a migliorare le condizioni necessarie alla mobilità degli artisti; favorire l´accesso alla cultura; elaborare statistiche nel settore culturale e migliorarne la comparabilità; valorizzare il potenziale del settore culturale e creativo, ed in particolare quello delle Pmi; promuovere ed attuare la convenzione dell´Unesco sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali. . .  
   
   
INVESTIRE IN COMPETENZE LINGUISTICHE FORUM DELLE IMPRESE A LISBONA  
 
 Lisbona, 20 novembre 2007 – Ieri la Commissione europea ha discutto con top manager di tutta Europa dell´importanza di investire nelle competenze linguistiche e interculturali dei lavoratori. Il commissario per il multilinguismo Leonard Orban ha inaugurato la prima riunione del forum delle imprese sul multilinguismo, che era incentrata sulla collaborazione tra imprese, mondo dell’istruzione e autorità pubbliche per promuovere l’apprendimento delle lingue come strumento per dare impulso all’economia. Il forum, presieduto dal visconte Etienne Davignon, presidente del consiglio di amministrazione di Brussels Airlines, è stato avviato in occasione della conferenza su competenze linguistiche e competitività svoltasi il 21 settembre a Bruxelles. Ne fanno parte i massimi dirigenti e i responsabili delle risorse umane di alcune delle più importanti imprese europee, cui è stato affidato il compito di riflettere sul modo in cui le imprese possono concretamente attuare strategie linguistiche per migliorare i loro risultati commerciali. "Vogliamo che i nostri cittadini siano in grado di viaggiare facilmente in tutta Europa e che possano approfittare della possibilità di studiare e lavorare in ogni angolo dell’Ue e delle opportunità offerte da imprese che hanno rapporti commerciali con altre parti del mondo” ha dichiarato il commissario Orban. Alla riunione di Lisbona erano presenti, tra gli altri, Winfried Albrink, responsabile della formazione alla Henkel, Jean-paul Dubreuil, presidente e amministratore delegato del gruppo Dubreuil, Henning Dyremose, presidente ed ex amministratore delegato della società di telecomunicazioni danese Tdc, Sabina Klimek, manager della Deloitte Business Consulting, Peter Mathews, presidente e amministratore delegato della britannica Black Country Metals Limited, Luisa Todini, presidente della holding Todini Finanziaria Spa e An De Jonghe, amministratore delegato di Ulysses Consulting, agenzia di ricerca del personale dirigente nel settore delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione. Il dibattito sull´importanza delle competenze linguistiche per il sistema Europa prende spunto dai risultati di un recente studio intitolato "Effetti della carenza di competenze linguistiche nelle imprese sull’economia europea" (Effects on the European Economy of Shortages of Foreign Language Skills in Enterprise - Elan). Secondo lo studio, effettuato per conto della Commissione europea dal Cilt, il Centro nazionale britannico per le lingue, la carenza di competenze linguistiche fa perdere alle imprese molte opportunità commerciali. Lo studio ha dimostrato che le imprese che definiscono una strategia di comunicazione multilingue sono in grado di accrescere le loro esportazioni di oltre il 40% rispetto alle imprese concorrenti prive di strategie linguistiche ufficiali. È inoltre emerso che, malgrado l’inglese sia la lingua franca degli affari internazionali, la domanda di altre lingue è in continua crescita: se un quarto delle imprese ritiene indispensabile migliorare la conoscenza dell’inglese, altrettante sottolineano l´esigenza di apprendere il tedesco o il francese, seguiti a breve distanza dallo spagnolo e dal russo. Molte imprese, soprattutto le più grandi, hanno inoltre segnalato la necessità di competenze in lingue extraeuropee, come il cinese, l’arabo o l’urdu, per cercare di espandersi in altri mercati. Obiettivo ultimo del Forum è l´elaborazione di un rapporto che dovrà formulare raccomandazioni per accrescere la competitività delle imprese e l’occupabilità e la mobilità dei lavoratori e sensibilizzare all’importanza dell´apprendimento delle lingue. Nel corso della riunione di Lisbona, sarà adottato un programma di lavoro per i prossimi mesi. .  
   
   
UE: ILLY, LA TURCHIA IN UE UN VANTAGGIO PER L´´EUROPA  
 
Trieste, 20 novembre 2007 - Intensificare gli scambi, siano essi commerciali o industriali, ed incrementare le attività legate al trasporto ed alla logistica, puntando ancora di più su quella "autostrada del mare" che lega la Turchia al Friuli Venezia Giulia e specificatamente al porto di Trieste. E´ questa l´esigenza ribadita anche ieri dal presidente della Regione Riccardo Illy nel corso del forum triestino "La Turchia in Europa" che, alla presenza del ministro per le Politiche europee e del Commercio internazionale Emma Bonino, ha rimarcato i stretti rapporti che intercorrono tra il Friuli Venezia Giulia ed un Paese che vede nella nostra area territoriale un partner economico sempre più interessante. Una Nazione in costante progresso (l´ambasciatore d´Italia in Turchia, Carlo Marsili, ha parlato di un interscambio Italia/turchia che si avvia a fine 2007 verso i 17 miliardi di dollari) che secondo il presidente Illy rappresenta un vantaggio per l´Europa, se integrata - nei tempi debiti - nell´Unione europea. Si tratta, ha osservato, di un Paese di 80 milioni di abitanti, "con un´economia che cresce a livelli tumultuosi, paragonabile a quelli della Cina, in grado di dare un´ulteriore spinta alla competitività interna all´Unione, rendendola quindi più competitiva sul mercato globale". Ma Illy ha fatto anche notare come la Turchia sia di fatto un Paese laico, nonostante la maggioranza della sua popolazione sia di religione mussulmana, e dunque estremamente indicata a rivestire un ruolo di incontro (confermato anche da Egemen Gabis, consigliere per le Relazioni internazionali del presidente del Consiglio Erdogan) e di dialogo con gli altri Paesi mussulmani dello scacchiere mediorientale. "L´adesione della Turchia alla Ue - ha sottolineato Illy - rappresenterebbe un beneficio sul piano economico ma soprattutto sul piano politico internazionale". Certo è, ha aggiunto il presidente del Friuli Venezia Giulia ricordando il "desiderio" di Europa della Turchia segnalato anche dalla recente adesione all´Are, l´Assemblea delle Regioni europee, di sei Regioni turche, che la conoscenza in Europa della realtà di questo Paese è insufficiente o completamente sbagliata ed occorre dunque una vera e propria campagna d´informazione, basandola molto anche sulla cultura, come ha fatto il Friuli Venezia Giulia promuovendo nel 2006 assieme ad enti ed istituzioni della regione il progetto "I Turchi in Europa". Nel frattempo, però, il Friuli Venezia Giulia si è mosso anche a livello imprenditoriale, grazie in particolare all´impegno del sistema camerale regionale, che ad oggi vede un interesse per il mercato turco di ben "130 imprese Fvg", ha confermato il presidente della locale Camera di commercio Antonio Paoletti, mentre nei primi sette mesi 2007 il porto di Trieste ha registrato l´imbarco e lo sbarco di 167 mila Tir turchi. Al forum di Trieste hanno partecipato, tra gli altri, l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali e comunitarie Franco Iacop - che ha richiamato il "rapporto ampio ed integrato" che di fatto oggi esiste tra Turchia e Friuli Venezia Giulia - il sottosegretario Milos Budin, il presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, l´assessore comunale allo Sviluppo economico Paolo Rovis, i consiglieri regionali Franco Brussa, Cristiano Degano e Sergio Lupieri. .  
   
   
IL SISTEMA DEL CREDITO ALLE IMPRESE ARTIGIANE NELL’UNIONE EUROPEA  
 
Torino, 20 novembre 2007 - La promozione delle micro, piccole e medie imprese rappresenta un nodo centrale nelle agende dei governi europei, a tutti i livelli istituzionali. L’unione Europea, attraverso i suoi programmi finalizzati allo sviluppo regionale ed al rafforzamento della competitività, mette a disposizione delle Pmi ingenti risorse finanziarie. Anche a livello nazionale e - in misura sempre crescente, a livello regionale - l’elaborazione e l’attuazione di politiche pubbliche di promozione e sostegno alle imprese costituiscono obiettivi prioritari all’interno delle linee programmatiche in tema di sviluppo economico territoriale. In questo quadro si trovano le politiche in favore delle imprese artigiane: la ricerca si occupa di questo specifico settore delle politiche per le imprese e, più in particolare, delle politiche in tema di accesso al credito. L’osservatorio sull’Artigianato della Regione Piemonte ha commissionato questa ricerca allo scopo di acquisire una conoscenza più approfondita sul tema dell’accesso al credito per le imprese artigiane, così come esso si pone in altre realtà europee, e, in particolare, su come le autorità pubbliche dei diversi Paesi, a diversi livelli istituzionali, si siano attrezzate per affrontare il problema. La ricerca affronta i casi nazionali francese e tedesco: la scelta di studiare questi due casi è derivata dal fatto che i due Paesi europei sono quelli in cui l’artigianato presenta delle caratteristiche più simili a quello italiano. Francia e Germania hanno uno stock complessivo di imprese artigiane molto simile: 872. 905 imprese in Francia contro le 934. 000 tedesche. (L’italia conta invece 1. 468. 721 aziende). I dati considerati nascondono due realtà estremamente diverse. Considerando la concentrazione di imprese per mille abitanti, si rileva come in Francia, rispetto alla popolazione, vi sia un numero di imprese artigiane decisamente più elevato: 14,2 per mille contro il 7,3 della Germania. Per quanto riguarda, invece, le dimensioni delle imprese, quelle tedesche risultano essere mediamente circa il doppio più grandi di quelle italiane e francesi. Un’impresa artigiana tedesca ha in media 5 occupati, contro i 2,6 francesi. Inoltre un’impresa tedesca ha mediamente un giro di affari stimato in oltre 500. 000 € annui, mentre un’impresa francese registra un valore inferiore ai 300. 000 €. Francia e Germania si caratterizzano per una presenza significativa di imprese artigiane e per un sistema di “governo” del settore che presenta numerose caratteristiche comuni, pur facendo riferimento a due “modelli” distinti: uno, quello francese, fortemente legato alle dimensioni delle imprese e alla natura dell’attività svolta, l’altro, quello tedesco, più legato alla figura professionale dell’Handwerksmeister (il mastro artigiano). Entrambi i Paesi hanno recentemente riformato la normativa quadro del settore. In Germania nel 2004 sono state apportate importanti modifiche all’Handwerksordnung (il codice dell’artigianato tedesco) con le quali è stata decisamente alleggerita la rigida caratterizzazione “professionale” del settore, liberalizzando l’accesso all’esercizio di molte attività artigiane che prima erano esercitabili unicamente dagli artigiani in possesso del titolo di Handwerksmeister. In Francia la normativa quadro è stata modificata nel 1996 anche se ci sono state alcune leggi che hanno introdotto cambiamenti significativi ancor più di recente, vale a dire nel 2003 e nel 2005. Non c’è stata una vera e propria rottura con il passato: il tentativo è stato piuttosto quello di rendere più flessibili i criteri che permettono oggi ad un’impresa artigiana di ritenersi tale; primo fra tutti, quello del numero di addetti, passato da 10 a 20 unità. Considerando l’organizzazione e la rappresentanza degli interessi, entrambi i Paesi si contraddistinguono per un sistema di rappresentanza istituzionale forte, caratterizzato dalla presenza di Camere specifiche per l’artigianato: le Handwerkskammern in Germania e le Camere dei Mestieri e dell’Artigianato in Francia. Per quanto riguarda l’accesso al credito i dati indicano che sono le imprese francesi a fare maggiore ricorso a fonti di finanziamento esterne (l’85% almeno in riferimento al settore dell’edilizia), anche se per le imprese tedesche il dato è comunque interessante: a fare ricorso a fonti di finanziamento esterne è una impresa su due con una percentuale che tuttavia tende a crescere significativamente all’aumentare del fatturato dell’impresa. “Le dimensioni delle imprese sono – ha dichiarato il vicepresidente e assessore all’artigianato Paolo Peveraro- sia in Francia, sia in Germania sia nella nostra regione un fattore determinante: le imprese più piccole si caratterizzano per una minore propensione all’investimento e, notoriamente, hanno maggiori difficoltà nell’ottenere credito perchè non riescono a presentare le garanzie richieste e l’ammontare dei loro investimenti è spesso troppo esiguo per le banche. In Piemonte ci sono 130. 000 imprese con una media di 2,6 addetti ciascuna ma ben 70. 000 sono imprese cellulari ovvero con un solo addetto e per queste ultime le difficoltà di accesso al credito sono ancora maggiori. La Regione Piemonte ha messo in atto diversi strumenti a favore delle imprese artigiane: il fondo rotativo gestito da Finpiemonte che ogni anno concede credito a più di 1000 imprese, i confidi tra cui cito Eurofidi che agevola la gestione delle garanzie per ottenere credito ed infine Artigiancassa che abbatte in maniera significativa il costo del denaro attraverso contributi che arrivano dalla Regione”. Con riferimento agli strumenti di finanziamento utilizzati dalle imprese artigiane, Francia e Germania presentano situazioni molto simili e peraltro in linea con quella che è la tendenza delle Pmi negli altri Paesi europei: nei due Paesi gli artigiani fanno affidamento principalmente su strumenti di finanziamento “classici” come i fidi bancari, i prestiti a medio e lungo termine e le garanzie bancarie, mentre ricorrono raramente a strumenti di finanza innovativi (come partecipazioni e factoring), tranne nel caso del leasing che è utilizzato con particolare frequenza. Per far fronte alle difficoltà di accesso al credito delle Pmi, nei due Paesi considerati, esistono sistemi di garanzia diversi. In Francia il sistema è strutturato su due livelli, statale e regionale, mentre in Germania esistono in ogni Land banche di garanzia pubbliche che offrono fideiussioni alle piccole e medie imprese. In conclusione citiamo un ultimo elemento emerso dalla ricerca: sia in Germania che in Francia i programmi di finanziamento per le imprese artigiane confluiscono quasi nella loro totalità all’interno del più vasto insieme dei programmi rivolti alle piccole e medie imprese. Quali lezioni si possono apprendere dai due casi analizzati e dal confronto con il caso italiano e quello piemontese? Ragionando in chiave comparata sui risultati emersi dall’analisi dei casi francese e tedesco si sono individuati alcuni nodi di criticità che potranno essere punto di partenza per futuri adeguamenti legislativi. .  
   
   
LA NORMATIVA EUROPEA SUGLI AIUTI DI STATO: LE ULTIME NOVITÀ  
 
Torino, 20 novembre 2007 – Oggi alle ore 9. 30, presso la Sala Giolitti del Centro Congressi Torino Incontra di via Nino Costa 8 a Torino, si terrà la presentazione della terza edizione del volume “La normativa europea sugli aiuti di Stato: vademecum per le pubbliche amministrazioni e le imprese”, realizzato da Unioncamere Piemonte e Camera di commercio di Torino. La disciplina comunitaria degli aiuti di Stato, che trova la sua base fondamentale negli articoli 87 e 88 del Trattato Ce, presenta aspetti non sempre chiari e di facile applicazione, soprattutto quando si attuano nuove disposizioni che, di volta in volta, ampliano o limitano rispetto al passato la possibilità di concedere contributi ai soggetti economici. La necessità di strumenti pratici per risolvere le problematiche introdotte dal quadro normativo di riferimento ha condotto a questa riedizione del Vademecum, che segue le precedenti edizioni del 2003 e 2005. Il seminario si aprirà con i saluti del direttore di Unioncamere Piemonte Massimo Deandreis e del segretario generale della Camera di commercio di Torino Guido Bolatto; l’Avvocato Gianluca Belotti, autore del Vademecum, presenterà poi le ultime novità introdotte in materia, con particolare riferimento alle norme relative al “de minimis” e al settore agricolo. Ai partecipanti verrà distribuita gratuitamente copia del Vademecum. .  
   
   
ALBANIA OPPORTUNITÀ NELL’AMBITO DEL PROGETTO AM.JO.WE.L.S.  
 
Lecce, 20 novembre 2007 - Scade il 14 dicembre 2007 il termine per presentare le domande di partecipazione al bando per accedere ai finanziamenti del progetto di microcredito Adriatico Meridionale & Jonio Wet Lands System (Am. Jo. We. L. S. ), realizzato nell’ambito dell’Iniziativa Comunitaria Interreg Iiia Italia – Albania. Am. Jo. We. L. S. Si prefigge la tutela e la valorizzazione delle zone umide costiere apulo-albanesi, attraverso la creazione di un “sistema costiero integrato pugliese -albanese”, basato su una rete di 7 siti pugliesi delle Province di Brindisi e Lecce e di diversi siti albanesi che abbracciano nel complesso una fascia di territorio costiero pari a oltre 250 km per la Puglia e all’intera costa dell’Albania. Possono accedere ai finanziamenti del bando, per la creazione di nuove microimprese in queste aree, donne inoccupate o disoccupate, giovani non occupati con età non superiore a 36 anni, disoccupati e inoccupati di lunga durata con età non superiore a 50 anni, che, all’atto dell’ammissione alle agevolazioni finanziarie mediante sottoscrizione di apposito contratto, si siano costituiti in nuove imprese sotto forma di società, anche in forma cooperativa, o di ditte individuali. E’ finanziabile l’avvio o lo sviluppo di attività nei seguenti settori: servizi (servizi alle imprese; tutela ambientale; fruizione dei beni ambientali al pubblico; servizi al turismo; servizi al territorio); agroindustria. Per maggiori informazioni: http://www. Provincia. Le. It/ .  
   
   
MEF: PRECISAZIONE SUI DATI DI SPESA  
 
 Roma, 20 novembre 2007 - Con riferimento alle notizie riguardanti l´incremento di circa 16 miliardi di euro (+10,4 per cento) della spesa del bilancio dello Stato nei primi cinque mesi dell´anno rispetto al corrispondente periodo del 2006, si precisa quanto segue: 1. Per le spese correnti l´incremento dei pagamenti pari a 11,3 miliardi di euro è dovuto all´anticipato trasferimento, rispetto all´anno precedente, di somme dovute all´Inps per il pagamento di prestazioni pensionistiche (invalidi civili). Le medesime somme nel 2006 erano state accreditate nel mese di agosto. Al netto di tale partita le spese correnti evidenziano una riduzione rispetto al 2006 di 5,6 miliardi di euro; 2. Per le spese in conto capitale, l´incremento di 4,6 miliardi è connesso, da un lato a maggiori accrediti sul conto di tesoreria destinato al finanziamento della quota nazionale dei programmi comunitari; dall´altro, a maggiori assegnazioni all´Anas per il proseguimento degli investimenti avviati in anni precedenti. Si sottolinea inoltre che i dati forniti dalla Banca d´Italia nel supplemento al Bollettino Statistico pubblicato il 13 novembre 2007 in merito ai pagamenti di bilancio per il periodo gennaio-settembre mostrano una riduzione dei pagamenti per 3,3 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. Esso risulta da una consistente riduzione - pari a 9,3 miliardi di euro, cioè lo 0,6 per cento del Pil - delle spese correnti ed un aumento di 6 miliardi di euro delle spese in conto capitale. .  
   
   
DOPO DIECI ANNI APPROVATO IN FINANZIARIA IL COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI NELLA VERIFICA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI.  
 
Roma, 20 novembre 2007 - “Una novità fondamentale per la tutela dei diritti degli utenti”. Non solo l´azione collettiva ma anche la qualità dei servizi pubblici tra le novità più importanti della legge Finanziaria approvata dal Senato. Con l´articolo 54-bis si introducono infatti una serie di obblighi concreti per gli enti locali e le imprese che appaltano o forniscono servizi pubblici locali. Dopo dieci anni di richieste delle associazioni di cittadini e un emendamento elaborato da Cittadinanzattiva sul testo di riforma dei servizi pubblici locali presentato dal Ministro Lanzillotta, i cittadini potranno contribuire a controllare il funzionamento dei servizi, disporre di “Carte della qualità dei servizi” redatte appositamente e verificate anche attraverso la partecipazione dei cittadini. Si introducono inoltre sessioni annuali di confronto sui servizi e previsto un sistema di monitoraggio permanente aperto alla partecipazione dei cittadini e delle loro associazioni di tutela. “Finalmente un ruolo e una funzione centrale del cittadino nella vita e nelle scelte di gestione del servizio pubblico” commenta Giustino Trincia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva. Vediamo nel dettaglio le novità introdotte. ‘ adozione di una ‘"Carta della qualità dei servizi"‘, da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori e con le associazioni imprenditoriali interessate, recante gli ‘standard di qualità e di quantità’ relativi alle prestazioni erogate così come determinati nel contratto di servizio; garantite le modalità di ‘accesso alle informazioni’ per porre reclamo e per adire le vie conciliative e giudiziarie; specificazione delle modalità di ristoro dell´utenza, in forma specifica o mediante restituzione totale o parziale del corrispettivo versato, in caso di inottemperanza; ‘ ‘consultazione obbligatoria’ delle associazioni dei consumatori; ‘ ‘verifica periodica’, con la partecipazione delle associazioni dei consumatori, dell´adeguatezza dei parametri quantitativi e qualitativi del servizio alle esigenze dell´utenza; ‘ ‘istituzione di un sistema di monitoraggio permanente’ del rispetto dei parametri fissati nel contratto di servizio e di quanto stabilito nelle "Carte della qualità dei servizi", svolto sotto la diretta responsabilità dell´ente locale o dell´ambito territoriale ottimale e con la partecipazione delle associazioni dei consumatori ed aperto alla ricezione di osservazioni e proposte ‘da parte di ogni singolo cittadino’ che potrà rivolgersi, allo scopo, sia all´ente locale, sia ai gestori dei servizi, sia alle associazioni dei consumatori; ‘ istituzione di una ‘sessione annuale’ di verifica del funzionamento dei servizi tra ente locale, gestori dei servizi ed associazioni dei consumatori nella quale si dia conto dei reclami, delle proposte ed osservazioni pervenute a ciascuno dei soggetti partecipanti da parte dei cittadini; ‘ ‘previsione nel ‘contratto di servizio, per l´intera durata del contratto stesso, del ‘finanziamento ‘delle attività descritte con un prelievo a carico dei soggetti gestori del servizio. . .  
   
   
20 NOVEMBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’INFANZIA: FONDAZIONE CARIPLO SOSTIENE IL DIRITTO AD ESSERE BAMBINI  
 
 Milano, 20 novembre 2007 - Figli e genitori ancora, anche quando il loro rapporto è separato dalle sbarre di un carcere. Bambini dimenticati, vittime nascoste della giustizia: difficilmente si pensa ai loro diritti. E’ solo una degli ambiti in cui la Fondazione Cariplo ha deciso di operare per garantire il diritto all’infanzia dei minori. Il 20 novembre si celebra la “Giornata internazionale dell’infanzia”, un’occasione in più per ricordare un tema importante per il quale la Fondazione Cariplo e gli enti sono impegnati tutto l’anno. Anche quest’anno, Fondazione Cariplo ha posto al centro di una serie di interventi l’infanzia meno tutelata in assoluto, sia quella priva di supporto familiare, i “minori soli” (minori non accompagnati presenti sul territorio italiano, minori allontanati dalla famiglia, minori in uscita da percorsi di sostegno in quanto prossimi al compimento della maggiore età), sia quella inserita in contesti familiari problematici, dove la famiglia non è in grado di offrire adeguati supporti educativi e di integrazione. In entrambi i casi si assiste ad una vera e propria negazione del diritto all’infanzia, contrassegnata da condizioni di grande trascuratezza e povertà, non solo economica ma soprattutto culturale e sociale, e da risposte spesso dettate da una logica emergenziale o di semplice tamponamento del disagio. Ogni anno attraverso un apposito Bando (dal titolo: Tutelare l’infanzia negata e garantire il diritto del minore alla famiglia) vengono finanziate iniziative che si rivolgono direttamente ai bambini in difficoltà, per garantire al minore, il pieno godimento dei propri diritti, primo fra tutti quello di avere una famiglia. Circa 4 milioni di euro entro la fine del 2007 sarà l’importo complessivamente deliberato a favore di queste tipologie di intervento e il Bando verrà riproposto per tutto il 2008. Nel 2007, la Fondazione ha contribuito a sostenere progetti realizzati da enti non profit con specifica attenzione a questa tematica. Tra questi vi è il progetto “Figli e genitori ancora” realizzato dall’ Associazione Bambini senza sbarre di Milano (località) con un contributo della Fondazione di 160mila euro. Il progetto intende offrire un servizio di accompagnamento alla genitorialità compromessa dalla detenzione che, interrompendo i legami familiari, mette a rischio il normale sviluppo psico-fisico del minore e il suo diritto al mantenimento del rapporto coi genitori e la famiglia. L’attenzione è rivolta al bambino e alla consapevolezza che la sanzione penale, interrompendo i rapporti affettivi, provoca un grave trauma e i figli “pagano” la detenzione del genitore come perdita di un´importante risorsa affettiva e psicologica che può compromettere il loro sviluppo futuro. Un altro tema sostenuto dal bando riguarda i minori privi di supporto familiare presenti sul nostro territorio. Il progetto “Una rete di accoglienza per la tutela del minore straniero” realizzato dal Comune di Cremona con un contributo della Fondazione Cariplo di 490. 000 euro, è rivolto, ad esempio, all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati, in prevalenza kossovari, che arrivano quotidianamente nel Comune di Cremona senza alcun riferimento familiare e abitativo. Gli interventi, articolati su un arco di tempo triennale, attivano una presa in carico dei minori che prevede l’inserimento in strutture di accoglienza, percorsi di affido (incentivando anche l’affido presso persone o famiglie della stessa etnia), percorsi individualizzati verso una progressiva autonomia relazionale e socio-lavorativa, il sostegno al minore dopo la maggiore età ed eventuali percorsi di rimpatrio, se questo è nell’interesse del minore, attraverso progetti di partnership internazionale. Il progetto intende sperimentare una logica non emergenziale di intervento attivando azioni integrate tra pubblico e privato sociale e un forte investimento con il coinvolgimento di operatori specializzati (psicologi, educatori professionali, nuclei a sostegno dell’affido, ecc. ) Grazie al progetto Il Sentiero Di Ma. Bi. Realizzato dal Centro Italiano Femminile di Milano, con un contributo della Fondazione Cariplo di 179. 000 euro, si sostengono le famiglie nel ricongiungimento, preservando il minore da situazioni di isolamento, trascuratezza, povertà culturale ed economica, legate a percorsi migratori complessi. Il progetto intende in parallelo favorire l’autonomia e l’integrazione delle donne e madri immigrate, al fine di aumentare la consapevolezza delle loro potenzialità e del ruolo sociale e familiare, attraverso il sostegno nella ricerca del lavoro, la conoscenza della lingua e delle opportunità offerte dal contesto italiano. .  
   
   
IWBANK S.P.A.: ACQUISITO IL 100% DI INVESTNET INTERNATIONAL S.A. CONTROVALORE DELL’OPERAZIONE PARI A 3,8 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 20 novembre 2007 – Iwbank S. P. A. , società del Gruppo Ubi Banca, ha annunciato ieri di aver concluso, a seguito dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni, l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Investnet International S. A. , holding operante attraverso società controllate in Italia e all’estero in modalità di Application Service Provider nell’offerta di soluzioni informatiche funzionali al trading e al banking on line. Il closing dell’operazione, previsto oggi 20 novembre 2007, fa seguito alla sottoscrizione di una lettera di intenti annunciata lo scorso 4 luglio 2007. Il prezzo concordato per l’acquisizione di Investnet International S. A. È pari a 3,8 milioni di euro. Grazie a questa operazione Iwbank si rafforza ulteriormente nell’offerta di soluzioni informatiche funzionali al trading e al banking on line per clientela sia retail sia istituzionale. “Siamo molto soddisfatti di questa operazione – ha commentato Pasquale Casale, Amministratore Delegato di Iwbank – che ci consentirà di ampliare e rafforzare ulteriormente la nostra offerta di soluzioni informatiche funzionali al trading e al banking on line”. Investnet International S. A. Ha registrato nel 2006 un risultato netto negativo di 0,6 milioni di euro a fronte di ricavi pari a 7,0 milioni di euro ed un totale attivo di bilancio di 2,6 milioni di euro. .  
   
   
BANCA PROFILO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 SETTEMBRE 2007 UTILE NETTO CONSOLIDATO IN CRESCITA DEL 46,3% A 12,136 MILIONI DI EURO (8,295 AL 30.09.06)  
 
Milano, 20 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Profilo ha approvato la Relazione Trimestrale Consolidata al 30 settembre 2007. Il Gruppo Banca Profilo chiude il terzo trimestre 2007 con un utile lordo consolidato pari a 18,776 milioni di Euro, in crescita del 34,5% rispetto ai 13,957 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2006. In forte incremento (+46,3% anno su anno) anche l’ utile netto consolidato che si attesta a 12,136 milioni di Euro rispetto agli 8,295 milioni di Euro del 30. 09. 2006. Il margine di intermediazione consolidato è pari a 52,285 milioni di Euro, in crescita del 20,5% rispetto ai 43,396 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2006. In aumento le commissioni nette, che passano dai 25,714 milioni di Euro al 30. 09. 2006 ai 29,170 milioni di Euro al 30. 09. 2007 (+13,4% anno su anno). Il Roe su base annua è pari al 15,3% e si confronta con il 10,9% al 30. 09. 2006. I costi operativi consolidati, pari a 33,498 milioni di Euro, si confrontano con i 29,455 milioni di Euro al 30. 09. 2006 (+13,7% anno su anno). All’interno della voce sono le spese per il personale a registrare un aumento significativo (+21,3%), passando dai 18,571 milioni di Euro del 30. 09. 2006 ai 22,524 milioni di Euro dell’analogo periodo del 2007. Tale incremento riflette sia l’incidenza degli oneri di natura previdenziale connessi con l’esercizio di stock option da parte dei dipendenti, sia l’incidenza del costo connesso a meccanismi variabili di retribuzione, il cui andamento è correlato ai ricavi prodotti nel periodo. Le altre spese amministrative risultano sostanzialmente stabili anno su anno (+1,1%), passando dai 10,483 milioni di Euro al 30. 09. 2006 ai 10,595 milioni di Euro al 30. 09. 2007. Il Cost/income Ratio su base annua è pari al 64,1% contro il 67,9% al 30. 09. 2006. L’attivo Consolidato è pari a 2. 123,2 milioni di Euro e si confronta con i 2. 089,7 milioni di Euro al 31. 12. 2006 (+1,6%). Il patrimonio netto consolidato di periodo è pari a 117,8 milioni di Euro. La raccolta consolidata si attesta a 2. 061 milioni di Euro. Andamento della Capogruppo - Banca Profilo S. P. A. Registra nei primi nove mesi del 2007 un utile lordo di 18,858 milioni di Euro, che si confrontano con i 16,123 milioni di Euro dell’analogo periodo del 2006 (+17,0%). L’utile netto, anch’esso in crescita anno su anno (+17,4%) passa dai 10,273 milioni di Euro al 30. 09. 2006 ai 12,062 milioni di Euro al 30. 09. 2007. Il margine di intermediazione al 30. 09. 2007 si attesta a 50,838 milioni di Euro (+16,3% rispetto ai 43,704 milioni di Euro al 30. 09. 2006). Le commissioni nette, anch’esse in crescita, si attestano a 27,627 milioni di Euro al 30. 09. 2007 (+12,6% rispetto ai 24,534 milioni di Euro del 30. 09. 2006). I costi operativi al 30. 09. 2007 ammontano a 31,359 milioni di Euro, in aumento del 13,6% rispetto ai 27,598 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2006. Le spese per il personale registrano l’incremento più significativo, passando dai 17,419 milioni di Euro del 30. 09. 2006 ai 20,970 milioni di Euro del medesimo periodo del 2007 (+20,4%). Più contenuta, anno su anno, la crescita delle altre spese amministrative, che passano dai 9,926 milioni di Euro al 30. 09. 2006 ai 10,369 milioni di Euro al 30. 09. 2007 (+4,5%). Il Cost/income ratio su base annua è pari al 61,7%, contro il 63,1% dello stesso periodo del 2006. Il Totale dell’Attivo al 30. 09. 2007 si attesta a 2. 126 milioni di Euro, in crescita dell’1,6% rispetto ai 2. 093 milioni di Euro di fine 2006. Il patrimonio netto al 30. 09. 2007 è pari a 119,4 milioni di Euro. La raccolta della Capogruppo ammonta a 1. 967 milioni di Euro. .  
   
   
CREDEM, IL CDA APPROVA I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2007: UTILE A 176,4 MILIONI DI EURO (+5,1%).  
 
 Reggio Emilia, 20 novembre 2007 - Il consiglio di amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato in data 14 novembre i risultati individuali e consolidati al 30 settembre 2007. Risultati economici consolidati Al 30 settembre 2007 il conto economico di Credem presenta un utile netto consolidato in crescita del 5,1% a quota 176,4 milioni di euro (167,8 milioni di euro a fine settembre 2006). Il margine di intermediazione registra un aumento del 5,9% a 813,1 milioni di euro rispetto a 768 milioni di euro a fine settembre 2006. Nel dettaglio il margine d’interesse (2) cresce del 20,2% a 386,1 milioni di euro (321,1 milioni di euro a fine settembre 2006) sia per la crescita delle masse sia per l’incremento della forbice tassi; il margine servizi (3) è pari a 427 milioni di euro, -4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (446,9 milioni di euro). Il comparto relativo alle commissioni è sostanzialmente invariato (-0,2%), in particolare lo specifico ambito della gestione ed intermediazione registra lo stesso trend (+0,1%), mentre risulta in leggera contrazione la componente dei servizi bancari (-1,1%). Le commissioni nell’ambito della gestione del risparmio, persistenti le difficoltà del settore, sono in contrazione del 4,4%, in particolare nelle gestioni collettive. Positivo è invece il trend dei proventi delle gestioni individuali (+17,4%) che comprendono anche quelli del collocamento di prodotti collettivi di terzi e dei prodotti assicurativi del gruppo. La contribuzione dell’area finanza ha risentito delle condizioni particolari che hanno caratterizzato i mercati finanziari nel periodo estivo. I costi operativi ammontano, al 30 settembre 2007, a 485,1 milioni di euro (+7,9%) rispetto a 449,7 milioni di euro dello stesso periodo del 2006. Nel dettaglio tale andamento è determinato da specifiche iniziative commerciali, dall’intensificazione del ritmo di apertura di sportelli, dalla conseguente crescita del personale e dagli accantonamenti per sistemi di incentivazione di medio termine collegati ai risultati aziendali. In positivo hanno inciso gli effetti derivanti dalla modifica dei criteri di contabilizzazione del Tfr a seguito della riforma della previdenza complementare. Nel dettaglio le spese del personale sono pari a 298,1 milioni di euro (+8,8%) e le spese amministrative ammontano a 187 milioni di euro (+6,4%). Il cost/income (1) è pari a 59,7% rispetto 58,6% al 30 settembre 2006. Il risultato lordo di gestione cresce del 3% a 328 milioni di euro (318,3 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno). Gli ammortamenti sono pari a 22 milioni di euro (18,6 milioni di euro nello stesso periodo del 2006). Il risultato operativo aumenta del 2,1% a 306 milioni di euro (299,7 milioni di euro a fine settembre 2006). Il saldo netto degli accantonamenti per rischi ed oneri ammonta, al 30 settembre 2007, a +0,2 milioni di euro (-3,6 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente). Le rettifiche nette di valore su crediti sono pari a 25,5 milioni di euro a fine settembre 2007 (13,7 milioni di euro al 30 settembre 2006) influenzate anche dalla pronunciata dinamica degli impieghi, ma sempre contenute in rapporto alle masse complessive. Il saldo delle componenti straordinarie, al 30 settembre 2007, è di 9,8 milioni di euro (4,3 milioni di euro nello stesso periodo del 2006) determinato prevalentemente dalla cessione delle partecipazioni in Sia e Parmalat. L’utile ante imposte è pari a 290,5 milioni di euro (+1,3%), rispetto a 286,7 milioni di euro a fine settembre 2006. Le imposte sul reddito ammontano a 106,6 milioni di euro (109,7 milioni di euro al 30 settembre 2006). Risultati patrimoniali consolidati La raccolta da clientela del gruppo, al 30 settembre 2007, è di 59. 544 milioni di euro, +4% rispetto a 57. 239 milioni di euro dello stesso periodo del 2006. In particolare la raccolta diretta, al netto dei pronti contro termine, è in crescita del 18,4% a quota 16. 068 milioni di euro, rispetto a 13. 568 milioni di euro a fine settembre 2006 (la raccolta diretta, compresi i pronti contro termine, è aumentata del 16,3% ed ha raggiunto 16. 875 milioni di euro contro 14. 506 milioni di euro al 30 settembre 2006). Nel dettaglio sono aumentati del 15,1% i depositi che raggiungono 10. 594 milioni di euro (9. 203 milioni di euro nello stesso periodo del 2006) ed il comparto obbligazionario è aumentato del 25,4% a 5. 474 milioni di euro (4. 365 milioni di euro al 30 settembre 2006). In particolare nell’ambito del programma Emtn sono state effettuate da Credem da inizio anno emissioni per oltre 1,5 miliardi di euro destinate al mercato degli investitori istituzionali e finalizzate a soddisfare ulteriori fabbisogni di liquidità strutturale. I pronti contro termine registrano un valore pari a 807 milioni di euro, rispetto a 938 milioni di euro al 30 settembre 2006 (-14%) per un riposizionamento della clientela su prodotti alternativi di mercato monetario. La raccolta indiretta è pari a 42. 669 milioni di euro sostanzialmente stabile rispetto a 42. 733 milioni di euro a fine settembre 2006. La raccolta gestita raggiunge 17. 596 milioni di euro, rispetto a 17. 095 milioni di euro dello stesso periodo del 2006 (+2,9%). All’interno di questo aggregato le gestioni patrimoniali sono aumentate del 12,6% (a quota 6. 298 milioni di euro) e i fondi comuni di investimento e Sicav sono pari a 8. 832 milioni di euro (-4,2%). La raccolta amministrata è pari a 25. 073 milioni di euro rispetto a 25. 638 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno (-2,2%). Nel dettaglio la raccolta amministrata relativa alla clientela privata presenta una crescita del 3,5% rispetto a settembre 2006. Gli impieghi verso la clientela, al netto dei pronti contro termine, sono aumentati del 14,5% raggiungendo 15. 253 milioni di euro (13. 318 milioni di euro al 30 settembre 2006), mentre compresi i pronti contro termine, la crescita è del 17,4% (15. 636 milioni di euro al 30 settembre 2007 contro 13. 324 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno). Permane rilevante per il gruppo lo sviluppo del credito a medio termine che ha riguardato prevalentemente la clientela privata e gli operatori di small business. Per quanto riguarda la clientela retail gli impieghi passano da 8,4 a 10,1 miliardi di euro con una crescita del 20,9%. Riguardo al dettaglio dei mutui ipotecari alle famiglie, al 30 settembre 2007, si registrano consistenze per oltre 4,6 miliardi (+15,5%) e flussi erogati per 751,7 milioni di euro (-22,4%). Relativamente alla clientela corporate la crescita degli impieghi è dell’11,3% raggiungendo quota 5,5 miliardi di euro. Nel complesso la crescita degli impieghi continua ad essere superiore all’andamento a livello di sistema. Al 30 settembre 2007 l’incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi è pari allo 0,23% (0,2% al 30 settembre 2006) dato ampiamente inferiore alla media di sistema. La percentuale di previsione di perdita sulle sofferenze è del 63,1% (61% nello stesso periodo del 2006). I crediti problematici totali netti sono pari a 145,9 milioni di euro (108,8 milioni di euro a fine settembre 2006). Al 30 settembre 2007 la struttura distributiva del gruppo si articola in 490 filiali, 42 centri imprese, 66 negozi finanziari. I dipendenti sono 5. 307 ed i promotori finanziari con mandato 760. A fine settembre 2007 il patrimonio netto, comprensivo dell’utile di esercizio, è pari a 1. 476,1 milioni di euro (1. 312,3 milioni di euro al fine settembre 2006). Il Tier 1 capital ratio si attesta a 7,7%. Il Total capital ratio è pari a 9%. Con riferimento alla crisi del comparto dei mutui cosiddetti "subprime", così come già evidenziato nella relazione semestrale, si precisa che il gruppo Credem non ha erogato e non ha impegni ad erogare mutui aventi tali caratteristiche. Il gruppo non ha altresì investito direttamente in titoli derivanti da cartolarizzazioni o aventi come sottostanti mutui “subprime” americani; si segnala che vi sono investimenti indiretti non significativi in Oicr che hanno destinato una quota delle loro disponibilità in strumenti derivanti da tale comparto; l’esposizione complessiva a rischio è circa lo 0,1 per mille del portafoglio di proprietà. Per quanto riguarda il comparto dei contratti derivati posti in essere nei confronti della clientela, si precisa che il gruppo è da tempo dotato di strutture e procedure per l’analisi dei fabbisogni della clientela e per la valutazione dell’effettiva capacità e consapevolezza di questa nel comprendere i rischi associati ai derivati. E’ inoltre in essere un sistema di controllo e misurazione dei rischi che prevede un costante monitoraggio dell’esposizione in derivati in capo alla clientela. Nei confronti della Pubblica Amministrazione è in essere un solo contratto di importo non rilevante. La presente situazione trimestrale non presenta accantonamenti di rilievo a fronte di possibile contenzioso con clientela nel comparto dei contratti derivati. .  
   
   
CARIGE: +30% L’UTILE NETTO CONSOLIDATO (A 161,4 MILIONI) E +33,4% L’UTILE NETTO DELLA CAPOGRUPPO (A 166,7 MILIONI)  
 
 Genova, 20 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Carige S. P. A. , presieduto dal Dott. Giovanni Berneschi, ha approvato il 12 novembre la Relazione dei primi nove mesi del 2007, illustrata dal Direttore Generale Alfredo Sanguinetto. I risultati consolidati del Gruppo Carige nei primi 9 mesi 2007 Al 30 settembre 2007 il margine di interesse rispetto allo stesso periodo del 2006 cresce del 17,7%, a 479,5 milioni, beneficiando della crescita dei volumi intermediati e dell’andamento dei tassi d’interesse. Le commissioni nette sono pari a 186,4 milioni, stabili (-0,7%) sui livelli dell’esercizio precedente mentre la gestione finanziaria, comprensiva dei dividendi incassati, realizza una crescita del 30,5%, a 43 milioni. Il margine di intermediazione registra quindi un aumento del 12,9% a 708,9 milioni. Al netto delle rettifiche di valore per il deterioramento di crediti e di altre poste finanziarie, pari a 53 milioni (+18,8% nei dodici mesi, a migliorare l’indice di copertura dei crediti deteriorati di oltre 7 punti percentuali) e tenuto conto del risultato della gestione assicurativa, il risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa si attesta a 650,3 milioni (+10,9%). I costi operativi, pari a 364,9 milioni, presentano una contrazione del 2,5% quale sintesi di: una diminuzione delle spese del personale del 3,7% dovuta al ricalcolo attuariale del trattamento di fine rapporto in applicazione della Legge Finanziaria 2007; un aumento delle altre spese amministrative legato all’apertura di 14 sportelli e agli investimenti, prevalentemente di natura tecnologica, finalizzati alla prosecuzione dei progetti di sviluppo e razionalizzazione del Gruppo; minori accantonamenti ai fondi rischi e oneri; l’aumento degli altri proventi di gestione. L’utile della operatività corrente al lordo delle imposte si attesta così a 291,2 milioni (+34,3%) e l’utile netto raggiunge i 161,4 milioni, evidenziando una crescita del 30% rispetto ai primi nove mesi del 2006 (124,2 milioni). Il cost income ratio diminuisce su base annua da 58,4% a 51,2%. Il risparmio complessivamente raccolto dalla clientela (Afi) si attesta a 37. 201,7 milioni, in aumento del 3,9% su dicembre 2006 e del 5,2% su settembre 2006. L’incremento nei nove e nei dodici mesi deriva dalla crescita della raccolta diretta (2,9% e 5,6%, a 16. 792 milioni) e della raccolta indiretta (4,8% e 4,9%, a 20. 409,7 milioni), nell’ambito della quale il risparmio amministrato mostra una dinamica più vivace (+9,3% e 6,3%) rispetto al risparmio gestito, stabile nei nove mesi e in aumento del 3,5% nei dodici mesi. I crediti verso clientela (al lordo delle presunte perdite) raggiungono i 16. 879,8 milioni, in crescita del 5,1% da dicembre 2006 e del 9,9% da settembre 2006 spinti dalla dinamica dei mutui, ancora significativamente positiva (con crescite del 7,9% e del 14,9%, a 9. 051,5 milioni) e dei prestiti personali che, pur rappresentando ancora una quota contenuta degli impieghi (2,4% del totale crediti a clientela), evidenziano una forte espansione (15,2% e 27,1%). A fine settembre il personale del Gruppo è pari a 5. 036 unità (5. 066 un anno fa). La rete di vendita del Gruppo conta 517 filiali bancarie, 14 in più rispetto allo scorso settembre, e 381 agenzie assicurative. Sommando alla rete esistente i 78 sportelli in via di acquisizione da Intesa Sanpaolo, il Gruppo disporrebbe di 595 sportelli bancari e di circa 1. 000 punti vendita complessivi. I risultati dei primi 9 mesi 2007 della Banca Carige Nei primi nove mesi del 2007 il margine di interesse cresce del 15,4% a 349,2 milioni, le commissioni nette sono invariate a 145,1 milioni e il risultato della gestione finanziaria sale del 56,5% a 85,9 milioni; di conseguenza, il margine di intermediazione aumenta del 15,4% a 580,2 milioni e al netto delle rettifiche di valore nette per il deterioramento di crediti e di altre poste finanziarie, il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a 532,3 milioni (+15,9%). I costi operativi sono pari a 278 milioni, in linea con l’ammontare dello scorso esercizio (+1,9%). L’utile della operatività corrente al lordo delle imposte si attesta così a 258,7 milioni (+38,7%) e, al netto delle imposte, l’utile di periodo raggiunge 166,7 milioni; rispetto all’utile dei primi nove mesi del 2006 (124,4 milioni) si registra quindi una crescita del 34%. Il cost income ratio diminuisce da 53,4% a 47,8%. Quanto alle principali grandezze patrimoniali, le Afi sono pari a 31. 212 milioni, in crescita del 4,5% da dicembre 2006 e del 5,8% da settembre 2006. All´interno delle Afi, la raccolta diretta (14. 320,4 milioni) si sviluppa del 4,5% nei nove mesi e del 7,4% nei dodici mesi e la raccolta indiretta (16. 891,6 milioni) del 4,6% e 4,5% grazie alle crescite del comparto gestito (8. 819,3 milioni; +1,5% e +5%) e dell’amministrato (8. 072,2 milioni; +8,1% e + 3,9%). I crediti verso clientela (13. 980 milioni al lordo delle presunte perdite) confermano la propria espansione, rispettivamente del 5,7% nei nove mesi e del 9,8% nei dodici mesi. A fine settembre la rete di vendita della Banca è composta da 408 filiali (+11 unità rispetto al dato di settembre 2006), mentre il personale passa da 3. 698 a 3. 708 unità. . .  
   
   
BANCA IFIS S.P.A. RELAZIONE DEL TERZO TRIMESTRE 2007 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE EURO 15.008 MILA (+66,2% RISPETTO A EURO 9.029 MILA DEL TERZO TRIMESTRE 2006)  
 
Mestre, 20 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis S. P. A. - riunitosi il 14 novembre sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg ha approvato i risultati del terzo trimestre 2007. «I risultati del terzo trimestre 2007 dimostrano ancora una volta la validità del modello di business basato su un’operatività finanziaria “asset based” che dà maggiore facilità di accesso al credito alle imprese italiane ed estere», ha dichiarato Giovanni Bossi, amministratore delegato di Banca Ifis, che prosegue: «nel quadro del recente cambiamento del contesto di mercato che rende più selettiva la concessione del credito alle imprese, Banca Ifis ha confermato il proprio ruolo attivo nei confronti della clientela dando continuo sostegno e introducendo nuovi servizi per il supporto al capitale circolante delle imprese. In questa fase congiunturale, infatti, la disponibilità a continuare il finanziamento alle imprese con flessibilità è un fattore fondamentale». I risultati Nel corso del terzo trimestre 2007 il Gruppo Banca Ifis ha registrato un turnover (volume dei crediti acquisiti) pari a 766 milioni di euro (+40,6% rispetto ai 545 milioni di euro dell’omologo periodo del 2006) portando la crescita nei volumi al 30 settembre 2007 al 31,9% ( 2. 242 milioni di euro contro 1. 700 milioni di euro al 30 settembre 2006). Il margine di interesse ha raggiunto 5. 068 mila euro contro i 3. 620 mila euro del terzo trimestre 2006 (+40%). Il margine commissioni nette ha registrato un incremento nel terzo trimestre (+54,9%), legato alla tipologia delle operazioni poste in essere, caratterizzate da una rilevante componente di servizio, passando da 5. 443 mila euro nel terzo trimestre 2006 a 8. 429 mila euro nel terzo trimestre 2007. Per effetto delle due voci precedenti e di utili da cessione di attività finanziarie, il margine di intermediazione nel terzo trimestre passa da 9. 029 mila euro a 15. 008 mila euro (+66,2%) mentre l´incremento dei primi nove mesi del margine di intermediazione è del 28,1% passando da 29. 571 mila euro al 30 settembre 2006 a 37. 882 mila euro al 30 settembre 2007. Le rettifiche di valore su crediti sono pari a 1. 290 mila euro, in aumento rispetto ai 335 mila euro nel terzo trimestre 2006. I costi operativi hanno registrato un incremento passando da 3. 642 mila euro nel terzo trimestre 2006 a 5. 946 mila euro nel terzo trimestre 2007 (+63,3%), dovuti all’espansione dell’attività e al potenziamento della struttura. L´utile al lordo delle imposte del terzo trimestre 2007 si attesta a 7. 772 mila euro rispetto a 5. 052 mila euro dell’omologo periodo del 2006 (+53,8%) con un incremento nei nove mesi del 26,9% (15. 779 mila euro al 30 settembre 2006 contro 20. 029 mila euro al 30 settembre 2007). Al netto delle imposte (che passano da 1. 849 mila euro a 2. 127 mila euro, +15,1%) l´utile netto del trimestre è pari a 5. 645 mila euro contro 3. 203 mila euro nel terzo trimestre 2006 (+76,2%) con un utile netto nei nove mesi che raggiunge i 13. 891 mila euro contro 9. 841 mila euro al 30 settembre 2006 (+41,1%). Il totale delle sofferenze nette verso la clientela si attesta a 6. 686 mila euro, in diminuzione rispetto al 30 giugno 2007 (-9,7%) e al 31 dicembre 2006 (-3,7%). L’incidenza delle sofferenze nette sul totale dei crediti verso clientela al 30 settembre 2007 si porta allo 0,8%, in diminuzione rispetto allo 0,9% al 30 giugno 2007 e al 31 dicembre 2006. Il totale degli incagli si attesta, a valori netti di bilancio, a 1. 943 mila euro, contro i 925 mila euro al 30 giugno 2007. L’incidenza degli incagli netti sul totale dei crediti verso clientela si porta allo 0,2% rispetto allo 0,1% del 30 giugno 2007. Il totale delle sofferenze e degli incagli netti verso clientela risulta pertanto pari a 8. 629 mila euro al 30 settembre 2007 (+3,6% rispetto al 30 giugno 2007; +3% rispetto al 31 dicembre 2006). L’incidenza del totale delle sofferenze e degli incagli netti sul totale dei crediti verso clientela è pari all’1%, invariata rispetto al 30 giugno 2007 (1,1% al 31 dicembre 2006); l’incidenza del totale delle sofferenze e degli incagli netti sul patrimonio netto è pari 7,9%, anche questa invariata rispetto al 30 giugno 2007 (7,7% al 31 dicembre 2006). Evoluzione prevedibile della gestione - Le previsioni sull’andamento dell’economia nell’ultimo trimestre del 2007 e per il 2008 consentono di valutare con un moderato ottimismo lo scenario sul quale opererà Banca Ifis. L’attitudine del sistema bancario al finanziamento delle Pmi appare moderata e in contrazione, essendo condizionata sia da valutazioni di conformità ai requisiti di Basilea 2, sia dalla repentina rivalutazione del rischio di credito rilevabile sul mercato. Ciò conduce in talune circostanze ad una minore disponibilità di credito per le imprese e, in ogni caso, a costi più elevati in termini di spread rispetto al parametro di riferimento, soprattutto per la clientela con merito creditizio medio o modesto. E’ pertanto possibile prevedere un incremento nei margini per gli operatori che operano nel comparto, cui si potrebbe accompagnare un’accresciuta rischiosità negli impieghi generali bancari nei confronti delle imprese; tale maggiore rischiosità a sua volta potrebbe risultare contenuta dall’utilizzo di operatività come il factoring che comporta il trasferimento del rischio su controparti meritevoli. Le prospettive per Banca Ifis si confermano pertanto positive e consentono ottimismo sull’andamento della gestione nel suo complesso. . . .  
   
   
GRUPPO CREDITO VALTELLINESE: TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2007:UTILE NETTO DI PERIODO: 64 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 25% SU BASE ANNUA  
 
 Sondrio, 20 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese – Capogruppo dell’omonimo Gruppo bancario – riunito il 13 novembre sotto la presidenza del dott. Giovanni De Censi, ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2007, le cui evidenze confermano la crescita sostenuta dei principali aggregati patrimoniali e il coerente progresso degli indicatori reddituali, in linea con la pianificazione definita. Il Conto economico riferito ai primi nove mesi del 2007 evidenzia un risultato di periodo di 64 milioni di euro e un incremento prossimo al 25% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, sostenuto dalla crescita dei proventi operativi, che segnano un incremento del 13,5%, cui si è contrapposta una più contenuta evoluzione degli oneri operativi, che complessivamente aumentano del 7,6%, pur in presenza di maggiori investimenti a supporto dei programmi di espansione operativa attuati. In rapporto al corrispondente periodo dello scorso anno, il margine di interesse, pari a 321 milioni di euro rispetto a 251 milioni, segna un incremento del 27,7%, principalmente grazie alla crescita delle masse intermediate e del favorevole andamento della curva dei tassi di interesse conseguente gli interventi della Bce. Più contenuta la dinamica delle commissioni nette, che assommano a 142 milioni di euro contro 140 milioni di euro dei primi nove mesi del 2006. Tenuto conto dei dividendi e degli utili delle partecipazioni valutate a patrimonio netto, complessivamente pari a 12 milioni di euro, del risultato netto dell’attività di negoziazione di 9 milioni di euro nonché di altri proventi di gestione per 14 milioni, i proventi operativi raggiungono 497 milioni di euro, con un aumento del 13,5% rispetto a 438 milioni dei primi tre trimestri dello scorso anno. Gli oneri operativi assommano a 306 milioni di euro e segnano un aumento del 7,6% su base annua. Nel dettaglio, le spese per il personale si attestano a 182 milioni, contro 163 dei primi nove mesi del 2006 (+ 11,8%), mentre le altre spese amministrative passano da 98 milioni a 102 milioni (+ 3,7%). La crescita più sensibile della spesa per il personale è strettamente correlata all’espansione della rete territoriale che, nei primi nove mesi dell’anno, si è accresciuta di 18 filiali, in linea con gli obiettivi stabiliti dal piano strategico 2007-2010 in tema di crescita per linee interne. Al 30 settembre 2007 il Gruppo annovera 386 dipendenze e 3. 436 collaboratori, che si rapportano a 3. 333 a dicembre 2006. Il risultato netto della gestione operativa raggiunge 192 milioni di euro e segna un incremento del 24,3% in rapporto a 154 milioni di euro del corrispondente periodo dello scorso anno. Considerando rettifiche di valore per deterioramento crediti e accantonamenti ai fondi per rischi e oneri per 51 milioni di euro (contro 40 milioni dei primi nove mesi del 2006), l’utile lordo dell’operatività corrente assomma a 141 milioni di euro che, rapportati a 115 milioni, evidenziano un incremento prossimo al 23%. Gli oneri fiscali del periodo, stimati in 64 milioni di euro e gli utili di pertinenza di terzi per 12 milioni di euro concorrono alla determinazione di un risultato netto di periodo di 64 milioni di euro, con un aumento del 24,7% su base annua. Al 30 settembre 2007 la raccolta diretta raggiunge 13. 204 milioni di euro con una crescita del 9,4% rispetto a 12. 074 milioni del dicembre scorso. La raccolta indiretta, con una consistenza pari a 12. 337 milioni, è sostanzialmente stabile rispetto a 12. 371 milioni di euro del dicembre dello scorso anno. La componente “gestita” assomma a 6. 013 milioni di euro in rapporto a 6. 043 milioni a fine dicembre. La raccolta globale si determina quindi in 25. 541 milioni di euro, con una crescita del 4,5% rispetto a 24. 445 milioni alla chiusura dello scorso esercizio. I crediti verso la clientela si attestano a 13. 009 milioni di euro con un aumento del 14,4% rispetto a 11. 367 milioni a fine dicembre 2006. Il rapporto tra i crediti non performing – complessivamente pari a 375 milioni, al netto delle rettifiche di valore – e il totale dei crediti verso la clientela si attesta a 2,9% (3,4% a fine 2006). In dettaglio, i crediti in sofferenza assommano a 186 milioni di euro, con un’incidenza sul portafoglio crediti pari a 1,4% (1,6% a fine 2006) e un livello di copertura del 69%, mentre gli altri crediti dubbi si attestano a 189 milioni di euro, con un’incidenza dell’1,5% sul totale crediti (rispetto all’1,8% del 31. 12. 2006) e un livello di copertura del 10%. I fatti di rilievo successivi al 30 settembre 2007 Acquisizione di 35 sportelli dal Gruppo Intesa Sanpaolo Il 5 ottobre 2007 è stato sottoscritto con Intesa Sanpaolo l’accordo preliminare di compravendita di 35 sportelli di Intesa Sanpaolo, ubicati nelle province di Torino (19), Alessandria (4) e Pavia (12) per un corrispettivo di 395 milioni di euro. Tale importo è soggetto ad un possibile meccanismo di aggiustamento del prezzo in funzione dell’ammontare delle masse di raccolta totale (diretta ed indiretta) alla data di efficacia della cessione, prevista della cessione, prevista entro la fine del mese di febbraio 2008, subordinatamente all’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle Autorità competenti. Aumento di capitale di Mediocreval S. P. A. Il Consiglio di Amministrazione del 16 ottobre 2007 ha approvato la sottoscrizione pro-quota della seconda e ultima tranche, pari a 22 milioni di euro, dell’aumento di capitale sociale deliberato dall’Assemblea straordinaria della partecipata Mediocreval S. P. A. Il 2 dicembre 2005, con un esborso per la Capogruppo Credito Valtellinese di 8,3 milioni di euro. Cessione dei crediti non performing a Finanziaria San Giacomo S. P. A. E’ stato perfezionato in data 5 novembre 2007 il contratto definitivo di cessione pro soluto di crediti non performing alla Finanziaria San Giacomo – società del Gruppo specializzata nella gestione di detti asset – per un valore contabile netto di 11,7 milioni di euro. Accordo per lo sviluppo della presenza del Gruppo nel comparto della bancassicurazione In data 8 novembre 2007 è stato sottoscritto un accordo finalizzato a rafforzare la presenza del gruppo Creval nel comparto della bancassicurazione con l’obiettivo ampliare in maniera significativa la gamma dei prodotti assicurativi dei rami danni e vita offerti alla clientela. L’ accordo – la cui esecuzione è condizionata all’ottenimento delle autorizzazioni delle competenti Autorità di Vigilanza – prevede l’acquisto da parte di Bancaperta di un’ulteriore quota pari al 20% del capitale sociale di Global Assicurazioni – agenzia assicurativa plurimandataria alla quale già è affidato il presidio dell’operatività del gruppo nello specifico comparto – per un corrispettivo di 22 milioni di euro. Il perfezionamento di detta operazione realizzerà il controllo di Global Assicurazioni, con una partecipazione complessiva del 60% da parte di Bancaperta, e il conseguente inserimento nel perimetro del Gruppo Credito Valtellinese. Accordo di collaborazione strategica con Banca Tercas Sono stati siglati in data 12 novembre 2007 i Patti parasociali e l’Accordo quadro con Banca Tercas – Cassa di Risparmio della provincia di Teramo S. P. A. Finalizzati sottesi all’avvio di un progetto di collaborazione strategica di ampio respiro. L’efficacia degli accordi sottoscritti è subordinata all’acquisizione da parte del Credito Valtellinese – previo ottenimento delle prescritte autorizzazioni da parte dell’Autorità di vigilanza – di una quota di partecipazione in Banca Tercas almeno pari al 15%, che potrà successivamente essere incrementata fino al 20%, con un esborso massimo previsto per l’assunzione dell’intero pacchetto azionario del 20% di 133,5 milioni di euro. Prevedibile Evoluzione Della Gestione In considerazione dell’andamento gestionale nei primi 9 mesi dell’esercizio, il Consiglio di Amministrazione ritiene ipotizzabile il conseguimento di risultati a fine 2007 in linea con gli obiettivi identificati nel Piano Strategico 2007-2010. .  
   
   
MELIORBANCA S.P.A., RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 SETTEMBRE 2007: UTILE NETTO CONSOLIDATO: 14,5 MILIONI DI EURO (22,8 MILIONI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2006*)  
 
Milano, 20 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Meliorbanca S. P. A. , riunitosi in data 13 novembre , ha approvato i risultati dei primi nove mesi del 2007 della capogruppo e consolidati. Andamento della gestione Il Gruppo Meliorbanca registra un utile netto consolidato di 14,5 milioni di euro (22,8 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2006 pro-forma); la diminuzione degli utili risente, oltre che delle minori riprese nette su crediti, che incidono positivamente sul risultato per 3,1 milioni di euro contro i 9,1 milioni di euro dei primi 9 mesi del 2006, delle minori plusvalenze (circa 8 milioni di euro) su assets ceduti per ora realizzate. Le attività di Private banking hanno registrato Assets under management stabili rispetto al dicembre 2006 pari a 2,1 miliardi di euro circa. In data 20 luglio 2007 è stato perfezionato l’accordo per la cessione al Gruppo Fondiaria-sai del residuo 40% di Banca Gesfid S. A. Mentre in data primo ottobre 2007 ha iniziato - a seguito dell’ottenimento dell’autorizzazione da parte della Banca d’Italia - l’operatività bancaria la controllata Meliorbanca Private S. P. A. , in precedenza Meliorbanca Am Sgr. L’investment banking ha ottenuto ricavi pari a 7,2 milioni di euro, in linea col medesimo periodo del 2006. Il Corporate lending ha registrato nuove erogazioni per circa 920 milioni di euro mentre relativamente al Consumer lending, in particolare il segmento dei mutui ipotecari retail, nei primi nove mesi del 2007 sono stati erogati circa 770 milioni di euro. In linea col Piano Strategico, nell’ambito dell’attività di merchant banking, sono in corso di definizione operazioni di cessione di partecipazioni non strategiche, la cui prevedibile conclusione entro l’anno potrebbe consentire un risultato 2007 in linea con quello conseguito nel 2006. Le componenti economiche e patrimoniali Il margine di interesse ammonta a 27,7 milioni di euro ed è in linea con il dato pro-forma dei primi 9 mesi del 2006. Le commissioni nette si attestano a 25,6 milioni di euro, in linea con il dato pro-forma dei primi 9 mesi del 2006 pur includendo 4,1 milioni di commissioni passive recuperate nella voce 220 “Altri proventi/oneri di gestione”; tenendo conto di quanto sopra, l’aggregato evidenzierebbe un incremento di 4 milioni attribuibile a: success fee rivenienti dall’attività di credito corporate; -ricavi commissionali relativi al comparto mutui retail; commissioni da private banking. La crescita dei dividendi è interamente da attribuirsi alle maggiori cedole sui titoli in portafoglio. Il risultato dell’attività di negoziazione è negativo per 20,7 milioni di euro (positivo per 0,9 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2006 pro-forma); nell’analizzare tale dato, tuttavia, è necessario depurare tale voce dai 15,0 milioni di perdita su titoli in portafoglio di proprietà, per i quali si è riscosso un dividendo, e della perdita di 5,5 milioni di euro relativa a strumenti derivati legati alle cartolarizzazioni effettuate da Meliorbanca negli ultimi anni. Tali strumenti coprono uno sfasamento temporale tra i tassi, entrambi variabili, dei mutui sottostanti e delle obbligazioni emesse dal veicolo delle operazioni. Il margine di intermediazione consolidato risulta pari a 54,0 milioni di euro (80,1 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2006 pro-forma), in calo, oltre che per l’opposto effetto dei citati strumenti derivati legati alle cartolarizzazioni, per la presenza, nel terzo trimestre del 2006, di 15 milioni di plusvalenza sulla cessione di assets. Le spese amministrative si attestano a 53,7 milioni di euro (48,5 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2006 pro-forma), in crescita anche per effetto degli investimenti in corso nelle aree del Private ed Investment banking. La voce utile delle partecipazioni, si incrementa di 6,2 milioni rispetto al dato del giugno scorso per la plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione in Dip - Diffusione italiana preziosi S. P. A. , perfezionata nel mese di settembre 2007. La voce utile/perdita delle attività in via di dismissione, recepisce l’effetto della cessione del residuo 40% di Banca Gesfid. Il totale attivo del Gruppo Meliorbanca al 30 settembre 2007 è pari a 4. 466 milioni di euro mentre il patrimonio netto del Gruppo, senza considerare il risultato di periodo, ammonta a 375 milioni di euro. Risultato Meliorbanca S. P. A. La capogruppo evidenzia un utile netto di 30,2 milioni di euro contro i 25,9 milioni dei primi 9 mesi del 2006. . .  
   
   
SIGLATI GLI ACCORDI DI COLLABORAZIONE STRATEGICA TRA I GRUPPI CREDITO VALTELLINESE E BANCA TERCAS – CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DI TERAMO SPA  
 
Sondrio 20 novembre 2007 – In data 12 novembre il Credito Valtellinese S. C. – Capogruppo dell’omonimo gruppo bancario – da un lato, la Fondazione Cassa di Risparmio della provincia di Teramo e la Banca Tercas - Cassa di Risparmio della provincia di Teramo S. P. A. – capogruppo dello stesso gruppo bancario – dall’altro, hanno sottoscritto i Patti Parasociali e l’Accordo Quadro che disciplinano gli aspetti operativi, gestionali e di governance sottesi all’avvio di un progetto di collaborazione strategica ad ampio respiro. I Patti Parasociali e l’Accordo Quadro – che fanno seguito alle lettere di intenti siglate il 17 aprile 2007 – delineano un percorso di crescita comune ai due gruppi, fondato sulla condivisione dei mezzi di produzione e sullo sviluppo di una politica congiunta con riferimento al mercato e ai prodotti. In particolare, essi prevedono: forme di consultazione reciproca volte a favorire il perseguimento di sinergie in tutte le aree di reciproco interesse e facilitare la convergenza sulle principali decisioni per agevolare lo sviluppo coordinato dell’attività dei due gruppi; l’inserimento negli organi sociali di Banca Tercas di esponenti espressi dal Credito Valtellinese. L’efficacia dei Patti Parasociali e dell’Accordo Quadro è subordinata all’ingresso di Creval nella compagine societaria di Banca Tercas, previo ottenimento delle prescritte autorizzazioni di vigilanza, per una quota pari almeno al 15%, con previsione del successivo incremento della partecipazione fino al 20%. Per effetto dell’operazione l’assetto azionario di Banca Tercas verrà ridefinito con il subentro del Credito Valtellinese ad alcuni soci privati, ferma restando la quota del 65% facente capo alla Fondazione; l’esborso massimo previsto per l’assunzione dell’intero pacchetto azionario corrispondente al 20% del capitale è di 133,5 milioni di euro. La partnership consentirà di rafforzare la competitività dei due Gruppi, consentendo da un lato a Creval di accrescere le potenzialità del proprio network distributivo e dall’altro a Tercas di accelerare la realizzazione degli obiettivi strategici posti a base del vigente piano industriale. Il Gruppo Tercas Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo dispone di una rete di 104 sportelli, localizzati in Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Molise e conta 830 collaboratori. Il Gruppo Credito Valtellinese dispone di 388 filiali, cui nei prossimi mesi si aggiungeranno i 35 sportelli acquisiti da Intesa San Paolo nell’ambito della nota operazione conseguente alla fusione di Banca Intesa con San Paolo Imi, e conta circa 3. 400 collaboratori. .  
   
   
BANCA INTERMOBILIARE, RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 SETTEMBRE 2007: -MARGINE DI INTERMEDIAZIONE A €/MLN. 118,8 (+ 15,9% VS. 30.09.06); UTILE NETTO A 28,9 MILIONI DI EURO (-18,2% VS. 30.09.06)  
 
Torino, 20 Novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Intermobiliare, tenutosi il 14 novembr e sotto la Presidenza di Franca Segre, ha approvato la relazione trimestrale al 30. 09. 2007. L’andamento reddituale Il conto economico consolidato dei primi 9 mesi dell’esercizio 2007 presenta un utile delle attività ordinarie al lordo delle imposte a 57 milioni di Euro (+16,5% vs. 30. 09. 06) ed un utile netto di Euro/mln. 28,9 (-18,2%). Tale risultato è stato generato da un buon andamento dei risultati della gestione ordinaria, cui si sono contrapposti gli effetti di una maggiore imposizione fiscale e delle svalutazioni delle attività in via di dismissione. Più nel dettaglio, il margine di interesse consolidato è risultato pari a €/Mln. 24,6, in crescita del 38,6% rispetto al 30. 09. 2006 principalmente per effetto di condizioni di mercato più favorevoli. L’andamento delle commissioni nette è risultato in linea con il 30. 09. 2006, mentre il contributo del risultato totale delle attività di negoziazione in conto proprio è risultato in significativo miglioramento rispetto a quanto registrato al 30. 09. 2006 (+€/Mln. 27 vs. +€/Mln. 18,4, +46,5% a/a). La combinazione di questi elementi ha generato un margine di intermediazione di €/Mln. 118,8 (+ 15,9% rispetto a €/Mln. 102,4 del 30. 09. 06). I costi operativi sono incrementati invece del 12,6% (da €/Mln. 51,6 a €/Mln. 58,1), determinando un risultato della gestione operativa pari a €/Mln. 60,7 (da €/Mln. 50,9, +19,3%). Dopo le rettifiche e gli accantonamenti del periodo, l’utile delle attività ordinarie (€/Mln. 57,0) è dunque risultato in crescita del 16,5%. L’utile netto del periodo ha però subito l’effetto di maggiori imposte sul reddito (Euro/mln. 22,5 vs. Euro/mln. 13,6) e della svalutazione delle attività in via di dismissione al netto delle imposte (Euro/mln. 5,6), attestandosi infine a Euro/mln. 28,9, in calo del 18,2% contro i 35,3 Euro/mln. Del 30. 09. 06. Le principali grandezze patrimoniali Alla fine del terzo trimestre 2007, il patrimonio amministrato e gestito dal gruppo misurava €/Mln. 15. 892, in calo del 3,9% rispetto al 31. 12. 2006; il calo è stato essenzialmente determinato dalla riduzione dei volumi di raccolta diretta (€/Mln. 1. 691, -4,7% rispetto al 31. 12. 2006) e dalla riduzione delle masse gestite dal Gruppo (€/Mln. 5. 197, -10,6% rispetto al 31. 12. 2006). Il controvalore dei titoli in amministrato è rimasto sostanzialmente stabile. Gli impieghi vivi verso la clientela si sono attestati a €/Mln. 1. 338, in calo del 19,5% rispetto al 31. 12. 2006. Il Patrimonio Netto del Gruppo misurava alla data €/Mln. 533, in crescita del 4% rispetto alla fine dell’esercizio precedente. La partecipazione in Borsa Italiana Spa / London Stock Exchange Il Patrimonio Netto del Gruppo ha beneficiato tra l’altro dell’effetto positivo derivante dalla valorizzazione dei titoli Borsa Italiana Spa. In particolare, le azioni di Borsa Italiana in portafoglio al 30. 09. 07 sono state valorizzate ai prezzi di mercato derivanti dalla parità con i titoli quotati della società London Stock Exchange (pari a €/Mln. 123,8), generando una riserva da valutazione di ammontare pari a €/Mln. 106,8, al netto dell’effetto fiscale. Banca Intermobiliare ha infatti aderito, in data 1 Ottobre 2007, all’ops promossa dalla società London Stock Exchange su Borsa Italiana Spa. Per effetto della predetta operazione, Banca Intermobiliare detiene oggi oltre 5,2 milioni di azioni di Lse, per una partecipazione pari all’1,879% del capitale della società quotata. A fronte di tale operazione, si è ritenuto di rientrare pienamente nella fattispecie prevista dei principi contabili internazionali (Ias 39 paragrafo 25, paragrafo 26 e I. G. 3. 1) denominata “derecognition”, essendo venuti meno tutti i rischi e benefici dall’investimento in Borsa Italiana ed essendo sorti nuovi rischi e benefici connessi all’investimento nella società London Stock Exchange (Lse). L’applicazione della “derecognition” sul titolo Borsa Italiana S. P. A comporterà dunque, nei conti del trimestre successivo, il rilascio a Conto Economico della Riserva da valutazione Afs al netto dell’effetto fiscale per complessivi €/mln 106,8. .  
   
   
GRUPPO FINARTE RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2007  
 
 Milano, 20 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Finarte Casa D’aste S. P. A. Ha approvato in data odierna la Relazione Trimestrale al 30. 09. 2007. La situazione economico-finanziaria del terzo trimestre 2007, su base consolidata, del Gruppo Finarte Casa d´Aste S. P. A. , come ogni anno, riflette il periodo estivo in cui l’attività è quasi nulla, senza aste per quattro mesi, ma con costi fissi costanti, e non poteva che chiudere con un risultato negativo, riportando una perdita di € 2. 411 mila. Il confronto con le risultanze dello stesso periodo dell’esercizio 2006, conferma comunque un generale miglioramento gestionale. I ricavi della gestione caratteristica, nel trimestre di riferimento, ammontanti a €. 360 mila, sono inferiori di €. 477 mila rispetto all’analogo periodo 2006 e, al 30 settembre, ammontano complessivamente ad €. 8. 575 mila, con una flessione del 22%. Un’analisi più attenta evidenzia però che il decremento è da attribuire esclusivamente alle vendite di opere di proprietà (meno 71%), mentre i ricavi d’asta aumentano del 13% , le trattative private del 72% e gli altri ricavi del 21%. Al 30. 09. 2007 i Ricavi del Gruppo ammontano ad € 8. 778 mila, contro € 11. 385 mila realizzati nello stesso periodo del 2006. I Ricavi da vendite di opere di proprietà derivano dalla volontà di dismettere le opere d’arte costituenti il magazzino delle Società del Gruppo , mentre i ricavi d’asta o da trattative private riflettono il mercato e la validità delle politiche aziendali. I Costi Operativi ammontano ad € 2. 794 mila per il trimestre di riferimento, sostanzialmente invariati rispetto allo stesso trimestre 2006 (€ 2. 704 mila). Rimane contenuto, e in linea con il periodo precedente, l’investimento per l’acquisto di opere di proprietà (€. 392 mila contro €. 405 mila). Sono incrementati invece da € 1. 472 mila a €. 1. 819 mila, soprattutto per l’influenza dei costi sostenuti dalla controllata Davide Halevim Unique Auctions, i costi per servizi e diversi. Il costo del lavoro risulta diminuito da €. 710 mila a €. 517 mila per l’effetto “competenza ferie”, che per la prima volta sono state utilizzate quasi interamente dai dipendenti nel periodo estivo. Sono altresì diminuiti ulteriormente gli ammortamenti, per la differente stima della vita utile dei beni, in conformità con i nuovi criteri adottati dalla chiusura del bilancio al 31/12/2005. Al 30/9/2007 i costi ammontano complessivamente ad € 10. 581 mila e, in misura superiore a quella del terzo trimestre, confermano una generale riduzione rispetto allo stesso periodo 2006 (€ 13. 238 mila). Il saldo dei Proventi ed Oneri Finanziari è negativo per € 203 mila nel trimestre e per € 495 mila al 30/9/2007. L’incremento rispetto ai dati dei periodi di riferimento, €. 149mila e €. 489mila, è proporzionale all’aumento, e conseguente utilizzo, di nuovi affidamenti concessi alla Capogruppo dagli Istituti di Credito. Eventi successivi al 30 settembre 2007 ed evoluzione prevedibile della gestione Il Consiglio di Amministrazione di Finarte S. P. A. Ha stabilito il calendario del secondo semestre 2007, che prevede 17 aste fra ottobre e dicembre, alcune con più tornate, che dovrebbero, secondo le previsioni e le aspettative manageriali, raggiungere un aggiudicato totale tale da determinare un risultato positivo più che soddisfacente per la Società . I risultati conseguiti nel mese di ottobre, nel corso del quale sono state tenute 7 aste, con un aggiudicato di circa € 6. 000 mila, corrispondente a ricavi per la società di circa € 1. 660 mila, confermano la validità delle scelte degli Amministratori, consolidando il miglioramento ottenuto nei risultati gestionali. Le aste più importanti, su cui la società ripone le sue aspettative, per la qualità delle opere che verranno presentate, verranno battute nei mesi di novembre e dicembre. Si attendono infine, con un certo interesse, i risultati della prima asta organizzata dalla società controllata Davide Halevim Unique Auctions a Cortina d’Ampezzo per il 2 gennaio 2008. .  
   
   
SOPAF S.P.A. DATI AL 30 SETTEMBRE 2007: UTILE NETTO CONSOLIDATO DEI PRIMI NOVE MESI: 40,3 MILIONI DI EURO (10,1 MILIONI DI EURO NEL PRECEDENTE ESERCIZIO SEMESTRALE)  
 
 Milano, 20 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Sopaf S. P. A. Riunitosi il 13 novembre ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2007. Risultati consolidati dei primi nove mesi del 2007- Per il Gruppo Sopaf è la prima relazione nella quale i nove mesi dell’esercizio coincidono con i primi nove mesi dell’anno solare, a seguito dell’allineamento dei calendari deliberato dall’Assemblea il 10 novembre 2006. Pertanto, non esistendo un confronto omogeneo, i dati al 30 settembre 2007 (nove mesi) sono commentati con riferimento a quelli relativi all’esercizio di sei mesi chiuso al 31 dicembre 2006. I ricavi e gli altri proventi dei primi nove mesi sono pari a 5,3 milioni di euro (di cui 3,6 milioni di euro di commissioni generate dalle società di gestione), mentre le componenti positive di reddito più significative sono gli utili derivanti dall’ordinaria attività di cessione di partecipazioni, pari a 62,6 milioni di euro. Pertanto, mentre il margine operativo lordo, che sconta 15,9 milioni di euro di costi, di cui 3,4 milioni di competenza delle società di gestione, risulta negativo di 10,6 milioni di euro (4,4 milioni di euro negativi nell’esercizio semestrale), il risultato operativo è positivo per 41 milioni di euro (3,7 milioni di euro nell’esercizio semestrale). Per quanto concerne le partecipate, la quota dei risultati delle partecipazioni valutate col metodo del patrimonio netto è pari a 1,9 milioni di euro (10,7 nell’esercizio semestrale), mentre nella voce accantonamenti a fondi rischi e svalutazioni è inclusa la svalutazione della partecipata Coronet per 10 milioni di euro. Il risultato prima degli interessi e delle imposte è pari a 42,9 milioni di euro e si confronta con 14,3 milioni di euro dell’esercizio semestrale. Gli oneri finanziari netti, che includono 3,8 milioni di euro di dividendi distribuiti da partecipate, sono pari a 0,9 milioni di euro (oneri finanziari netti di 3,8 milioni di euro nell’esercizio semestrale). L’utile ante imposte è pari a 42 milioni di euro (10,5 milioni di euro nell’esercizio semestrale). L’utile netto di pertinenza del Gruppo è pari a 40,3 milioni di euro (rispetto ai 10,1 milioni di euro dell’esercizio semestrale). Le partecipazioni e le altre attività finanziarie, pari a 282,9 milioni di euro (269,2 milioni di euro al 31 dicembre 2006), si sono movimentate principalmente per effetto di: dismissione di Omniapartecipazioni S. P. A. , cessione del fondo Aster, acquisto delle partecipazioni in Banca Bipielle Network S. P. A. E in Area Life International Assurance Ltd, sottoscrizione delle quote del fondo di fondi hedge Pwm Aiggig Multimanager fund, lanciato dalla controllata Pwm Sgr il 1 luglio 2007 in partnership con Aig Global Investment Group, adeguamento al fair value della partecipata Delta S. P. A. , che, mentre al 31 dicembre era compresa tra le “partecipazioni in imprese collegate” (49,7 milioni di euro), al 30 settembre 2007 è inclusa tra le “attività disponibili per la vendita” (96 milioni di euro) essendo venuto meno il presupposto dell’influenza notevole sulla gestione come disciplinato dallo Ias 28; ulteriore investimento in Res Finco Ag, società tedesca partecipata al 24,72%, attiva nel settore dell’energia rinnovabile. Il Gruppo Sopaf non ha in portafoglio prodotti finanziari aventi come attività sottostante mutui subprime o ad essi facenti riferimento; inoltre la riserva di fair value include una variazione negativa di 3,8 milioni di euro per l’adeguamento al valore di mercato al 30 settembre 2007 dei titoli azionari quotati e delle quote di fondi d’investimento detenuti in portafoglio. Il patrimonio netto totale al 30 settembre 2007 è pari a 179,4 milioni di euro (rispetto a 179,6 milioni di euro al 31 dicembre 2006), di cui 3,6 milioni di euro di interessi di terzi (23,3 milioni di euro al 31 dicembre 2006) e 175,8 milioni di euro di spettanza del Gruppo (156,3 milioni di euro del 31 dicembre 2006). L’aumento del patrimonio netto di gruppo deriva dal risultato del periodo e dalle variazioni della riserva di fair value, mentre gli interessi di terzi sono diminuiti per effetto dell’uscita dal perimetro di consolidamento della società Star Venture 1 Scpa, liquidata nel mese di giugno. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30 settembre 2007, pari a 135,9 milioni di euro (121,7 milioni di euro del 31 dicembre 2006), include il prestito obbligazionario convertibile “Sopaf 2007-2012 convertibile 3,875%”. Il ricavato dell’emissione obbligazionaria pari a circa 49,7 milioni di euro ha permesso al Gruppo di diversificare le proprie fonti di finanziamento, riducendo il costo d’indebitamento e consolidando il debito a medio termine in coerenza con l’attività d’investimento. Principali eventi del trimestre In data 26 settembre Sopaf ha perfezionato l’acquisto di una partecipazione in Banca Bipielle Network S. P. A. E in Area Life International Assurance Ltd. Il 4 settembre 2007 si è concluso con la totale sottoscrizione il collocamento del prestito obbligazionario convertibile “Sopaf 2007-2012 convertibile 3,875%”. Nell’ambito del progetto di riorganizzazione societaria il Consiglio di Amministrazione di Sopaf S. P. A. Il 12 settembre ha deliberato la fusione per incorporazione di Lm Real Estate S. P. A, Acal S. P. A. E Ida S. R. L. In Sopaf S. P. A. , che sarà sottoposta all’approvazione dei Soci alla prossima Assemblea. Fatti di rilievo successivi al 30 settembre 2007- Il 23 ottobre il Consiglio di Amministrazione ha approvato un programma di acquisto azioni proprie che sarà proposto alla prossima Assemblea dei Soci. Il 7 novembre il fondo immobiliare Tergeste, integralmente partecipato dal Gruppo Sopaf, ha perfezionato una dismissione che consentirà di contabilizzare a livello di bilancio consolidato una plusvalenza di circa 8 milioni di euro. Il 7 novembre Sopaf ha perfezionato l’acquisto di 128 quote di classe A del fondo immobiliare chiuso Fip (Fondo Immobili Pubblici) per un ammontare pari a 18,2 milioni di euro. Altre quote dello stesso fondo sono già detenute dalla collegata Five Stars Sa. Evoluzione prevedibile della gestione In considerazione del risultato conseguito al 30 settembre 2007 e della cessione effettuata dal fondo Tergeste, Sopaf prevede che l’esercizio 2007 chiuderà in netto miglioramento rispetto agli ultimi esercizi. L’amministratore Delegato, Giorgio Magnoni, ha dichiarato: “considerando la struttura finanziaria di cui Sopaf si è dotata e il costante monitoraggio dei rischi in essere, non vedo criticità né sul piano finanziario né sul mantenimento dei livelli di redditività prefissati. Credo anzi che questo scenario presenti per una società che opera con logiche opportunistiche come Sopaf ampi potenziali per lo sviluppo di nuovi business ”. Nella medesima seduta consiliare è stata approvata la versione aggiornata del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. N. 231/2001. .  
   
   
FONDIARIA-SAI S.P.A. 3° TRIMESTRE 2007: LA RACCOLTA PREMI COMPLESSIVA RAGGIUNGE MIL. 8.681 (+24,5%). UTILE CONSOLIDATO PARI A MIL. 463 (+2,4%).  
 
Milano, 20 novembre 2007. Sotto la presidenza di Jonella Ligresti si è riunito il 12 novembre il Consiglio di Amministrazione della Fondiaria-sai S. P. A. Che ha esaminato ed approvato i conti consolidati relativi al 3° trimestre 2007. I conti consolidati chiudono con un utile al lordo delle competenze di terzi pari a mil. 463 ( mil. 452 al 30 settembre 2006, +2,4 %), ed un utile di Gruppo pari a mil. 373, in crescita del 3,6%. La raccolta premi complessiva lorda ammonta a mil. 8. 681,1 denotando una crescita del 24,5% rispetto all’analogo periodo precedente. La raccolta diretta nei Rami Danni ammonta a mil. 5. 297, con un incremento dello 0,6%. I premi dei Rami Auto ammontano a mil. 3. 713 (- 1,3% rispetto al 30 settembre 2006). L’andamento riflette le pianificate azioni commerciali miranti al ridimensionamento del portafoglio flotte, in gran parte già attuato, nonché ad azioni di riequilibrio nelle aree geografiche e nei settori tariffari con andamento tecnico non completamente soddisfacente. Negli altri Rami Danni la raccolta ammonta a mil. 1. 584, con un incremento del 5,5%. Tale sviluppo ha volutamente privilegiato il settore retail ed è il risultato di una selettiva politica di sottoscrizione dei rischi volta alla salvaguardia di un’adeguata redditività. Complessivamente i sinistri denunciati diminuiscono dello 0,1%. Nella Rc Auto, grazie agli anzidetti interventi correttivi, tale riduzione è stata molto più rilevante (- 3,89%). Il Combined Ratio di Gruppo rimane stabile al 94,38%. Scende ulteriormente l’incidenza degli altri oneri tecnici, che passano da 3,91% a 2,74%. Il Combined Ratio operativo (Loss Ratio + Expense Ratio) sale di circa un punto percentuale, passando da 90,50% a 91,64 %. Dal punto di vista industriale il Loss Ratio migliora passando dal 71,35% al 71,22%, confermando il buon andamento della gestione sinistri; l’Expense Ratio sale di un punto circa, risultando pari al 20,42% (19,15% nel corrispondente periodo dello scorso anno). Tale incremento è dovuto principalmente agli investimenti informatici sostenuti per l’adeguamento alle nuove normative riguardanti l’indennizzo diretto. Il risultato economico prima delle imposte di settore è in miglioramento, passando da mil. 505 ad mil. 533. La raccolta premi dei Rami Vita ha raggiunto mil. 3. 377, in pratica raddoppiando (+98,4%) quanto consuntivato alla fine di settembre dello scorso anno. I dati comprendono il consolidamento proporzionale, al 50% fino a giugno e del 100% per il terzo trimestre, di Bipiemme Vita (il cui apporto è pari ad mil. 294), ma, soprattutto, beneficiano dell’ottima performance di Novara Vita, la cui raccolta – secondo i criteri Ifrs – passa da mil. 57,1 ad mil. 1. 373. La nuova produzione, rilevata secondo la metrica Ape, ha registrato un incremento del +99%, attestandosi ad mil. 303. Il risultato di settore prima delle imposte raggiunge mil. 136 ( mil. 142,5). Positivi anche i risultati prima delle imposte degli altri settori di attività (immobiliare e diversificato) pari a complessivi mil. 52 ( mil. 33). Le spese di gestione passano a mil. 1. 351 da mil. 1. 203 al 30 settembre 2006 con un incremento del 12,4%. Il reddito complessivo lordo degli investimenti ha raggiunto mil. 1. 063 ( mil. 937 al 30 settembre 2006). Il totale degli investimenti raggiunge mld. 39 rispetto ai mld. 34 di fine esercizio 2006 (+ 14,7%). Va rilevato che buona parte dell’incremento è da imputare sia alla variazione del metodo di consolidamento di Bipiemme Vita, con un effetto complessivo di mil. 1. 803, sia all’ingresso nell’area di consolidamento di Bpv Vita, il cui contributo risulta essere pari ad mil. 2. 744. In termini omogenei la crescita sarebbe stata del 3,0%. Le riserve tecniche nette (incluse le riserve Vita) ammontano a mld. 30 rispetto a mld. 26 alla fine dell’esercizio precedente: di queste, mld. 2 sono riferibili alla Bpv Vita. In considerazione dei dati raggiunti al 30 settembre, si ritiene di potere confermare le positive aspettative sui risultati di fine anno, che rafforzeranno la leadership del Gruppo in termini di redditività ed efficienza. .  
   
   
NEGRI BOSSI TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2007: FATTURATO CONSOLIDATO A 90,7 MILIONI DI EURO (+ 20,5%).  
 
Cologno Monzese, 20 novembre 2007 - Fatturato consolidato a 90,7 milioni di euro, in crescita del 20,5% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio (75,3 milioni di euro al 30. 09. 06), Ebitda positivo per 803 mila euro rispetto ad un Ebitda negativo nei primi nove mesi del 2006 per 472 mila euro, Risultato Operativo negativo per 1 milione di euro, in miglioramento rispetto ai primi nove mesi del 2006 quando si era sopportata una perdita di 2. 3 milioni di euro, perdita netta pari a 3,8 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdita netta del 30 settembre 2006 pari a 4,9 milioni di euro Sono questi, in sintesi, i principali risultati consolidati relativi ai primi nove mesi del 2007 approvati li 12 novembre dal Consiglio di Amministrazione di Negri Bossi S. P. A. , La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2007 è pari a 53,5 milioni di euro, in peggioramento di 10,3 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2007 a causa dell’incremento del circolante dovuto alla crescita dei volumi di vendita. “ Il perdurare della contingenza macroeconomica mondiale – commenta Eugenio Ferragina, Ad di Negri Bossi - e la super valutazione dell’Euro rispetto al Dollaro americano, che già nel terzo trimestre ha avuto effetti negativi sul risultato aziendale, obbligano ad una previsione estremamente prudente sull’evoluzione della parte finale dell’esercizio. ” “Pur aspettandoci – conclude Ferragina - risultati interessanti in termine di volumi, attesi in ulteriore crescita rispetto al precedente esercizio, appare evidente che i tempi di realizzazione del piano di rientro verso il pareggio si allungheranno in maniera consistente con particolare riferimento alle marginalità effettive che saranno sensibilmente penalizzate dal valore dei cambi delle valute. ” .  
   
   
F.A.R.O. 2007 – 22 E 23 NOVEMBRE 2007 NUOVO APPUNTAMENTO SUI METALLI: ACCIAI E PROSSIMA QUOTAZIONE AL LONDON METAL EXCHANGE; METALLI NON FERROSI E STRATEGIE DI COPERTURA; ANALISI TECNICA MERCATI MATERIE PRIME E FINANZIARI; PETROLIO E INDUSTRIA DELL’ALLUMINIO.  
 
Lainate, 20 novembre 2007 - Un nuovo appuntamento dell’Osservatorio F. A. R. O. È in programma per i prossimi 22 e 23 Novembre presso il Relaisfranciacorta in Provincia di Brescia. La ricca agenda comprende diverse sessioni con momenti di aggiornamento e approfondimento, affiancati da opportunità di dibattito e scambio di esperienze con gli altri partecipanti, senza mai tralasciare gli esempi pratici e il rafforzamento delle competenze tecniche. Come sempre l’evento è rivolto a imprenditori e responsabili acquisti chiamati e prendere decisioni legate alle Materie Prime e ai Metalli. La giornata di Giovedì 22 Novembre sarà aperta con una sessione dedicata al Mercato Degli Acciai; in vista del prossimo lancio dei contratti future sull’acciaio (previsto per Aprile 2008) interverrà Brian Woodbridge - Broker di Sempre Metals Ltd – illustrando il funzionamento della borsa London Metal Exchange e dei nuovi contratti, il loro impiego pratico e i possibili benefici per le aziende che li utilizzeranno. A seguire la relazione di Fabio Gabrieli – Economista di Prometeia – che illustrerà un modello indipendente di analisi del mercato e gli altri contratti future disponibili sugli acciai per le operazioni di copertura: Dubai e Nymex. In chiusura della mattinata l’intervento di Sergio Ballarini di Fast Buyer (Gruppo Fiat), con le valutazioni di mercato da parte dell’importante gruppo industriale italiano e le aspettative di evoluzione. Nel pomeriggio di Giovedì 22 il focus si sposterà sui Metalli Non Ferrosi, con l’analisi tecnica da parte di Andrea Guarneri – analista trader di Kommodities Partners – che come ormai consuetudine delineerà non solo il trend dei metalli e le possibili evoluzioni derivanti dal quadro tecnico, ma anche le forti correlazioni con i mercati finanziari e valutari e delle altre commodity. Inoltre le strategie di copertura più adatte all’attuale situazione di mercato per alluminio, rame, lega, piombo, zinco, nickel. A seguire, animato dagli analisti e trader Paolo Kauffmann e Alessandro Zappa, un nuovo momento di prova pratica per misurare la propria capacità di reazione al mercato e sperimentare in prima persona l’operatività sulla borsa. Partendo da una situazione data i partecipanti, divisi in squadre, sulla base dell’evoluzione dei prezzi (intra-day e chiusure ufficiali giornaliere) dovranno decidere se effettuare operazioni di acquisto o vendita di lotti. Al termine del “gioco” sarà stabilito quale squadra è riuscita ad ottenere un risultato migliore. La serata proseguirà con il Kauffmann’s Dinner durante il quale interverrà Arrigo Sadun - Direttore per l’Italia del Fondo Monetario Internazionale – che illustrerà la situazione dell’economia mondiale e le attese per il prossimo periodo, con particolare attenzione alle conseguenze della crisi dei mutui Usa. Venerdì 23 Novembre mattina i lavori riprenderanno con la Tavola Rotonda dal titolo: Petrolio a 100 Dollari. Quali implicazioni per il mercato delle Materie Prime e in particolare per l’Alluminio?, con la partecipazione dei rappresentanti di 4 produttori mondiali (Alcoa, Aluminium de Grece, Hydro Aluminium, Rio Tinto) e di Ugo Bardi (Presidente di Aspo Italia, l’Associazione che studia l’esaurimento delle riserve petrolifere). Il prof Bardi presenterà la teoria sul Picco del Petrolio, che prevede aumento dei prezzi ed esaurimento delle riserve petrolifere entro i prossimi decenni. Il petrolio è senza dubbio uno dei fattori che influenza notevolmente i costi delle materie prime, l’alluminio in primis. I produttori di alluminio esprimeranno dunque le proprie considerazioni su questo tema e le loro prospettive di mercato per i prossimi anni; l’analisi terrà conto anche degli altri elementi che pesano nel sistema, es: costi di altre materie prime (allumina), concentrazione dei produttori, andamento del Pil e aumento del consumo pro-capite nei paesi emergenti (Cina, India). A seguire i dibattito e confronto tra i produttori e gli utilizzatori/consumatori per il quali F. A. R. O. È divenuto un appuntamento fisso. .  
   
   
REGIONE EMILIA ROMGNA, APPROVATO IL BILANCIO 2008. SI RAFFORZA IL WELFARE, AUMENTANO GLI INVESTIMENTI, RIMANE INVARIATA LA PRESSIONE FISCALE E DIMINUISCONO LE SPESE DI FUNZIONAMENTO DELL´ENTE.  
 
 Bologna, 20 novembre 2007 - “Con il bilancio 2008 possiamo raccogliere i frutti del lavoro fatto in questi anni, un lavoro fatto di riduzione dei costi e di costruzione di un impianto pluriennale e strategico per gli investimenti". Così il Presidente della Regione Vasco Errani ha commentato il bilancio 2008 (entrate e spese per 16. 510. 9 milioni di euro), presentato questa mattina assieme al Vice Presidente e Assessore alle finanze Flavio Delbono, dopo l’approvazione in Giunta del documento economico, del Piano poliennale 2008 – 2010 e del Documento di politica economico-finanziaria. "Confermiamo le scelte di scenario di questa Regione nel settore sociale – non autosufficienza in primo luogo – nella innovazione, nella ricerca, con una grande attenzione al trasporto pubblico locale. Questo è un bilancio - prosegue Errani - che ha l’obiettivo di offrire ai cittadini, agli Enti locali, al sistema economico, gli strumenti per vincere la sfida della competitività e della qualità ambientale e sociale. E’ uno strumento che rilancia, sostiene e finanzia le grandi priorità che abbiamo condiviso con la società regionale e previste nel “Patto per la qualità dello sviluppo”. Oltre al consolidamento delle politiche per il welfare (“stiamo avviando un processo di innovazione radicale del welfare comunitario”), grazie anche all’aumento di risorse destinate al Fondo per la non autosufficienza, c’è un forte l’impegno sulla innovazione, ricerca e sviluppo della conoscenza e per le politiche per la casa. Grande attenzione anche per l’agricoltura, grazie all’avvio del Piano di sviluppo rurale, con il quale nel 2008 vengono stanziate risorse per 180 milioni di euro. Crescono gli investimenti (+ 11% rispetto al 2007), con una particolare attenzione agli interventi per il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile, la tutela ambientale, le politiche per il risparmio energetico e per l’utilizzo di fonti rinnovabili, la riqualificazione urbana, la valorizzazione turistica e commerciale del territorio. “Tutto le risorse che arrivano alla Regione – ha concluso Errani – vengono restituite a cittadini ed imprese in termini di servizi ed investimenti, con una gestione trasparente delle risorse, come certificato dalla Corte dei Conti per il bilancio 2006. In questo senso possiamo affermare di avere mantenuto pienamente gli impegni assunti lo scorso anno”. “Proprio stamani – ha affermato il Vicepresidente Delbono – è stato reso noto il rating assegnato alla Regione dall’agenzia Moody´s, che conferma il giudizio Aa 2, con prospettive stabili, cosa che giudichiamo estremamente positiva”. “Quello di quest’anno – ha proseguito Delbono – è forse uno dei bilanci migliori degli ultimi anni, sia per dimensioni che per capacità di intervento. Le maggiori risorse per lo sviluppo economico e il welfare sono rese possibili da un rigoroso contenimento delle spese di funzionamento dell’Ente (che passano dal 3,4% al 2,9% del bilancio complessivo), rimanendo invariata la pressione fiscale per cittadini ed imprese. Nonostante gli incrementi di spesa derivanti da rinnovi contrattuali, non aumenta la spesa per il personale; diminuiscono anche le spese per incarichi professionali (circa -40% rispetto al 2005)”. Il bilancio 2008 viene approvato prima della Legge finanziaria dello Stato, e quindi potrà arricchirsi di nuove risorse in funzione di quanto prevederà la legge di bilancio, in queste settimane al vaglio delle Camere. Le Entrate - Crescono, rispetto allo scorso anno, le entrate. Senza aumentare di un euro il prelievo fiscale per famiglie e imprese, si passa da 15. 576,2 milioni di euro del 2007 a 16. 510,2 milioni di euro per il 2008. Questo dato per effetto anche delle maggiori entrate destinate alla sanità, grazie a quanto previsto dal Patto per la Salute – definito lo scorso anno tra Stato e Regioni – e dalle maggiori entrate derivanti dallo Stato e dalla Unione Europea, grazie all’avvio effettivo della programmazione dei Fondi europei 2007-2013. Le Spese - In termini generali di spesa, è rilevante il dato relativo all’impegno della Regione nel settore degli investimenti (opere pubbliche, tutela dell’ambiente e del territorio, interventi a sostegno del sistema economico), che tocca nel 2008 i 2. 336,9 milioni di euro. La spesa corrente - L’impegno della Regione è finalizzato alla difesa e alla qualificazione del welfare. La spesa corrente, al netto di quanto necessario al funzionamento dell’Ente, è interamente destinata a politiche per la salute, lo sviluppo, la tutela dell’ambiente e del territorio. L’aumento della spesa corrente che si registra nel 2008 è dedicato al sostegno di tali politiche. Le risorse destinate al fondo sanitario regionale ammontano a 7. 827,0 milioni di euro, mentre oltre 300 sono i milioni di euro che la Regione mette a disposizione dei cittadini non autosufficienti. A questi si aggiungeranno, a finanziaria approvata, oltre 35 milioni di euro, che rappresentano la quota che spetta all’Emilia-romagna grazie all’incremento del Fondo nazionale. Tutte le altre spese (istruzione, sviluppo economico, ecc. ), comprese nella parte corrente del bilancio, possono oggi beneficiare dello sblocco di risorse nazionali ed europee per la nuova programmazione dei fondi comunitari. Il bilancio 2008 prevede un aumento delle risorse per il settore dell’Istruzione, dell’attività formativa, culturale e ricreativa, i cui stanziamenti passano da 265. 5 a 413. 5 milioni di euro, dei quali 320,8 sono destinati alla formazione professionale. Sempre in ambito formativo, per il Diritto allo studio lo stanziamento è pari a 26,2 milioni di euro. Aumentano le risorse per il territorio (da 314. 7 a 377. 5 milioni di euro) e per lo sviluppo economico (da 100. 5 a 133. 6 milioni di euro). Per il settore trasporti e mobilità, sono previsti circa 200 milioni di euro (risorse regionali) per il Trasporto Pubblico Locale, mentre sono circa 96 i milioni di euro (sempre risorse regionali) destinati al trasporto ferroviario. Inoltre, a tali stanziamenti dovrebbero aggiungersi almeno 30 milioni di euro previsti nella Legge finanziaria. Gli investimenti Gli investimenti nel 2008 prevedono, come abbiamo visto, risorse complessive pari 2. 336. 9 milioni di euro. La parte rilevante è destinata alle infrastrutture (ferrovie, strade, sistema portuale), agli interventi per la casa, alle politiche ambientali. La nuova programmazione dei fondi comunitari, relativa al periodo 2007-2013, contribuisce ad incrementare le risorse disponibili. Questo consentirà di dare nuovo impulso allo sviluppo economico, rendendo disponibili 347 milioni di euro per le attività previste dal nuovo piano energetico, per la ricerca e per lo sviluppo, per gli interventi di riqualificazione urbana a sostegno delle attività commerciali e turistiche (Fears). 200 milioni di euro saranno destinati alle infrastrutture, trasporti e mobilità (Fas). Per quanto riguarda il welfare, gli investimenti principali riguardano l’edilizia universitaria (40 milioni di euro), l’edilizia scolastica (12 milioni di euro), gli asili nido (12 milioni di euro). E’ previsto inoltre un bando per realizzare strutture socio-sanitarie per circa 30 milioni di euro. Infine, 935 milioni di euro saranno destinati allo sviluppo rurale. .  
   
   
MOLISE: RIAPRE IL BANDO AL PROGETTO “P.IN-POLO INNOVATIVO”  
 
Campobasso, 20 novembre 2007 – Riaperto ieri il bando di selezione al progetto “P. In-polo Innovativo”, l’iniziativa promossa e coordinata da Unioncamere Molise nell’ambito del Programma Interreg. Iiia, che ha già permesso la creazione di un incubatore per imprese innovative all’interno della Cittadella dell’Economia di Campobasso. Il progetto ha lo scopo di favorire lo sviluppo imprenditoriale delle idee di impresa innovative e di sostenere la nascita di nuove aziende knowledge-based, contribuendo a rafforzare il tessuto produttivo dell’intera regione. Con la riapertura del bando di selezione, Unioncamere Molise intende perseguire la sfida della competitività puntando sull’innovazione, supportando strategicamente la crescita delle imprese e dei sistemi economici locali. La partecipazione al concorso è gratuita ed aperta a chiunque voglia sviluppare un’idea innovativa nell’Incubatore. Possono aderire all’iniziativa soggetti provenienti dal mondo accademico ed imprenditoriale, occupati e/o disoccupati, imprese costituite da non oltre 12 mesi alla data di presentazione della domanda e Spin-off ufficialmente riconosciute dall’Università degli Studi del Molise o Cnr localizzate sul territorio regionale. Le candidature saranno valutate sulla base dell’originalità, l’innovatività, la sostenibilità economico-finanziaria, l’età operativa dell’azienda e la realizzabilità dell’idea, secondo i criteri previsti dal bando di selezione e fino alla disponibilità di spazi disponibili. Le domande di partecipazione al concorso dovranno essere presentate a mezzo raccomandata A. R. Al seguente indirizzo: Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise, Piazza della Vittoria n. 1 - 86100 Campobasso, correlate dalla dicitura “Candidatura al Polo Innovativo”, riportata sulla busta contenente la documentazione richiesta, che può essere consultata e scaricata dal sito internet: www. Mol. Camcom. It Per informazioni: Segreteria organizzativa, Tel. 0874 471293/292/289, Fax 0874 471793/792/789, e-mail: innovation. Point@cb. Camcom. It. .  
   
   
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL PIEMONTE PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO 2007 SUL LIVELLO DI PROIEZIONE REGIONALE SUI MERCATI INTERNAZIONALI  
 
Torino, 20 novembre 2006 - Il Rapporto sull’Internazionalizzazione del Piemonte 2007 è un vero e proprio monitoraggio dello sviluppo regionale sui mercati esteri, inteso come livello di proiezione commerciale, sociale e culturale. Il volume, realizzato da Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte, è pensato come uno strumento utile per realizzare efficaci politiche locali a supporto dell’internazionalizzazione, nell’ottica di rispondere a una permanente esigenza conoscitiva e di supporto alle policies. Il Rapporto è arricchito anche quest’anno dalla creazione di un indice sintetico del grado di apertura del Piemonte in rapporto alle altre regioni italiane e sarà presentato: Lunedì 26 novembre, h. 10, Centro Congressi Torino Incontra, Sala Giolitti - Via Nino Costa, 8. Dopo i saluti di Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte, e di Renato Viale, Presidente Unioncamere Piemonte, seguirà la presentazione del Rapporto sull’internazionalizzazione del Piemonte 2007 a cura di Roberto Strocco, coordinatore Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte. Massimo Deandreis, Direttore di Unioncamere Piemonte modererà poi la tavola rotonda “Esperienze di internazionalizzazione in Piemonte” a cui parteciperanno Camillo Venesio, Presidente del Centro Estero per l’Internazionalizzazione; Ezio Pelizzetti, Rettore dell’Università degli Studi di Torino; Francesco Profumo, Rettore del Politecnico di Torino; Mike Arcamone, Vicepresidente di General Motors Powertrain Europe e Michel Wichers, Direttore generale Sanorice Italia. Concluderà i lavori Andrea Bairati, Assessore all’Internazionalizzazione della Regione Piemonte. .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA: FIRMATO ACCORDO QUADRO CON MINISTERO COMMERCIO  
 
Trieste, 20 novembre 2007 - Regione e ministero del Commercio internazionale coordineranno le proprie azioni per rafforzare le esportazioni e i processi di internazionalizzazione delle imprese del Friuli Venezia Giulia. Lo prevede l´Accordo quadro di programma in materia di internazionalizzazione firmato ieri alla Stazione marittima di Trieste, a margine del convegno su "La Turchia in Europa", dal presidente della Regione Riccardo Illy e dal ministro Emma Bonino, presente il sottosegretario Milos Budin. L´obiettivo dell´Accordo firmato - che prevede un puntuale coordinamento di tutti gli strumenti operativi della Regione, del ministero e dell´Ice (Istituto per il commercio estero) - è soprattutto favorire i progetti volti ad affermare la competitività internazionale dell´offerta italiana di beni e servizi. Si prevede inoltre di razionalizzare la rete di informazione sugli strumenti a disposizione degli operatori, raccordare le attività degli Enti pubblici nazionali e dei soggetti economici regionali, realizzare iniziative di marketing territoriale. "L´italia - ha osservato Illy - è un Paese con un ordinamento giuridico complesso e con competenze spesso frammentate e suddivise fra Stato, Regioni, Province e Comuni. In queste condizioni, le cose possono funzionare solo se si afferma il principio costituzionale di leale collaborazione fra istituzioni, evitando così che le varie azioni si annullino a vicenda". Questo Accordo, secondo Illy, conferma la linea seguita in questi ultimi anni dalla Regione, che da un lato ha puntato a coordinare le attività degli Enti che sul proprio territorio si occupano di internazionalizzazione delle imprese, e dall´altro ha sempre cercato un´intesa con il ministero e con l´Ice. "La peculiarità dell´Accordo - ha rilevato ancora il presidente - è costituita dalla valorizzazione del Friuli Venezia Giulia come piattaforma logistica per l´interscambio commerciale fra l´Europa centro-orientale e il Medio ed Estremo Oriente. Non è infatti sufficiente investire all´estero ed esportare, se non si dispone di adeguate strutture logistiche". Anche il ministro Bonino ha insistito sulla necessità di "fare sinergia", di presentarsi all´estero non in ordine sparso ma sempre come sistema-Paese, unico modo per poter penetrare in grandi mercati come quelli della Cina e dell´India, dove l´Italia si trova a competere con altri Paesi europei che si muovono in modo compatto. Ed è importante coordinare gli sforzi tra pubblico e privato proprio in un momento come questo, ha rilevato il ministro, caratterizzato da un autentico boom delle esportazioni delle imprese italiane, che hanno saputo ristrutturarsi e affrontare con rinnovata forza i mercati internazionali. L´export ha avuto un andamento particolarmente positivo in Friuli Venezia Giulia, con un incremento del 13,5 per cento (contro il 9 della media nazionale). Le esportazioni, ha osservato ancora Emma Bonino, hanno permesso di ridurre in questi ultimi anni il deficit della nostra bilancia commerciale da 17 a 6 miliardi di euro, molto inferiore a quello di Germania, Gran Bretagna e Spagna e addirittura di segno positivo se considerato al netto della bolletta energetica. .  
   
   
AL “DIRE&FARE” LA NUOVA FRONTIERA DEL “DIVERSITY MANAGEMENT” AIUTARE LE DIVERSITÀ PER FAR CRESCERE LE IMPRESE  
 
Marina di Carrara (Ms), 20 novembre 2007 - Per combattere le discriminazioni e garantire a tutti pari opportunità, la via più diffusa è quella della tutela delle minoranze. Ma le differenze possono anche essere valorizzate, soprattutto nel mondo del lavoro. E ci guadagnano tutti: lavoratori e aziende. Almeno così spiega chi l´ha! già fatto. E´ la nuova frontiera del "diversity management", di cui hanno parlato il 15 novembre al Dire&fare, il salone dell´innovazione nella pubblica amministrazione a Marina di Carrara, politici, amministratori, manager, studiosi, sindacati e rappresentanti di associazioni: un salto di qualità, un modo alternativo di gestire il personale, dove gli Stati Uniti ma anche l´Europa hanno elaborato propri modelli, un approccio diverso alle diversità, senza guardare al sesso o all´orientamento sessuale, all´etnia, al colore della pelle, alla cultura o alla religione. "Valorizzare le diversità oggi non è solo un´occasione per favorire le pari opportunità, ma anche un modo per sostenere lo sviluppo e aiutare la riorganizzazione dell´apparato produttivo toscano - spiega l´assessore al lavoro e alla formazione, Gianfranco Simoncini - In una fase di grandi globalizzazioni e di messa in discussione degli equilibri su! cui si è retta, fino ad oggi, l´economia toscana, c´&e! grave; u n grande bisogno di innovazione e questo lo si può fare solo se si investe anche sul capitale umano". Sostenere la valorizzazione delle diversità culturali e di genere aiuta la riorganizzazione delle imprese. C´è poi una battaglia più ampia che riguarda la difesa dei diritti. "Non si possono affrontare le diversità etniche, culturali e religiose come una patologia - spiega l´assessore alle riforme e all´attuazione dello Statuto della Toscana, Agostino Fragai - Non è neppure sufficiente scrivere e ribadire questi importantissimi diritti, come abbiamo fatto, nello Statuto della Regione che abbiamo riscritto nel 2004. Alle sforzo delle istituzioni deve accompagnarsi un ruolo altrettanto attivo delle aziende. Valorizzare le diversità all´interno di un impresa, con pratiche quotidiane, creare un ambiente sereno che consenta ad ognuno di esprimere al meglio le proprie potenzialità, aiuta infatti l´intera societ&agra! ve; a crescere". Anche per questo la Regione crede al "diversity management". "Gestire un gruppo meno omogeneo è più difficile - aveva sottolineato nel corso della mattinata Doriana Sanavio, ricercatrice alla Bocconi di Milano - ma un gruppo disomogeneo è anche più creativo, risponde meglio ad un target diversificato e dunque saper gestire e valorizzare le diversità alla fine si rileva per l´azienda un vantaggio competitivo". E´ quello che hanno fatto ad esempio alla General Eletrics Nuovo Pignone di Firenze, da 160 anni azienda leader con 3 miliardi di dollari di fatturato annuo, o al Polimoda di Firenze, che è una scuola con quasi mille studenti ma anche un´impresa: riorganizzando i tempi e gli spazi di lavoro ad esempio, accrescendo la flessibiltà degli orari, investendo sull´occupazione femminile (con o senza quote), cercando di riprodurre al proprio interno un variegato ambiente multicultura! le dove si parlano lingue diverse e si ragiona in modo diverso! . Il dip endente lavora meglio e i fatturati crescono: lo hanno raccontato stamani Stefano Franchi, direttore delle relazioni industiali della G. E. Nuovo Pignone, e Philip Taylor, dal 2001 direttore del Polimoda. Dopo di loro sono intervenuti anche la consigliere di parità della Regione Toscana Marina Capponi, Aurelio Mancuso per l´Arcigay Nazionale, Franca Cecchini della segreteria regionale della Cgil e Ornella Grassi del progetto Homerus, un´esperienza di formazione per non vedenti che sono diventati attori radiofonici. .  
   
   
LA CINA STUDIA IL MODELLO TOSCANO PROFESSORI UNIVERSITARI CINESI ASSISTERANNO AL TOWN MEETING  
 
Firenze, 20 novembre 2007 - Il modello di partecipazione toscana non è ancora legge (il Consiglio regionale discuterà entro dicembre la proposta licenziata dalla giunta a luglio) e già è oggetto di studio nella lontana Cina. Una delegazione universitaria cinese, guidata dal professor Cai Dingjian, si è infatti incontrata il 15 novembre con l´assessore alle riforme della Toscana, Agostino Fragai. I professori universitari hanno chiesto dettagli sul modello di partecipazione scelto dalla giunta regionale. E domani gli stessi professori cinesi assistesteranno al Town Meeting sulla compartecipazione alla spesa sanitaria che la Regione organizzerà al Carrara Fiere di Marina di Carrara: 150 persone sedute attorno a grandi tavoli ed altri 150 in nove sedi periferiche (Follonica, Abbadia San Salvatore, San Marcello Pistoiese, Prato, Arezzo, Livorno, Empoli, Siena e Firenze), tutti dotati di un computer e di un telecomando, per dire in modo consapevole, dopo essersi informati, se è giusto o meno pagare un ticket per certe prestazioni sanitarie, chi quel ticket lo dovrebbe pagare e chi no, ma anche su quali servizi le istituzioni dovrebbero più investire. Un confronto senza mediazioni, dalle 9. 30 alle 18, con indicazioni non vincolanti ma che saranno utili alla giunta per costruire le politiche dei prossimi anni. Al Town Meeting parteciperanno, oltre all´assessore Fragai, anche il presidente della Toscana Claudio Martini e l´assessore alla salute Enrico Rossi. «La partecipazione - spiega l´assessore alle riforme Agostino Fragai - è un modello trasversale che si può applicare a più settori. Può riguardare le grandi opere e i piani regolatori, ma anche le grandi scelte sociali e quindi anche la sanità. E qui in Toscana, ancora prima dell´approvazione della legge sulla partecipazione, abbiamo voluto fare di uno degli strumenti che la democrazia partecipativa ci mette a disposizione, l´Electronic Town Meeting, una prassi consolidata ed un´occasione utile alla politica e alle istituzioni, non certo in contraddizione ma complementare alla democrazia rappresentativa». L´interesse della delegazione cinese riguarda soprattutto il modello teorico. Il professor Cai è il fondatore e direttore dell´Istituto di ricerche costituzionali della China University. Lavora come ricercatore all´università di Beijing ed ha già svolto, in passato, diverse consulenze per il Congresso nazionale del Popolo. In Europa è venuto per capire come le diverse nazioni o regioni hanno scelto di far partecipare i cittadini alle decisioni delle istituzioni. Ma nella delegazione cinese che ha incontrato oggi l´assessore Fragai c´è anche chi ha interessi più specifici. Il dottor Qin e il dottor Zhu ad esempio, e con loro i funzionari Cao e Wu, sono particolamente attenti alla partecipazione dei cittadini alla pianificazione del territorio. Ed anche su questo hanno fatto domande. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA ANTONIO BASSOLINO INCONTRA I RAPPRESENTANTI DEL DISTRETTO DI HEBEI  
 
Napoli, 20 novembre 2007 - Il Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino ha incontrato ieri il Sindaco Xue Xiu Li e il Direttore Amministrativo Li Cheng Yi del Distretto di Hebei nella Municipalità di Tianjin, firmatari dell´accordo commerciale con il Cis di Nola. L´incontro fa seguito alla conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di mercoledì 14 scorso nel Palazzo della Regione, quando è stato comunicato ai media l´apertura dello "Spazio Italio" il primo maggio del 2008, alla vigilia dell´inaugurazione delle Olimpiadi. A "Spazio Italia" verranno ubicate in una prima fase 100 aziende, che poi diventeranno a regime 200 per un totale di oltre 500 addetti. Il Presidente della Regione Campania e il Sindaco del Distretto di Hebei si sono trovati concordi nel rilevare che l´operazione del Cis Interporto a Tianjin ha una duplice valenza: rafforza i collegamenti tra uno dei preminenti poli logistici italiani e il principale hub cinese e può diventare la porta di ingresso verso la Cina per tantissime Pmi, in particolare del Sud Italia. Il Presidente ha espresso i più sentiti auguri perché questa collaborazione dia presto i frutti auspicati al mondo imprenditoriale e si rafforzi ulteriormente in futuro. Il Sindaco Xue Xiu Li ha espresso il proprio apprezzamento al Presidente per la grande disponibilità messa in campo per far crescere le reciproche relazioni tra le due realtà e lo ha invitato ufficialmente in Cina. Il Presidente Bassolino ha infine chiesto ai rappresentanti del Distretto di Hebei, di portare i suoi più calorosi saluti al Sindaco di Tianjin, Dai Xianglong, con cui si è ripetutamente incontrato sia qui a Napoli che in Cina. .  
   
   
TESINI RICEVE FIRMATARI CONVENZIONE CON ALESSANDRIA D´´EGITTO  
 
 Trieste, 20 novembre 2007 - Sono rientrati con ancora l´entusiasmo addosso, i sette consiglieri regionali che hanno rappresentato il Friuli Venezia Giulia ad Alessandria d´Egitto, dove hanno firmato un´importante dichiarazione d´intenti per lo sviluppo della cooperazione culturale tra le due regioni, ma che è foriera di scambi commerciali seguendo l´antica via che un tempo portava dall´Egitto ad Aquileia. La dichiarazione - che è stata portata all´attenzione del presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini - è stata siglata da Claudio Violino in qualità di componente l´Ufficio di presidenza del Consiglio stesso, e da Tarek el Kiey, presidente del Consiglio regionale di Alessandria, alla presenza dell´ambasciatore generale d´Italia in Egitto. Un particolare che Violino stesso ha sottolineato a Tesini perché indica l´ufficialità degli impegni istituzionali presi da ambo le parti: collaborazione in ambito culturale, ma appunto anche economico e scientifico. Della delegazione consiliare, infatti, faceva parte anche Angelo Vianello, preside della facoltà di Agraria dell´Università di Udine in rappresentanza del magnifico rettore, Furio Honsell. Con loro il sindaco di Aquileia, Alviano Scarel, che ha sottolineato come la via che un tempo univa la sua cittadina all´Egitto oggi possa diventare una via di scambi che coinvolga l´intera regione. Tesini, che dal governatore di Alessandria ha ricevuto in dono una statuetta raffigurante il faro di Alessandria, considerato una delle sette meraviglie del mondo, ha rammentato che il Mediterraneo è ancora una grande risorsa geo-politica e la collaborazione euro-mediterranea è una delle questioni essenziali dell´Unione europea, però al contempo una delle più trascurate per il prevalere di altre priorità. Il fatto che la nostra Regione, già nota per essere un punto fermo dell´asse Est-ovest, si sia spesa quale baricentro dell´asse Nord-sud rende l´azione del Consiglio ancor più meritevole. Gina Fasan, alla quale si devono i contatti con le autorità di Alessandria, ha rimarcato l´interesse dimostrato dagli ospiti per i porti di Trieste e Monfalcone quali vie privilegiate per l´esportazione di frutta e verdura dalle coste egiziane e ha parlato della possibilità di dare il via a un progetto di recupero delle realtà d´Alessandria attraverso fondi comunitari e regionali. Piero Colussi e Giancarlo Tonutti hanno auspicato che la Biblioteca di Alessandria, che presto potrà vantare ben otto milioni e mezzo di volumi, entri a far parte della Fondazione Aquileia, ne sia partner. E della cosa è bene si attivi il Consiglio, ha fatto presente Tonutti a Tesini. Mauro Travanut ha sottolineato che gli scambi sono solo all´inizio e che un ruolo fondamentale è bene lo abbia anche l´Università. Alessandra Guerra ha fatto presente la necessità che la cosa sia portata avanti anche dal presidente della Regione con l´assessore agli Affari internazionali, perché le imprese e le banche sono molto interessate ad avviare anche con il Friuli Venezia Giulia progetti che già vedono coinvolti altri porti europei. Ha poi chiesto della possibilità di inserire già in questa Finanziaria il sostegno a borse di studio per tesi di laurea sugli antichi legami tra Aquileia e Alessandria d´Egitto. Tesini, prendendo atto che il prossimo impegno sarà un convegno bilaterale da organizzare entro febbraio probabilmente ad Aquileia, si è detto d´accordo sulle potenzialità del porto di Trieste e sulla necessità che l´Autorità portuale diventi parte attiva e propositiva. .  
   
   
IREF, BECCALOSSI: PREPARARSI PER LE SFIDE FUTURE  
 
Milano, 20 novembre 2007 - La formazione e l´aggiornamento dei dipendenti e dei dirigenti deve accompagnare la "nuova dimensione internazionale e globale" che Regione Lombardia ha conquistato negli ultimi anni e in particolare il cambiamento che sta avvenendo con l´applicazione degli articoli 116 e 119 della Costituzione, con cui si sta "aprendo l´occasione per una nuova statualità". E´ quanto ha detto la vice presidente della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, intervenendo ieri mattina, su delega del presidente Roberto Formigoni, all´inaugurazione dell´anno formativo di Iref (Istituto Regionale lombardo Formazione per l´amministrazione pubblica). "Il prossimo anno - ha proseguito Viviana Beccalossi - sarà particolarmente rilevante; Iref affiancherà l´amministrazione pubblica per aiutarla a raggiungere i propri obiettivi strategici". La vice presidente ha sottolineato in particolare tre ambiti: formazione dei medici di medicina generale ("sono loro il primo contatto con le persone e per questo saranno importantissimi il percorso di specializzazione triennale che avete lanciato lo scorso anno e la Scuola di Medicina Generale"); formazione della polizia locale ("non vi è tema più rilevante ormai come quello della sicurezza"); formazione degli enti locali ("la sussidiarietà orizzontale, per realizzarsi realmente nelle sue potenzialità, ha bisogno di enti locali ricettivi"). "Su questi temi, così come su tutti gli altri punti di intervento di Iref - ha concluso Viviana Beccalossi - il 2008 sarà dunque un anno decisivo. Ci aspettano tre anni di intenso lavoro, perché vogliamo consegnare ai lombardi una Regione definitivamente cambiata. Vogliamo consolidare un modello, per cui chiunque verrà dopo di noi non potrà che riconoscere la bontà, l´efficacia e l´efficienza del cambiamento che abbiamo sviluppato". .  
   
   
MATERA: ECONOMIA E TERZO SETTORE: PROGETTO “CRESO”  
 
Matera, 20 novembre 2007 - Il progetto “Creso” è nato dalla considerazione che l’impresa sociale rappresenta un modello adatto a rispondere ai bisogni specifici della collettività e la sua messa in rete con altri sistemi economici, pubblici e privati, può portare alla nascita di nuovi scenari in termini di diritti di cittadinanza e pari opportunità. Se ne parlerà in occasione del convegno conclusivo, previsto dal progetto nell’ambito del Programma Equal “Credito Relazioni e sviluppo delle organizzazioni del Terzo Settore in programma a Matera il 22 novembre 2007, con inizio alle 9. 00, presso la Mediateca provinciale del Palazzo dell’Annunziata. Nel programma dei lavori sono previsti i saluti del sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, e i presidenti della Camera di Commercio, Domenico G. Bronzino, e della giunta provinciale Carmine Nigro. I contenuti e le finalità del progetto “Creso” saranno illustrati da Enzo Santurro di Retecamere, Lucia Colonna delle società consortile del Terzo Settore “Aster-x’’, Sabrina Stoppiello dell’Istituto per la promozione economica “Guglielmo Tagliacarte”, dal segretario generale della Camera di Commercio di Matera Matteo Di Mauro, e da Gabriele Busani delle Federazione delle Banche di credito cooperativo di Puglia e Basilicata. Seguiranno gli interventi di Guido Valentini di Aster-x sul tema “Nuovi settori di sviluppo per l’impresa sociale”, degli assessori del Comune di Matera alle Attività Produttive, Tito Di Maggio, e alle Politiche sociali Michele Plati sul tema “Quale sviluppo socio-economico a Matera ?”. Concluderà i lavori il presidente di Aster-x, Livia Consolo. Il Progetto “Creso” ha messo in comunicazione le imprese sociali, rappresentate dalla Società Consortile Aster-x, le Banche di Credito Cooperativo con le Camere di Commercio, rappresentate da Retecamere e dall’Istituto Tagliacarne e punta ad avere imprese sociali competitive con adeguati strumenti gestionali , per portare valore aggiunto all’economia materana. È un programma importante in quanto per far crescere nel nostro Paese la presenza delle imprese sociali e, in genere, delle organizzazioni non profit e di Terzo Settore, il credito e la finanza possono essere di grande aiuto, purché siano pensati strumenti e metodi capaci di valorizzare i propri punti di forza. Tra questi vanno indicati l’orientamento al bene delle comunità locali, alla gratuità, alla gestione di risorse umane svantaggiate. .  
   
   
SICUREZZA DELLE CITTÀ: APERTI I LAVORI DELLA CONFERENZA REGIONALE POL.I.S.  
 
Napoli, 20 novembre 2007 - L´assessore alla sicurezza delle città della Regione Campania Andrea Abbamonte ha inaugurato iwei, nel Parco Rea di Giugliano, la seconda edizione della Conferenza regionale per la promozione delle politiche integrate di sicurezza delle città e del territorio - Pol. I. S. "La Conferenza - spiega l´Assessore Abbamonte - intende perseguire un duplice obiettivo: confrontare i dati della criminalità con quelli della sicurezza percepita dai cittadini, rilevati dall´Osservatorio regionale sulla sicurezza urbana, e incrociare domanda e offerta di sicurezza per una sempre più efficace programmazione degli interventi". Dopo i saluti del Prefetto di Napoli Alessandro Pansa, del Presidente della Provincia di Napoli Riccardo Di Palma, e del Sindaco del Comune di Giugliano in Campania Francesco Tagliatatela, l´Assessore Abbamonte ha presentato il primo rapporto dell´Osservatorio sulla sicurezza urbana della Regione Campania, una ricerca condotta da Censis, Il Sole 24Ore, Iprs e Adacta, su duemila cittadini campani. I dati evidenziano che: nonostante l´elevato allarme sociale, i cittadini campani giudicano piacevole la realtà in cui vivono (si va dal 56,1% della provincia di Napoli all´89,1% di Salerno); aumenta la richiesta di maggiore presenza di Forze dell´ordine (60,5%), di sistemi di videosorveglianza (31,1%) e di poliziotti di quartiere (30,9%) per il controllo del territorio; quando gli apparati di sicurezza pubblica sono percepiti come insufficienti a garantire l´incolumità individuale, i cittadini tendono a integrare le dotazioni pubbliche con sistemi personali ritagliati sulle proprie esigenze; se diminuisce la fiducia nella politica aumenta la chiusura del cittadino verso gli interessi generali della comunità; è forte la richiesta di un sempre maggiore impegno delle Istituzioni locali nella elaborazione di strumenti di contrasto alla criminalità; il 30,3% degli intervistati ha subito un reato nell´ultimo anno, pertanto il tasso di vittimizzazione in Campania si può stimare pari al 12,3%; aumenta il numero dei giovani che dichiarano di essere stati vittime di un illecito; droga e microcriminalità sono percepiti come i due problemi che incidono maggiormente sulla percezione dell´insicurezza; la percezione di insicurezza è più significativa nelle province di Napoli (70,1%) e di Caserta (60,2%), mentre gli insicuri scendono al 27% a Salerno e a Benevento, e al 16,6% ad Avellino. "Le criticità, dunque, non mancano - commenta l´Assessore Abbamonte - considerato che duecentotre comuni della Campania, dove vive l´81,3 per cento della popolazione regionale, fanno registrare la presenza di un clan camorristico o di un bene confiscato, o hanno avuto lo scioglimento del consiglio comunale negli ultimi tre anni. Tuttavia, a destare le maggiori preoccupazioni non sono clan e camorra, bensì tossicodipendenza (52,8 per cento) e microcriminalità (52,5 per cento), seguite da delinquenza minorile e degrado urbano. È significativo, inoltre, che nel 2006 la media dei reati denunciati complessivamente in Campania sia pari al 39,6 per mille abitanti, quindi è più bassa di quella registrata a livello nazionale che si attesta sui 46,9 per mille. C’è da chiedersi, dunque, se questo dato non possa essere letto anche come scarsa propensione alla denuncia, seppure molti siano gli interventi e le risorse economiche dell´Assessorato per convertire la vittimizzazione in cittadinanza attiva". A partire da questi dati, l´Assessore Andrea Abbamonte indica i quattro seguenti impegni cui dovrà approdare Polis: la proposta al Consiglio regionale di un Testo unico regionale sulla sicurezza urbana integrata; la proposta al Governo nazionale di una Legge di riforma per la regolamentazione dei beni confiscati alla camorra; la presentazione alla Giunta Regionale della Campania delle Linee di intervento sulle Politiche integrate di sicurezza (articolo 3 Legge regionale 12/03); la realizzazione di una Fondazione Polis (articolo 5 Legge regionale 12/03) sulle Politiche integrate di sicurezza, con particolare attenzione al tema delle vittime innocenti della criminalità. Tra i prossimi interventi: il Ministro della Giustizia Clemente Mastella, il Vice Ministro dell´Interno Marco Minniti, il Presidente della Commissione parlamentare antimafia Francesco Forgione, il Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, il Presidente del Censis Giuseppe De Rita, e il Direttore generale del Censis Giuseppe Roma. .  
   
   
BILANCIO POSITIVO PER CONFERENZA SUDAMERICANA GIOVANILE DEI MARCHIGIANI ALL´ESTERO E FORUM ECONOMICO  
 
Ancona, 20 novembre 2007 - Si e` conclusa ieri la Conferenza continentale dei giovani marchigiani in Sud America, riunita a Buenos Aires il 17 e 18 novembre scorsi, cui ha fatto seguito il Forum economico ´Marchigianar´, tenuto a Mendoza. Presenti oltre 200 marchigiani del Sudamerica, in rappresentanza delle oltre cinquanta associazioni dei marchigiani in Argentina, Brasile, Uruguay e Venezuela. La Conferenza e` stata presieduta da Emilio Berionni, presidente dei marchigiani all´estero - che ha sottolineato come sia importante valorizzare la partecipazione dei giovani nell´associazionismo dei marchigiani all´estero - e vi hanno preso parte il presidente del Consiglio regionale Raffele Bucciarelli, l´assessore alle Attivita´ produttive Gianni Giaccaglia, il consigliere regionale Franco Capponi, il dirigente del servizio regionale Internazionalizzazione Raimondo Orsetti, l´onorevole Riccardo Merlo - deputato degli italiani all´estero ´ rappresentanti diplomatici e del governo argentino. Imprenditori marchigiani e argentini hanno poi partecipato al Forum di Mendoza dove la delegazione marchigiana si e` spostata il 19 novembre. Il forum di Mendoza e` stato organizzato in collaborazione con Marchigianar, prima associazione di imprenditori marchigiani in Argentina. La Conferenza, nel suo complesso, ha registrato una forte partecipazione, specie di giovani che sono i protagonisti della terza Giornata delle Marche, la cui celebrazione ufficiale sara` il 10 dicembre prossimo ad Ascoli Piceno, dove si svolgera` anche il Consiglio dei Marchigiani nel mondo il 9 e 10 dicembre. I temi emersi durante la Conferenza ´ soprattutto relativi all´associazionismo e assistenza sociale - saranno affrontati dai gruppi di lavoro che proporranno alla Regione Marche spunti e idee. Dalla Conferenza e` emerso, tra l´altro, grande apprezzamento per l´attenzione ai temi delle politiche dei marchigiani del mondo che il governo regionale sta ponendo in essere. La stessa Giornata delle Marche, proposta in origine proprio dalle associazioni dei marchigiani d´Argentina, e` stata un´idea molto apprezzata dai nostri corregionali all´estero. ´E´ con grande gioia che porto il saluto personale, di tutti consiglieri della Regione Marche´ ha detto il presidente Bucciarelli intervenendo alla Conferenza. ´E´ stata una bellissima sorpresa ´ ha continuato - vedere tanti giovani presenti qui a Buenos Aires. In un mondo dominato dall´ economia, da percentuali, bilanci e guerre nascoste e non, un mondo escludente, razzista, vi fa molto onore dedicare tempo ed energie a tematiche come giovani, sociale, diritti, solidarieta` e assistenza´. L´assessore alle Attivita` Produttive Gianni Giaccaglia nei suoi interventi si e` soffermato sulle relazioni Marche ´ Sud America e sul modello di sviluppo regionale. ´Le marche ´ ha sottolineato - riescono ad esportare non solo prodotti in tutto il mondo, ma anche tradizione, cultura e qualita`. In un mondo globalizzato le nostre piccole e medie imprese hanno capito l´importanza della sfida alla quale erano chiamate e l´hanno vinta´ Al Forum di Mendoza i tanti imprenditori presenti ´ circa un centinaio - hanno apprezzato il lavoro svolto dalle Marche per accrescere le opportunita` di crescita reciproca. Il Forum si e´ concluso con la firma di un accordo congiunto tra la Regione Marche e l´associazione Marchigianar, siglato alla presenza del vicepresidente della Republica Cobos e del direttore dell´Ice di Buenos Aires Aristide Martellini. L´intesa e` finalizzata a sviluppare ulteriormente le relazioni economiche e commerciali tra gli imprenditori argentini di origine marchigiana ed il sistema imprenditoriale delle Marche. E´ stato inoltre siglato un secondo importante accordo per la nascita di un distretto agromeccanico, localizzato nella Provincia di Santa Fe´, dove si produce il 70% di macchinari per le produzioni agricole argentine e dove si concentra la piu` alta percentuale di cittadini di origine marchigiana. Questo secondo accordo coinvolge il Cuia, Consorzio Interuniversitario Italiano per l``Argentina, che comprende 22 universita` italiane e dove sono presenti anche i 4 atenei marchigiani. .  
   
   
AL VIA IL PROGETTO “ESTRADA CULTURAL NEL MINAS”. DE BONA: “UN’OPPORTUNITA’ IN PIÙ PER I VENETI E PER IL LORO FUTURO”.  
 
 Venezia, 20 novembre 2007 Un nuovo progetto che incrocia Veneto, Brasile e Perù. L’obiettivo è verificare se esistono ipotesi di sviluppo tra la nostra realtà regionale e quella del Minas Gerais in Sudamerica. Nei giorni scorsi l’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona lo ha presentato a Sarmego di Grumolo delle Abbadesse in provincia di Vicenza. “Si tratta di due realtà - ha spiegato l’assessore - che non sono mai state coinvolte in alcuna iniziativa promossa dalla Regione, ma dove la presenza dei Veneti emigrati dall’inizio del secolo scorso è massiccia e dove il legame di appartenenza alla terra d’origine è ancora molto forte e sentito”. Domani partirà alla volta dei due paesi latino americani una delegazione di giovani veneti per conoscere e far conoscere le rispettive realtà locali in un’ottica di futuro sviluppo reciproco. Inoltre, attraverso incontri istituzionali, saranno illustrate le condizioni e le problematiche attuali degli italiani che vivono in queste zone. Il progetto si chiama “Estrada Cultural nel Minas” ed è promosso dall’Istituto Luigi Sturzo, in collaborazione con l’Associazione dei Veneti nel Mondo onlus, l’Istituto Estadual do Patrimonio Historico e Artistico de Minas Gerais, la Fundaçao Torino, l’Associazione Italo-brasilera de Minas Gerais, dal Fondo Sociale Europeo, dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e dalla Regione. All’incontro vicentino, oltre all’assessore De Bona, sono intervenuti anche Aldo Rozzi Marin presidente dell’Associazione Giovani Veneti nel mondo, Giuseppe Sbalchiero presidente dell’associazione Artigiani di Vicenza, Maria Luisa Teso sindaco di Grumolo delle Abbadesse ed Ettore Beggiato cittadino onorario di Serafina Correa (Brasile). Tutti hanno sottolineato l’importanza di questa iniziativa facendo rilevare come i veneti sparsi in tutto il mondo oggi siano più di 5 milioni e tutti accomunati dallo stesso amore per la terra d’origine. “Sono tanti – ha concluso De Bona – anche gli imprenditori di origine veneta che vogliono sentirsi più vicini al Veneto ed associare questi interessi a quelli della nostra economia è estremamente importante. Anche l’associazionismo in emigrazione oggi è cambiato e può contribuire a questo connubio. Del resto, gli stessi imprenditori che vivono all’estero sono disposti a pagare un po’ di più i prodotti, purché arrivino e siano fabbricati qui da noi”. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ NE HA PARLATO AL DIRE & FARE L’ASSESSORE SUSANNA CENNI POLITICHE DI GENERE E CONCILIAZIONE VITA-LAVORO: PRESTO UNA LEGGE “ENTRO IL 2008 L’APPROVAZIONE, DOPO UN AMPIO CONFRONTO CON LE DONNE”  
 
Marina di Carrara (Ms), 20 novembre 2007 - Una legge regionale sulla cittadinanza di genere e sulla conciliazione vita-lavoro, che indichi i principi a cui tutte le azioni della Regione dovranno attenersi, e anche gli strumenti per realizzare concretamente una piena parità tra uomini e donne. Ci stanno lavorando gli uffici regionali, come ha informato l’assessore alle Pari O! pportunità Susanna Cenni, intervenendo all’incontro su ‘Cittadinanza di genere ed enti locali’, nell’ambito della rassegna Dire & Fare. E, dopo momenti di confronto a vari livelli, la legge vedrà la luce entro il 2008. “Dall’incontro – dice l’assessore Cenni – sono emerse le linee che dovremo dare alla legge. Abbiamo riscontrato una condivisione generale da parte di tutti, enti locali, associazioni economiche. Ora è necessario dare un orizzonte complessivo e individuare strumenti di intervento innovativi. Tra l’altro – informa l’assessore – ci stiamo muovendo in sintonia con altre regioni: con la Puglia, che ha già una sua legge, e con Liguria e Piemonte che stanno facendo il nostro stesso percorso”. La Regione Toscana è impegnata da tempo sul tema delle pari opportunità. Lo Statuto che la Regione si è data sa! ncisce “il diritto alle pari opportunità tra donn! e e uomi ni”. Il Programma Regionale di Sviluppo 2006-2010 proclama che “non c’è sfida sul futuro senza attenzione alla componente femminile”. Sono in discussione due importanti proposte legislative, che prevedono, tra l’altro, il principio di parità di genere nelle nomine e designazioni e nel rinnovo degli organi amministrativi di competenza della Regione, e una partecipazione paritaria tra i generi alle elaborazioni delle politiche regionali e locali. “Ci sono già state innovazioni significative nell’intera struttura amministrativa – commenta Susanna Cenni – A questo punto è fondamentale emanare una legge sulle politiche di genere e conciliazione vita-lavoro che strutturi e dia rilievo normativo al percorso sperimentale intrapreso. E’ necessario rafforzare il mainstreaming di genere in tutte le azioni della Regione”. “La legge, che verrà approvata dopo un confronto molto ! ampio con le donne, indicherà i principi a cui tutte le leggi e i diversi piani della Regione dovranno attenersi – spiega l’assessore – E si proporrà di favorire la qualità della vita dei cittadini, attraverso la conciliazione dei tempi di lavoro, di relazione, di cura parentale, di formazione e del tempo per sé, nonché di garantire la partecipazione delle donne alla vita politica, economica, sociale, culturale e civile della comunità”. Tra gli strumenti previsti dalla legge, l’istituzione dei patti territoriali di genere; norme per favorire la rappresentanza delle donne nella vita politica e sociale; il bilancio di genere; le statistiche di genere; un rapporto annuale sulla condizione femminile; l’Albo delle associazioni e dei movimenti femminili. I tempi previsti per la legge: dopo l’incontro di oggi al Dire & Fare, al quale hanno partecipato enti locali, associazioni ! economiche, associazioni di donne, un altro momento di confron! to &egra ve; previsto per il 20 dicembre, al Tavolo regionale delle politiche di genere. Poi, l’impegno della giunta è quello di presentare il documento preliminare in Consiglio a marzo. L’approvazione dovrebbe avvenire entro il 2008. .  
   
   
INNOVAZIONE E IMPRESE FEMMINILI  
 
Piacenza, 20 novembre 2007 - Ifoa e il Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile di Piacenza sono i promotori del seminario “L’innovazione d’impresa come fattore strategico di successo”, che si terrà il 22 novembre 2007 presso la Camera di Commercio di Piacenza in Piazza Cavalli, 35, con inizio alle ore 9. 00. Il seminario, gratuito, è rivolto a donne imprenditrici, aspiranti imprenditrici e lavoratrici dipendenti o atipiche, residenti o domiciliate in Emilia Romagna e rientra nel più ampio progetto “Percorsi femminili di formazione e sostegno alla crescita professionale e all’autoimprenditorialità”, finanziato dalla Regione Emilia Romagna. Mara Leporati, consulente d’impresa, condurrà la giornata seminariale trattando nello specifico i seguenti argomenti: l’innovazione: un concetto da chiarire; i meccanismi che generano l’innovazione; il processo creativo: un’opportunità per tutti; confronto e discussione su alcuni esempi; l’innovazione come fattore strategico di successo; l’innovazione in impresa: i fattori che la facilitano e quelli che la ostacolano; aree di applicazione dell’innovazione in impresa; analisi e confronto su alcuni casi di innovazione in impresa. Dal 2000 Ifoa, con una linea di intervento specificamente dedicata, progetta e lavora per le donne, con l’obiettivo di accompagnarle, attraverso soluzioni multiple (formazione, consulenza, orientamento e bilanci di competenze, tirocini formativi) verso il reinserimento lavorativo, la creazione d’impresa, l’aggiornamento professionale e l’avanzamento di carriera. “Quanto è importante per un’impresa il tema dell’innovazione?”– Non si può pensare di gestire un’impresa senza riflettere quotidianamente su quali innovazioni introdurre: nella gestione delle risorse umane, nel rapporto con i clienti o con i fornitori, nel prodotto o servizio che si propone – dichiara Ilva Paola Moretti, Presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile di Piacenza, coordinatrice regionale della rete dei Comitati e imprenditrice di successo – anche attività che sembrano ormai superate possono racchiudere margini elevati di sviluppo a patto che si sappiano leggere con curiosità le modifiche intervenute nei bisogni delle persone e delle famiglie. E’ nell’innovazione che l’azienda dovrebbe continuare ad investire, pur in presenza di margini di profitto ridotti, perché rappresenta la chiave per non far diventare obsoleto il proprio business. Per richiedere informazioni e confermare la propria adesione contattare: Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile di Piacenza – Michela Giannini (tel. 0523/386255 – fax. 0523/334367) e-mal:donne@pc. Camcom. It Ifoa – Elena Pergreffi (Tel. 0522. 329300/215 - Fax 0522. 329275) e-mail: progettodonne@ifoa. It .  
   
   
TOSCANA: UN SERVIZIO A FAVORE DELLE DONNE IMPRENDITRICI  
 
 Firenze, 20 novembre 2007 - Unioncamere Toscana da avvio ad un servizio on-line di informazione ed orientamento, rivolto alle imprenditrici o alle donne che intendono avviare un´attività imprenditoriale. Il nuovo servizio risponde ad alcune esigenze emerse dall´indagine condotta da Unioncamere Toscana - nell´ambito delle azioni previste dal progetto "Women on Board of Local Development" - che ha evidenziato le difficoltà incontrate dalle imprese femminili nell´accesso al credito, dovute in parte alla mancanza di un´adeguata assistenza, specialmente nella fase di start-up dell´impresa. Il nuovo servizio, verrà presentato nel corso di un convegno martedì 20 novembre 2007, ore 14. 30, all’Auditorium di Promofirenze, Palazzo della Borsa merci Por Santa Maria 1. .  
   
   
ROMA: PIANO DI ALIENAZIONE DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA. AL VAGLIO DEL CONSIGLIO COMUNALE LA VENDITA 12978 ALLOGGI  
 
Roma, 20 novembre 2007 – E’ Approdata ieri in Aula Consiliare un importante provvedimento che riguarda l’autorizzazione del programma di alienazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Il Consiglio Comunale dovrà pronunciarsi circa l’inserimento nel piano vendite della Regione Lazio di 12978 alloggi. Si tratta di un numero di appartamenti pari al 54% del patrimonio Erp di cui è proprietaria l’Amministrazione Comunale. Sono immobili costruiti o ristrutturati prima del 31 dicembre 1982 che possono essere inseriti del piano di vendita triennale previsto dalla legge regionale n. 27/2006. Il provvedimento interessa in particolare alloggi ubicati nei Municipi Iv°, Vi° e Vii°. “Da molti anni – dichiara Mirko Coratti - migliaia di cittadini romani che abitano negli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono in attesa di questo provvedimento. E’ un atto importante – sottolinea il Presidente del Consiglio Comunale - che oltre al riordino di un settore martoriato come quello del patrimonio degli alloggi pubblici produrrà parte dei fondi necessari per ulteriori programmi di realizzazioni di edilizia residenziale pubblica”. Il Presidente Mirko Coratti è dell’avviso che questo provvedimento eserciterà un’azione calmierante nel mercato immobiliare sia per quanto riguarda i costi che gli affitti degli alloggi. .  
   
   
SGOMBERI DI ABUSIVI, SCOTTI: LEGGE REGIONALE AIUTA  
 
Milano, 20 novembre 2007 - Grande apprezzamento per la prosecuzione delle azioni di sgombero degli abusivi dalle case di proprietà dell´Aler di Milano è stato espresso dall´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti. Con la doppia operazione dell’altra mattina nel quartiere Molise/calvairate e in zona San Siro, salgono a 480 gli sgomberi dall´inizio dell´anno, una cifra molto significativa se si considera che è pari all´85% delle nuove occupazioni (680 su un totale di 2. 883 alloggi di proprietà dell´Aler). "I nuovi sgomberi - ha detto l´assessore Mario Scotti - portati a termine senza alcun tipo di problema grazie all´ottimo lavoro delle forze dell´ordine, sono la riprova che le norme regionali ci sono e, quando applicate, funzionano perfettamente". Questo è ciò cui punta anche la nuova legge regionale recentemente approvata che, non solo conferma la linea dura sugli abusivi nelle case popolari, ma anzi rafforza le regole da seguire in caso di occupazioni abusive e conferma il provvedimento già adottato con il regolamento 1/2004, in base al quale chiunque occupa abusivamente un alloggio non può fare domanda di assegnazione di una nuova casa per almeno 5 anni. E ancora, chi è attualmente occupante abusivo dovrà lasciare l´alloggio. "Un lavoro proficuo - ha aggiunto l´assessore - che nasce da una strettissima collaborazione a tutti i livelli istituzionali e che porterà, entro fine febbraio, Aler e Comuni a predisporre un piano per la sicurezza degli immobili occupati che preveda, ovviamente in stretto raccordo con le forze dell´ordine, lo sgombero degli occupanti con eventuali azioni di accompagnamento sociale, così da prevenire problemi futuri". "Solo in questo modo è possibile dare risposte concrete agli inquilini - ha concluso Scotti - che chiedono di individuare e quindi sgomberare gli abusivi. .  
   
   
GRUPPO ITALMOBILIARE RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2007 RICAVI: 4.908,1 MILIONI DI EURO (+5,4%) • UTILE NETTO DI GRUPPO: 168,7 MILIONI (-19,7%)  
 
 Milano, 20 novembre 2007 – Il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare S. P. A. , presieduto da Giampiero Pesenti, ha preso il 14 novembre in esame e approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2007 e l’andamento dei primi nove mesi dell’esercizio che si è chiuso con un utile netto di 513,4 milioni di euro pari al 10,5% dei ricavi, dopo imposte per 226,8 milioni. Il terzo trimestre dell’esercizio in corso ha evidenziato per il Gruppo il raggiungimento di un utile netto di 146,4 milioni di euro che, a causa principalmente delle condizioni particolarmente sfavorevoli dei mercati finanziari nel periodo, registra una flessione del 27,9% sull’omologo periodo 2006. I primi nove mesi dell’anno sono stati influenzati dall’andamento del terzo trimestre che ha comportato quindi un rallentamento dei margini, malgrado una minor flessione del settore materiali da costruzione e un complessivo miglioramento del settore bancario e di quello dell’imballaggio alimentare e isolamento termico. Nel periodo gennaio-settembre, a fronte di ricavi in crescita del 5,4% a 4. 908,1 milioni, l’utile netto del Gruppo ha raggiunto i 513,4 milioni, cifra inferiore del 14,9% ai livelli record del 2006 anche per effetto dell’incremento degli oneri finanziari e del venire meno di proventi non ricorrenti – in particolare di natura fiscale - registrati lo scorso anno. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo è salito al 30 settembre a 2. 111,6 milioni, in aumento rispetto ai 1. 857,3 milioni del 31 dicembre 2006, dopo i rilevanti investimenti effettuati nel periodo (824,6 milioni). Il settore finanziario, composto da Italmobiliare S. P. A. E dalle finanziarie interamente possedute, ha invece evidenziato una posizione finanziaria netta positiva per 322,5 milioni (383,9 milioni a fine 2006). Il patrimonio netto totale al 30 settembre 2007 ha visto confermati i livelli di fine 2006 a 6,38 miliardi di euro. Per l’intero esercizio 2007, alla luce degli andamenti dei singoli mercati in cui opera il Gruppo – in particolare quello finanziario - risulta difficile, salvo fatti ad oggi non prevedibili, il raggiungimento dei risultati consolidati record registrati nel 2006, come già indicato nella relazione semestrale. Per quanto riguarda la capogruppo Italmobiliare Spa si conferma l’attesa di un risultato netto superiore a quello del 2006, al netto delle plusvalenze realizzate lo scorso anno con le cessioni intragruppo alla controllata Franco Tosi. Il Gruppo – Nel terzo trimestre 2007 il Gruppo Italmobiliare ha registrato un utile netto totale di 146,4 milioni di euro e un utile netto di Gruppo di 37,6 milioni, in calo rispettivamente del 27,9% e del 40,9% sull’omologo periodo 2006 a fronte di ricavi per 1. 625,0 milioni (+3,6%). Il margine operativo lordo (384,5 milioni) e il risultato operativo (269,5 milioni) nel terzo trimestre 2007 hanno evidenziato, nei confronti del corrispondente periodo dello scorso esercizio, un decremento rispettivamente dell’8,8% e del 13,3%. Questo calo è stato determinato dai settori materiali da costruzione e finanziario; nel primo a causa dell’incremento dei costi superiori all’aumento dei prezzi di vendita e nel secondo per effetto dell’andamento negativo dei mercati obbligazionari e azionari. Il maggior decremento a livello di risultato operativo rispetto a quello del margine operativo lordo deriva da ammortamenti più elevati a seguito delle acquisizioni effettuate. Nei primi nove mesi dell’esercizio, i ricavi sono stati 4. 908,1 milioni con un aumento del 5,4% rispetto all’omologo periodo del 2006. A tale aumento hanno contribuito i settori: materiali da costruzione (+5,0%), imballaggio e isolamento (+25,7%) e bancario (+5,1%); mentre il settore finanziario ha registrato un calo dei ricavi (-9,9%). La crescita complessiva è riferibile all’evoluzione positiva dell’attività (volumi e prezzi) per il 4,2% e all’ampliamento dell’area di consolidamento per il 2,6%. L’incremento derivante dalle variazioni di perimetro riguarda il settore materiali da costruzione (principalmente per il consolidamento integrale delle società indiane e delle acquisizioni in Nord America e in Egitto) e il settore imballaggio e isolamento (il gruppo Amprica è stato consolidato solo a partire dal terzo trimestre 2006). L’effetto cambio ha avuto invece un impatto negativo dell’1,4%, conseguenza soprattutto del deprezzamento del dollaro Usa, del franco svizzero e della lira egiziana nei confronti dell’euro, al netto dell’effetto derivante dall’apprezzamento del baht thailandese. Il margine operativo lordo (1. 168,4 milioni) e il risultato operativo (827,9 milioni) hanno registrato, rispetto ai corrispondenti nove mesi del 2006, una diminuzione rispettivamente del 4,5% e dell’8,4%. Anche a livello progressivo il decremento dei risultati gestionali è stato determinato dai settori materiali da costruzione e finanziario. Il forte aumento degli oneri finanziari netti a 99,4 milioni (+13,6%) e la leggera riduzione del risultato delle società valutate a patrimonio netto a 11,7 milioni (-3,9%) insieme ai risultati gestionali fanno sì che il risultato ante imposte al 30 settembre 2007 sia in consistente diminuzione, attestandosi a 740,2 milioni contro 828,7 milioni al 30 settembre 2006 (-10,7%). Il carico per imposte del periodo di nove mesi in esame, pari a 226,8 milioni, praticamente invariato rispetto al valore 2006 (225,7 milioni), mette in evidenza, malgrado un decremento del risultato ante imposte, un tax rate più elevato pari al 30,6% (27,2%). L’incremento del tax rate sconta anche l’evoluzione, nel settore materiali da costruzione, di contenziosi fiscali di anni precedenti che hanno generato oneri non ricorrenti (11,3 milioni) nel periodo in esame cui si contrappongono proventi della stessa natura (14,0 milioni) nei corrispondenti nove mesi del 2006. Come conseguenza l’utile netto progressivo al 30 settembre 2007 è stato pari a 513,4 milioni, con una riduzione del 14,9% rispetto allo stesso periodo del 2006, mentre l’utile netto attribuibile al Gruppo di 168,7 milioni registra una diminuzione più consistente (-19,7%), principalmente a causa dei risultati delle società integralmente possedute. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2007 è pari a 2. 111,6 milioni, in aumento sia rispetto al dato al 31 dicembre 2006 (1. 857,3 milioni), sia nei confronti del 30 giugno 2007 (1. 985,9 milioni). L’incremento rispetto alla fine dell’esercizio precedente è stato determinato principalmente da rilevanti investimenti per 824,6 milioni (di cui 358,7 milioni in immobilizzazioni materiali e immateriali, e 465,9 milioni costituiti da investimenti finanziari) e da dividendi distribuiti per 191,3 milioni, in gran parte compensati dai flussi dell’attività operativa, positivi per 750,0 milioni. A fine settembre 2007 il patrimonio netto consolidato era pari a 6. 381,9 milioni sostanzialmente in linea con il livello di fine dicembre 2006 (6. 407,9 milioni). Il gearing (indebitamento netto/patrimonio netto) ha raggiunto il 33,09% (28,98% a fine 2006). La posizione finanziaria netta del settore finanziario (Italmobiliare S. P. A. E le finanziarie interamente possedute: Franco Tosi S. R. L. , Italmobiliare International Finance Ltd, Italmobiliare International B. V, Société de Participation Financière S. A. , Fincomind A. G. E Soparfinter S. A. ) evidenzia a fine settembre 2007 una situazione positiva per 322,5 milioni (383,9 milioni al 31 dicembre 2006). Nel corso del trimestre, Italmobiliare ha acquistato 700. 000 azioni ordinarie e 2. 100. 000 azioni di risparmio Italcementi S. P. A. Con un esborso complessivo di 36,2 milioni. Dopo tali operazioni Italmobiliare detiene il 59,1% del capitale ordinario e il 2,0% del capitale di risparmio di Italcementi. Al 30 settembre 2007 Italmobiliare S. P. A. Non ha effettuato acquisti di azioni proprie, mentre, nello stesso periodo, sono state esercitate 39. 720 opzioni (assegnate nel 2003) da parte di dirigenti di Italmobiliare. Italmobiliare ha ceduto un pari numero di azioni ordinarie proprie al prezzo unitario di 31,28 euro, definito in sede di assegnazione; conseguentemente la società detiene attualmente n. 871. 411 azioni ordinarie proprie, pari al 3,928% del capitale sociale rappresentato da azioni ordinarie oltre a n. 28. 500 azioni di risparmio (pari allo 0,174% del totale azioni di risparmio). Andamento dei principali settori di attività – Il settore materiali da costruzione, costituito dal gruppo Italcementi, nel terzo trimestre 2007 ha risentito nei volumi di vendita del rallentamento dell’attività in Nord America e in alcuni Paesi europei, in particolare in Italia, registrando peraltro nel confronto con lo scorso esercizio, a parità di perimetro, flessioni nettamente più contenute di quelle subite nel secondo trimestre. I ricavi del gruppo, pari a 1. 540,0 milioni, hanno conseguito un aumento del 3,9%, grazie all’ampliamento del perimetro e alla crescita dei prezzi di vendita e malgrado il perdurare di uno sfavorevole effetto cambio. Il progresso dei ricavi non è stato tuttavia sufficiente a contrastare l’ulteriore forte rialzo dei costi di produzione, con una conseguente diminuzione del margine operativo lordo corrente e del risultato operativo rispettivamente del 3,2% e del 4,7%. Il risultato netto totale del periodo, penalizzato da sopravvenienze fiscali passive di natura non ricorrente, è diminuito del 17,7% a 152,1 milioni. Nel progressivo a settembre 2007, i volumi di vendita di cemento e calcestruzzo sono aumentati grazie agli apporti delle nuove acquisizioni. A parità di perimetro, le vendite si sono mantenute nel complesso su livelli comparabili a quelli dello scorso esercizio. I ricavi del gruppo, sostenuti dall’attività molto favorevole del primo trimestre, hanno segnato un progresso del 5,0% rispetto ai ricavi del corrispondente periodo 2006, attestandosi a 4. 613,1 milioni, mentre il margine operativo lordo corrente ed il risultato operativo, hanno subito flessioni rispettivamente del 2,3% e del 5,0%, sostanzialmente in linea con quelle registrate alla fine del primo semestre. Il risultato netto totale, gravato da maggiori oneri finanziari netti e penalizzato da sopravvenienze fiscali negative di natura non ricorrente, che si contrappongono a sopravvenienze attive nello scorso esercizio, è diminuito dell’11,2% a 465,8 milioni. Il settore imballaggio alimentare e isolamento termico, costituito dal gruppo Sirap Gema, ha registrato nel trimestre ricavi per 60,8 milioni (57,8 milioni nel terzo trimestre 2006), un risultato operativo di 4,4 milioni (4,0 milioni) e un utile netto consolidato di 1,3 milioni (1,4 milioni). I ricavi del terzo trimestre 2007 hanno beneficiato dei miglioramenti nei paesi dell’Est europeo, mentre l’imballaggio alimentare in Italia e l’isolamento termico hanno evidenziato un rallentamento. Il significativo aumento dei costi (in primo luogo quelli delle materie prime) e la performance sul mercato francese, hanno frenato il miglioramento del risultato operativo. La diminuzione dell’utile netto è la conseguenza dell’aumento degli oneri finanziari a seguito del rialzo dei tassi di interesse. Anche a livello progressivo al 30 settembre 2007 si rileva un significativo miglioramento dei ricavi a 181,4 milioni (+25,7%, +8,5% a perimetro costante). Malgrado il già citato aumento dei costi e l’incremento degli ammortamenti, collegati all’acquisizione del gruppo Amprica, il risultato operativo evidenzia un miglioramento del 4,2%. Gli oneri finanziari più elevati, come conseguenza anche dell’aumento dell’indebitamento legato all’acquisizione e un tax rate più elevato, fanno sì che l’utile netto progressivo registri una decisa flessione a 3,2 milioni contro 5,2 milioni dello stesso periodo 2006. Il settore finanziario, che include la capogruppo Italmobiliare e le società finanziarie integralmente possedute, ha risentito delle condizioni particolarmente sfavorevoli dei mercati finanziari, realizzando nel trimestre un risultato netto negativo di 8,7 milioni in decisa diminuzione rispetto a quello dello stesso periodo del 2006 (positivo per 14,7 milioni), che porta l’utile progressivo al 30 settembre 2007 a 82,9 milioni (113,6 milioni). Il consistente calo dei risultati è ascrivibile anche al venir meno di alcuni eventi favorevoli, manifestatisi nei primi nove mesi del 2006 e non nel presente anno, legati principalmente a maggiori proventi netti dalle partecipazioni e a più elevati contributi delle società collegate. Il settore bancario, che raggruppa l’attività di Finter Bank Zürich e del Crédit Mobilier de Monaco, nel trimestre ha migliorato il risultato netto a 1,7 milioni in aumento rispetto a quello dello stesso periodo del 2006 (1,4 milioni), che porta l’utile progressivo al 30 settembre 2007 a 7,3 milioni (6,2 milioni). A tale risultato ha contribuito essenzialmente il miglioramento della performance di Finter Bank Zürich. Le Previsioni – I risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2007, gli andamenti dei singoli mercati in cui opera il Gruppo, soprattutto in relazione ai mercati finanziari, e le previsioni espresse per i singoli settori rendono difficile, salvo fatti ad oggi non prevedibili, il conseguimento dei risultati record del 2006, che aveva beneficiato di condizioni particolarmente favorevoli e di contributi positivi non ripetibili, come già espresso nella relazione semestrale. D’altro canto, però, per quanto riguarda la Capogruppo Italmobiliare Spa, si può confermare che l’utile netto di quest’anno nel bilancio individuale, sulla base delle informazioni disponibili e fatti salvi eventi non prevedibili, è atteso in crescita rispetto al dato 2006, al netto delle plusvalenze realizzate lo scorso anno con le cessioni intragruppo alla controllata Franco Tosi. .  
   
   
TEMPIO DI AUGUSTO SVELATO DALLA TOMOGRAFIA LA METODOLOGIA GEOELETTRICA “FULL 3D”, MESSA A PUNTO DAL GRUPPO DI RICERCA DI PIETRO L. COSENTINO, MEMBRO DEL GNGTS DEL CNR, HA PERMESSO DI INDIVIDUARE IL TEMPIO SOTTO LA CATTEDRALE DI TARRAGONA, IN SPAGNA, E DI RICOSTRUIRE L’ IMMAGINE TRIDIMENSIONALE DEI RESTI DELL’EDIFICIO ROMANO  
 
Roma, 20 novembre 2007 - Torna alla luce il tempio di Augusto a Tarragona, in Spagna. Non con gli scavi archeologici, ma grazie a un’indagine tomografica elettrica ed elettromagnetica, del tutto simile, in linea di principio, alla metodologia usata nella diagnostica medica. Il monumento era l’unico tassello mancante per ricostruire l’aspetto della città romana, di cui si conservano le imponenti mura, l’anfiteatro, il circo e il foro, dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Le indagini svolte dal gruppo di ricerca coordinato da Pietro L. Cosentino, membro del Consiglio scientifico del Gruppo nazionale di geofisica della terra solida (Gngts) del Consiglio nazionale delle ricerche, e ordinario di geofisica applicata presso l’Università di Palermo, risolvono l’‘enigma’ sulla localizzazione del tempio, che aveva suscitato un ampio dibattito tra archeologi, storici e topografi catalani. Il risultato, presentato oggi al Convegno annuale del Gngts presso il Cnr, è stato ottenuto grazie alla metodologia geoelettrica “full 3D”, sviluppata dal gruppo di ricerca del prof. Cosentino. Essa ha permesso non solo di individuare il tempio sotto la cattedrale della città, ma anche di ricostruire l’ immagine tridimensionale dei resti dell’edificio romano. “Alcune fonti documentarie suggerivano la presenza del tempio al di sotto della Cattedrale”, spiega Cosentino. “Per questa ragione con il mio gruppo di ricerca, congiuntamente ad alcuni colleghi spagnoli, coordinati dal prof. Albert Casas, ho effettuato indagini geofisiche non invasive al suo interno. Abbiamo ricoperto il pavimento con 1280 elettrodi monouso, simili a quelli utilizzati nell’elettrocardiogramma, per rilevare la risposta del terreno a molte iniezioni di corrente, in punti differenti. Sono stati così rilevati 110. 000 dati riguardanti la resistività apparente, ossia la resistenza esercitata dai materiali presenti nel sottosuolo al passaggio della corrente. Si è visto, quindi, che i resti del tempio avevano valori molto differenti dal resto del terreno su cui era poggiato. I dati rilevati, corretti e interpretati con programmi informatici messi a punto da noi, hanno permesso di ottenere il modello tridimensionale del sottosuolo, evidenziando i resti del basamento del tempio e qualche resto di colonna”. La strumentazione, nata dall’assemblaggio di diverse tecnologie, ha consentito di raggiungere il risultato in soli tre giorni, mentre con una semplice indagine geoelettrica 2D, i tempi necessari per la stessa risoluzione sarebbero stati di circa due mesi. Tarragona sorge sugli imponenti resti della città romana di Tarraco, nell’età imperiale la più importante della Spagna e base della conquista di tutto il territorio. Il tempio, dedicato ad Augusto, ha rivestito un ruolo molto importante nella Roma antica, essendo stato il primo a essere dedicato a un imperatore. I risultati dell’indagine verranno illustrati alle autorità spagnole alla fine di gennaio 2008. .  
   
   
PERMASTEELISA PACIFIC HOLDINGS LTD: ANNUNCIATO IL DELISTING DALLA BORSA DI SINGAPORE  
 
 Vittorio Veneto, 20 novembre 2007 – Permasteelisa Spa ha comunicato al Consiglio di Amministrazione di Permasteelisa Pacific Holdings Ltd la propria offerta di acquisto del 10,2% del capitale di tale società, quotata alla Borsa di Singapore, da effettuarsi direttamente o per il tramite di società controllata al corrispettivo di 0,44 Sgd per azione. Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione della società Permasteelisa Pacific Holdings Ltd ha annuciato la convocazione dell’Assemblea straordinaria dei soci per deliberare il delisting volontario della società. Il capitale sociale di Permasteelisa Pacific Holdings Ltd, costituito da n. 309. 418. 000 azioni del valore nominale di 0,10 Sgd, risulta detenuto dal Gruppo Permasteelisa (attraverso le società Josef Gartner Gmbh, Permasteelisa International Bv e Josef Gartner & Co. Uk Ltd) per l’89,80% (pari a n. 277. 857. 000 azioni), mentre il rimanente 10,2% (pari a n. 31. 561. 000 azioni) è collocato sul mercato. L’operazione, soggetta all’approvazione dell’Assemblea dei Soci di Permasteelisa Pacific Holdings ed al nulla osta della Borsa di Singapore, determinerebbe un esborso massimo di 13. 886. 840 Sgd (pari a 6. 533. 446 Euro al cambio della giornata di ieri). Il delisting risponde all’esigenza di razionalizzare la struttura societaria di Gruppo, nell’ottica di una più attenta valutazione del rapporto costi benefici. .  
   
   
“L’ARCHITETTURA DI GIO PONTI E IL SUO TEMPO” INCONTRO INTERNAZIONALE PER LE CELEBRAZIONI DEL 50° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE GARZANTI  
 
 Forlì, 20 novembre 2007 - Nella cornice della splendida opera architettonica dell’Hotel della Città et de la Ville di Forlì, sarà la prestigiosa Fondazione Garzanti ad ospitare il convegno "L’architettura di Gio Ponti e il suo tempo". L‘incontro internazionale sull’architetto Gio Ponti ed i temi della conservazione, valorizzazione e tutela dell’architettura contemporanea, sarà l’occasione per celebrare il 50° anniversario dall’inaugurazione del complesso Hotel de la Ville - Fondazione Garzanti. L’iniziativa promossa da Tassullo in qualità di partner tecnico-scientifico, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività culturali e della Regione Emilia-romagna, è organizzata in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna e con numerosi enti fra i quali il Comune di Forlì, l’Università di Bologna e la Direzione Generale per l’architettura e l’arte contemporanea. Il meeting, moderato dalla dott. Ssa Maddalena Ragni (Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna), si svolgerà il 6 dicembre, in due parti: la mattina, dalle 9. 30 alle 13. 00 e nel pomeriggio, tra le 15. 00 e le 19. 00. E’ possibile iscriversi al convegno collegandosi al sito www. Tassullo. Com e compilando l’apposito modulo. .  
   
   
IGD S.P.A RISULTATI TRIMESTRALI AL 30 SETTEMBRE 2007. SIGNIFICATIVA CRESCITA DEI RICAVI E DELLA PROFITTABILITÀ: VALORE DELLA PRODUZIONE A 18,32 MILIONI DI EURO (+20,05% RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE 2006) UTILE NETTO A 4,66 MILIONI DI EURO (+8,88% RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE 2006).  
 
Bologna, 20 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Igd S. P. A. , Blue Chip attiva nel settore immobiliare della grande distribuzione le cui azioni sono quotate nel segmento Midex di Borsa Italiana, ha esaminato, il 14 novembre , i dati relativi al terzo trimestre 2007 confermando una crescita a doppia cifra sia a livello di fatturato che di redditività. Il terzo trimestre 2007 si è chiuso con un valore della produzione pari a 18,32 milioni di Euro, in crescita, +20,05%, rispetto ai 15,26 milioni di Euro del terzo trimestre 2006. Sui nove mesi del 2007 il fatturato consolidato ha registrato una crescita di 10,54 milioni di euro rispetto ai 44,01 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2006. Il margine operativo lordo (Ebitda) è stato pari a 11,74 milioni di Euro, in crescita del 18,95% rispetto ai 9,87 milioni di Euro del 30 settembre 2006. L’ebitda sui primi nove mesi del 2007 è stato pari a 34,68 milioni di euro, in crescita di 6,51 milioni di Euro rispetto ai 28,17 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2006. Il margine operativo (Ebit) è stato pari a 11,51 milioni di Euro con una crescita significativa (+21,67%) rispetto ai 9,46 milioni di Euro del 30 settembre 2006. Nei nove mesi 2007 l’Ebit è stato pari a 58,81 milioni di Euro rispetto ai 67,19 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2006. Il Risultato prima delle Imposte, pari a 7,89 milioni di Euro, cresce del 9,58% rispetto ai 7,20 milioni di euro del pari periodo 2006. In crescita dell’8,88% sul terzo trimestre 2006 anche l’utile netto pari a 4,66 milioni di euro. Nei nove mesi del 2007 l’Utile netto è stato pari a 28,70 milioni di Euro rispetto ai 37,10 milioni di euro dei primi nove mesi del 2006. La posizione finanziaria netta si è attestata a 275,89 milioni di Euro rispetto ai 237,64 milioni di Euro del 30 giugno 2007. “Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati ottenuti sia in termini di fatturato che di redditività – commenta Filippo Carbonari, Amministratore Delegato di Igd. Ciò conferma la validità del modello di business del Gruppo anche in contesti competitivi diversi e difficili” Il Consiglio di Amministrazione ha dato inoltre mandato disgiunto al Presidente e all’Amministratore Delegato affinché provvedano alla convocazione dell’Assemblea Straordinaria al fine di apportare le modifiche statutarie necessarie per poter, eventualmente, esercitare l’opzione di adesione al nuovo regime speciale “Siiq” introdotto dalla legge finanziaria per il 2007. L’efficacia delle deliberazioni assembleari risulterà in ogni caso condizionata sospensivamente all’effettivo esercizio dell’opzione, stante l’incertezza derivante dall’attuale quadro normativo non ancora definito. Il nuovo veicolo societario Siiq è uno strumento di cui il Gruppo potrebbe avvalersi nell’ottica della futura riorganizzazione societaria. .  
   
   
CERAMICA: SEMINARIO SULLA SICUREZZA FUNZIONALE DEI MACCHINARI  
 
Modena, 20 novembre 2007 - Mercoledì 28 novembre, presso la Sala Convegni di Villa Marchetti (nuova sede Acimac), è in programma un importante appuntamento tecnico dedicato alle aziende del settore sulle nuove normative riguardanti i sistemi di comando e controllo degli impianti produttivi. Gli aspetti relativi alla sicurezza funzionale dei macchinari risultano sempre più importanti ai fini della conformità Ce delle macchine e degli impianti immessi sul mercato, ma anche delle macchine già in uso presso tutte le aziende che producono ceramica. In particolare, diverse norme tecniche di recente emanazione impongono nuove valutazioni – molto più complesse che in passato – sulla progettazione dei sistemi di comando e controllo, imponendo al progettista di prendere in considerazione molteplici parametri di affidabilità dei sistemi, e quindi dei componenti installati, del software, ecc. In altre parole, viene richiesto un nuovo modo di gestire la sicurezza e l’automazione. Per fare il punto su una normativa certamente importante e complessa, Acimac (l’Associazione dei Costruttori Italiani di Macchine e Attrezzature per Ceramica) organizza un seminario tecnico dal titolo “La sicurezza funzionale dei macchinari: affidabilità dei sistemi di comando e controllo alla luce della nuova normazione”, che si terrà mercoledì 28 novembre 2007 dalle ore 9,30 alle 17. 30 presso la Sala Convegni di Villa Marchetti (nuova sede Acimac) in via Fossa Buracchione 84 a Baggiovara, Modena. Proprio per la particolare complessità della materia, il seminario avrà un taglio prettamente operativo e sarà incentrato essenzialmente su esercitazioni pratiche basate su diversi casi applicativi, in modo da fornire al progettista un sistema di calcolo che gli permetta l’applicazione della norma all´interno della propria realtà aziendale. Allo scopo saranno forniti anche dei tool di calcolo. Relatori saranno l’ingegner Gino Zampieri e l’ingegner Matteo Marconi (Ac&e di Verona), esperti di certificazione delle macchine e impianti. Principali destinatari del seminario sono i responsabili tecnici e i progettisti di aziende costruttrici di macchine e impianti, e i responsabili sicurezza e manutenzione elettrica delle aziende ceramiche. Per contattare la segreteria organizzativa del seminario, telefonare allo 059 512 108. .  
   
   
RISANAMENTO RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2007: PATRIMONIO IMMOBILIARE A VALORE DI LIBRO DI 2.907 MILIONI DI EURO VALORE DELLA PRODUZIONE 196,6 MILIONI DI EURO  
 
 Milano, 20 novembre 2007 -Il Consiglio di Amministrazione di Risanamento S. P. A. Ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2007 che espone a livello consolidato i seguenti risultati: Patrimonio immobiliare a valore di libro di 2. 907 milioni di euro (2. 342 milioni di euro al 31 dicembre 2006) ; Valore della produzione di 196,6 milioni di euro (260,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2006); Risultato operativo di 12,9 milioni di euro (54,5 milioni di euro nei primi nove mesi del 2006); Risultato netto negativo per 75,4 milioni di euro (0,5 milioni di euro positivo nei primi nove mesi del 2006); Indebitamento finanziario netto di 2. 363 milioni di euro (1. 699 milioni di euro al 31 dicembre 2006). I risultati presentati sono la normale conseguenza del modello di business del Gruppo, specializzato in rilevanti progetti di “sviluppo” e i cui benefici economici concorrono ai risultati di bilancio solamente all’atto della cessione delle singole unità immobiliari, e cioè al termine del processo costruttivo. Inoltre il tipico andamento irregolare dell’attività di trading, come già constatato in passato, contribuisce a rendere i risultati infrannuali poco significativi. Usuale risulta infatti l’alternanza di esercizi in cui si realizzano significative dismissioni ad altri in cui tali eventi possono subire degli slittamenti. A conferma si evidenzia la cessione, nei primi giorni di ottobre, di un complesso immobiliare precedentemente preliminarizzato con la rilevazione di un margine lordo di 45 milioni di euro, di cui il risultato al 30 settembre 2007 non ha beneficiato. I principali eventi del terzo trimestre sono stati: investimenti immobiliari: Importante investimento nel settore degli immobili di prestigio con un’acquisizione da Broadway 660 Madison Fee Llc relativa a ventitré piani di un palazzo in 660 Madison Avenue a New York, nell’area del Plaza District, per $375 milioni (ca. € 265 milioni). Progetti in sviluppo; Milano Santa Giulia ha proseguito la stipula di accordi di locazione, definendo nel periodo in esame con Uci Cinemas e Virgin Active. I “brands” saranno presenti nella “promenade” commerciale, ove si affaccia la Luxury Square, area destinata ad ospitare i grandi nomi italiani e internazionali del lusso. E’ inoltre continuata regolarmente l’attività per la realizzazione dell’edificio Sky. Per l’Area Ex Falck è proseguita l´attività di perfezionamento della proposta preliminare di Progetto Integrato di Intervento, presentata a maggio 2006, condotta congiuntamente con gli Uffici Tecnici del Comune di Sesto S. Giovanni al fine di redigere la Proposta definitiva del Progetto. Inoltre, a seguito dell’approvazione del Progetto Preliminare di Bonifica avvenuta nel precedente esercizio. Sono in corso le attività di progettazione definitiva del Piano di bonifica che sarà presentato a breve. Attività finanziarie E’ stata perfezionata l’operazione di rifinanziamento del debito bancario di sei società francesi controllate (Etoile 50 Montaigne S. A. R. L. , Etoile 54 Montaigne S. A. R. L. , Etoile Actualis S. A. R. L. , Etoile Saint Florentin S. A. R. L. , Etoile Saint Augustin S. A. R. L. , Etoile Rome S. A. R. L. ) sottoscrivendo un contratto di finanziamento ipotecario a lungo termine con Westdeutsche Immobilienbank Ag e Deutsche Postbank Ag, per un ammontare complessivo pari a Euro 625 milioni. Tra i fatti più significativi che hanno caratterizzato la gestione dopo il 30 settembre 2007 segnaliamo: la cessione del complesso immobiliare sito in Roma – Via Manzoni per il corrispettivo di 93 milioni di euro con un margine lordo di 45 milioni di euro; la razionalizzazione della struttura societaria estera concentrando nella Risanamento Europe S. A. R. L. Le principali società di diritto francese e dando vita ad una importante sub-holding per ulteriori sviluppi esteri. Per quanto attiene i risultati dell’intero esercizio, in considerazione dei rogiti di vendita già stipulati e delle importanti trattative per le cessioni di ulteriori immobili, si prevede un netto miglioramento rispetto al 30 settembre 2007. La posizione finanziaria netta è prevista a fine anno sostanzialmente invariata rispetto a quella di fine settembre. .  
   
   
GIUNTA MARRAZZO: 1.200.000 EURO PER TRE SCUOLE DI ROMA  
 
Roma, 20 novembre 2007 - La Giunta Regionale ha dato il suo via libera all’utilizzo di 1. 194. 561,42 euro per lavori di manutenzione e ristrutturazione da realizzare in tre scuole di Roma e dintorni. L’esecutivo regionale ha infatti approvato venerdì scorso una delibera proposta dall’assessore ai Lavori Pubblici e Politica della Casa Bruno Astorre con la quale i fondi destinati all’edilizia scolastica del Comune di Roma vengono ripartiti nel modo seguente: 250. 038,25 euro vanno alla Scuola Materna Alessandro Manzoni in via Populonia 41 (nel Ix Municipio) per la manutenzione straordinaria e l’adeguamento alle norme vigenti di due padiglioni monopiano; 242. 341,21 euro sono destinati all’Istituto Comprensivo A. Ruspoli di via A. Catrani 54 ad Acilia (Xiii Municipio) per la manutenzione straordinaria e l’adeguamento alle normative vigenti; Infine, 702. 181,96 euro sono per la Scuola Elementare Piero della Francesca in via Euripide 15 ad Axa (Xiii Municipio), per la ristrutturazione dei locali. .  
   
   
BUZZI UNICEM SPA RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2007: UTILE NETTO DEL PERIODO +16,3%, A 355,2 MILIONI DI EURO  
 
 Casale Monferrato, 20 Novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem Spa si è riunito in data 13 per l’esame della relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2007. Nei primi nove mesi dell’anno in corso, il mercato delle costruzioni si è mantenuto su buoni livelli in Italia ed in calo negli Stati Uniti d’America, sebbene in misura più ridotta rispetto ai passati trimestri. E’ proseguito il ciclo molto favorevole dei Paesi dell’Europa Orientale, i risultati dei quali hanno ampiamente compensato la discesa della redditività registrata in Italia ed in Usa. In Germania si è verificato un rallentamento nel settore residenziale rispetto alla prima metà dell’anno, ma le prospettive economiche restano nel complesso positive. A causa dei riflessi negativi dovuti all’effetto cambio, il contributo del Messico si è mantenuto praticamente invariato, nonostante il miglioramento dei risultati espressi in valuta locale. Le vendite di cemento sono ammontate a 25,9 milioni di tonnellate, +4,3% rispetto ai primi nove mesi del 2006. Il progresso è attribuibile all’andamento positivo di tutti i mercati di presenza, con la sola esclusione degli Stati Uniti d’America. I Paesi dell’Europa Orientale ed il Messico sono quelli nei quali i volumi venduti hanno beneficiato di situazioni operative particolarmente favorevoli. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato sono aumentate del 4,5%, a 12,7 milioni di metri cubi, soprattutto per il contributo di Repubblica Ceca, Ucraina e Polonia, nonché il robusto sviluppo delle produzioni in Messico. I prezzi medi di vendita del cemento sono aumentati in tutte le aree di presenza, escluso il Messico, mostrando in alcuni Paesi una crescita molto significativa. Tale dinamica è stata dettata non solo dalla favorevole congiuntura dei mercati ma anche dall’elevata inflazione dei costi operativi, in particolare combustibili, energia elettrica e logistica in senso lato. Il fatturato consolidato è aumentato del 10,1%, da 2. 378,4 a 2. 618,4 milioni; le variazioni di perimetro hanno avuto un effetto positivo di 83,1 milioni, mentre l’effetto cambio è stato negativo per quasi 75 milioni; a parità di condizioni, il fatturato sarebbe aumentato del 9,8%. Il margine operativo lordo si è attestato a 719,1 milioni (di cui 1,1 milioni relativi a proventi non ricorrenti) in crescita di oltre 37 milioni (+5,5%) rispetto ai primi nove mesi del 2006. L’ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un effetto positivo di 5,3 milioni, mentre l’impatto delle variazioni dei tassi di cambio ha inciso negativamente per 27,1 milioni. Da rilevare che a settembre dell’anno scorso i proventi non ricorrenti ammontavano a 22,4 milioni, pertanto al netto di tali componenti la variazione sarebbe stata positiva per 58,5 milioni (+8,9%). Ciò ha determinato una leggera contrazione della redditività caratteristica ricorrente, dal 27,7% nel 2006 al 27,4% nel corrente esercizio. Il miglioramento del risultato operativo a 574,3 milioni (+7,7%) è stato favorito da minori ammortamenti e svalutazioni (144,8 milioni rispetto ai 148,6 milioni dello scorso esercizio). Gli oneri finanziari sono diminuiti di 20,6 milioni, grazie ad interessi passivi netti in diminuzione e differenze di cambio attive. L’utile pro-quota delle partecipazioni valutate a patrimonio netto è stato di 11,0 milioni, rispetto ad una perdita di 4,1 milioni nel 2006. Per effetto di quanto esposto l’utile prima delle imposte è passato da 480,3 a 557,1 milioni; l’aliquota fiscale media del periodo si è mantenuta al 36% circa e pertanto il conto economico ha chiuso con un utile netto attribuibile agli azionisti della società pari a 299,5 milioni, in crescita del 17,4% rispetto al 30 settembre 2006 (255,0 milioni). Il flusso di cassa del periodo si è situato a 499,9 milioni (454,0 il corrispondente valore dei primi nove mesi del 2006). L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2007, pari a 692,3 milioni, è aumentato di 83,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2006. Nei primi nove mesi dell’esercizio in corso il gruppo ha effettuato investimenti in immobilizzazioni tecniche e finanziarie per 420,7 milioni, di cui 101,1 milioni per l’incremento della capacità produttiva, e distribuito dividendi per 99,3 milioni. L’impatto sulle disponibilità liquide dovuto alle variazioni dei tassi di cambio è stato negativo per 22,0 milioni. Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2007, inclusa la quota spettante agli azionisti terzi, ammonta a 2. 389,6 milioni, contro i 2. 425,4 milioni di fine 2006; ne deriva un rapporto indebitamento finanziario/patrimonio netto pari a 0,29, rispetto a 0,25 di fine 2006. Italia - Le vendite di cemento e clinker, comprese le quantità destinate all’esportazione, sono aumentate del 1,7%; tale risultato è riconducibile all’effetto trascinamento di un primo trimestre molto brillante, che ha consentito di mantenere una variazione positiva anche a tutto settembre. Nel terzo trimestre ha trovato conferma la fase di rallentamento della domanda, dovuta all’indebolimento del mercato residenziale ed alla graduale conclusione di alcuni lavori pubblici, senza un adeguato ricambio che ne sostenga i volumi. I prezzi sono lievemente migliorati, tuttavia in misura del tutto insufficiente a compensare i rilevanti aumenti di costo. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno risentito in maggior misura del calo della domanda, facendo registrare un rallentamento del 8,9% anche a causa di una riduzione del perimetro. Nel complesso il fatturato delle attività italiane si è attestato a 730,4 milioni, in diminuzione del 2,1% rispetto al medesimo periodo del 2006, mentre il margine operativo lordo è passato da 173,6 milioni a 153,5 milioni (-11,6%). Europa Centrale - Nel terzo trimestre anche la Germania ha evidenziato una significativa riduzione della domanda di cemento, soprattutto nel settore residenziale. Peraltro, tenendo conto delle quantità destinate all’esportazione nei Paesi limitrofi, il differenziale rispetto all’esercizio precedente si è mantenuto in crescita del 6,8%, unito ad un progresso dei prezzi medi di circa il 7%. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato dei primi nove mesi sono rimaste ai medesimi livelli dell’analogo periodo 2006, in un contesto di prezzi decisamente migliorato. Il fatturato è passato da 354,5 a 383,5 milioni (+8,2%), ma a parità di perimetro la variazione sarebbe stata del +14,1%. Il margine operativo lordo ha raggiunto i 61,5 milioni contro 57,0 milioni nel 2006 (+7,9%); escludendo le componenti non ricorrenti da entrambi i periodi messi a confronto il progresso registrato è stato pari al 34,0%. In Lussemburgo il mercato ha confermato il buon andamento della prima parte dell’anno, con uno sviluppo delle vendite del 29,3% ed un conseguente adeguamento verso l’alto dei prezzi pari al 5% circa. Il fatturato si è attestato a 71,5 milioni (58,4 milioni nei primi nove mesi del 2006) in crescita del 22,3% ed il margine operativo lordo a 14,2 milioni (14,6 milioni nel 2006). La variazione al netto delle voci non ricorrenti (plusvalenza da cessione Eurobeton nel 2006 ed accantonamento per perdita riguardante la dismissione di una partecipazione nel 2007) è stata in aumento di 6,3 milioni (+57,8%). Nei Paesi Bassi, dove opera la nuova controllata totalitaria Basal, attiva nel settore del calcestruzzo preconfezionato e degli aggregati naturali, le vendite relative ai primi nove mesi hanno superato quota 0,7 milioni di metri cubi di calcestruzzo, con ricavi pari a 101,0 milioni. Il margine operativo lordo si è attestato a 4,9 milioni. Europa Orientale - E’ proseguita la crescita dei Paesi dell’Europa Orientale, seppur in attenuazione rispetto alla variazione registrata nel primo semestre. In Polonia ed Ucraina l’aumento delle vendite di cemento è stato rispettivamente pari al 10,8% ed al 16,2%; più sostenuti invece i volumi della Repubblica Ceca, con un incremento pari al 28,0%, in parte rappresentato da esportazioni in Polonia a clientela captive del calcestruzzo preconfezionato. In Russia il settore delle costruzioni ha continuato a svilupparsi in maniera dinamica ma le tonnellate vendute sono cresciute di poco (+1,8%), a causa del raggiungimento della massima capacità produttiva disponibile. I prezzi medi di vendita in valuta locale sono risultati in crescita ovunque, passando da un recupero moderato in Repubblica Ceca (+4,4%) al significativo progresso della Polonia (+18,9%) ed al fortissimo miglioramento della Russia (+54,0%) e soprattutto dell’Ucraina (+72,4%). Le vendite di calcestruzzo preconfezionato sono aumentate del 16,0%, trainate in particolare da Repubblica Ceca ed Ucraina, con prezzi di vendita in generale rafforzamento. La crescita di volumi e prezzi si è tradotta in un aumento del fatturato pari al 44,9%, da 367,5 a 532,6 milioni; l’effetto cambio ha inciso positivamente sulla traduzione in euro dei ricavi di Polonia e Repubblica Ceca, negativamente su quelli di Russia ed Ucraina. Il margine operativo lordo realizzato nell’area ha mostrato un incremento del 50,6% passando da 125,1 a 188,4 milioni; il progresso dei risultati è attribuibile principalmente a Ucraina e Polonia. A tutto settembre 2007 sono stati contabilizzati costi di smontaggio e trasporto dei macchinari destinati all’espansione della capacità produttiva in Russia per 28,1 milioni. Stati Uniti d’America - Rispetto alla prima metà dell’esercizio la diminuzione dei volumi è stata meno marcata, essenzialmente perché nella seconda parte del 2006 la crisi del comparto residenziale aveva già cominciato a manifestarsi in modo evidente. Le vendite di cemento hanno registrato una diminuzione del 4,8%, ma in alcune aree geografiche (esempio Texas) la variazione è stata di segno positivo. Per il momento la debolezza della domanda non ha avuto, se non in maniera sporadica, effetti negativi sui prezzi, che hanno confermato un miglioramento del 5,5%. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato sono calate del 5,9%, con prezzi unitari anch’essi in discreto miglioramento. Il fatturato delle attività statunitensi si è attestato a 646,3 milioni di euro rispetto a 707,9 milioni nell’esercizio precedente (-8,7%), con un margine operativo lordo anch’esso in diminuzione da 238,8 a 224,7 milioni di euro (-5,9%). Escludendo l’effetto dovuto alla debolezza del dollaro, la variazione delle due grandezze sarebbe stata negativa del 1,3% per il fatturato e positiva del 1,6% per il margine operativo lordo. Messico (consolidamento al 50%) - L’industria delle costruzioni ha mantenuto l’intonazione favorevole del primo semestre, con consumi di cemento in crescita. Le vendite di cemento della collegata Corporación Moctezuma sono aumentate del 17% circa, ma i prezzi in valuta locale hanno continuato ad evidenziare una certa debolezza (-2,6%). Su tale andamento dei ricavi unitari ha influito la graduale modifica del mix di vendita da cemento in sacchi a cemento sfuso ed una distribuzione a più a largo raggio del prodotto. Nel settore calcestruzzo le vendite sono aumentate del 10,6%, con prezzi allineati al medesimo periodo del precedente esercizio. Il fatturato dei primi nove mesi si è attestato a 160,6 milioni di euro, +7,7% rispetto al 2006; l’effetto cambio è stato negativo per circa 14 milioni. A causa dei prezzi deboli, della debolezza del peso messicano e degli aggravi dal lato costi (soprattutto combustibili e logistica) il margine operativo lordo ha accusato un decremento del 1,2% (da 72,7 milioni di euro a 71,8 milioni ). Evoluzione prevedibile dell’attività per l’esercizio in corso - In Italia le quantità vendute tendono a rallentare rispetto ai livelli record degli ultimi anni e l’avversa dinamica dei costi rispetto ai prezzi condurrà verosimilmente ad uno sfavorevole sviluppo della redditività rispetto al 2006. In Germania la domanda è attesa in diminuzione per quanto riguarda il mercato domestico ma dovrebbe essere compensata dal buon andamento delle esportazioni; pertanto confidiamo di chiudere l’esercizio con risultati operativi in miglioramento. In Lussemburgo e Paesi Bassi ci aspettiamo che l’andamento positivo delle nostre attività industriali prosegua anche nell’ultimo trimestre. Le prospettive per volumi e prezzi in Europa Orientale (Repubblica Ceca, Polonia, Ucraina, Russia) si mantengono, nel complesso, assai favorevoli e quindi riteniamo che gli utili si confermino in sostanziale crescita a fine esercizio. Negli Stati Uniti il rallentamento dell’edilizia residenziale impatta fortemente sulla domanda di cemento e sull’economia in generale. Tuttavia, dal momento che fino ad ora le minori quantità vendute sono state principalmente assorbite dalla riduzione delle importazioni ed i prezzi hanno dimostrato una certa resistenza, i risultati in valuta locale per il corrente esercizio dovrebbero confermarsi simili a quelli del 2006. In Messico il livello di attività si mantiene elevato e favorisce l’aumento dell’utile operativo espresso in valuta locale; peraltro la redditività sarà, probabilmente, penalizzata dalla difficoltà ad adeguare i prezzi all’inflazione di settore e dalla variazione di valore del peso messicano rispetto all’euro. In tale contesto quindi, la previsione è che il corrente anno 2007 possa confermare le attese di risultati operativi ed utile netto superiori rispetto a quelli realizzati nell’esercizio precedente. .  
   
   
ANSALDO ENERGIA VINCE CONTRATTO DA 45 MILIONI DI EURO IN RUSSIA  
 
Roma, 20 Novembre 2007 - Ansaldo Energia, la società del gruppo Finmeccanica leader nella fornitura di componenti e servizi per impianti di generazione di energia, ha firmato un altro importante contratto in Russia per un valore di oltre 45 milioni di euro. Il cliente è la società Stroytransgaz controllata dal gruppo Gazprom. Il contratto prevede la fornitura di due turbine a gas V64. 3a con relativi generatori e sistemi ausiliari per la centrale a ciclo combinato Yugo-zapadnaya Tez, nella zona sud ovest di San Pietroburgo. Alla fornitura delle macchine è associata anche quella delle principali parti di ricambio. .  
   
   
INAUGURATO IL GASDOTTO TURCHIA- GRECIA, TASSELLO FONDAMENTALE DEL CORRIDOIO ITGI FONDAMENTALE PASSO AVANTI PER IL PROGETTO, CHE SARÀ COMPLETATO CON IL GASDOTTO IGI, REALIZZATO DA EDISON , DEPA E DESFA  
 
 Roma, 20 novembre 2007 – E’ stato inaugurato il gasdotto di collegamento Turchia Grecia, tassello fondamentale del corridoio di trasporto del gas Itgi (Interconnessione Turchia-grecia- Italia) che dal 2012 consentirà di importare in Italia 8 miliardi di metri cubi di gas all’ anno dal Caspio e dal Medio Oriente, aree nelle quali si trova oltre il 20% delle riserve mondiali (30. 000 miliardi di metri cubi di gas). Il gasdotto di collegamento, grazie al quale è arrivata in Grecia la prima fornitura di gas del Caspio, ha una lunghezza di 296 chilometri e avrà a regime una capacità di trasporto di 11,5 miliardi di metri cubi all´anno. All’inaugurazione dell’infrastruttura hanno partecipato i Primi Ministri di Grecia e Turchia, Costas Caramanlis e Recep Tayyip Erdogan. Erano inoltre presenti alla cerimonia il Presidente dell’Azerbaijan, Ilham Aliyev, il Ministro dell’energia americano, Samuel Bodman e l’Ambasciatore d’Italia in Grecia, Gianpaolo Scarante. L’inaugurazione rappresenta un passo tangibile nello sviluppo della rotta del gas nel sud dell’Europa e rinnova lo spirito di collaborazione tra i due Paesi già sancito con la firma dell’accordo intergovernativo trilaterale del luglio di quest’anno, a cui ha partecipato anche l’Italia rappresentata dal Ministro dello sviluppo economico Perluigi Bersani. Nell’accordo i governi di Turchia,grecia e Italia hanno impresso una forte accelerazione al programma di sviluppo dell’Itgi definendo i compiti e le responsabilità dei soggetti industriali coinvolti, identificando le modalità per la finalizzazione degli accordi per il transito del gas in Turchia e costituendo un comitato di coordinamento intergovernativo con il compito specifico di monitorare e facilitare la realizzazione delle diverse tratte dell’ infrastruttura. Con queste misure i governi hanno voluto supportare l’attività dei soggetti industriali coinvolti nella realizzazione delle infrastrutture, l’italiana Edison, le greche Depa e Desfa, e la turca Botas, al fine di accelerarne i tempi di realizzazione e favorirne l’entrata in esercizio entro il 2012. Edison partecipa al progetto con la realizzazione di Igi, il gasdotto di circa 800 chilometri, di cui circa 600 saranno realizzati da Desfa in territorio greco e circa 200 da Edison e Depa tra la costa greca e quella pugliese. Quest’ ultimo tratto di gasdotto sottomarino (Poseidon) farà arrivare in Italia 8 miliardi di metri cubi di gas all’ anno. “L’inaugurazione del metanodotto di collegamento Turchia Grecia è un evento importante anche per il nostro Paese perché rende sempre più concreta l’interconnessione dell’Italia con i paesi produttori di gas del Medio Oriente. Cresce anche la nostra responsabilità di azienda impegnata nella realizzazione di Igi, il tassello che completerà questa rotta che ci consentirà di diversificare le fonti di approvvigionamento incrementandone anche la sicurezza”, ha dichiarato Roberto Potì, Direttore Sviluppo di Edison. Riconosciuto Project of European Interest dall’Unione Europea, Edison e Depa hanno ottenuto dal Governo italiano, a seguito del parere positivo espresso dall’Unione Europea, il diritto di poter utilizzare interamente la capacità di trasporto del metanodotto Poseidon per un periodo di 25 anni. Edison e Depa si sono inoltre impegnate ad aumentare la capacità di trasporto di Poseidon, rendendola disponibile per l’accesso a terzi attraverso una procedura di open season, e a incrementare i volumi di gas al Punto di Scambio Virtuale italiano, contribuendo alla nascita della futura Borsa del gas. Edison e Depa hanno già avviato negoziati con alcuni Paesi produttori dell’area del Mar Caspio, e con quelli interessati dal transito del gasdotto, volti ad assicurare le forniture di gas naturale al nuovo metanodotto. Le procedure di autorizzazione per la costruzione e la gestione del metanodotto Igi sono in corso sia in Italia che in Grecia. Notevole attenzione è stata manifestata in Italia dalle amministrazioni locali e regionali, con cui Edison sta collaborando attivamente per definire le migliori condizioni per la realizzazione dell’opera. .  
   
   
LAZIO E PIEMONTE INSIEME PER LE ENERGIE ALTERNATIVE  
 
Roma e Torino, 20 novembre 2007 - - Piemonte e Lazio collaboreranno nel campo della ricerca sulle energie alternative firmando un’intesa sullo sviluppo del solare fotovoltaico. “Il fotovoltaico di terza generazione che si sta sperimentando da due anni a Tor Vergata grazie ai finanziamenti della Regione - ha detto l’assessore all’Ambiente, Filiberto Zaratti - è uno dei punti cardine sul quale far leva per superare il gap tecnologico e industriale che il nostro Paese possiede in tema di energia fotovoltaica. In questo quadro siamo felici di avviare una collaborazione con la regione Piemonte su questa rinnovabile che potrebbe assicurare sia energia pulita, sia benessere e posti di lavoro nel settore delle energie pulite”. “Il Piemonte - ha spiegato l’assessore alla Ricerca e Innovazione del Piemonte, Andrea Bairati - sta investendo in questi anni risorse rilevanti nel sostegno della ricerca nel settore strategico della sostenibilità energetico-ambientale. Le tecnologie dell’idrogeno e del fotovoltaico sono tra le nostre priorità strategiche. Siamo lieti di avviare con la regione Lazio un’intesa che permetterà alle nostre Università, centri di ricerca e poli di eccellenza di incrementare e ottimizzare le attività di cooperazione e scambio scientifico in un quadro di obiettivi comuni”. .  
   
   
CAMFIN CEDE IL 50% DI CAM PETROLI AD AGIP FUEL (ENI)  
 
Milano, 20 novembre 2007 - Camfin Spa e Agip Fuel Spa (100% Eni) comunicano di aver raggiunto il 13 novembre un accordo che prevede la cessione ad Agip Fuel della partecipazione del 50% detenuta da Camfin in Cam Petroli Srl, joint-venture paritetica tra le due società. Il valore della transazione è di 14 milioni di Euro. Cam Petroli opera nella commercializzazione di prodotti petroliferi sul canale extrarete in Lombardia e Piemonte. Nell’esercizio 2006 ha realizzato un fatturato di circa 700 milioni di Euro, un risultato netto positivo di 1,1 milioni di Euro e un patrimonio netto, a fine anno, di 23,2 milioni di Euro. Camfin ha in carico la partecipazione in Cam Petroli a 6,5 milioni di Euro. L´operazione conferma l’interesse e rafforza la presenza di Agip Fuel in questi mercati e rientra nell’annunciata strategia di Camfin di concentrare le risorse della società nelle attività strategiche (partecipazione in Pirelli & C. , settori Gas e Ambiente). L´accordo è soggetto all´approvazione delle autorità Antitrust competenti. .  
   
   
AQUA ITALIA: RIPARTE IL SETTORE E AUMENTA LA FIDUCIA  
 
Milano, 20 novembre 2007 – L´analisi congiunturale e previsionale sviluppata da Anima (Confindustria) ha, nei giorni scorsi, evidenziato le peculiarità del settore del trattamento dell´acqua in ambito sia civile che industriale. L´affinaggio dell´acqua sia tra le pareti domestiche, che negli esercizi commerciali o nell´industria ha, pur con finalità differenti, segnato un deciso passo in avanti nel corso del 2006 e, anche per quest´anno e per il 2008 i segnali parlano, senza dubbio, di crescita. L´associazione Aqua Italia, che rappresenta in ambito confindustriale le aziende operanti in questi settori, registra con favore un aumento innanzitutto di quella cultura dell´acqua che troppo spesso è rimasta invocata da più parti ma che, fino a pochi anni fa, sembrava non volersi manifestare concretamente nei dati di mercato. Oggi le cose stanno diversamente. Sempre più italiani, infatti, scelgono di consumare l´acqua di casa direttamente dal rubinetto, trattandola con le apparecchiature più idonee e le tecnologie che le aziende del comparto sono in grado di consigliare con serietà e professionalità. Tra i vantaggi immediati derivanti dal trattamento domestico si segnalano il forte risparmio economico, la maggior tutela dell´ambiente (niente Pet da trasportare e smaltire) e l´enorme comodità e praticità derivanti, tra l´altro, dall´avere la propria acqua su misura disponibile in ogni momento e senza più la necessità di trasportare pesanti casse di minerale dal supermercato fino a casa. Su un altro fronte si segnala come sempre più esercizi commerciali e ristoranti scelgano oramai di servire acqua trattata ai propri clienti con un vantaggio immediato in termini di costo e, soprattutto, di stoccaggio. Niente più magazzini colmi di pallet di minerale, niente più trasporti da gestire logisticamente in entrate ed uscita e così via. Qualità immutata, gusto impeccabile ed un apprezzamento da parte della clientela che conferma la bontà del prodotto erogato. Volendo analizzare nello specifico i dati emersi dall´indagine Anima scopriamo che impianti e apparecchiature per le acque primarie civili continuano a segnare il trend positivo di fatturato sull´onda dell´intero settore a livello europeo. L´italia, tuttavia, rimane uno dei fanalini di coda del Vecchio Continente in quanto ad utilizzo di impianti di trattamento tra le pareti di casa, anche se la risalita, iniziata oramai alcuni anni fa, sembra confermarsi come stabile e consolidata. Diverso, invece, è l´approccio che contraddistingue l´utilizzo di sistemi di trattamento domestici relativi agli impianti di riscaldamento. Qui il maggior interesse degli utenti nei confronti di prodotti e apparecchiature in grado di consentire un rilevante risparmio energetico guida la forte domanda che registra il settore. In tal senso una ricerca condotta recentemente da Aqua Italia ha dimostrato quale sia l´effettivo impatto energetico di un´ impianto con incrostazioni sul consumo energetico domestico complessivo. E´ stata, infatti, svolta una prova di efficienza termica che ha evidenziato come un solo millimetro di incrostazione calcarea può ridurre del 18% il rendimento termico del corpo scaldante. Aggiungendo poi acqua additivata con polifosfati, invece, le incrostazioni non si sono più ripresentate e l´efficienza energetica dell´impianto è stata completamente ripristinata. Quantificando, si può affermare che in un anno una famiglia che utilizza un piccolo dosatore di polifosfati risparmia tra i 300 e i 450 euro. Il costo di un semplice dosatore (ce ne sono di molte marche in commercio) oscilla tra i 25 e i 50 euro installato. In questo senso anche gli sgravi fiscali inseriti nella Legge finanziaria di quest´anno hanno dato un contributo positivo nella diffusione di queste tecnologie. Impianti Ed Apparecchiature Per Le Acque Primarie Civili
Impianti Ed Apparecchiature Per Le Acque Primarie Civili Previsioni 2006 Pre-consuntivo 2007 Previsioni 2008 % 07/06 % 08/07
Produzione euro 231. 660. 000 250. 193. 000 270. 210. 000 8,0 8,0
Esportazione euro 167. 092. 000 178. 789. 000 191. 305. 000 7,0 7,0
Export/produzione % 72 71 71 - -
Occupazione unità 800 850 880 6,3 3,5
La stessa crescita è chiaramente avvertibile nel comparto relativo alle apparecchiature e ai prodotti per il trattamento delle acque nei processi industriali. L´indice positivo è certamente riconducibile alla più generale congiuntura positiva che contraddistingue nel complesso il mondo industriale che ha ripreso, verosimilmente, ad investire anche nei propri impianti tecnologici tra i quali quelli di trattamento occupano, soprattutto in alcuni ambiti di applicazione, un ruolo chiave. La conferma del momento positivo è data dai dati relativi all´Export che, sia con orizzonte europeo che extraeuropeo (Medio oriente in particolare), registrano risultati positivi. Impianti E Apparecchiature Per Le Acque Primarie Industriali
Impianti Ed Apparecchiature Per Le Acque Primarie Industriali Previsioni 2006 Pre-consuntivo 2007 Previsioni 2008 % 07/06 % 08/07
Produzione euro 93. 960. 000 101. 477. 000 109. 595. 000 8,0 8,0
Esportazione euro 47. 250. 000 49. 613. 000 52. 094. 000 5,0 5,0
Export/ produzione % 50 49 48 - -
Occupazione unità 520 520 520 0,0 0,0
Commento del Presidente di Aqua Italia – Lorenzo Tadini Il contesto positivo e la congiuntura favorevole che registriamo sono segnali importanti che derivano, oltre che dalla migliore situazione economica complessiva, anche da anni di investimenti e sacrifici da parte delle aziende del nostro comparto che non hanno mai smesso di investire in ricerca e sviluppo e in comunicazione. Sempre più italiani, famiglie, ristoratori, imprenditori. Scelgono di trattare la propria acqua per avere impianti più efficienti, gestioni più attente dei costi e, perché no, un´acqua su misura sempre pronta e disponibile dal proprio rubinetto di casa. Sta finalmente cambiando il modo di intendere il consumo di acqua e aumenta contestualmente anche la consapevolezza che l´acqua di rubinetto, trattata o meno, non ha niente da invidiare a quella in bottiglia. Siamo ancora indietro rispetto ai numeri del resto d´Europa e degli Stati Uniti, ma il trend è positivo e siamo convinti che, anche con il passare del tempo, non potrà che consolidarsi. .
 
   
   
HERA S.P.A. PRIMI NOVE MESI DEL 2007 CONFERMATA UNA CRESCITA COSTANTE GRAZIE ALLA STRUTTURA MULTIBUSINESS E ALLO SVILUPPO TERRITORIALE RICAVI A 1.956,3 MILIONI DI EURO (+21,7%)  
 
 Bologna, 20 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera ha approvato il 14 novembre all’unanimità i risultati economici consolidati dei primi nove mesi dell’anno redatti sulla base dei criteri Ias. I risultati confermano la crescita costante del Gruppo, anche grazie alla struttura multiservizi che ha beneficiato dell’incremento del volume d’affari di tutte le Aree ad esclusione del Gas. Va inoltre evidenziato che sui buoni risultati ha positivamente inciso anche l’intervenuto consolidamento delle aziende del Gruppo Aspes di Pesaro Urbino. I ricavi del Gruppo al 30 settembre 2007 sono passati a 1. 956,3 milioni di euro dai 1. 607,1 milioni di euro del corrispondente periodo 2006, con una crescita pari a 21,7%. Il Margine Operativo Lordo è aumentato di 10 milioni di euro, con una crescita percentuale del 3,3%, passando nei primi nove mesi del 2007 a 299,2 milioni di euro da 289,7 milioni di euro del 2006. Tale risultato è particolarmente significativo tenuto conto degli effetti tariffari definiti dal primo semestre dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per la vendita del gas al mercato residenziale e dell’andamento climatico sfavorevole. La crescita è stata determinata in particolare dai buoni risultati del terzo trimestre, che ha avuto un miglioramento dell’11% rispetto all’anno precedente. Il Risultato Operativo per i primi nove mesi dell’anno resta sostanzialmente invariato, passando a 154 milioni di euro da 156 milioni di euro del 2006, con una variazione percentuale del meno 1,3%, scontando maggiori ammortamenti conseguenti al piano degli investimenti eseguito. L’utile Ante Imposte è stato pari a 98,5 milioni di euro, rispetto ai 118 milioni di euro dell’analogo periodo dello scorso anno, in conseguenza di maggiori oneri finanziari derivanti dagli importanti investimenti operativi e straordinari del Gruppo e dal consolidamento delle aziende del Gruppo Aspes di Pesaro Urbino. La Posizione Finanziaria Netta al 30 settembre 2007 è pari a 1. 439,5 milioni di euro, rispetto ai 1. 324 milioni di euro del 30 giugno 2007. Gli investimenti nei primi 9 mesi sono stati pari a 298 milioni di euro e la situazione finanziaria vede i debiti a medio-lungo termine coprire circa il 95% del totale. Per quanto riguarda le aree di business, nella composizione del Margine Operativo Lordo si conferma l’importanza dell’Area Ambiente che ha contribuito con il 38,3%, migliora il contributo dell’Area Idrica con una quota pari al 28,9% e dell’Area Energia Elettrica con un peso del 9,4%, mentre diminuisce quello dell’Area Gas, con un contributo del 17,2%, e resta sostanzialmente stabile quello delle Altre Attività con il 6,1%. L’area Ambiente conferma i buoni risultati degli anni precedenti e migliora la propria redditività con un Margine Operativo Lordo di 114,7 milioni di euro, in crescita del 8,1% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Nell’area Energia Elettrica il Gruppo ha realizzato un Margine Operativo Lordo di 28,2 milioni di euro, in crescita del 10,4% rispetto ai 17,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2006, mentre nell’Area Gas il Margine Operativo Lordo si è ridotto da 71,5 milioni di euro a 51,4 milioni di euro per effetto della significativa diminuzione dei volumi distribuiti (circa 270 milioni di metri cubi a parità di perimetro), riconducibile alle predette caratteristiche della stagione termica 2006-2007. Nel ciclo idrico integrato, nei primi nove mesi del 2007 è stato realizzato un Margine Operativo Lordo di 86,5 milioni di euro, in aumento del 13% rispetto all’analogo periodo del 2006, da mettere in relazione principalmente con il consolidamento di Aspes Pesaro e con gli effetti dell’importante piano di investimenti da tempo in corso nel settore. Nell’area Altre Attività, che includono prevalentemente il Teleriscaldamento e l’Illuminazione Pubblica, il Gruppo ha realizzato un Margine Operativo Lordo di 18,4 milioni di euro, in crescita del 6,1% rispetto all’analogo periodo del 2006. .  
   
   
SAIPEM SI AGGIUDICA CONTRATTO PER OLTRE 860 MILIONI DI DOLLARI NEL SETTORE DELLE PERFORAZIONI MARE  
 
 San Donato Milanese (Mi), 20 novembre 2007 – Saipem si è aggiudicata un contratto del valore di oltre 860 milioni di dollari per il noleggio del nuovo mezzo semisommergibile di perforazione in acque profonde Scarabeo 9. Il contratto, che prevede il noleggio del mezzo navale per una durata di 5 anni, è stato assegnato da Eni e riguarda attività di perforazione da eseguirsi principalmente nelle acque del Golfo del Messico tra la fine del 2009 e la fine del 2014. Scarabeo 9 è attualmente in costruzione presso il cantiere cinese di Yantai Raffles Shipyard. La conclusione dei lavori è prevista per il quarto trimestre del 2009. Saipem ha acquisito Scarabeo 9 (precedentemente denominato D90) a seguito dell’operazione con la quale ha rilevato la quasi totalità delle azioni della Frigstad Discoverer Invest Ltd, società norvegese proprietaria del mezzo. Scarabeo 9, mezzo semisommergibile innovativo di sesta generazione per acque ultra profonde, sarà capace di operare fino a 3. 600 metri di profondità d’acqua grazie a un sistema di posizionamento dinamico. .  
   
   
FONTI RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA PER LO SVILUPPO DELLA SICILIA AL VIA LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE DEL PROGRAMMA SICENEA  
 
Palermo, 20 novembre 2007 - L’assessore all’Industria della Regione Siciliana, Giovanna Candura e il Direttore generale dell’Enea, Giovanni Lelli, ieri a Palermo hanno illustrato risultati e prospettive del programma Sicenea, strumento della politica energetica regionale. Il programma pluriennale Sicenea, finanziato dall’Assessorato all’Industria della Regione Siciliana e realizzato dall’Enea, promuove in Sicilia lo sviluppo di un modello energetico ed economico orientato all’impiego diffuso delle fonti rinnovabili e all’utilizzo ottimale dell’energia. Destinatari delle diverse iniziative che confluiscono in Sicenea sono gli Enti locali della Regione Siciliana, imprese, progettisti, installatori, energy manager e professionisti. L’incontro di oggi è stato soprattutto l’occasione per lanciare la campagna di sensibilizzazione “Sicenea. Pura energia di Sicilia”. Lo slogan della campagna, che durerà un anno, fino ad ottobre 2008, è “Stiamo lavorando per voi, mettendo in campo tutta la nostra energia”. Una campagna rivolta ad operatori economici, amministrazioni locali, famiglie per far percepire come il programma energetico costituisca un’opportunità per sviluppare e favorire imprenditorialità innovativa. Fra gli strumenti della campagna sono previsti annunci stampa su quotidiani locali e nazionali e affissioni presso i più importanti aeroporti italiani. Durante la campagna informativa verranno distribuiti anche prodotti editoriali e multimediali sulle fonti rinnovabili, sull’uso razionale dell’energia, sullo sviluppo sostenibile, con particolare riferimento alla situazione e alle prospettive in Sicilia. Questi prodotti editoriali saranno disponibili anche on line all’indirizzo www. Sicenea. It Sicenea significa anche coinvolgimento del mondo della scuola e nel pomeriggio, si svolgerà la cerimonia di premiazione dei vincitori del Progetto Sicilia Educarsi al futuro, una collaborazione scientifica tra ricercatori Enea e scuole siciliane per realizzare nuovi percorsi formativi sui temi dello sviluppo sostenibile, ad integrazione degli insegnamenti curriculari delle scuole di ogni ordine e grado. Elevato il grado di partecipazione della scuola siciliana, con il coinvolgimento di 98 istituti, per complessive 381 classi, e la realizzazione di 64 progetti didattici. Il concorso prevede l’assegnazione di 15 premi con importi che variano da 7. 000,00 euro (primo classificato) a 1. 000,00 euro. Altre iniziative, in corso da tempo, coinvolgono tutto il territorio regionale e vanno dalla creazione di una rete di Uffici Energia in ciascuna delle 9 province siciliane per favorire l’attuazione delle politiche energetiche e ambientali locali, all’aggiornamento tecnico, con numerosi corsi di formazione, organizzati dagli esperti dell’Enea, sulle fonti rinnovabili di energia, l’impiantistica per la climatizzazione degli edifici, la certificazione energetica in edilizia, l’energy management. Www. Sicenea. It .  
   
   
MONTAGNA: MARSILIO VISITA CANTIERE CENTRALE DI TOLINA  
 
Forni di Sopra, 20 novembre 2007 - - "E´ un impianto che migliorerà la qualità della vita nel fornese". Lo ha affermato l´assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Enzo Marsilio, che ha compiuto il 15 novembre un sopralluogo sul cantiere di lavoro per la realizzazione di un impianto idroelettrico lungo i torrenti Tolina e Tartoi, a Forni di Sopra. L´impianto, dalla prossima primavera, erogherà ogni anno 5 milioni di kilowattora, consentendo così alla località carnica la quasi completa autosufficienza per quanto riguarda la disponibilità di energia elettrica. Infatti, come ha spiegato il sindaco, Luigino Antoniacomi, a Forni di Sopra risiedono circa 1. 100 persone, che però diventano novemila nel corso della stagione turistica, estiva o invernale. Inoltre, in inverno, gli impianti per la produzione di neve artificiale comportano un ulteriore notevole dispendio di elettricità. Attualmente, la centralina già esistente a Forni di Sopra eroga il 25 per cento del fabbisogno dell´intero Comune. Mentre con l´entrata in funzione dell´impianto di Tolina si raggiungerà il 95 per cento del fabbisogno comunale. Il nuovo impianto idroelettrico sarà realizzato grazie a fondi comunitari dell´Obiettivo 2, con il concorso tra la Regione, la Comunità montana della Carnia e il Comune. "Una sinergia - ha detto Marsilio - che ha consentito di accelerare l´iter burocratico necessario per l´avvio dei lavori (iniziati lo scorso 12 giugno), e che sta dimostrando la sua efficacia". L´intervento è infatti già stato realizzato per il settanta per cento delle opere previste. In particolare, come ha potuto verificare l´assessore, sono state create le opere di captazione delle acque che, una volta percorsa la turbina generatrice dell´elettricità (della potenza di 1047 kw/ora), saranno interamente restituite al corso originario. E´ inoltre stato realizzato il 90 per cento della condotta forzata in acciaio, la quale, per una lunghezza di milleseicento metri, porterà l´acqua, con un dislivello di 288 metri e lungo una tubatura della portata di 450 litri al secondo, nell´impianto di produzione. E´ inoltre stato realizzato il cavodotto che collegherà la centrale di Tolina con la cabina di distribuzione dell´energia elettrica nel comune della società Idroelettrica di Forni di Sopra. Marsilio ha espresso particolare soddisfazione sia perché l´opera entrerà in funzione entro breve, sia per la metodologia che ha consentito di inserire senza impatto visivo le opere nel paesaggio circostante. "Questo intervento - ha commentato con compiacimento Marsilio - è coerente con la politica della Regione tesa a valorizzare le risorse del territorio, in particolare quelle idriche esistenti; viene inoltre realizzata ponendo particolare attenzione all´inserimento nell´ambiente circostante, curato attraverso l´ottima qualità dei lavori di ripristino". "Infine, la creazione dell´impianto - ha concluso l´assessore - è orientata nell´ottica di sviluppo della montagna, in quanto esso consentirà la riduzione del costo dell´energia elettrica nella vallata". Il presidente della Comunità montana, Lino Not, assieme al sindaco ha a sua volta commentato favorevolmente l´esito della proficua collaborazione con l´Amministrazione regionale, avviata a seguito della stipula di una convenzione siglata dal vicepresidente Moretton. "Si tratta - hanno detto - di un intervento che attendeva la sua realizzazione da una ventina d´anni, e ora finalmente questa risorsa potrà essere messa al servizio della comunità. .  
   
   
BRUNO PAVESI NOMINATO OGGI CONSIGLIERE DELEGATO DELLA BOCCONI. PAOLO SCARONI PRESIDENTE DELLA NUOVA FONDAZIONE “PARTNERSHIP PER BOCCONI” GIÀ AMMINISTRATORE DELEGATO DI HONEYWELL ITALIA, GRUPPO BULL E BTICINO, PAVESI AMMINISTRERÀ L’ATENEO DI VIA SARFATTI. PAOLO SCARONI, AMMINISTRATORE DELEGATO ENI, HA ACCETTATO LA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE "CON ENTUSIASMO"  
 
 Milano, 20 novembre 2007 - Il Consiglio di amministrazione dell’Università Bocconi, riunitosi ieri, ha deliberato la nomina di Bruno Pavesi a consigliere delegato dell’ateneo. Pavesi succederà a Gianemilio Osculati, che ha rassegnato le dimissioni per dedicarsi in maniera importante a una propria attività imprenditoriale. Laureato in Bocconi a pieni voti, Bruno Pavesi ha poi proseguito la propria formazione alle università di Harvard e Exeter. Tra il 1985 e il 2006 ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato e direttore generale prima di Honeywell Information Systems Italia, quindi del Gruppo Bull per il sud Europa e infine di Bticino. Proboviro di Confindustria e consigliere della Camera di commercio francese, Bruno Pavesi è consigliere di diverse società nonché Vice Presidente di Enerqos Spa. “Sono molto onorato di poter contribuire all! o sviluppo della mia università”, ha dichiarato Pavesi. “Quello di oggi per me non rappresenta un ritorno ma un’evoluzione del rapporto che mi lega alla mia università che, anche dopo essermi laureato, non ho mai abbandonato ma ho seguito sempre da vicino, anche come consigliere dell’associazione degli Alumni Bocconi”. “L’importante esperienza manageriale di Bruno Pavesi”, ha dichiarato Mario Monti, Presidente dell’ateneo, “rappresenterà un prezioso contributo all´attuazione dei programmi di internazionalizzazione, modernizzazione e valorizzazione del merito che sono i capisaldi del piano strategico della Bocconi. Augurando buon lavoro a Pavesi, ringrazio Gianemilio Osculati che, seppur per pochi mesi, ha servito la sua e la nostra università”. Con riferimento, infine, alla nuova Fondazione “Partnership per Boccon! i”, costituita per lo sviluppo delle attività di ! fund rai sing dell’Università Bocconi, il Consiglio ha preso atto con viva soddisfazione che Paolo Scaroni, amministratore delegato dell’Eni, ha accettato la carica di presidente. “Accetto con entusiasmo”, ha dichiarato Paolo Scaroni, “l’opportunità che mi è stata offerta di operare per la crescita dell’Università Bocconi in una fase in cui l’ateneo, con la guida di Mario Monti e Angelo Provasoli, si sta affermando sempre di più sul piano internazionale”. .  
   
   
RICERCA: COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, UNIVERSITA´´, IMPRESA  
 
Trieste, 20 novembre 2007 - Trieste ospiterà ben presto un incontro che, sulla falsariga di quello del pomeriggio di ieri sul tema "Trieste, la Ricerca: realtà attese, potenzialità e ricadute", serva a confermare il ruolo di Trieste nella cooperazione scientifica rivolta ai paesi in via di sviluppo alla luce delle condizioni attuali, molto diverse da quelle che hanno portato alla nascita dei suoi primi istituti di ricerca. Lo ha garantito alla comunità scientifica e a quella economica, entrambe massicciamente presenti al Teatro Miela, l´assessore regionale al Lavoro, Formazione Università e Ricerca Roberto Cosolini, che ha tirato le fila di un dibattito focalizzato sull´importanza del dialogo tra la città e le sue istituzioni di ricerca e sul futuro di questo rapporto. In questo contesto Cosolini ha ribadito l´importanza dell´Università, già eccellente, ma da potenziare e razionalizzare in modo da offrire una formazione innovativa, di qualità e che preveda, per le iniziative destinate studenti stranieri, corsi e lauree in inglese. Dal dibattito è emerso infatti che, per attrarre i giovani che scelgono l´occidente per la loro formazione (lo fanno in 80 mila dai soli Balcani) occorre da un lato incrementare servizi e potenzialità abitativa e dall´altro dar vita a nuovi programmi. A tale proposito, ha comunicato l´assessore, l´Università realizzerà, con il sostegno della Regione, l´avvio di "strutture destinate ad accogliere, valorizzare e sviluppare le capacità di studenti stranieri d´eccellenza". In Italia ed in regione invece, la "crisi delle vocazioni si contrasta con borse di studio e rendendo la scienza più vicina ed amica" ha detto Cosolini, notando che occorre incrementare i rapporti tra mondo della ricerca e quello della scuola. I progetti sul Science Center e sull´offerta turistico-scientifico-culturale, oltre alla fiera della letteratura scientifica "Fest" destinata a diventare un appuntamento annuale, sono altrettante iniziative mirate ad un´azione di marketing che richiedono però, ha sottolineato l´assessore, "un´unica cabina di regia cui partecipi una platea rappresentativa con il compito, attraverso il contributo del mondo della ricerca, di verificare, garantire e certificare il rigore dell´attività di divulgazione". Infine, per attrarre nuova impresa in Friuli Venezia Giulia la Regione lancia una sfida al sistema dell´innovazione di Trieste e della regione. "Lo invitiamo - ha detto Cosolini - a realizzare progetti di selezione di idee imprenditoriali proposte da giovani provenienti da qualsiasi parte del mondo, portandoli qui, offrendo loro le condizioni utili a realizzarli e affiancandoli in questo processo". Moderato da Roberto Morelli, il dibattito ha coinvolto il sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza, il presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, il rettore dell´Ateneo giuliano, Francesco Peroni, il direttore della Sissa, Stefano Fantoni, il direttore dell´Icgeb, Mauro Giacca, ed il managing director del Centro di Biomedicina Molecolare Roberto della Marina oltre a numerosi personaggi in sala, tra cui il professor Paolo Budinich ("senza cui Trieste città della scienza non sarebbe nata", ha detto Cosolini) e il presidente del Porto di Trieste, Claudio Bonicciolli. .  
   
   
PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO DI SALERNO E DELLE AREE INTERNE DELLA CAMPANIA SCPA: L’ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI VARA CAMBIAMENTI NELLO STATUTO SOCIALE  
 
Salerno, 20 Novembre 2007 - L’assemblea Straordinaria dei Soci, riunitasi il 16 novembre presso la sede del Parco in Via Porta Catena a Salerno, ha deliberato la modifica dello Statuto Societario. A maggioranza qualificata (presente il 57,75% dei soci) sono state approvate le modifiche dello Statuto del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e delle Aree Interne della Campania che riguardano una razionalizzazione degli organi sociali riducendo il numero di consiglieri di amministrazione ed un rafforzamento del ruolo delle Università. All’assemblea hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle imprese e delle Banche, anche esponenti di alcuni dei maggior Enti Pubblici associati: Provincia di Benevento, Provincia di Salerno, Provincia di Avellino, Università degli Studi del Sannio, Camera di Commercio di Benevento, Comune di Salerno, Ept di Salerno. Questi i cambiamenti più salienti approvati all’unanimità dall’Assemblea: confermata la riduzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione già applicata, peraltro, per l’attuale triennio 2007-09: a non meno di 5 membri e non più di 9 membri; i Rettori delle Università di Salerno e del Sannio saranno componenti di diritto del Consiglio di Amministrazione; la presenza di diritto dei due Rettori rende superato l’organismo del Comitato Tecnico Scientifico a suo tempo ipotizzato come trait d’union con l’Università. L’incontro tra i Soci ha segnato un passo molto importante per la futura vita istituzionale della struttura, un momento di notevole partecipazione e di intesa nell’auspicio comune che le attività del Parco possano costituire una rete sempre più stabile ed efficace di relazioni tra le realtà aziendali, il mondo della ricerca e della Pubblica Amministrazione, facendo emergere e mettendo a sistema la domanda di innovazione proveniente dalle imprese. Parte della documentazione distribuita ai Soci e riguardante alcuni significativi risultati conseguiti nel triennio 2004-2006 è consultabile e scaricabile direttamente dal nostro sito Web all’indirizzo: www. Pstsa. It .  
   
   
FUTURUM 2007: CONVEGNI DEDICATI A INSEGNANTI E DIRIGENTI SCOLASTICI  
 
 Bolzano, 20 novembre 2007 - Nell´ambito di Futurum 2007, la prima fiera della formazione in programma a Bolzano dal 22 al 25 novembre, sono stati organizzati per il penultimo giorno della rassegna (sabato 24 novembre) ben quattro convegni riservati in maniera particolare ad insegnanti e dirigenti scolastici. Alle 14. 30, nella sala Elena Walch, alla presenza dell´ispettrice Antonietta Tartaglia, dirigente tecnica del Ministero della pubblica istruzione, si discuterà dell´evoluzione del sistema educativo in Italia, con il convegno "Le tematiche delle innovazioni in corso". Sempre per ciò che riguarda la lingua italiana, il secondo appuntamento in programma per sabato 24 novembre è alle 16. 30, nella sala Latemar, con un convegno dal titolo "L´insegnamento-apprendimento dell´italiano nelle classi plurilingue per la scuola primaria". Gli autori di "Ambarabà" esploreranno i percorsi con cui si possano avvicinare i bambini alla lingua italiana come seconda lingua, creando un atteggiamento positivo e sereno verso questa nuova esperienza. Due, invece, gli appuntamenti in lingua tedesca, con i convegni "Management di qualità in scuole di formazione professionale, previsione sulla formazione professionale" (sala Latemar dalle ore 9) e "Plurilinguismo nell´infanzia nella teoria e nella pratica" (sala Latemar dalle ore 14. 30) Per ulteriori informazioni sui convegni riservati ad insegnanti e dirigenti scolastici (partecipazione libera e gratuita), e su tutto il programma della prima fiera della formazione altoatesina è possibile visitare il sito internet www. Futurum. It. .  
   
   
CINQUANTA INSEGNANTI A BRUXELLES PER SEMINARIO SULL´´EUROPA  
 
Trieste, 20 novembre 2007 - Cinquanta insegnanti dei licei e degli istituti tecnici del Friuli Venezia Giulia partecipano da domenica a martedì a un seminario sulle tematiche europee che ha luogo nella sede del Parlamento europeo e all´ufficio della Regione, a Bruxelles. Una prima parte del seminario si era svolta la settimana scorsa in Consiglio regionale con due relazioni che avevano affrontato i temi dell´evoluzione dell´idea europeista e della cittadinanza europea. A Bruxelles, invece, parlamentari europei di diversi gruppi politici illustreranno ai partecipanti il funzionamento delle varie istituzioni e faranno il punto sull´iter del nuovo trattato varato a Lisbona dal Consiglio europeo, destinato a sostituire la Costituzione europea, bloccata dal voto contrario del referendum di Francia e Olanda. Nella sede della Regione gli insegnanti incontreranno, tra gli altri, l´assessore regionale Jacop che svolgerà una relazione sul ruolo internazionale del Friuli Venezia Giulia. L´iniziativa è promossa dal Centro studi "Dialoghi Europei" in collaborazione con l´Associazione dei consiglieri regionali e d´intesa con l´Ufficio scolastico regionale, ed è stata possibile grazie all´invito di Donata Gottardi e Giovanni Berlinguer e al sostegno della Giunta regionale. .  
   
   
TIROCINI SCIENTIFICI RETRIBUITI PER 500 GIOVANI LAUREATI IN MATERIE SCIENTIFICHE 4 MILIONI DI EURO LO STANZIAMENTO DI REGIONE LAZIO E FILAS IN FAVORE DELL’OCCUPAZIONE GIOVANILE ARRIVANO LE PRIME ASSUNZIONI  
 
Roma, 20 novembre 2007 - Oltre cinquecento stage retribuiti per altrettanti giovani laureati in materie scientifiche. È il risultato dell’ultimo bando indetto 6 mesi fa dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Lazio con il supporto della Filas e presentato oggi dall’assessore Silvia Costa. Settecento euro mensili per 6 mesi di esperienza lavorativa, con la concreta possibilità che questa si trasformi in impiego, grazie anche agli incentivi previsti per le aziende che decideranno di assumere gli stagisti. La formula, che ha visto uno stanziamento da parte della Regione di 4 milioni di euro, rappresenta uno sbocco interessante per il futuro dei giovani neolaureati: secondo recenti dati Almalaurea, infatti, ben 2 studenti su 3 che frequentano stage trovano impiego a un anno dalla laurea, contro una media generale del 54 per cento. Al bando “Borse di studio per tirocini formativi scientifici” sono stati ammessi 506 neolaureati (circa 800 le domande) con un’età media di 29 anni per i laureati specialistici e 26 anni per i triennali. Tra i candidati, prevalenza per le donne (53 per cento) sui maschi e per i possessori di laurea specialistica (il 56 per cento) sui diplomi triennali. Ingegneria, biologia e architettura tra le specialistiche e ingegneria industriale, biotecnologie e scienze biologiche tra le triennali sono le tipologie di laurea più diffuse. Ad ospitare gli stage, in maggioranza le Università e gli Enti di ricerca (52 per cento), seguite dalle Imprese (29 per cento) e dalla Pubblica Amministrazione centrale e locale (17 per cento). Il progetto ha l’obiettivo di fermare l’esodo da facoltà ritenute strategiche per lo sviluppo del Paese: si calcola infatti che la quota degli iscritti negli atenei scientifici si sia quasi dimezzata dal dopoguerra ad oggi, nonostante discipline come chimica, ingegneria e biologia presentino strade professionali meno tortuose e più remunerative rispetto ad altre. Nel Lazio, seconda regione in Italia per sviluppo e innovazione, si trova uno degli epicentri culturali del settore, con l’11 per cento della popolazione studentesca e circa 7. 500 iscritti nel 2006. Una palestra per nuovi talenti che lo scorso anno ha registrato nella regione una contrazione tra gli iscritti del 6,6 per cento, dato che ha confermato il trend negativo pur con perdite minori rispetto agli anni precedenti. Nel frattempo si sono conclusi 11 tra i 161 tirocini realizzati grazie alla prima edizione del bando e sono già 6 i giovani neo laureati che si sono visti offrire un contratto a tempo indeterminato dalle imprese che li ospitano. Secondo i partecipanti al primo bando si tratta di un’occasione davvero in grado di semplificare l’iter post universitario che è sempre piuttosto complesso. Trovare uno stage, infatti, non è facile e, in genere, queste esperienze sono gratuite o con rimborsi spese quasi irrisori. Per l’assessore all’Istruzione, Diritto allo studio e Formazione della Regione Lazio, Silvia Costa, “questa iniziativa ha messo in luce le potenzialità ed i risultati che i giovani possono ottenere attraverso il sostegno delle istituzioni. La possibilità di effettuare tirocini formativi scientifici presso le Università, le imprese ed i centri di ricerca, infatti, ha consentito loro di prendere un diretto contatto con il mondo del lavoro e di creare i presupposti perché questa importante esperienza possa diventare un’occupazione stabile, grazie anche agli incentivi che il bando riserva alle imprese che assumano con contratto a tempo indeterminato o con contratti a tempo determinato di 24 o 36 mesi. Si tratta di giovani che, in molti casi, si sono laureati in media da 15 mesi, talora con il massimo dei voti e che con il supporto adeguato, possono contribuire a consolidare il ruolo leader della nostra Regione in ambito scientifico”. .  
   
   
ISTRUZIONE: 600 MILA EURO A PROVINCE PER BORSE DI STUDIO  
 
 Cordenons, 20 novembre 2007 - La Regione Friuli Venezia Giulia, ripartirà tra le quattro Province del Friuli Venezia Giulia ulteriori 599. 991 euro da utilizzare per gli assegni di studio per l´anno scolastico 2006/07. Su proposta dell´assessore all´Istruzione, Roberto Antonaz, lo ha deciso la Giunta regionale, stabilendo di erogare tale somma in aggiunta ai 2. 308. 800 euro già trasferiti lo scorso agosto. A beneficiare dei fondi, che in totale ammontano a 2. 907. 514 euro, saranno 2. 664 studenti residenti in regione e iscritti a scuole dell´obbligo e secondarie non statali, parificate o paritarie. .  
   
   
OLIOLIVA 2007 A IMPERIA, TURISMO ENOGASTRONOMICO, DIETA MEDITERRANEA E IL CONCORSO LETTERARIO SUL PAESAGGIO DELL´OLIO NELLE SCUOLE IN TRE CONVEGNI AI MAGAZZINI DELL´EX DEPOSITO FRANCO  
 
 Genova 20 novembre 2007 - L´importanza dell´enogastronomia nel turismo, la valorizzazione dei prodotti agroalimentari e la dieta mediterranea a base di olio extravergine di oliva per vivere meglio, il coinvolgimento degli studenti con il concorso "Scrivi il paesaggio dell´olio" sono i temi principali di tre appuntamenti promossi dalla Regione Liguria nell´ambito di "Olioliva 2007". Si comincerà con l´incontro sulla valorizzazione del turismo legato al patrimonio delle produzioni tipiche, agli itinerari tematici, alla natura intesa come mèta turistica e strumento di promozione della Liguria in Italia e all´estero, in programma mercoledì 22 novembre, alle 17, nell´area convegni ai Magazzini dell´ex Deposito franco. Il tema della tavola rotonda è: "Turismo enogastronomico: quali prospettive per la Liguria". La tavola rotonda è promossa dagli assessorati al Turismo di Regione Liguria e Provincia e Comune di Imperia. Sarà moderata da Bruno Gambacorta, ideatore della rubrica televisiva "Tg2 Eat Parade", con Paolo Massobrio, scrittore e giornalista enogastronomico e molti altri ospiti fra i quali gli assessori regionali al Turismo e all´Agricoltura Margherita Bozzano e Giancarlo Cassini, il direttore generale dell´Enit Eugenio Magnani, il presidente di Urlat-federalberghi Amedeo Pilati, l´assessore al Turismo della Provincia di Imperia Franco Amadeo, il presidente dell´associazione Città dell´Olio Enrico Lupi, l´assessore al Turismo del comune di Imperia Marco Scajola. Venerdì 23 novembre, alle 17, sempre nell´area convegni ai Magazzini dell´ex Deposito franco, è in programma il convegno "Olivo e Liguria:dieta mediterranea e territorio per una vita di qualità". Il convegno avrà fra i relatori l´assessore all´Agricoltura della Regione Liguria Giancarlo Cassini, Giorgio Calabrese, docente di alimentazione e nutrizione all´Università Cattolica, Roberto De Andreis, capo panel della commissione regionale di assaggio per la Dop "Riviera Ligure" , Marcello Scoccia, capo panel della Camera di Commercio di Imperia e dell´Organizzazione nazionale assaggiatori d´olio di oliva (Onaoo) e Claretta Siccardi, che ricopre lo stesso incarico nell´Associazione Ligure Olivicoltori (Alo). Sabato 24 novembre, a Olioliva è in programma La quarta edizione del concorso "Scrivi il paesaggio dell´olio". La manifestazione incoronerà quale "miglior comunicatore" lo chef Gianfranco Vissani. Insieme agli studenti vincitori delle altre due sezioni in concorso, sarà premiato sabato 24 alle 12 , nei locali dei Magazzini Ex Deposito Franco. Precederà la cerimonia di premiazione , alle 10,30, la presentazione del progetto "Immagini di un paese sulla via dell´olio", realizzato dagli studenti dell´Istituto "Bobbio" di Carignano e successivamente, alle 11,15, l´incontro "Media e cultura dell´alimentazione: informazione o spettacolo?", cui parteciperanno il nutrizionista Giorgio Calabrese e il giornalista Marco Ravaioli. Il concorso letterario, che ha invitato i ragazzi delle scuole superiori a descrivere il paesaggio tipico degli uliveti e a raccontare storie, leggende e tradizioni collegate all´olio, è promosso dal Premio Grinzane Cavour con il sostegno della Regione Liguria, della Provincia di Imperia, del comune di Imperia - Assessorato ai Beni ed Attività Culturali e della Camera di Commercio di Imperia. Tre le sezioni previste dal bando: la prima è riservata agli studenti delle scuole medie superiori della Liguria; la seconda è destinata agli studenti delle scuole medie superiori italiane; la terza è dedicata a un personaggio del mondo della comunicazione che abbia contribuito alla promozione della cultura dell´olio e dell´alimentazione di qualità, attraverso saggi, lezioni, servizi giornalistici, trasmissioni televisive o radiofoniche. I vincitori scelti dalla giuria, composta da Giuseppe Conte (scrittore), Giorgio Calabrese (nutrizionista e dietologo), Fabio Morchio (Assessore alla Cultura, Sport e Spettacolo Regione Liguria), Giuliano Soria (Presidente del Premio Grinzane Cavour) sono: Chiara Vassallo, del liceo classico De Amicis di Imperia, prima classificata delle sezione Liguria, e Veronica Merogno, del liceo scientifico Viesseux di Imperia, seconda classificata. Nella seconda sezione nazionale ha vinto Mariangela Martino, dell´istituto tecnico alberghiero Sandro Pertini di Campobasso, seconda classificata Angelica Lucrezia Gibiino, del liceo scientifico "8 Marzo" di Settimo Torinese. La terza sezione (miglior comunicatore) è stata vinta da Gianfranco Vissani. Il riconoscimento a Gianfranco Vissani segue quelli assegnati nelle passate edizioni al giornalista e critico enogastronomico Edoardo Raspelli, alla conduttrice di "Linea Blu" su Rai Uno Donatella Bianchi e alla presentatrice di "Mela Verde" su Retequattro Gabriella Carlucci, "Scrivi il paesaggio dell´olio" si inserisce nel progetto più ampio del Parco Culturale del Premio Grinzane Cavour, volto alla valorizzazione del territorio, dei luoghi letterari, paesaggistici, storici e architettonici del Piemonte, della Liguria e di altre aree italiane. .  
   
   
GIOVANI IN TOSCANA, LA REGIONE INVESTE SULL’OGGI E SUL DOMANI UNA RETE DI SERVIZI PER DARE CITTADINANZA ALLE NUOVE GENERAZIONI  
 
Firenze, 20 novembre 2007 - Prevenire il disagio favorendo la partecipazione e il benessere dei giovani, promuovere la crescita di un’identità e di competenze che li mettano in grado di essere cittadini a pieno titolo, autonomi ma, nello stesso tempo, attenti alle testimonianze del mondo adulto. Questi gli obiettivi prioritari delle politiche regionali a favore dei giovani così come sono ! tratteggiate nel piano regionale di sviluppo 2006-2010, nel piano generale integrato per istruzione formazione lavoro e nel piano sociale integrato. Questi i cardini, dal punto di vista normativo, di scelte e iniziative che, necessariamente, passano trasversalmente e coinvolgono diversi aspetti dell’intervento di Regione ed enti locali. Basti pensare alle politiche per la casa, per il diritto allo studio, per il lavoro e le pari opportunità, la salute, lo sport, la cultura. Per dare le gambe a questi obiettivi, la Regione ha deciso di puntare sulla formula della rete, che tenga insieme e diffonda sull’intero territorio regionale i servizi e gli interventi per i giovani. «Investire sui giovani significa investire già nel nostro presente, non solo sul futuro – spiega l’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori – per questo la Regione è impegnata da tempo nella realizzazione di strumenti in grad! o di offrire opportunità ai giovani toscani di partecip! are atti vamente alla vita sociale e civile delle proprie comunità. Una visione non assistenzialistica dell’intervento, ma una reale spinta a fare crescere il protagonismo dei giovani toscani nella nostra società». Le linee guida elaborate dalla Regione troveranno attuazione nelle iniziative programmate sul territorio. Questi interventi, promossi dall’associazionismo, dal volontariato ed anche dalle reti informali in collaborazione con le Province ed i Comuni, devono puntare sull’aggregazione, l’informazione e l’orientamento, lo sviluppo della creatività giovanile, la promozione della partecipazione alla vita sociale della comunità. «Investiremo ogni anno oltre 5 milioni di euro in questa direzione – continua Salvadori – in un grande progetto di sostegno alle giovani generazioni, con un quadro condiviso tra Regione e territori» Tutto questo affianca le azioni specifiche che ! la Regione ha già attive nelle politiche per l’occupazione, la formazione e l’educazione, negli interventi mirati per la casa, per la crescita delle competenze informatiche per contrastare la disuguaglianza digitale, per la creazione di spazi che favoriscano la creatività e, ancora, nella possibilità di accedere in maniera agevolata alle attività culturali (concerti, spettacoli, mostre, musei) e alle attività sportive, negli scambi con altri paesi e culture. A questi si devono aggiungere gli interventi in campo sanitario per contrastare le dipendenze, il bullismo, l’abuso di alcool, il gioco d’azzardo, ma soprattutto per la promozione di stili di vita sani e di una cultura della salute a tutto tondo. Per la fascia d’età 15-35 la Regione organizza inoltre attività legate alla sua competenza istituzionale come alloggi universitari, borse di studio, mense e trasporti, biblioteche, impianti sportivi. ! In Toscana esistono oltre 200 Centri per l’infanzia, l&! rsquo;ad olescenza e la famiglia e 130 punti informagiovani. “Le linee guida sulle politiche giovanili consentiranno anche di coordinare meglio queste diverse linee di azione e di valorizzarle attraverso la diffusione di punti di consulenza, orientamento, informazione” conclude Salvadori. In Toscana, dove vivono tre milioni e mezzo di persone, i giovani tra i 18 e i 35 anni sono circa 790 mila, 240 mila quelli fino a 24 anni. 145 mila sono gli adolescenti da 14 a 18 anni: il 4,1% di tutta la popolazione (il 5,1% in Italia). Una netta minoranza, in una regione dove gli over 65 sono 801 mila. .  
   
   
AMBIENTE PER MARTINI SERVE UNA TOSCANA PIÙ ACCOGLIENTE CREARE LE CONDIZIONI PER ATTIRARE IMPRESE E SVILUPPARE LA RICERCA  
 
 Firenze, 20 novembre 2007 - Come fare della Toscana una regione in linea con le consorelle europee più dinamiche? «La sostenibilità – ha detto Martini – è un sentiero difficile di innovazione e coerenza. Molte delle nostre politiche per la sostenibilità richiedono più sviluppo». Tra gli esempi citati dal presidente Martini nella relazione introduttiva, svolta in apertura degli Stati generali della sostenibilità, c’è il caso di una grande azienda, produttrice su vasta scala di pannelli solari, che per insediarsi in Toscana ha chiesto aree industrializzate di non piccole dimensioni, disponibilità di acqua, migliori collegamenti, concludendo che è necessario provvedere a queste infrastrutture per cogliere occasioni come questa. Parlando della ricerca ha detto dell’interesse ad insediarsi in Toscana da parte di numerose imprese, ma per far si che ciò avvenga servono studenti, aeroporti adeguati, fonti energetiche sicure e a prezzi competitivi. “Anche se in una logica di sostenibilità non è tutto facile e scontato – ha spiegato Martini – ciò deve diventare uno strumento intelligente, articolato, attento alla grande qualità degli interventi e non solo ai numeri parziali del conto”. In tema di turismo sostenibile, il presidente ha affermato che non si possono respingere i visitatori da Firenze e dai maggiori centri d’arte, ma che occorre allargare le opportunità negli altri centri più piccoli e rafforzare le filiere del turismo soft come la Francigena, le piste ciclabili, le ippovie e i numerosi percorsi enogastronomici della Toscana rurale. “Se nei trasporti – ha aggiunto il presidente – l’obiettivo che ci poniamo è quello di arrivare a mezzo milione di passeggeri ogni giorno sui treni, occorre poi investire sulle infrastrutture, nell’alta velocità, sui collegamenti tra ferro e strade, sulle tramvie urbane”. Sul’energia Martini ha detto che per incrementare eolico, geotermia, biomasse e solare occorre che di fronte ad ogni minimo problema non si blocchino i progetti, altrimenti non resteranno che gli impianti a petrolio e a gas. L’ultimo esempio lo ha riservato ai costi di energia, acqua e smaltimento, affermando che la loro riduzione deve passare attraverso l’efficienza e dalla minore produzione di rifiuti, problemi rispetto ai quali c’è bisogno sia di un colpo d’ala d parte della politica che di uno snellimento della burocrazia. Infine sono state due le zone citate da Martini come controverse: quella di Piombino, dove i russi vogliono investire molto e quella degli agri marmiferi delle Apuane dove è necessario trovare un equilibrio tra impresa e natura, tra sostenibilità e sviluppo. .  
   
   
AMBIENTE LE CONCLUSIONI DEL PRESIDENTE MARTINI AGLI STATI GENERALI LA SOSTENIBILITÀ ASSE PORTANTE DELLA LEGISLATURA CON QUESTO APPUNTAMENTO LA TOSCANA HA INGRANATO UNA MARCIA IN PIÙ  
 
Firenze, 20 novembre 2007 - “Con gli Stati generali la Toscana ha ingranato un marcia in più verso quella sostenibilità che rappresenterà l’asse portante della seconda parte della legislatura regionale”. Lo ha detto il presidente Claudio Martini, il 16 novembre, concludendo la due giorni dedicata ai temi di uno sviluppo più in sintonia con l’ambiente. Sono quattro i punti richiamati dal presidente nel suo intervento. Innanzitutto il forte consenso, anche da parte delle categorie economiche e sociali, alla piattaforma posta alla base degli Stati generali. Martini ha annunciato che nei prossimi giorni convocherà il tavolo di concertazione per chiedere a tutti i soggetti di sottoscrivere un patto per lo sviluppo sostenibile della Toscana. In secondo luogo ha detto che l’impegno adesso è quello di individuare precisi percorsi attuativi perché le proposte emerse non rimangano semplici petizioni di principio. Al terzo punto, cioè al ruolo e al coinvolgimento degli enti locali, Martini ha dedicato grande spazio. “I problemi dell’assetto urbanistico – ha precisato il presidente – non si risolvono togliendo poteri ai Comuni e sposando il vecchio centralismo, ma con una crescita della cultura della responsabilità nelle comunità locali e in quella regionale. Nella Toscana che &eg! rave; la terra dei Comuni è assurdo cercare di escluder! li. Noi invece lavoreremo ad un accordo interistituzionale perché quello che serve è un gioco di squadra”. Il presidente ha infine affrontato la questione della contraddizione tra “sviluppismo” e quello che ha definito “sostenibilismo”, per concludere che occorre evitare le speculazioni demagogiche per affrontare le questioni con realismo e con un atteggiamento necessariamente laico e non ideologico. .  
   
   
COLLABORAZIONE CON L´UNIVERSITÀ DI INNSBRUCK PER IL RISANAMENTO DI TERRENI INQUINATI  
 
Bolzano, 20 novembre 2007 - È stato sottoscritto nei giorni scorsi dall’assessore provinciale ai lavori pubblici, Florian Mussner, e da rappresentanti dell’Università di Innsbruck un accordo per la realizzazione di una ricerca sui terreni inquinati da attività industriali e sull’eventuale possibilità di un loro recupero con tecniche innovative. Talvolta i terreni nei quali sono state effettuate attività produttive, soprattutto di tipo industriale, sono contaminati dalla presenza di sostanze tossiche come, ad esempio, oli combustibili, metalli pesanti, anticrittogamici e prodotti chimici in genere. Nei giorni scorsi l’assessore ai lavori pubblici, Florian Mussner, ha siglato un accordo con il professor Franz Schinner dell’Università di Innsbruck che prevede la realizzazione in Alto Adige, nell´arco di 29 mesi, di una ricerca su terreni inquinati da attività industriali e sull’eventuale possibilità di un loro recupero grazie all’utilizzo di microrganismi. “Il nostro obiettivo” ha sottolineato l’assessore Florian Mussner “è quello di ripulire e recuperare terreni nei quali vi siano residui di sostante nocive e tossiche al fine di eliminare i pericoli per le attività umane, per gli animali e le piante. Per il recupero di questi terreni pensiamo di utilizzare proficuamente i risultati delle ricerche sviluppate dall’Università di Innsbruck nel campo dei microrganismi”. Sono coinvolti in questo progetto per quanto riguarda la Provincia di Bolzano il direttore dell’Ufficio provinciale geologia e prove materiali, Ludwig Nössing, il direttore dell’Ufficio gestione rifiuti, Giulio Angelucci e Robert Schroffenegger dell’Ufficio tutela acque. Per quanto riguarda l’Università di Innsbruck il progetto sarà seguito dai docenti Rosa Margesin e Franz Schinner. .  
   
   
QUATTRO “RICETTE” PER GLOBALIZZARE LA SOSTENIBILITÀ ORTEGA, SASSEN, AGOSTINELLI E MORISI AGLI STATI GENERALI DELLA SOSTENIBILITÀ  
 
Firenze , 20 novembre 2007 - Si è parlato degli strumenti e dei metodi, delle reti globali e degli attori locali in apertura della seconda e ultima giornata degli Stati generali della sostenibilità, promossi dalla Regione Toscana svoltisi al Polo universitario di Novoli. Impressionanti per dimensioni le cifre fornite da Valmir Daniel Ortega, ministro dell&r! squo;ambiente dello stato di Parà (Brasile) che ha illustrato le azioni adottate per salvaguardare la foresta amazzonica, il principale polmone verde del pianeta, che con i suoi 400 milioni di ettari rappresenta la metà del territorio brasiliano e nella quale una superficie più vasta dell’intera penisola italiana è stata destinata alle “unità di conservazione”, aree protette da speculazioni e urbanizzazione. Quasi 400. 000 chilometri quadrati sono stati così salvaguardati e con essi si è ridotta del 30% l’emissione di anidride carbonica. “Abbiamo approvato una legge – ha spiegato Ortega – che impone ad ogni proprietario terriero di conservare a verde una percentuale compresa tra il 50 e l’80% dei suoi possedimenti. E non appena abbiamo realizzato la strada che taglia da nord a sud la foresta, l’abbiamo affiancata con 100 milioni di ettari di aree protette, per evitare specu! lazioni”. La sociologa olandese Saskia Sassen ha la! nciato l ’allarme relativo alla moltiplicazione degli spazi di distruzione dell’ambiente e si è detta convinta della necessità di sviluppare politiche sostenibili in ogni settore. “I cittadini – ha precisato – stanno perdendo la loro capacità civica. Proprio per questo è necessario che tutti siano partecipi della sfida ambientale che abbiamo di fronte. E’ il caso dei trasporti, che possono diventare più sostenibili soltanto se c’è la convinzione da parte di tutti”. Per Mario Agostinelli, del Forum mondiale delle alternative e consigliere regionale della Lombardia, il documento che sta alla base degli Stati generali è talmente eccezionale da essere improponibile nella sua regione, che lui giudica priva di sguardo sul futuro. “La politica della Regione Toscana – ha aggiunto – è coraggiosa perché programma investimenti ambientali i cui effetti si vedranno! nel futuro, nonostante il giudizio degli elettori abbia scadenze più ravvicinate. La scelta è oggi tra la geopolitica e la biosfera, cioè tra l’occupazione del territorio e la salvaguardia della vita sulla terra”. E’ stato Massimo Morisi, ordinario di scienza dell’amministrazione all’università di Firenze, a concludere gli interventi della mattinata. Si è detto convinto che o c’è sviluppo o non c’è sostenibilità, ovvero che la cosiddetta “opzione zero” non è sostenibile. Ha parlato del caso di Castelfalfi e dell’impegno del comune di Montaione a coinvolgere i cittadini nelle decisioni circa l’accettazione o meno del progetto di recupero e sviluppo urbanistico presentato dalla multinazionale tedesca neo proprietaria della storica e vasta tenuta. Polemizzando con i dati sull’incremento dell’urbanizzazione nella regione diffusi da m! olti mezzi di informazione, Morisi ha citato due sondaggi che ! chiedeva no un giudizio su quanto ha fatto la Regione Toscana per proteggere il paesaggio. Se nel 2003 il 48,9% rispondeva “abbastanza”, nel 2007 questa percentuale è salita al 50,2. .  
   
   
BONIFICA DA BOMBE PER BASSO ADRIATICO: LOSAPPIO FIRMA ACCORDO  
 
 Bari, 20 novembre 2007 - Firmato ieri l’accordo di programma tra Regione Puglia – assessorato all’Ecologia, Icram – istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare, Ministero dell’Ambiente e Arpa per la caratterizzazione e la bonifica da ordigni bellici ai fini del risanamento ambientale del basso Adriatico. In presidenza hanno firmato l’assessore all’Ecologia Michele Losappio, il direttore dell’Arpa Giorgio Assennato, la dott. Ssa Magaletti e il dott Alcaro per il Ministero e l’Icram, con l’assistenza del dirigente del settore Rifiuti e Bonifica della Regione, ing. Antonicelli. L’accordo mira alla ricognizione dei fondali marini del basso Adriatico per l’individuazione di ordigni lasciati sul fondo dopo la seconda guerra mondiale. Numerose sono le bombe al fosforo, all’iprite o esplosive lasciate dopo bonifiche frettolose alla fine degli anni Quaranta davanti ad alcuni porti pescherecci pugliesi, ripescate però da pescatori colpiti dalle sostanze dopo aver issato a bordo ordigni. L’ultimo caso registrato risale al 1997, poi i pescatori sono stati informati ufficialmente del pericolo, con l’avvio delle prime campagne di bonifica e sminamento. L’accordo prevede ulteriori studi e formazione e informazione per i pescatori. L’accordo, finanziato dal 2002 per 5 milioni di euro dal Ministero, prevede che i vari enti interessati osservino i fondali, analizzino i sedimenti e identifichino gli ordigni e poi procedano, con l’ausilio dello Sdai della Marina militare, all’eliminazione. “Si tratta di un lavoro complesso – ha confermato Losappio – che vede la collaborazione di enti e personale specializzato, con alto impegno di capitale umano e finanziario, con precisi impegni per tutti gli enti firmatari”. Un’interrogazione parlamentare dell’allora deputato Nichi Vendola nel 1994 portò allo stanziamento – nel 2002 – della somma di 5 milioni di euro per la bonifica delle acque pugliesi. I porti principali sotto osservazione sono Manfredonia (bombe al fosforo), Molfetta e zona Torre Gavetone (iprite), Bari (iprite) e isola Otranto (esplosivi). In una seconda fase saranno sorvegliati vari altri porti, da Vieste a Leuca. “Tutto partì – ha spiegato Assennato – nel 1993 quando l’esercito Usa chiese all’Università di Bari di analizzare i postumi dell’esposizione all’iprite dei pescatori pugliesi. A Bari infatti il 2 dicembre del 1943 un bombardamento tedesco fece saltare una nave carica di bombe all’iprite, la bonifica successiva fu fatta buttando a mare le bombe inesplose. Si tratta di aggressivi chimici pericolosissimi e vietati, i cui effetti erano ignoti agli Usa che eppure sperimentarono sui loro soldati gli aggressivi in altre occasioni. Il disastro di Bari diede vita a studi medici che portarono anche alla sperimentazione dei primi chemioterapici antiblastici antitumorali per curare i feriti”. .